Fra 2 giorni c'è CDA,non c'è continuità senza firma etihad.leggi il resto del mio post precedente....
sì d'accordo quello che volevo dire.....tra le righe, non è possibile posticipare il CDA?
Fra 2 giorni c'è CDA,non c'è continuità senza firma etihad.leggi il resto del mio post precedente....
Il problema non è il CDA ma l'assemblea, che deve approvare il bilancio, e la continuità aziendale senza EY non è garantita, con tutte le conseguenze del casosì d'accordo quello che volevo dire.....tra le righe, non è possibile posticipare il CDA?
difficile per non dire impossibile che possa accadere,ne banche ne governo possono ne vogliono permettersi un secondo fallimento nel giro di pochi annicosì come gli azionisti hanno il diritto di chiudere baracca ed infine il Governo ha diritto di non accordarvi nessuna condizione particolare di ammortizzatori sociali come è successo in altre condizioni.
difficile per non dire impossibile che possa accadere,ne banche ne governo possono ne vogliono permettersi un secondo fallimento nel giro di pochi anni
il governo stà facendo e farà di tutto per evitarlo
non hanno interesse a chiudere la baracca
Non penso che Renzi possa assorbire allegramente il fallimento AZ, sarebbe un brutto colpo anche per lui.Ma non viene a nessuno il dubbio che magari Renzi ha più interesse a disintegrare la CIGL piuttosto che salvare alitalia scontentando gli altri principali paesi UE?
Senza risparmi sul costi del lavoro vuol dire dover trovare nuove risorse da parte dei soci per coprire ulteriori perdite e già hanno il problema Poste che vorrebbe diluire la propria quota in CAI ed entrare direttamente nella nuova AZ.Veramente , leggendo la lettera di DT. Ai Dipendenti si evince il contrario, ovverosia " je ne frega e pure tanto" visto che lo stesso DT dichiara che la la firma del Contratto è un elemento fondamentale per il buon esisto della trattativa in corso , e di cui " caldeggia" il buon esito nel referendum .
E per ciò vuole una risposta chiare entro Venerdì alle 9 prima che inizi l'Assemblea dei Soci lasciando immaginare le conseguenze.....
Senza risparmi sul costi del lavoro vuol dire dover trovare nuove risorse da parte dei soci per coprire ulteriori perdite e già hanno il problema Poste che vorrebbe diluire la propria quota in CAI ed entrare direttamente nella nuova AZ.
Il concetto è abbastanza semplice e cioè che in puro stile italico tutti si credono i più furbi e gli altri sono i gonzi da spennare per i necessari sacrifici. IMHO già la questione Poste è una grana che il Governo potrebbe disinnescare dando maggiori certezze sui contenziosi Windjet e Toto. Questo ridurrebbe le necessità di accantonamento e potrebbe permettere alle Poste di sfilarsi diluendosi ma tenendo fuori da CAI il nuovo investimento.
La pretesa dei dipendenti invece difficilmente sarà mandata giù dalle banche perchè vorrebbe dire dover trovare a breve ulteriori 31 milioni di € e già mancano i 40-50 milioni di Poste sui 200-250 milioni previsti quali impegno a sottoscrivere in caso di necessità.
Fra l'altro non è vero che a EY non interessa come dicono i dipendenti qua come giustificazione delle posizioni sindacali al no a contribuire perché se le banche non sottoscrivono (come possibile in presenza di no dei dipendenti) salta CAI e quindi salta tutto. O meglio, probabilmente apre la strada ad una soluzione diversa e cioè il passaggio attraverso una soluzione di fallimento con una nuova AZ ulteriormente alleggerita.
Non hanno interesse, ma non ad ogni costo...difficile per non dire impossibile che possa accadere,ne banche ne governo possono ne vogliono permettersi un secondo fallimento nel giro di pochi anni
il governo stà facendo e farà di tutto per evitarlo
non hanno interesse a chiudere la baracca
senza accordo con soci e dipendenti entro 2 giorni,è seria e fondata l'opzione ritirata di etihad.
negli uffici di presidenza alitalia si respira aria pesante,negli emirati si stanno seccando
è arrivata una telefonata da L.C.D.M.
E che ti ha detto, Norberto?
E i tuoi contatti filo-governativi, che dicono anche loro?
qui si fa delicata, manca poco!![]()
Senza risparmi sul costi del lavoro vuol dire dover trovare nuove risorse da parte dei soci per coprire ulteriori perdite e già hanno il problema Poste che vorrebbe diluire la propria quota in CAI ed entrare direttamente nella nuova AZ.
Il concetto è abbastanza semplice e cioè che in puro stile italico tutti si credono i più furbi e gli altri sono i gonzi da spennare per i necessari sacrifici. IMHO già la questione Poste è una grana che il Governo potrebbe disinnescare dando maggiori certezze sui contenziosi Windjet e Toto. Questo ridurrebbe le necessità di accantonamento e potrebbe permettere alle Poste di sfilarsi diluendosi ma tenendo fuori da CAI il nuovo investimento.
La pretesa dei dipendenti invece difficilmente sarà mandata giù dalle banche perchè vorrebbe dire dover trovare a breve ulteriori 31 milioni di € e già mancano i 40-50 milioni di Poste sui 200-250 milioni previsti quali impegno a sottoscrivere in caso di necessità.
Fra l'altro non è vero che a EY non interessa come dicono i dipendenti qua come giustificazione delle posizioni sindacali al no a contribuire perché se le banche non sottoscrivono (come possibile in presenza di no dei dipendenti) salta CAI e quindi salta tutto. O meglio, probabilmente apre la strada ad una soluzione diversa e cioè il passaggio attraverso una soluzione di fallimento con una nuova AZ ulteriormente alleggerita.
questi sono dei geni, bisogna avere una risposta entro il 25 e loro avviano le consultazioni tra il 28 e i primi di agosto
Alitalia, è ancora rottura tra i sindacati: la Uiltrasporti annuncia proprio referendum
Alitalia, è ancora rottura tra i sindacati: la Uiltrasporti annuncia proprio referendum (Teleborsa) - E' ancora frattura tra i sindacati sul discusso referendum che chiama i lavoratori di Alitalia ad esprimersi sull'accordo integrativo al contratto nazionale e sui tagli al costo del lavoro, si farà. Stamane, Filt Cgil, Fit Cisl Ugl hanno annunciato che oggi inizieranno le consultazione dei lavoratori che si terranno fino al 25 luglio prossimo: giorno dell'assemblea di Alitalia: proprio perché c'è bisogno che "la risposta arrivi entro le 9.00 quando si riuniranno i soci", come spiegato dall'amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio in una lettera ai dipendenti. Ma la Uiltrasporti, che non ha firmato gli accordi, non ci sta e bollando o il referendum come una "farsa" annuncia una propria consultazione dal 28 luglio a primo agosto prossimi.
Alitalia: i sindacati annunciano l'avvio del referendum
"A questo punto è indispensabile fare chiarezza e l'unico modo per farlo, prima dell'assemblea dei soci del 25 luglio, è fare esprimere attraverso un referendum tutti i lavoratori del gruppo Alitalia". A sostenerlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl
questi sono dei geni, bisogna avere una risposta entro il 25 e loro avviano le consultazioni tra il 28 e i primi di agosto.
Mauro sosteneva che al referendum partecipassero solo gli iscritti,qui invece leggo tutti i lavoratori del Gruppo Alitalia.
Chi partecipa dunque?
Come ti puoi aspettare lungimiranza su decisioni lavorative da persone che non hanno mai lavorato in vita loro?Quoto. E' davvero ridicolo: