Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


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Non mi trovi molto d'accordo con il tuo punto di vista.
LH, AF, BA e compagnia bella hanno poco da trattare a loro favore in sede UE. Hanno gia abusato per decenni a livello nazionale in termini protezionistici oltre ad aver fatto acquisizioni che poco hanno avuto con lo stimolare la concorrenza e fratellanza dell'Unione Europea.
Anche se a Bruxelles non vivono sulla luna, hanno secondo me ben poco da trattare.

Speriamo.

Sono fondamentalmente d'accordo con te, ma non sono sicuro al 100% che non ci provino. Bisogna poi vedere se saranno tentativi seri o solo dichiarazioni "pro domo" fatte esclusivamente per avere una certa copertura sui media
 
Non mi trovi molto d'accordo con il tuo punto di vista.
LH, AF, BA e compagnia bella hanno poco da trattare a loro favore in sede UE. Hanno gia abusato per decenni a livello nazionale in termini protezionistici oltre ad aver fatto acquisizioni che poco hanno avuto con lo stimolare la concorrenza e fratellanza dell'Unione Europea.
Anche se a Bruxelles non vivono sulla luna, hanno secondo me ben poco da trattare.

Quotando, direi anche che il piano EY ricalca in molte parti il piano DT che non è mai partito per questioni di mancanza di spiccioli, ma era un piano Made in AZ. Credo non ci voglia molto per far passare l'idea che è lo stesso piano leggermente rivisto, quindi tutto è stato deciso da AZ con ora l'aiuto di EY per quanto serve. E poi che caxxo, tutto fanno quello che vogliono e solo a noi devono rompere le balle, ma che davero!
 
Non ho capito.
Se gli inglesi di Virgin vendono il 49% della compagnia a Delta, va tutto bene.
Se i cechi di Czech fanno lo stesso e vendono a Korean, va tutto bene.
Se i tedeschi utilizzando Swiss e le altre compagnie del gruppo come cavallo di battaglia per aggirare i bilaterali, va tutto bene.
Se il matrimonio tra Air France e KLM ha creato una situazione di monopolio nei rispettivi paesi, va tutto bene.
Se gli Irlandesi di Ryanair piazzano macchine in tutta Europa e assumono in Irlanda personale residente nei paesi UE et al., va tutto bene.
Se Alitalia cede il 40-49% del capitale a Ethiad, non va bene.
Ma sempre da figli della serva dobbiamo farci trattare? Scusate l'apoteosi di populismo

Credo che, con l'aggiunta di riferimenti legali più precisi ed appropriati, gli avvocati di AZ/EY evidenzieranno proprio questi casi più conosciuti alla UE, quando ce ne sarà la necessità.
 
Gli avvocati potranno anche essere di livello eccelso, ma non potranno prevenire eventuali contestazioni UE per vari motivi.
La prima, banale, è che AZ sarà di fatto controllata dagli arabi. Lo si evince direttamente dall'unico comunicato ufficiale dove ai soci italiani si intima di accettare (non valutare o negoziare) le richieste in arrivo dal Golfo. Giusto per far capire chi comanda.
La seconda è che la norma del RE è chiara ma relativamente vaga. Quindi a Bruxelles inglesi e tedeschi (e credo non solo loro...), avranno un certo margine per decidere se una cosa è bianca o nera. Checché ne possano dire gli avvocatoni di AZ/EY.
In terzo luogo, siccome AZ sarà senza ombra di dubbio controllata dagli arabi in tutta evidenza (di fatto lo è già ora), è più realistico pensare che a Bruxelles ci possa essere una trattativa, dove in cambio della sopravvivenza di un'AZ senza troppe ambizioni (massaggio per EY), vengano concesse contropartite alle major tagliate fuori dal gioco, leggi LH e BA. Che potrebbero chiedere di operare tutto a LIN per compensare le perdite dovute all'arrivo degli arabi.
Ma puoi star sicura che a Bruxelles non vivono sulla luna e se decideranno di far finta che AZ sia in mani italiane, non lo faranno gratis.
Belumosi credi veramente che in tribunale faccia fede un comunicato stampa?
Tu sono mesi che teorizzi (quasi auspichi) un intervento UE su sollecitazione dei vari governi a difesa di interessi tedeschi ecc... ma quello che tu definisci "in tutta evidenza" andrà provato e servirà qualcosa di più concreto dell'interpretazione di un comunicato stampa o il fatto che EY abbia chiesto cose che in realtà sono nell'interesse di AZ!
Come già detto non sarà per niente facile provare un controllo extra UE, perché in AZ-EY (come del resto già visto in esempi come DL-VS o EY-AB) staranno ben attenti a non prestare il fianco a contestazioni. Infatti le idee o i suggerimenti volano libere, le decisioni nei CDA così come i manager vengono decisi da chi detiene la maggioranza delle azioni (e queste saranno in mani europee), e quindi dovrebbero dimostrare che le decisioni prese siano deleterie per AZ e a palese vantaggio di EY. E ovviamente deve essere provata la volontà e non un errore.
E questo deve essere dimostrato con numeri! Hai presente la partnership fra AZ e AF-KL che il sentire comune ritiene deleteria per AZ, bene, se ricordi lo studio fatto su AZ da Poste portava cifre importanti di contributo al bilancio AZ da parte della partnership con AF e sostanzialmente diceva che una sua interruzione poteva far saltare AZ. Come vedi una partnership ritenuta dai più clamorosamente contro AZ e favorevole ad AF dall'analisi delle cifre era difficile da sostenere il contrario.
Ad esempio pensi che se AZ prende in leasing gli aerei insieme a EY paghi di più che prenderli direttamente da Airbus o attraverso APF o altro lessor? E' controllo di EY o un vantaggio economico per AZ?

Come ti dissi tempo fa la cosa è difficilissima da dimostrare e la decisione può solo essere politica per difendere gli interessi di alcuni influenti governi europei.
 
beh vediamo allora se diranno qualcosa per quanto riguarda linate. se dovesse accadere mi auguro che pretenderemo gli slot che ci spettano.
 
Belumosi credi veramente che in tribunale faccia fede un comunicato stampa?
Tu sono mesi che teorizzi (quasi auspichi) un intervento UE su sollecitazione dei vari governi a difesa di interessi tedeschi ecc... ma quello che tu definisci "in tutta evidenza" andrà provato e servirà qualcosa di più concreto dell'interpretazione di un comunicato stampa o il fatto che EY abbia chiesto cose che in realtà sono nell'interesse di AZ!
Come già detto non sarà per niente facile provare un controllo extra UE, perché in AZ-EY (come del resto già visto in esempi come DL-VS o EY-AB) staranno ben attenti a non prestare il fianco a contestazioni.
Davvero TU credi che oggi 16 giugno 2014 le strategie di Alitalia e le sue scelte vengano decise a Roma anziché ad Abu Dhabi?
Credi che a Bruxelles abbiano le fette di mortadella sugli occhi??
 
Uil: Alitalia valuti piano Etihad, sviluppo porta occupazione non esuberi
Riprende oggi il confronto tra sindacati ed Alitalia in merito al nuovo piano industriale targato Etihad, che prevede almeno 2250 esuberi strutturali. La Uil Trasporti "chiede con forza ad Alitalia di esaminare approfonditamente il Piano Industriale dal quale genererebbero gli esuberi", sottolineando che lo sviluppo della compagnia dovrebbe prevedere anche "una ripresa dell'occupazione".


Riprende oggi il confronto tra sindacati ed Alitalia in merito al nuovo piano industriale targato Etihad, che prevede almeno 2250 esuberi strutturali, unità suddivise in circa 130 piloti, 250 assistenti di volo e 1870 personale di terra. L'investimento complessivo di Etihad in Alitalia ammenterebbe in 1.25 miliardi di euro, ma Uil Trasporti prima di parlare di numeri vuole vedere lo sviluppo che il piano industriale porterà ad Alitalia. La Uil sottolinea infatti che "un progetto di investimenti e di rilancio debba necessariamente prevedere una ripresa dell'occupazione, anche in presenza di eventuali eccedenze momentanee di organico dovute alla ristrutturazione, ed in tal senso, quindi, l'utilizzo, laddove necessario, di strumenti a carattere non espulsivo in tutte quelle aree del ciclo produttivo previste in espansione". Per questo motivo, il sindacato guidato da Luigi Angeletti "chiede con forza ad Alitalia di esaminare approfonditamente il Piano Industriale dal quale genererebbero gli esuberi". La Uil si dice inoltre convinta che "esistano alternative concrete alla paventata mobilità, da ricercarsi in progetti di partnership e collaborazione, in molte aree produttive, con soggetti industriali del comparto"


Anpac Anpav Avia, Alitalia: "Trattativa a rischio"


Roma - 16 giu (Prima Pagina News) Comunicato congiunto delle associazioni di categoria Anpac, Anpav e Avia: "L'annullamento dell'incontro odierno con l'amministratore delegato è il sottoprodotto di un sistema sindacale che ha come unica polare lo sfruttamento di improprie rendite di posizione e scarsissima attenzione alle reali questioni del lavoro. Le sorti di Alitalia, già pesantemente minate dalla disastrosa situazione finanziaria, in queste ore sono minacciate dall'incomprensibile atteggiamento di Cgil, Cisl e Ugl che - per motivi meramente ideologici - si sono oggi dichiarati indisponibili a partecipare ad una importante riunione convocata dall'A.D. Del Torchio. Questo modo di agire da parte di Cgil, Cisl e Ugl, volto ad escludere la partecipazione al tavolo sindacale delle associazioni di categoria e ad ottenere una esclusività di tavolo, impedisce la concretizzazione di un confronto oramai divenuto indifferibile per il futuro dei lavoratori di Alitalia. L'intervento di Etihad nella compagnia di bandiera deve necessariamente essere accompagnato da una assunzione di responsabilità di tutte le parti coinvolte e a nessuno può essere concesso di agire sconsideratamente a danno dei 14.000 lavoratori di Alitalia. ANPAC, AVIA e ANPAV, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei Piloti e degli Assistenti di Volo di Alitalia, continueranno responsabilmente a fornire la loro disponibilità per la buona riuscita della trattativa con Etihad, ad oggi unica concreta possibilità per dare un futuro ad Alitalia e sollecitano tutte le parti coinvolte, azienda, sindacati e governo, ad esercitare il massimo buon senso per evitare che la situazione già molto difficile possa rapidamente precipitare verso una strada senza ritorno ne uscita. Esistono regole chiare nel nostro ordinamento per gestire e definire situazioni di crisi, scorciatoie dove si tenta di avvantaggiare alcuni a danno di altri o dove si vogliono replicare modelli gestionali vetero-sindacali ormai obsoleti non possono e non devono trovare cittadinanza. Auspichiamo che il governo guidato dal premier Matteo Renzi si faccia garante di un percorso negoziale pulito e trasparente con il diretto coinvolgimento dei ministri competenti, Lupi e Poletti, a tutela di tutte le parti legittimamente coinvolte."
 
@Farfallina
AZ è talmente al centro del tuo universo da accecare qualsiasi analisi che possa risultare negativa per l'azienda.
Io non auspico un intervento di Bruxelles, ma lo trovo molto probabile per le ragioni che ho scritto.


A tutti gli altri rispondo che nella UE non si è mai vista un'operazione come quella di AZ/EY, dove il quarto stato più importante dell'unione per PIL, deve cedere la sovranità REALE della ex compagnia di bandiera ad un soggetto esterno all'unione. Per quanto riguarda Air Berlin, la Merkel non è andata dall'emiro a prendere ordini su come impostare l'aviazione civile tedesca e quanto a Virgin, c'è un certo signor Branson che se in assemblea alza davvero la voce, può zittire anche la signora Delta, come ha già fatto con la signora Singapore Airlines.
I confronti con CZ poi sono umilianti (per noi).
Che piaccia o no siamo di fronte ad una situazione che per il peso che ricopre a livello politico, non si è mai dovuta affrontare in Europa.
Se poi si vuole pensare a tutti i costi che alla fine andrà tutto bene, liberissimi di farlo. Anzi mi associo negli auguri.
Ma il passo più lungo della gamba non sono disposto a farlo.
Quando è uscito il famoso comunicato stampa congiunto, qui erano in tanti a gridare di gioia per un accordo che era smentito dalla lettura stessa del testo. Come poi hanno ben dimostrato i fatti nei giorni seguenti.
Detto questo, per chiarire meglio il mio pensiero aggiungo che pur essendo stra-contrario alla dilapidazione di soldi pubblici e dei risparmi degli italiani, una volta che si fosse scelta quella strada non potrei che augurare ogni bene ad AZ. Cosa ci guadagnerei a rosicare?
Ma ad un Alitaliacentrismo di principio non sono disposto ad adeguarmi. I problemi davanti ci sono e pensare con leggerezza di bypassarli mi sembra poco realistico.
C'è una giusta misura in tutte le cose e nella mia scala di valori AZ è solo una compagnia aerea come le altre, alla quale non sono disposto a concedere valutazioni di favore in base ad una presunta strategicità palesemente inesistente.
Qui vengono giustamente caxxiate le altre compagnie minori italiane, mentre per AZ c'è spesso una qualche misura di riguardo. Di grazia, per quale ragione?
 
Davvero TU credi che oggi 16 giugno 2014 le strategie di Alitalia e le sue scelte vengano decise a Roma anziché ad Abu Dhabi?
Credi che a Bruxelles abbiano le fette di mortadella sugli occhi??
Quello che credo io non è importante, così come quello che credi tu.

Come ho già scritto precedentemente quello che conta è cosa viene provato.
 
@Farfallina
AZ è talmente al centro del tuo universo da accecare qualsiasi analisi che possa risultare negativa per l'azienda.
Io non auspico un intervento di Bruxelles, ma lo trovo molto probabile per le ragioni che ho scritto.


A tutti gli altri rispondo che nella UE non si è mai vista un'operazione come quella di AZ/EY, dove il quarto stato più importante dell'unione per PIL, deve cedere la sovranità REALE della ex compagnia di bandiera ad un soggetto esterno all'unione. Per quanto riguarda Air Berlin, la Merkel non è andata dall'emiro a prendere ordini su come impostare l'aviazione civile tedesca e quanto a Virgin, c'è un certo signor Branson che se in assemblea alza davvero la voce, può zittire anche la signora Delta, come ha già fatto con la signora Singapore Airlines.
I confronti con CZ poi sono umilianti (per noi).
Che piaccia o no siamo di fronte ad una situazione che per il peso che ricopre a livello politico, non si è mai dovuta affrontare in Europa.
Se poi si vuole pensare a tutti i costi che alla fine andrà tutto bene, liberissimi di farlo. Anzi mi associo negli auguri.
Ma il passo più lungo della gamba non sono disposto a farlo.
Quando è uscito il famoso comunicato stampa congiunto, qui erano in tanti a gridare di gioia per un accordo che era smentito dalla lettura stessa del testo. Come poi hanno ben dimostrato i fatti nei giorni seguenti.
Detto questo, per chiarire meglio il mio pensiero aggiungo che pur essendo stra-contrario alla dilapidazione di soldi pubblici e dei risparmi degli italiani, una volta che si fosse scelta quella strada non potrei che augurare ogni bene ad AZ. Cosa ci guadagnerei a rosicare?
Ma ad un Alitaliacentrismo di principio non sono disposto ad adeguarmi. I problemi davanti ci sono e pensare con leggerezza di bypassarli mi sembra poco realistico.
C'è una giusta misura in tutte le cose e nella mia scala di valori AZ è solo una compagnia aerea come le altre, alla quale non sono disposto a concedere valutazioni di favore in base ad una presunta strategicità palesemente inesistente.
Qui vengono giustamente caxxiate le altre compagnie minori italiane, mentre per AZ c'è spesso una qualche misura di riguardo. Di grazia, per quale ragione?
Mi dispiace ma una cosa è fare filosofia, una cosa è la realtà. Sono mesi che ripeti che la UE bloccherà tutto con una convinzione che nemmeno i manager LH palesano.
Come ho sottolineato non è un giochino, né stiamo facendo filosofia spicciola sul forum, questi discutono di soldi veri interessando l'economia di paesi interi e migliaia di persone.
Legittimo dire che credi che la regia sarà ad Abu Dhabi, cosa del tutto logica e oserei dire che è pure garanzia di serietà, che però è ben diverso da poterlo provare in un tribunale e robe come il comunicato stampa, che hai citato precedentemente, scusami ma non esiste proprio. Così come argomentazioni quali Richard Branson che fa la voce grossa in assemblea dei soci quando le decisioni prese da VS in questo anno sono strettamente legate a DL e tranquillo che proprio perché l'investimento di Singapore Airlines è stato fallimentare questa volta il socio minoritario ha messo ben in chiaro le cose.

Come ti ho sottolineato precedentemente non stiamo parlando di dilettanti allo sbaraglio, gli emiri prendono fior fior di professionisti. E quando vai nello specifico , come deve essere in tribunale, difficile sostenere che le condizioni chieste da EY per far parte della partita non siano nell'interesse di AZ. Difficile dimostrare una discontinuità a favore degli emiri e contro interessi italiani quando il piano proposto è a grandi linee quanto proposto dagli italiani un anno fa e non attuato per la di fondi e di un partner industriale in grado di sostenerlo. Addirittura quando AF dichiara che le condizioni poste da EY sono più dure delle proprie, così come il fatto che i soci italiani sono andati in tasca mettendoci comunque un bel po' di soldi per rifiutare il piano francese e perseguire l'idea di allearsi con EY restituisce una immagine di gestione della situazione che spesso noi italiani siamo bravi a drammatizzare più del lecito nel perenne gioco delle parti.
È del tutto legittimo porre condizioni, anche non trattabili, anche se sei un socio di minoranza ma che è pronto ad investire 1,25 miliardi di € ed in grado di mettere a disposizione affidabilità e know how. Essere soci di minoranza non vuol mica dire essere allocchi ed buttare soldi con il socio di maggioranza che fa il comodo suo.
Il partner arabo, che tu vedi come una resa è invece una opportunità per l'Italia e AZ e te lo dimostrano proprio le preoccupazioni delle varie big europee che non hanno certo manifestato per le altre partnership di compagnie UE con soci extra UE.
E quando parli di cessione della sovranità non concordo, anzi la cessione di sovranità come Italia l'abbiamo dimostrata quando ci siamo fatti imporre gli interessi delle compagnie europee facendo naufragare l'alleanza AZ-KL per esempio, o quando MOL viene a dettar legge e sembra quasi che dobbiamo chiedergli la carità di versare i contributi ai suoi dipendenti in Italia o quando il CEO di LH va sulla stampa consigliando agli italiani una AZ stile EI.
Se la situazione è quella attuale è proprio per la cessione di sovranità che decenni di incapacità di fare scelte proprie dell'Italia hanno permesso. Certo potevamo avere una grande compagnia se avessimo avuto le "palle" 15 anni fa ai tempi dell'alleanza AZ-KL, ti dirò che se questa operazione va contro gli interessi tedeschi, inglesi e di quant'altri è già un bel passo in avanti nel recupero di un minimo di dignità, bisogna sapersi accontentare.
 
Mi dispiace ma una cosa è fare filosofia, una cosa è la realtà. Sono mesi che ripeti che la UE bloccherà tutto con una convinzione che nemmeno i manager LH palesano.
Come ho sottolineato non è un giochino, né stiamo facendo filosofia spicciola sul forum, questi discutono di soldi veri interessando l'economia di paesi interi e migliaia di persone.
Legittimo dire che credi che la regia sarà ad Abu Dhabi, cosa del tutto logica e oserei dire che è pure garanzia di serietà, che però è ben diverso da poterlo provare in un tribunale e robe come il comunicato stampa, che hai citato precedentemente, scusami ma non esiste proprio. Così come argomentazioni quali Richard Branson che fa la voce grossa in assemblea dei soci quando le decisioni prese da VS in questo anno sono strettamente legate a DL e tranquillo che proprio perché l'investimento di Singapore Airlines è stato fallimentare questa volta il socio minoritario ha messo ben in chiaro le cose.

Come ti ho sottolineato precedentemente non stiamo parlando di dilettanti allo sbaraglio, gli emiri prendono fior fior di professionisti. E quando vai nello specifico , come deve essere in tribunale, difficile sostenere che le condizioni chieste da EY per far parte della partita non siano nell'interesse di AZ. Difficile dimostrare una discontinuità a favore degli emiri e contro interessi italiani quando il piano proposto è a grandi linee quanto proposto dagli italiani un anno fa e non attuato per la di fondi e di un partner industriale in grado di sostenerlo. Addirittura quando AF dichiara che le condizioni poste da EY sono più dure delle proprie, così come il fatto che i soci italiani sono andati in tasca mettendoci comunque un bel po' di soldi per rifiutare il piano francese e perseguire l'idea di allearsi con EY restituisce una immagine di gestione della situazione che spesso noi italiani siamo bravi a drammatizzare più del lecito nel perenne gioco delle parti.
È del tutto legittimo porre condizioni, anche non trattabili, anche se sei un socio di minoranza ma che è pronto ad investire 1,25 miliardi di € ed in grado di mettere a disposizione affidabilità e know how. Essere soci di minoranza non vuol mica dire essere allocchi ed buttare soldi con il socio di maggioranza che fa il comodo suo.
Il partner arabo, che tu vedi come una resa è invece una opportunità per l'Italia e AZ e te lo dimostrano proprio le preoccupazioni delle varie big europee che non hanno certo manifestato per le altre partnership di compagnie UE con soci extra UE.
E quando parli di cessione della sovranità non concordo, anzi la cessione di sovranità come Italia l'abbiamo dimostrata quando ci siamo fatti imporre gli interessi delle compagnie europee facendo naufragare l'alleanza AZ-KL per esempio, o quando MOL viene a dettar legge e sembra quasi che dobbiamo chiedergli la carità di versare i contributi ai suoi dipendenti in Italia o quando il CEO di LH va sulla stampa consigliando agli italiani una AZ stile EI.
Se la situazione è quella attuale è proprio per la cessione di sovranità che decenni di incapacità di fare scelte proprie dell'Italia hanno permesso. Certo potevamo avere una grande compagnia se avessimo avuto le "palle" 15 anni fa ai tempi dell'alleanza AZ-KL, ti dirò che se questa operazione va contro gli interessi tedeschi, inglesi e di quant'altri è già un bel passo in avanti nel recupero di un minimo di dignità, bisogna sapersi accontentare.

Applauso
 
Legittimo dire che credi che la regia sarà ad Abu Dhabi, cosa del tutto logica e oserei dire che è pure garanzia di serietà, che però è ben diverso da poterlo provare in un tribunale
Insomma qui lo dico e qui lo nego. Comandano gli Emiratini e lo dico alle banche che voglio restino socie, perché mi fa comodo e invece a Bruxelles dico il contrario. Una vera garanzia di serietà.

Facciamo qualche esempio: il Governo dice che Etihad pretende l'uscita secca di 2.200 dipendenti, scaricandosene la responsabilità, poi va a Bruxelles e dice che quella degli Arabi non è l'ultima parola. Crediti delle banche da cancellare? Idem, così parla l'Emiro e così si deve fare. Linate? Idem.

Dunque il controllo, il potere di decidere, è in mano italiana?
 
Alitalia chiama un nuovo aumento di capitale per soddisfare una delle principali condizioni poste da Etihad: il Cda di venerdi' scorso, scrive il Messaggero, ha approvato il bilancio 2013, in rosso per 562 milioni, e varato un rafforzamento patrimoniale da 200 milioni che verra' sottoposto all'assemblea dei soci il 25 luglio. L'operazione, spiega il quotidiano, e' stata chiesta da Etihad per blindare la continuita' aziendale per altri 12 mesi; senza l'aumento e al netto delle perdite 2013, il capitale scenderebbe a 220 milioni. Per i soci si profila dunque un nuovo esborso: Intesa dovrebbe versare altri 41,1 milioni, Poste 38,9 milioni, Unicredit sborsera' 25,9 milioni e il gruppo Percassi 7,8 milioni. Entro la prossima assemblea l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, conta di chiudere l'accordo con le banche creditrici: il negoziato, scrive il Messaggero, sta prendendo una piega precisa. Dal write-off di un terzo del debito verranno escluse le linee di factoring, come chiesto da Mps e dalla Popolare di Sondrio: queste posizioni saranno convertite in strumenti denominati di quasi equity. rov (fine)

MF
 
Alitalia chiama un nuovo aumento di capitale per soddisfare una delle principali condizioni poste da Etihad: il Cda di venerdi' scorso, scrive il Messaggero, ha approvato il bilancio 2013, in rosso per 562 milioni, e varato un rafforzamento patrimoniale da 200 milioni che verra' sottoposto all'assemblea dei soci il 25 luglio. L'operazione, spiega il quotidiano, e' stata chiesta da Etihad per blindare la continuita' aziendale per altri 12 mesi; senza l'aumento e al netto delle perdite 2013, il capitale scenderebbe a 220 milioni. Per i soci si profila dunque un nuovo esborso: Intesa dovrebbe versare altri 41,1 milioni, Poste 38,9 milioni, Unicredit sborsera' 25,9 milioni e il gruppo Percassi 7,8 milioni. Entro la prossima assemblea l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, conta di chiudere l'accordo con le banche creditrici: il negoziato, scrive il Messaggero, sta prendendo una piega precisa. Dal write-off di un terzo del debito verranno escluse le linee di factoring, come chiesto da Mps e dalla Popolare di Sondrio: queste posizioni saranno convertite in strumenti denominati di quasi equity. rov (fine)

MF

Lo dico subito io così almeno continuiamo poi solo a parlare dell'accordo e del piano:"e giù soldi che pagano gli italiani!" ;)
 
Insomma qui lo dico e qui lo nego. Comandano gli Emiratini e lo dico alle banche che voglio restino socie, perché mi fa comodo e invece a Bruxelles dico il contrario. Una vera garanzia di serietà.

Facciamo qualche esempio: il Governo dice che Etihad pretende l'uscita secca di 2.200 dipendenti, scaricandosene la responsabilità, poi va a Bruxelles e dice che quella degli Arabi non è l'ultima parola. Crediti delle banche da cancellare? Idem, così parla l'Emiro e così si deve fare. Linate? Idem.

Dunque il controllo, il potere di decidere, è in mano italiana?

Interessante l'articolo di tre gg. fa, dove Kallas cita la imminente presidenza italiana e le questioni che entreranno nel vivo in tale periodo.
Cita, guarda caso, anche la reciprocità e pure il 25% della patria del capitalismo.

http://www.ilsole24ore.com/art/noti...-rispettano-regole-110020.shtml?uuid=ABIwHmQB
 
Alitalia, Etihad impone l'aumento. All'assemblea di luglio proposta da duecento milioni
di Rosario Dimito



Alitalia chiama un nuovo aumento di capitale per soddisfare una delle principali condizioni poste da Etihad. Il cda di Cai di venerdì scorso, che ha approvato il bilancio 2013 (rosso di 562 milioni) e ha dichiarato di prendere in considerazione tutte le condizioni poste dagli arabi nell’ultima lettera, ha anche varato un rafforzamento patrimoniale da 200 milioni che verrà sottoposto all’assemblea dei soci riuniti, in seconda convocazione, il 25 luglio. L’operazione sarebbe stata espressamente chiesta da Etihad al fine di blindare la continuità aziendale per altri 12 mesi, in base ai principi contabili. Senza l’aumento e al netto delle perdite 2013, il capitale scenderebbe a 220 milioni, facendo ricorrere gli estremi previsti dall’art. 2446 codice civile che costringe il board ad alcune determinazioni. Allo stato, la continuità è assicurata solo sino a fine ottobre.

Sei mesi dopo l’aumento da 300 milioni versato a Natale scorso che ha aperto le porte a Poste (75 milioni) e Unicredit (50 milioni sotto forma di garanzie), per i soci si profila dunque un nuovo esborso, chiesto esplicitamente dal partner per garantire che il vettore italiano resti in piedi fino al momento in cui si concretizzerà l’alleanza con il conferimento in una newco di dipendenti, aeromobili e slot. In questa newco dovrebbe entrare Etihad con 365 milioni di equity mentre nell’attuale Alitalia rimarrà il contenzioso (EasyJet, Toto) che dovrebbe essere fronteggiato con i 200 milioni del nuovo aumento di capitale.

Per Intesa, diventato primo azionista con il 20,59% avendo sottoscritto la sua vecchia quota (8,55%) e prestato 50 milioni di garanzie nel precedente aumento, si profila un esborso di altri 41,1 milioni. Per Poste (col 19,48%) altri 38,9 milioni, per Unicredit (12,99%) assegno da 25,9 milioni, così come il gruppo Percassi, tirato dentro da Intesa nelle more del precedente aumento, sborserà 7,8 milioni. Piuttosto, in assemblea si annida l’insidia di G&C Holding (1,24%) che a gennaio ha chiesto 85 milioni di danni perché l’aumento da 300 milioni fu varato senza continuità aziendale, contestando il ruolo di Intesa.

Entro la prossima assemblea comunque, Gabriele Del Torchio, che ha ricevuto dal cda il mandato di finalizzare l’accordo, confida di chiudere il negoziato con le banche creditrici sul piano di ristrutturazione dei 565 milioni di debiti e con i sindacati sui 2.261 esuberi. La risposta ad Etihad, prevista in partenza ieri, slitta però di qualche giorno. Sempre ieri è saltato anche l’incontro con i sindacati sugli esodi. Con le banche creditrici, invece, il negoziato sta prendendo una piega precisa. Dal write off (cancellazione) di circa 1/3 del debito verranno escluse le linee di factoring, come chiesto da Mps (70 milioni di autoliquidante) e Pop Sondrio (15 milioni): queste posizioni, saranno convertite in strumenti denominati di quasi equity che dovrebbero attribuire una priorità nel rimborso rispetto alle linee di cassa, da trasformare in capitale. «Etihad ha chiesto un alleggerimento del debito - ha detto ieri Gian Maria Gros-Pietro, presidente cdg di Intesa - ognuno dovrà fare la sua parte, tenendo conto, naturalmente, dei propri profili di rischio».



17 Giu 2014 03:27 - Ultimo aggiornamento: 08:38
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