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Per Air France l'ingresso in Alitalia è un passo verso l'eventuale acquisizione (WSJ)
di Elysa Fazzino 9 gennaio 2009
Air France considera l'acquisizione di una quota del 25% di Alitalia come «un passo verso un eventuale takeover completo». Lo scrive il Wall Street Journal, attribuendo l’osservazione a fonti informate.
Secondo il quotidiano finanziario newyorchese, vendere una quota aiuterebbe Alitalia a rinforzare le proprie finanze e, inoltre, creare un’alleanza con un partner più grande colmerebbe «debolezze significative» delle sue operazioni, come lo scarso numero di voli di lungo raggio. La mossa, osserva il giornale Usa, sarebbe un ribaltamento di posizione per Silvio Berlusconi, «che è stato eletto in aprile dopo avere promesso di mantenere la compagnia solidamente in mani italiane».
Nell’articolo, intitolato «Air France farà offerta per Alitalia», Stacy Meichtry afferma che anche nel breve termine un'alleanza con Air France «lascerebbe Alitalia nelle mani di un partner che vuole una profonda riorganizzazione delle operazioni». Air France, infatti, «cercherebbe di raggruppare le operazioni di Alitalia intorno a un singolo “hub” che possa fare da porta d’accesso a destinazioni popolari nel Medio Oriente e in Asia». «La linea aerea franco-olandese appoggia Roma», continua, «a causa della sua prossimità a quelle regioni e del fatto che genera notevole traffico turistico». Questo scenario «ha sollevato forti obiezioni da parte degli alleati politici di Berlusconi nel Nord Italia, dove Alitalia mantiene un’estesa rete di aeroporti».
Il fatto di restare indipendente «troppo a lungo» è, secondo il Wall Street Journal, uno dei fattori che hanno portato Alitalia ad aprire la procedura fallimentare. I rivali low-cost come Ryanair ne hanno approfittato per erodere la sua quota di mercato. L’articolo riassume la tormentata vicenda della compagnia aerea che era un «simbolo nazionale» e ricorda che dal mese di agosto, «con uno staff più snello e meno debiti», Alitalia ha attirato l’interesse di Lufthansa e British Airways. «Berlusconi aveva appoggiato una partnership con Lufthansa, che secondo i suoi alleati avrebbe più probabilmente fatto di Milano un “hub”». Ma Lufthansa non ha presentato un’offerta formale, mentre British Airways ha detto di essere interessata solo a una partnership commerciale e non ad acquisire una quota.
Con prudenza, il Wall Street Journal scrive che fino a giovedì Air France appariva vicina a un accordo. La compagnia franco-olandese stava negoziando con Alitalia sulla parte di introiti che ogni compagnia avrebbe incassato dai voli in comune.
Per Air France-Klm, Alitalia sarebbe «un affare», osserva in un altro articolo Matthew Curtin. Air France ha buone possibilità di ritorno sull’investimento programmato di 300 milioni di euro. Il governo italiano si fa carico di gran parte dei debiti di 1,2 miliardi di euro, «l’importo finale deve essere deciso». Dopo la fusione con Air One è più grande e potenzialmente più efficiente. E la nuova compagnia ha il monopolio sulla redditizia rotta Milano-Roma.
Ma non mancano i rischi per Air France-Klm: i sindacati protestano per i nuovi contratti, non è chiaro quanta voce in capitolo abbia la compagnia franco-olandese sulla gestione, e «c’è il pericolo di interferenze politiche, soprattutto se Alitalia necessita di ulteriori ristrutturazioni».
Breve rassegna stampa:
Fogliettone all’epilogo
Per il quotidiano economico francese Les Echos, il lungo fogliettone di rilancio dell’Alitalia è ormai all’epilogo. «Air France-Klm finalizza i preparativi di matrimonio con Alitalia» titola il giornale, nel riferire che il Cda di Air France-Klm si riunisce oggi per convalidare la sua offerta, «frutto di un lungo negoziato», che dovrebbe essere accettata formalmente lunedì dall’amministratore di Alitalia. La partecipazione prevista è del 25% per 300 milioni di euro, più dei 250 milioni inizialmente evocati.
Les Echos parla di «situazione tesa»: gli oppositori della candidatura di Air France-Klm «non disarmano», ci sono stati nuovi scioperi a sorpresa del personale e c’è una denuncia a Bruxelles delle compagnie low-cost (riunite nell’associazione Elfaa), che contestano aiuti pubblici per 100 milioni di euro alla nuova Alitalia, in parte finanziati dalla nuova tassa di 3 euro a passeggero introdotta lo scorso ottobre negli aeroporti italiani.
Anche i siti web di altri media francesi registrano l’avvicinarsi di un accordo con Air France-Klm. Per La Tribune l’accordo dovrebbe essere ufficializzato prima di martedì, quando partirà la nuova Alitalia. La tedesca Lufthansa «non ha fatto un’offerta formale per il momento». La Tribune precisa che un portavoce della compagnia tedesca non ha escluso però di fare un’offerta in futuro. Il sito del Nouvel Observateur riporta numerosi titoli d'agenzia, tra cui una Reuters «Air France-Klm scelta come partner di Alitalia».
I lanci delle agenzie internazionali sono ripresi anche da diversi siti Usa. In particolare, l’International Herald Tribune e altri riportano un’Ap che titola «Più di 100 voli cancellati a Roma per protesta». E’ sempre «la stessa vecchia Alitalia…» ironizza nel suo blog Ben Mutzabaugh, lo specialista dei trasporti aerei di Usa Today.