Thread Alitalia dal 1 giugno


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Italo, forse non ti è chiaro che:
1) AZ verrà venduta ad AF. Ogni altra ipotesi è fantascienza. AF decide di fatto tutto in AZ già ora. Andresti a rompere gli zebedei al tuo futuro padrone? Mai nella vita.
2) Chi ha messo (spontaneamente!) quote in AZ nel 2009 non lo ha fatto perché folgorato da un piatto di pachino ha visto in AZ l'opportunità Emirates del 21esimo secolo ma solo perché gli conveniva nel proprio core business. Se osi chiedergli oggi 5 centesimi, ti sputano in faccia. Per svilupparsi servono soldi. Soldi che nessuno vuole mettere e che per ora purtroppo si continuano a perdere a iosa. Quindi? Quindi si prega perché nel 2013 AFKLM abbia qualche milione di euro disponibile per rimborsare i soci italiani e chiudere il cerchio. Poi chi si è visto si è visto.
3) KQ è per 26% di KLM e per 23% del governo keniota. ET è al 100% pubblica. Non sono quindi situazioni minimamente comparabili con AZ. Anche perché se sei basato in Europa hai uno scenario competitivo diametralmente opposto a questi paesi.

Quoto tutto. Peraltro il "Punto 1" è talmente evidente che tutte le altre considerazioni dovrebbero oramai esserne diretta conseguenza. Dopo aver visto all'opera la nuova Alitalia (peraltro sicuramente in ripresa rispetto al periodo pre fallimento), considerato il piano flotta in essere che non prevede sviluppo sull'intercontinentale, resta solo da aspettare il 2013 (per caso........ ci sono anche le elezioni politiche nel 2013?)
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Concordo, del resto l'azione di AP nei confronti di LHI è stata marginale. AP ha il solo scopo di mantenere il presidio a MXP, voluto anche da AF a suo tempo e da attuarsi con il marchio VE.
Quali siano i reali scopi non lo so, ma tant'è...
Quoto.
La prova più evidente è che i network non si sovrappongono quasi, se non sul nazionale dov'è inevitabile.
 
Ottima analisi. L'allergia di AZ per i voli intercontinentali e' cominciata con Umberto Nordio a meta' degli anni 70. Per i piu' giovani Umberto Nordio mentre nasceva Laker Airways, la prima "low cost" intercontinentale predisse che l'aereo non sarebbe mai diventato un mezzo di trasporto di massa. Con tale lungimiranza imprenditoriale, non c'e' da stupirsi del declino economico dell'Italia e di quello di AZ, compagnia ridotta ormai a portatore d'acqua al mulino francese.
scusate OT ma non troppo, per andare un po' piu' lontano e comunque dà una idea di certe pensieri, che vengono da lontano, nella Seconda Guerra Mondiale qualche "scienziato" della Marina, anzi di SuperMarina, come si chiamava allora disse che essendo l'Italia circondata dal mare una portaerei non serviva !!!!!!
 
scusate OT ma non troppo, per andare un po' piu' lontano e comunque dà una idea di certe pensieri, che vengono da lontano, nella Seconda Guerra Mondiale qualche "scienziato" della Marina, anzi di SuperMarina, come si chiamava allora disse che essendo l'Italia circondata dal mare una portaerei non serviva !!!!!!

non lo disse qualche scienziato della marina, ma lo disse il duce, quando la marina fece richieste di portaerei, tant'è che alla fine si convinse e ne costruirono una (Aquila) mai completata prima della fine della guerra
 
Bene la GIG ma ancora male la PEK, se non ri riprende sono dolori.

Tornare a far volare AZ su GIG è stata dura, alla fine l'hanno capito e l'89% è lusinghiero, nella speranza che possa mantenersi. Merito a quanti di noi su questo forum avevamo intravisto "opportunità profittevoli".
Comunque incredibile che ancora non abbiano pensato a BKK. Massì, che ci vadano la Turkish Qatar Emirates ecc ecc ecc....
 
Bene la GIG ma ancora male la PEK, se non ri riprende sono dolori.

Per un volo in fase di start up il 72% è così catastrofico per te?? e che ti aspettavi il 95% di botto??
Sappiamo che per dare giudizi sulla profittabilità occorrerà vedere soprattutto gli yields del volo fra qualche mese ma il dato del LF in se, relativamente alla fase di start up, non è affatto male considerando la concorrenza dello storico volo Air China sulla capitale cinese..
 
Per essere all'inizio su un mercato difficile come la Cina e dal quale AZ era assente da tempo non è male.
Poi il 72% (bisogna vedere su quale periodo parliamo), considerando un inizio difficile non è male se è su tutto il periodo, vuol dire che ora è più alto.
 
Il 72% sulla PEK potrebbe essere anche non male per un volo in start up ma bisogna considerare che i voli sono stati costantemente in svendita a 400 euro ar. Inoltre lo start up avviene nell' alta stagione estiva, il periodo migliore per il traffico turistico, bisogna vedere cosa succederà quando arrivano i mesi morti autunnali. Vedremo. Una cosa è certa la GIG è partita molto meglio sia come LF sia come prezzi medi che tranne l'offerta iniziale a 599 euro ar per pochissimi posti non sono mai piu' stati messi in svendita, segno che non c'è bisogno di svedere per riempire questa rotta.
 
Il 72% sulla PEK potrebbe essere anche non male per un volo in start up ma bisogna considerare che i voli sono stati costantemente in svendita a 400 euro ar. Inoltre lo start up avviene nell' alta stagione estiva, il periodo migliore per il traffico turistico, bisogna vedere cosa succederà quando arrivano i mesi morti autunnali. Vedremo. Una cosa è certa la GIG è partita molto meglio sia come LF sia come prezzi medi che tranne l'offerta iniziale a 599 euro ar per pochissimi posti non sono mai piu' stati messi in svendita, segno che non c'è bisogno di svedere per riempire questa rotta.

Rio sta facendo il botto...l'89% a tariffe sicuramente più alte (e in low season per il Brasile) denota sicuramente l'alto potenziale della rotta.. ma non dimentichiamoci che è il solo volo dall'Italia e anche dal resto d'Europa, nonostante varie compagnie stiano per aprire CIG, la competizione che si ritrova Alitalia è bene inferiore rispetto a Pechino.. destinazione di sicuro più difficile e che avrà bisogno di più tempo per ingranare ma a mio avviso, già nel medio termine, avrà un discreto successo..
 
Vedremo come evolveranno le cose nei prossimi mesi, per ora definirei il 72% per una rotta in start-up un risultato neutro. Se può sembrare deludente è per la vicinanza al risultato di GIG, quello senza mezzi termini stratosferico, al cospetto del quale semplicemente impallidisce.
 
Italo, forse non ti è chiaro che:
1) AZ verrà venduta ad AF. Ogni altra ipotesi è fantascienza. AF decide di fatto tutto in AZ già ora. Andresti a rompere gli zebedei al tuo futuro padrone? Mai nella vita.
2) Chi ha messo (spontaneamente!) quote in AZ nel 2009 non lo ha fatto perché folgorato da un piatto di pachino ha visto in AZ l'opportunità Emirates del 21esimo secolo ma solo perché gli conveniva nel proprio core business. Se osi chiedergli oggi 5 centesimi, ti sputano in faccia. Per svilupparsi servono soldi. Soldi che nessuno vuole mettere e che per ora purtroppo si continuano a perdere a iosa. Quindi? Quindi si prega perché nel 2013 AFKLM abbia qualche milione di euro disponibile per rimborsare i soci italiani e chiudere il cerchio. Poi chi si è visto si è visto.
3) KQ è per 26% di KLM e per 23% del governo keniota. ET è al 100% pubblica. Non sono quindi situazioni minimamente comparabili con AZ. Anche perché se sei basato in Europa hai uno scenario competitivo diametralmente opposto a questi paesi.

Quando si parla di Alitalia noto in molti messaggi la stessa rassegnazione che ha portato l'Italia a ventanni di stagnazione economica. Per crescere bisogna volerlo. Nulla sarebbe precluso ad Alitalia se solo avesse un AD ambizioso e disposto a rischiare, osare ed a pensare che gli italiani non sono nati per fare i vassalli.
L'Alitalia ha vantaggi che pochi altri Paesi possono offrire:
Mercato enorme sia per nazionale, internazionale che intercontinentale che consentirebbe alla societa' di reggere da sola.
Posizione geografica invidiabile soprattutto per America Latina, Africa, Medio Oriente e Sud-Est Asiatico. Incredibile, ma i resoconti di bilancio dell' AZ LAI si lamentavano anche della posizione geografica "ai margini dei grandi flussi".
Possibilita' di stop over in una capitale (Roma) con clima mite e una miriade di attrazioni. Vero che l'aeroporto di FCO e' sgangherato, ma un aeroporto squallido come quello di Doha no ha impedito a Qatar Aw di crescere vertiginosamente.
Un Paese di riferimento che con tutti i disastri estetici del regime democristiano rimane il piu' bello al mondo.
Un mercato di turismo religioso unico. Quanti Messicani, SudaMericani, Filippini vengono in Italia solo per visitare il Vaticano
Una cucina di una ricchezza impareggiabile che pero' Alitalia non ha mai saputo valorizzare. Su alcuni voli, tipo LOS-ACC-FCO vengono serviti squallidi panini impresentabili perfino in Aeroflot ai tempi dell' URSS. Viene servito perfino il burro prodotto in Francia.
Quel che occorre e' una mentalita' vincente, quella che in Alitalia e' sparita dalla meta' degli anni 70. Forse solo Verri, prematuramente scomparso, e Bisignani avevano voglia di vincere qualcosa. Gli altri AD sono stati tutti dei perdenti. L'AD attuale e' quello che no ha nessuna attaenuante, si ritrova con una compagnia allegerita dei rami secchi, un costo del lavoro basso, i sindacati piu' docili degli ultimi 40 anni e dopo due anni e mezzo ancora non e' riuscito a raggiungere il pareggio. Si vanta del CASK a livello di low cost senza rendersi conto che con un CASK cosi basso e' ancora piu' grave non riuscire ad acciuffare il pareggio.

Bisogna reagire e credere di piu' nei nostri mezzi. Finire sotto i Francesi un popolo che ci ha sempre guardato con un aria di sufficienza e che osa riferirsi a noi con termini dispregiativi come "maccaroni" o "rital" non e' ineluttabile.
 
Hai ragione, ma non consideri una cosa: finchè i soci non mettono mezzo centesimo, come puoi crescere?

Sabelli, secondo me, ha veramente poche colpe. Lavora con le 'risorse' (quella miseria di risorse...) a disposizione e di più non può fare. Ed è un peccato, un grandissimo peccato
 
Italo, con tutto il rispetto per le opinioni altrui, se mia nonna aveva le ruote era un tram.

A parte la tua quantomeno discutibile fotografia dell'Italia dipinta come il Giardino dell'Eden.
A parte il fatto che puoi essere ambizioso fin che vuoi ma senza soldi vai poco lontano; "credere nei propri mezzi" sembra uno slogan di Virginio Degiovanni, tipo "chi siamo noi? Alitalia!" oppure, citando Virzì: "Perché noi siamo persone speciali! E facciamo un lavoro speciale!"

Tu non fai i conti con la realtà. Il nocciolo della questione è questo: una delle più grandi (forse la più grande) major del trasporto aereo mondiale ha invesito 300 (trecento) milioni su di te lasciando più o meno esplicitamente intendere che tra 2 anni butteranno fuori altre centinaia di milioni di euro per diventare azionista di maggioranza assoluta e integrarla nel proprio gruppo. Tutto questo per un'azienda che seppur sapientemente ripulita continua a perdere soldi.

Ebbene tu vuoi dirmi che l'AD di Alitalia dovrebbe fare di tutto per cercare di mettere i bastoni tra le ruote dei francesi solo perché ci chiamano "les ritals"?

A volte è utile fermarsi un attimo e riflettere: ma quando ti ricapita di essere comprato da AF e risolvere una volta per tutte la grana AZ che noi italiani ci trasciniamo dagli anni settanta? Io andrei in ginocchio da Fiumicino a Roissy, pregando perché non cambino idea nel frattempo.

Accontentiamoci di averli battuti a Berlino. Su un terreno più congeniale a noi. Le cose serie lasciamole fare a chi ne è capace.
 
Italo, con tutto il rispetto per le opinioni altrui, se mia nonna aveva le ruote era un tram.

A parte la tua quantomeno discutibile fotografia dell'Italia dipinta come il Giardino dell'Eden.
A parte il fatto che puoi essere ambizioso fin che vuoi ma senza soldi vai poco lontano; "credere nei propri mezzi" sembra uno slogan di Virginio Degiovanni, tipo "chi siamo noi? Alitalia!" oppure, citando Virzì: "Perché noi siamo persone speciali! E facciamo un lavoro speciale!"

Tu non fai i conti con la realtà. Il nocciolo della questione è questo: una delle più grandi (forse la più grande) major del trasporto aereo mondiale ha invesito 300 (trecento) milioni su di te lasciando più o meno esplicitamente intendere che tra 2 anni butteranno fuori altre centinaia di milioni di euro per diventare azionista di maggioranza assoluta e integrarla nel proprio gruppo. Tutto questo per un'azienda che seppur sapientemente ripulita continua a perdere soldi.

Ebbene tu vuoi dirmi che l'AD di Alitalia dovrebbe fare di tutto per cercare di mettere i bastoni tra le ruote dei francesi solo perché ci chiamano "les ritals"?

A volte è utile fermarsi un attimo e riflettere: ma quando ti ricapita di essere comprato da AF e risolvere una volta per tutte la grana AZ che noi italiani ci trasciniamo dagli anni settanta? Io andrei in ginocchio da Fiumicino a Roissy, pregando perché non cambino idea nel frattempo.

Accontentiamoci di averli battuti a Berlino. Su un terreno più congeniale a noi. Le cose serie lasciamole fare a chi ne è capace.

L’Italia non e’ il Paradiso ma per una compagnia aerea ha i vantaggi che ho elencato. Nessuno investe soldi in an azienda che li perde. Se la dirigenza Alitalia CAI avesse mantenuto le promesse (pareggio entro il 2010) a quest’ora non mancherebbero gli investitori. Un amministratore si giudica solo dal valore aggiunto e dagli utili che crea per l’azienda, se dopo 30 mesi dall' avvio ed ormai in condizioni di mercato favorevoli, non crea utili va cacciato senza nessuna indulgenza. Quello che manca non sono i capitali ma la cultura del merito.

I venti anni di stagnazione in Italia hanno creato una generazione che pensa che tutto sia impossibile e che debba sempre arrivare una societa’straniera a salvarci. Con una simile rassegnazione er arrendevolezza l’Italia non si sarebbe mai ripresa dal disastro della Guerra.
 
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