Re: Alitalia : dimissioni per l'AD Cassano
Alitalia: verso tandem al vertice (MF)
08:04 MILANO (MF-DJ)--Da presidente-reggente a presidente operativo, affiancato da un amministratore delegato con un profilo prettamente tecnico. Sarebbe questa la futura governance che Luca Montezemolo e gli azionisti avrebbero in mente per Alitalia, rimasta senza capo-azienda dopo l'uscita dell'amministratore delegato Silvano Cassano. Il profilo del nuovo manager, scrive MF, calza a pennello a Bruno Matheu, ex Air France-Klm promosso a dicembre 2014 chief operating officer degli equity partners di Etihad. Matheu, in altre parole, e' il manager che si occupa di far volare insieme la compagnia emiratina e i vettori partecipati, e ha una conoscenza diretta di Alitalia perche' nel 2009, quando Air France-Klm aveva il 25% del vettore, era entrato nel cda.
Alitalia, un americano nella cabina di pilotaggio
Hauenstein, numero uno di Delta, in pole position come Ad
Il nodo dell’amministratore delegato, dopo le dimissioni di Cassano, potrebbe essere sciolto entro pochi giorni. In pole position per salire nella cabina di pilotaggio dell’Alitalia, c’è secondo quanto risulta a Il Tempo , l’americano Glen Hauenstein che dal 2005 è alla Delta Airlines con ruoli rilevanti, direttore finanziario e executive vicepresidente. Hauenstein è un nome di spicco nel settore dell’aeronautica. È stato il principale artefice del risanamento prima della Continental Airlines e poi della Delta. Ma è soprattutto noto in Alitalia dove è stato vicedirettore generale nel periodo della gestione Mengozzi e ha diretto l'importante ristrutturazione delle rotte dela compagnia. Sotto la guida di Glen, il fatturato di Alitalia era cresciuto di quasi il 20%.
Hauenstein ha quindi tutte le carte in regola per poter guidare la nuova Alitalia. Peraltro l’americano è legato alla banca d’affari Goldman Sachs che ha supervisionato la fusione tra Continental e United Airlines e a cui anche l’ex ad Cassano avrebbe voluto affidare il ruolo di advisor per il risanamento della compagnia. Un emissario del cda di Alitalia sarebbe andato nei giorni scorsi a New York proprio per incontrare Goldman Sachs e verificare se è possibile portare avanti il rapporto. La banca d’affari ha curato come advisor la fusione di importanti compagnie aeree.
Ci sarebbe quindi tutte le condizioni per un ritorno di Hauenstein in Alitalia e questa volta alla cabina di comando. Unico intralcio potrebbe essere la retribuzione giacchè, stando ai rumors, il top manager viaggia sui 5 milioni di dollari tra stipendio e stock option.
Intanto il presidente Montezemolo che in attesa della nomina del nuovo ad ha assunto anche le deleghe operative del gruppo, ha rilanciato messaggi rassicuranti sulla continuità del piano industriale. «Non sarà cambiato di una virgola ma verrà implementato». Sul successore di Cassano, il presidente non ha fornito, come è ovvio, alcun identikit. Anzi ha detto che «non c’è fretta e non se n’è ancora cominciato a parlarne». Ma i tempi non possono essere lunghi per non rischiare che un vuoto ai vertici della compagnia, ad appena nove mesi dal decollo del piano di rilancio, possa compromettere gli obiettivi. La strategia dei prossimi mesi si giocherà anche sull'attuazione più rapida e incisiva dei contenuti del piano: l'avvio di nuove rotte e più frequenze (non risulta ancora nei sistemi di vendita la Roma-Pechino annunciata per ottobre), l'espansione del lungo raggio, la riconfigurazione degli aerei di medio raggio, la presentazione di aspetti del servizio come le nuove lounge.
http://www.iltempo.it/economia/2015/09/22/alitalia-un-americano-nella-cabina-di-pilotaggio-1.1459777
Alitalia: verso tandem al vertice (MF)
08:04 MILANO (MF-DJ)--Da presidente-reggente a presidente operativo, affiancato da un amministratore delegato con un profilo prettamente tecnico. Sarebbe questa la futura governance che Luca Montezemolo e gli azionisti avrebbero in mente per Alitalia, rimasta senza capo-azienda dopo l'uscita dell'amministratore delegato Silvano Cassano. Il profilo del nuovo manager, scrive MF, calza a pennello a Bruno Matheu, ex Air France-Klm promosso a dicembre 2014 chief operating officer degli equity partners di Etihad. Matheu, in altre parole, e' il manager che si occupa di far volare insieme la compagnia emiratina e i vettori partecipati, e ha una conoscenza diretta di Alitalia perche' nel 2009, quando Air France-Klm aveva il 25% del vettore, era entrato nel cda.
Alitalia, un americano nella cabina di pilotaggio
Hauenstein, numero uno di Delta, in pole position come Ad
Il nodo dell’amministratore delegato, dopo le dimissioni di Cassano, potrebbe essere sciolto entro pochi giorni. In pole position per salire nella cabina di pilotaggio dell’Alitalia, c’è secondo quanto risulta a Il Tempo , l’americano Glen Hauenstein che dal 2005 è alla Delta Airlines con ruoli rilevanti, direttore finanziario e executive vicepresidente. Hauenstein è un nome di spicco nel settore dell’aeronautica. È stato il principale artefice del risanamento prima della Continental Airlines e poi della Delta. Ma è soprattutto noto in Alitalia dove è stato vicedirettore generale nel periodo della gestione Mengozzi e ha diretto l'importante ristrutturazione delle rotte dela compagnia. Sotto la guida di Glen, il fatturato di Alitalia era cresciuto di quasi il 20%.
Hauenstein ha quindi tutte le carte in regola per poter guidare la nuova Alitalia. Peraltro l’americano è legato alla banca d’affari Goldman Sachs che ha supervisionato la fusione tra Continental e United Airlines e a cui anche l’ex ad Cassano avrebbe voluto affidare il ruolo di advisor per il risanamento della compagnia. Un emissario del cda di Alitalia sarebbe andato nei giorni scorsi a New York proprio per incontrare Goldman Sachs e verificare se è possibile portare avanti il rapporto. La banca d’affari ha curato come advisor la fusione di importanti compagnie aeree.
Ci sarebbe quindi tutte le condizioni per un ritorno di Hauenstein in Alitalia e questa volta alla cabina di comando. Unico intralcio potrebbe essere la retribuzione giacchè, stando ai rumors, il top manager viaggia sui 5 milioni di dollari tra stipendio e stock option.
Intanto il presidente Montezemolo che in attesa della nomina del nuovo ad ha assunto anche le deleghe operative del gruppo, ha rilanciato messaggi rassicuranti sulla continuità del piano industriale. «Non sarà cambiato di una virgola ma verrà implementato». Sul successore di Cassano, il presidente non ha fornito, come è ovvio, alcun identikit. Anzi ha detto che «non c’è fretta e non se n’è ancora cominciato a parlarne». Ma i tempi non possono essere lunghi per non rischiare che un vuoto ai vertici della compagnia, ad appena nove mesi dal decollo del piano di rilancio, possa compromettere gli obiettivi. La strategia dei prossimi mesi si giocherà anche sull'attuazione più rapida e incisiva dei contenuti del piano: l'avvio di nuove rotte e più frequenze (non risulta ancora nei sistemi di vendita la Roma-Pechino annunciata per ottobre), l'espansione del lungo raggio, la riconfigurazione degli aerei di medio raggio, la presentazione di aspetti del servizio come le nuove lounge.
http://www.iltempo.it/economia/2015/09/22/alitalia-un-americano-nella-cabina-di-pilotaggio-1.1459777