Alitalia cancella Pechino, rumor sul volo per Miami
Si scatena la polemica sui social network per il volo sospeso e quelli che mancano all’appello nello schedule 2013. Preoccupate le Regioni che investono nell’incoming cinese. Neanche le compagnie delle alleanze sono considerate “amiche”: la cancellazione del Torino-Amsterdam apre molte riflessioni sulle decisioni della compagnia nazionale, che intanto apre rotte leisure sul Brasile
Pechino esce dal network di Alitalia: la rotta viene sospesa da marzo e scoppia la polemica sui social network. Le domande che si pongono i commentatori sono: “Ma cosa succede in Alitalia? Perché si aprono rotte leisure e si penalizzano quelle d’affari?”. Infatti, ieri sera a Roma la compagnia ha presentato il Roma-Fortaleza annunciando “ancora cose nuove che avranno a che fare con il Brasile e il Sudamerica”. Intanto rumor serpeggiano anche sul volo per Miami: secondo alcune fonti non viene confermato nello schedule 2013. La certezza si avrà dopo la conferenza stampa della compagnia del 14 febbraio a Milano. Per quanto riguarda il mercato cinese, invece, la notizia preoccupa le istituzioni, che ingenti risorse stanno pianificando per l’incoming. Di due giorni fa la notizia della Liguria che “sta lavorando sul mercato cinese costruendo un database relazionale di 3.500 contatti di tour operator intenzionati a vendere la nostra regione in Cina”, ha dichiarato l’assessore Angelo Berlangieri all’incontro “Il turismo internazionale in Italia”, organizzato a Genova dalla Banca d’Italia.
Un’altra decisione presa da Alitalia fa discutere il mercato. Ed è la chiusura del doppio volo giornaliero Torino-Amsterdam, di successo per i proseguimenti beyond Schiphol con Klm. “Partiva sempre pieno. Almeno si volava con una compagnia dell’alleanza, ora la scelta va a favore di Lufthansa” leggiamo nei forum di discussione, mentre anche i Gds ci confermano questa visione.
Come noto Klm è una compagnia “amica” di Az, ma nonostante le alleanze sembra che Air France non gradisse molto di feederare un hub in concorrenza con Parigi né Alitalia fosse contenta che l’aeroporto olandese penalizzasse Fiumicino. “A ciò vanno aggiunti anche i pessimi rapporti con la Regione Piemonte (questione di soldi dopo il negativo epilogo delle intese sui voli internazionali: Mosca, Istanbul, Berlino e Amsterdam, tutti lanciati e poi tutti chiusi)” scriveva La Stampa nel dicembre scorso. L’associazione FlyTorino si era espressa molto duramente: “Gravissima la cancellazione del Torino-Amsterdam, un volo fondamentale per le prosecuzioni verso il Nord America (a partire da Detroit) e verso l'Asia. Questi tagli dimostrano la totale inaffidabilità di Alitalia, vettore su cui Regione Piemonte e Sagat hanno puntato negli ultimi anni per lo sviluppo internazionale di Caselle, una scelta fallimentare che impone una immediata inversione di tendenza, puntando su vettori più stabili ed affidabili". Intanto la prossima settimana divulgheremo i risultati del poll di questa settimana. La domanda posta ai nostri lettori è stata se dopo il mancato accordo sul debito Az ci sarebbero state ripercussioni sugli operativi aerei. GuidaViaggi