Strage Linate, confermato verdetto d'appello


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Boeing747

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5 Novembre 2005
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Varese
Strage Linate, confermato verdetto d'appello
Il verdetto della quarta sezione penale della Cassazione: cinque condanne e due assoluzioni. La Procura aveva presentato ricorso

Cinque condanne e due assoluzioni. È il verdetto pronunciato dalla quarta sezione penale della Cassazione sul disastro aereo di Linate l'8 ottobre del 2001, il più grave della storia dell'aviazione italiana, quando lo scontro tra un Md87 delle linee svedesi Sas e un Cessna causò 118 vittime. La Suprema Corte ha così rigettato tutti i ricorsi e confermato totalmente la sentenza pronunciata dalla Corte di Appello di Milano il 7 luglio 2006. Tutti gli imputati erano accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
APPELLO - Confermate dunque la condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione per l'ex presidente dell'Enav Sandro Gualano e quella per il controllore di volo Paolo Zacchetti, ridotta da 8 a 3 anni. Quattro anni e 4 mesi per l'ex direttore generale dell'Enav Fabio Marzocca e 3 anni per i manager Sea Antonio Cavanna (responsabile dello sviluppo e della manutenzione) e Giovanni Lorenzo Grecchi (responsabile della gestione delle risorse aeroportuali). I due assolti sono il direttore di Linate, Vincenzo Fusco, e il direttore degli scali milanesi Francesco Federico. In primo grado erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 6 anni e 6 mesi e 8 anni di reclusione.
RICORSO - Contro le due assoluzioni aveva fatto ricorso alla Suprema Corte la Procura di Milano. In Cassazione il procuratore Angelo Di Popolo ha sostenuto la responsabilità di due dirigenti chiedendo per loro un nuovo processo d'appello, chiedendo inoltre uno sconto di pena nei confronti di Gualano. Secondo il Pg della Suprema Corte andava ridimensionata la responsabilità dell'ex ad dell'Enav. Nelle arringhe dei difensori degli imputati il punto centrale dei ricorsi in Cassazione è stata l'inutilizzabilità delle bobine dei colloqui tra la torre di controllo di Linate e il Cessna, in quanto di tale materiale non è stata fornita ai difensori copia integrale.

Corriere della Sera
 
ANSA 2008-02-20 20:39
Linate, confermate condanne dell'appello
ROMA - La Cassazione ha appena confermato le condanne per disastro aviatorio colposo e per omicidio plurimo colposo, in relazione all'incidente di Linate (8 ottobre 2001, 118 morti) nei confronti dell'ex amministratore delegato dell'Enav Sandro Gualano (6 anni e 6 mesi), e per gli altri imputati. In questo modo esce totalmente confermato il verdetto emesso il 7 luglio 2006 dalla Corte di appello di Milano.

Inoltre la quarta Sezione penale della Cassazione - innanzi alla quale si è svolta l'udienza iniziata ieri alla presenza di molti familiari delle vittime di Linate - ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per il controllore di volo Paolo Zacchetti, l'uomo-radar, responsabile di non aver capito il disorientamento dei piloti tedeschi del Ceshna che aveva preso un raccordo sbagliato e si trovò in rotta d collisione con un Boeing svedese della Sas in fase di decollo. La Suprema corte ha inoltre condannato a 4 anni e 4 mesi l'ex direttore generale dell'Enav Fabio Marzocca.

Sono diventate definitive anche le condanne a tre anni di conclusione per i manager Sea Antonio Cavan (responsabile dello Sviluppo e della manutenzione) e Giovanni Lorenzo Grecchi (responsabile della gestione delle Risorse aeroportuali). Con la sentenza di questa sera i Supremi giudici hanno respinto i ricorsi presentati da tutti gli imputati ma anche quello con il quale la Procura di Milano chiedeva un nuovo processo per il direttore dello scalo di Linate, Vincenzo Fusco, e per il direttore degli scali milanesi Francesco Federico, assolti in appello. In buona parte disattese anche le richieste presentate ieri dal sostituto procuratore generale della Cassazione Angelo Di Popolo che, nella sua requisitoria, aveva chiesto un nuovo processo per Fusco e Federico ritenendoli titolari di una posizione di garanzia nella sicurezza e nella vigilanza sul traffico aereo di Linate. Il Pg aveva poi chiesto un piccolo 'sconto di pena' per Gualano da rideterminarsi in appello, in quanto riteneva "ridimensionate" le sue responsabilità. Per quanto riguarda la mancata installazione del radar di terra a Linate. Apparecchiatura che fu installata 45 giorni dopo il drammatico incidente. La quarta Sezione penale si era chiusa in camera di consiglio attorno alle 14 di oggi e ne è uscita circa sei ore dopo.

I FAMILIARI DELLE VITTIME, E' UNA VERGOGNA - "Questa decisione della Cassazione é una vergogna: noi non chiediamo che nessuno vada in galera ma era giusto che il direttore dell'aeroporto di Linate e il direttore degli scali milanesi scontassero almeno un periodo di volontariato sociale anziché uscire con la piena assoluzione in una vicenda costata la vita a 118 persone". Così il portavoce dell'associazione dei familiari delle vittime di Linate, Paolo Pettinaroli, ha commentato la decisione della Suprema Corte che ha detto no alla richiesta di un nuovo processo ai due manager Enac Vincenzo Fusco e Francesco Federico. E' probabile che la Suprema Corte - così come già fatto dalla Corte di appello di Milano - abbia ritenuto che la sovrapposizione delle responsabilità tra i compiti dell'Enav e quelli dell'Enac non consentisse di addossare 'colpe' ai dirigenti dell'aviazione civile. Solo dopo l'incidente di Linate, infatti, sono state meglio definite le competenze dei due enti addetti alla vigilanza del traffico aereo. Prima che fossero istituiti vigevano solo le norme del codice della navigazione del 1942, e non erano mai stati ben definiti i decreti di accompagnamento all'istituzione dei due enti aviatori che avrebbero dovuto specificarne le funzioni.
 
Le sentenze mi sembrano giuste e rispecchiano i fatti. Sono il gestore e l'Enav ad avere le responsabilità maggiori in questa tristissima vicenda. Purtroppo il controllore e il suo superiore, cosi come il gestore aeroportuale sono quelli che hanno maggiormente inciso nell'eventualità dell'incidente.
La Sea per quanto riguarda la segnaletica, il controllore per le norme non rispettate e la buon'anima del pilota del Cessna che non si è reso conto di dove si trovasse in quel momento, se si aggiunge la mancanza del radar e una serie di superficialità......il "gioco" è fatto.

In ogni caso niente mai e nessuno potrà restituire alle famiglie i 118 cari persi in quel terribile schianto.

Per le vittime:
[:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304]
 
Citazione:Messaggio inserito da alisardu
Purtroppo il controllore e il suo superiore, cosi come il gestore aeroportuale sono quelli che hanno maggiormente inciso nell'eventualità dell'incidente.

La Sea per quanto riguarda la segnaletica, il controllore per le norme non rispettate e la buon'anima del pilota del Cessna che non si è reso conto di dove si trovasse in quel momento, se si aggiunge la mancanza del radar e una serie di superficialità......il "gioco" è fatto.

Mi permetto di dissentire:
pace all'anima sua, ma, a mio personale parere, le responsabilità maggiori vanno ascritte a chi era ai comandi del Cessna e non è stato capace ad orientarsi in condizioni di bassa visibilità finendo per entrare in pista senza esservi stato autorizzato( e d'altronde non era neanche abilitato a operare in quelle condizioni di visibilità);
successivamente le responsabilità vanno a chi per anni ha lasciato un aeroporto come Linate contestualmente senza un SMR (Surface Movement Radar), pur avendone uno in magazzino, e senza un sistema anti-intrusione (stop-bar) efficente e efficace;
quindi a chi ha omesso di effettuare le verifiche che a lui competevano (ovvero il fatto che il Cessna ed i suoi piloti non fossero abilitati ad operare in Cat III) , ovvero ENAC nella persona del direttore dell'aeroporto;
poi a chi ha lasciato che l'aeroporto fosse lasciato in uno stato di totale abbandono e sfacelo, con segnaletica carente, cartine non aggiornate etc etc;
infine al CTA in frequenza, che, a mio avviso, non ha disatteso nessuna norma, ma ha bensì solo peccato di leggerezza e superficialità.
Specifico che, sempre a mio avviso, la negligenza del mio collega è motivo sufficente perché gli vengano ascritte delle responsabilità penali, ma, rispetto agli altri imputati, in maniera minore.
Ciò che trovo vergognoso è che in pratica ad ENAV vengano complessivamente attribuite le maggiori responsabilità di questo disastro e che ENAC sia stata del tutto assolta.
 
Citazione:Messaggio inserito da CTALIRQ

Mi permetto di dissentire:
pace all'anima sua, ma, a mio personale parere, le responsabilità maggiori vanno ascritte a chi era ai comandi del Cessna e non è stato capace ad orientarsi in condizioni di bassa visibilità finendo per entrare in pista senza esservi stato autorizzato( e d'altronde non era neanche abilitato a operare in quelle condizioni di visibilità);
successivamente le responsabilità vanno a chi per anni ha lasciato un aeroporto come Linate contestualmente senza un SMR (Surface Movement Radar), pur avendone uno in magazzino, e senza un sistema anti-intrusione (stop-bar) efficente e efficace;
quindi a chi ha omesso di effettuare le verifiche che a lui competevano (ovvero il fatto che il Cessna ed i suoi piloti non fossero abilitati ad operare in Cat III) , ovvero ENAC nella persona del direttore dell'aeroporto;
poi a chi ha lasciato che l'aeroporto fosse lasciato in uno stato di totale abbandono e sfacelo, con segnaletica carente, cartine non aggiornate etc etc;
infine al CTA in frequenza, che, a mio avviso, non ha disatteso nessuna norma, ma ha bensì solo peccato di leggerezza e superficialità.
Specifico che, sempre a mio avviso, la negligenza del mio collega è motivo sufficente perché gli vengano ascritte delle responsabilità penali, ma, rispetto agli altri imputati, in maniera minore.
Ciò che trovo vergognoso è che in pratica ad ENAV vengano complessivamente attribuite le maggiori responsabilità di questo disastro e che ENAC sia stata del tutto assolta.

esatto [:304]
 
@alisardu

da esperto di aviazione potresti indicare "le norme non rispettate dal controllore"?

a commento: ritengo che Federico c'entri ben poco.. gli avevano messo un "cappello" poco prima e tant'è.
la questione è purtroppo legata ai risarcimenti e basta: la verità avrebbe inciso in maniera detrminante su quest'aspetto.
 
Citazione:Messaggio inserito da CTALIRQ

Citazione:Messaggio inserito da alisardu
Purtroppo il controllore e il suo superiore, cosi come il gestore aeroportuale sono quelli che hanno maggiormente inciso nell'eventualità dell'incidente.

La Sea per quanto riguarda la segnaletica, il controllore per le norme non rispettate e la buon'anima del pilota del Cessna che non si è reso conto di dove si trovasse in quel momento, se si aggiunge la mancanza del radar e una serie di superficialità......il "gioco" è fatto.

Mi permetto di dissentire:
pace all'anima sua, ma, a mio personale parere, le responsabilità maggiori vanno ascritte a chi era ai comandi del Cessna e non è stato capace ad orientarsi in condizioni di bassa visibilità finendo per entrare in pista senza esservi stato autorizzato( e d'altronde non era neanche abilitato a operare in quelle condizioni di visibilità);
successivamente le responsabilità vanno a chi per anni ha lasciato un aeroporto come Linate contestualmente senza un SMR (Surface Movement Radar), pur avendone uno in magazzino, e senza un sistema anti-intrusione (stop-bar) efficente e efficace;
quindi a chi ha omesso di effettuare le verifiche che a lui competevano (ovvero il fatto che il Cessna ed i suoi piloti non fossero abilitati ad operare in Cat III) , ovvero ENAC nella persona del direttore dell'aeroporto;
poi a chi ha lasciato che l'aeroporto fosse lasciato in uno stato di totale abbandono e sfacelo, con segnaletica carente, cartine non aggiornate etc etc;
infine al CTA in frequenza, che, a mio avviso, non ha disatteso nessuna norma, ma ha bensì solo peccato di leggerezza e superficialità.
Specifico che, sempre a mio avviso, la negligenza del mio collega è motivo sufficente perché gli vengano ascritte delle responsabilità penali, ma, rispetto agli altri imputati, in maniera minore.
Ciò che trovo vergognoso è che in pratica ad ENAV vengano complessivamente attribuite le maggiori responsabilità di questo disastro e che ENAC sia stata del tutto assolta.

Premesso che il tuo commento è molto interessante, voglio porti una domanda....e giuro credo di sapere....ma tu mi puoi illuminare: a me risulta che in quelle condizioni di visibilità inesistente il controllore senza l'ausilio del radar aveva l'obbligo di far muovere un aereo per volta. Uno atterra va al parcheggio e si muove l'altro. E' una procedura lunga e lenta, ma l'unica prevista.......la grave inadempienza del controllore è questa......molto più grave di quella del direttore che ha solo responsabilità oggettive visto che lui deve verificare (e non lo ha fatto evidentemente) su quello che fa il gestore in materia di segnaletica orizzontale.
Dimmi se ho detto cavolate.....
grazie
 
Citazione:Messaggio inserito da alisardu


Premesso che il tuo commento è molto interessante, voglio porti una domanda....e giuro credo di sapere....ma tu mi puoi illuminare: a me risulta che in quelle condizioni di visibilità inesistente il controllore senza l'ausilio del radar aveva l'obbligo di far muovere un aereo per volta. Uno atterra va al parcheggio e si muove l'altro. E' una procedura lunga e lenta, ma l'unica prevista.......la grave inadempienza del controllore è questa......molto più grave di quella del direttore che ha solo responsabilità oggettive visto che lui deve verificare (e non lo ha fatto evidentemente) su quello che fa il gestore in materia di segnaletica orizzontale.
Dimmi se ho detto cavolate.....
grazie

quindi ogni giorno di nebbia che il Signore ha mandato in terra prima del 8 ottobre 2001 a Linate, un controllore avrebbe dovuto alzarsi e dire: oggi si va uno alla volta.

cioè il controllore, il fattore umano in prima linea, si fa carico di dire : oggi si blocca l'aeroporto che nemmeno 3 decreti legge (aggirati) sono riusciti a limitare.


e il direttore d'aeroporto, vede che va avanti più di un aereo alla volta, guarda.

bello il lavoro del direttore di aeroporto.. non aveva risorse a disposizione...
eh sì perchè per guardare fuori occorrevano gli occhi.. non vorrai mica svitarli ad una segretaria che non c'è, che non ti può battere la lettera da scrivere all'ENAV e dire "ti ricordo che ti sei autoprodotto una norma che dice uno alla volta"..
autoprodotto.. significa che per ENAC ne potevano andare "a uffa" con la nebbia?

sei un giornalista: indaga.
 
Citazione:Messaggio inserito da alisardu

Premesso che il tuo commento è molto interessante, voglio porti una domanda....e giuro credo di sapere....ma tu mi puoi illuminare: a me risulta che in quelle condizioni di visibilità inesistente il controllore senza l'ausilio del radar aveva l'obbligo di far muovere un aereo per volta. Uno atterra va al parcheggio e si muove l'altro. E' una procedura lunga e lenta, ma l'unica prevista.......la grave inadempienza del controllore è questa......molto più grave di quella del direttore che ha solo responsabilità oggettive visto che lui deve verificare (e non lo ha fatto evidentemente) su quello che fa il gestore in materia di segnaletica orizzontale.
Dimmi se ho detto cavolate.....
grazie

Il disastro di Linate è l'ennesima dimostrazione del fallimento di un intero sistema-paese.
Prima di questo incidente il Codice della Navigazione Aerea in vigore era quello istituito con un Regio Decreto nel 1930!!!
In pratica venivano applicate ai wide bodies regole scritte e pensate per dei biplani!
Alla luce di ciò la norma cui fai riferimento esisteva e tutt'ora esiste (seppur con una lieve modifica nella definizione della stessa), il problema è che tale norma fosse del tutto inapplicabile in aeroporti delle dimensioni di Linate, Fiumicino o Malpensa.
Perché era inapplicabile?
Cerco di spiegarmi con un esempio: nei giorni successivi all'8 ottobre, applicando questa norma alla lettera, a me personalmente è capitato di assegnare un ritardo di 24 ore alla messa in moto di un aeroplano (avete letto bene, ventiquattro ore!!)
Senza la "giustificazione" del disastro di Linate una tale decisione di un CTA non sarebbe stata reputata accettabile e sarebbe stata, come minimo, definita "sciopero bianco".
Continuo con la mia riflessione: se devi applicare una norma così restrittiva (tanto per capirsi, perché ogni tanto si rischia di dare dei concetti per scontati, un movimento alla volta in aeroporti complessi come Linate e Malpensa si traduce in 6 movimenti/ora!!!), perché contemporaneamente prevedi, a parità di condizioni di visibilità, flussi di 12 arrivi all'ora e nessuno stop agli imbarchi dei passeggeri dei voli in partenza?
Sostengo che il fallimento sia dell'intero paese perché non si può pretendere di voler muovere 14 milioni di passeggeri l'anno da un aeroporto spesso soggetto a nebbia come Linate senza fornire a chi quei movimenti li deve garantire in sicurezza gli adeguati strumenti.
Un paese serio avrebbe imposto PRIMA l'implementazione di tutti quegli ausili (SMR, stop bars, segnaletica verticale e orizzontale etc etc) tali da non paralizzare il traffico con la prima nebbia e solo SUCCESSIVAMENTE avrebbe permesso lo sviluppo del traffico commerciale su quello scalo oltre certi valori.
Facile dire adesso che il povero Zacchetti non ha applicato quella norma, il problema è che non l'applicava NESSUNO (nemmeno il sottoscritto, lo ammetto) perché non era possibile fare altrimenti!
 
Citazione:Messaggio inserito da Quirino

cioè il controllore, il fattore umano in prima linea, si fa carico di dire : oggi si blocca l'aeroporto che nemmeno 3 decreti legge (aggirati) sono riusciti a limitare.

Caro il mio testa di cemento, non posso fare che quotarti! :D
 
Se non ho capito male Fusco e Federico (dipendenti ENAC) sono stati assolti in quanto non avevano una posizione di garanzia nè Enac era gerarchicamente sovraordinato rispetto all'Enav.
Questa dovrebbe essere l'intepretazione della Corte d'appello di Milano, confermata ieri dalla Cassazione.

La conclusione della vicenda mi convince poco.
1) motivo logico: come può dirsi estraneo ai fatti il direttore dell'aeroporto (Fusco) ? Che ci sta a fare un direttore di aeroporto se, come pare, non aveva alcun potere di regolamentare la circolazione a terra degli aeromobili in condizioni di bassa visibilità ??

2) motivo giuridico: la sentenza della Cassazione relativa all'incidente di Verona del 1995 aveva precisato che il direttore dell'aeroporto (all'epoca Canfarelli...) è titolare di precisi obblighi di garanzia a tutela della circolazione aerea e, pertanto, aveva confermato la sentenza di condanna della Corte di Appello di Verona. Non capisco (e bisognerà attendere le motivazioni) perchè questo caso dovrebbe essere diverso.

3) le motivazioni della sentenza di condanna del Tribunale di Milano a carico di Fusco e Federico mi parevano più che convincenti ed esaustive (in tal senso, veramente significativi mi sembrano i comportamenti tenuti da entrambi dopo il disastro... )

4) Come si può attribuire tutta la responsabilità dell'incidente ai dipendenti Enav....?

... chiedo lumi...
Saluti
Frengo
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Grazie per la spiegazione, ti chiedo soltanto se ti sembra che ADESSO le norme siano adeguate. Almeno in quel senso la carneficina di Linate avrebbe (sotto)prodotto una conseguenza positiva.

Le norme sono norme... andavano bene prima come vanno bene adesso...
Quel che prima latitava in maniera vergognoso era il contorno!

Onestamente parlando credo che quella carneficina abbia portato numerose conseguenze positive.
Non posso parlare per SEA o ENAC, perché non conosco l'ambiente, ma sicuramente in ENAV c'è stato un ricambio generazionale nei quadri dirigenziali e conseguentemente un rinnovamento in tanti ambiti.
In alcuni casi tale rinnovamento è stato soprattutto di facciata (mi riferisco soprattutto alla gestione risorse umane), in altri casi più sostanziale (e la safety è uno di questi).

Quindi, seppur a prezzo di 118 vite, qualcosa è migliorato.
 
peccato che non risponda più..

"La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi” (Solone).
 
Scusate un attimo, ma chi è che determina l'eccessiva scarsa visibilità di un aeroporto? Il direttore? Non credo...chiedo ancora cortesemente (se c'è un controllore che possa illuminarci) se ho detto una cavolata asserendo che quando ci sono quelle condizioni proibitive nello scalo o si chiude o si procede uno alla volta.......e queste cose non le decide il direttore d'aeroporto, ma chi ha strumenti per valutare queste cose!!!!

Sono d'accordo con chi afferma che i responsabili ahimè sono tutti e nessuno...Ribadisco che la cosa prioritaria ora è stabilire CHI SI DEVE OCCUPARE DI COSA!!!!!
 
Sì hai detto cavolate, a partire dalla firma.
Dopo questa sentenza si capisce ancora di più la non just culture che persiste in Italia e anzi la blame-culture che non riusciamo a schiodare dalle nostre abitudini.
L'ultimo anello della catena ha pagato, tutto quello che gli ruotava attorno che l'ha lasciato solo ne è uscito indenne. Sarà mica giusto?
 
Citazione:Messaggio inserito da alisardu

Scusate un attimo, ma chi è che determina l'eccessiva scarsa visibilità di un aeroporto? Il direttore? Non credo...chiedo ancora cortesemente (se c'è un controllore che possa illuminarci) se ho detto una cavolata asserendo che quando ci sono quelle condizioni proibitive nello scalo o si chiude o si procede uno alla volta.......e queste cose non le decide il direttore d'aeroporto, ma chi ha strumenti per valutare queste cose!!!!
io ti ho già risposto sopra. hai letto l'altro post?
tu non stai aggiungendo nulla.

la visibilità in determinate situazioni è sancita da strumenti ( trasmissometri) o da osservazioni di operatori (che non sono il controllore).

cosa vuoi sapere d'altro?

Chiedi al tuo amico Fusco in quanti si sarebbero potuti muovere in BASE ALLA SUA NORMATIVA non a quelle dell'Enav.

poi scrivi la risposta, grazie.

Citazione:Messaggio inserito da alisardu

Sono d'accordo con chi afferma che i responsabili ahimè sono tutti e nessuno...Ribadisco che la cosa prioritaria ora è stabilire CHI SI DEVE OCCUPARE DI COSA!!!!!

questo è stato fatto, ma dal punto di vista del processo?
ma secondo te cosa pensa la comunità aeronautica internazionale di questa sentenza?

cioè tu sostieni che Fusco, pur sapendo, se avesse agito sarebbe passato per il rompiscatole di turno per cui il rompiscatole avrebbe dovuto essere il controllore, ultimo anello della catena.
 
Citazione:Messaggio inserito da Quirino

Citazione:Messaggio inserito da alisardu

Scusate un attimo, ma chi è che determina l'eccessiva scarsa visibilità di un aeroporto? Il direttore? Non credo...chiedo ancora cortesemente (se c'è un controllore che possa illuminarci) se ho detto una cavolata asserendo che quando ci sono quelle condizioni proibitive nello scalo o si chiude o si procede uno alla volta.......e queste cose non le decide il direttore d'aeroporto, ma chi ha strumenti per valutare queste cose!!!!

Sono d'accordo con chi afferma che i responsabili ahimè sono tutti e nessuno...Ribadisco che la cosa prioritaria ora è stabilire CHI SI DEVE OCCUPARE DI COSA!!!!!

io ti ho già risposto sopra. hai letto l'altro post?
tu non stai aggiungendo nulla.

la visibilità in determinate situazioni è sancita da strumenti ( trasmissometri) o da osservazioni di operatori (che non sono il controllore).

cosa vuoi sapere d'altro?

Chiedi al tuo amico Fusco in quanti si sarebbero potuti muovere in BASE ALLA SUA NORMATIVA non a quelle dell'Enav.

poi scrivi la risposta, grazie.

Allora, io mi sto rivolgendo a voi chiedendo spiegazioni e in modo educato.............ora mi sono un po' scocciato

1. Fusco sarà amico tuo non mio. Io cerco di essere imparziale (sbagliando magari) ma non devo difendere nè il mio amico controllore nè tanto meno il Fusco di turno.
2. So perfettamente che la visibilità viene espressa da strumenti, magari cercate di essere un po' più diplomatici.....se anche qualcuno ne sa meno (o forse più) di voi!
3. Il mio lavoro di giornalista lo faccio a 360° senza difendere o accusare nessuno a priori.

Grazie!
 
Stato
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