L'accordo fra Meridiana e sindacati è saltato, ma restano le speranze per evitare i 61 licenziamenti annunciati dalla compagnia aerea. Dopo il fallimento della vertenza Meridiana, per i sindacati è tempo di tirare le fila. A Olbia, ieri, i rappresentanti di Cgil, Uil e Anpav hanno spiegato ai dipendenti della compagnia i motivi della rottura del tavolo. E soprattutto le conseguenze: 61 assistenti di volo verranno licenziati. La procedura per l'uscita dall'azienda scatterà nei prossimi 120 giorni. Nel frattempo? Roberto Pesaresi, della Filt Cgil, non demorde: «Credo che ci siano gli spazi perché la trattativa continui. Non vedo alternative. Tutto si può sistemare, anche in tempi brevi». LE TRATTATIVE Insomma, la parola d'ordine per Cgil, Uil e Anpav è andare avanti con il dialogo. I sindacati, d'altronde, fanno forza sul fatto che per Meridiana sia complicato licenziare 61 dipendenti. «Si verrebbe a creare un problema operativo non indifferente», precisa Pesaresi. «Inoltre, per legge, la procedura di mobilità avviata dalla compagnia impedisce qualsiasi assunzione, tanto meno di stagionali». LA VERTENZA Ricucire, in ogni caso, sarà difficile. L'altro ieri è fallita la trattativa al ministero del Lavoro tra Meridiana e gli assistenti di volo Anpav, Filt-Cgil e Uil. Azienda e sindacati non sono riusciti a trovare una soluzione per steward e hostess. È andata diversamente per gli 84 piloti del gruppo dell'Aga Khan che, nelle scorse settimane, avevano raggiunto l'accordo per un contratto di solidarietà: intesa che prevede la riduzione del 7% dello stipendio, pari a circa 6 milioni di risparmi per l'azienda. LA POLITICA Il caso Meridiana è poi rimbalzato in Parlamento. «È assurdo che la vicenda di Meridiana vada a finire così», dichiara il deputato del Pd, Giulio Calvisi. «Se ancora non fosse chiaro a qualcuno, non stiamo parlando di una normale vicenda contrattuale, o di qualche piccolo esubero, ma della seria, concreta, possibilità che Meridiana chiuda o che lasci la Sardegna». Calvisi ha chiesto un immediato intervento nelle trattative del Governo e del presidente della Regione, Ugo Cappellacci: «Durante la crisi di Alitalia avevamo assistito a un'assunzione diretta di responsabilità del presidente del Consiglio e il governo era al tavolo con i sindacati per imporre un accordo fra lavoratori e azienda. Invece, per la vertenza Meridiana», sostiene Calvisi, «neanche una parola. Ora se si vuole rimediare alla situazione in extremis, intervenga il presidente Capellacci, e battano un colpo i parlamentari sardi del Pdl, si attivi il ministero dei Trasporti e la presidenza del Consiglio». L'AZIENDA In Meridiana, nel frattempo, regna un cauto ottimismo. Fonti interne all'azienda confermano che la società voglia chiudere positivamente la partita, non avendo intenzione di licenziare 61 persone. Il nodo, però, rimane: Meridiana chiede agli assistenti di volo un sacrificio annuo di 5 milioni in busta paga, i sindacati invece sono disposti a scendere fino a 3,5 milioni. LANFRANCO OLIVIERI
(UnioneSarda)