Salerno: lascia Air Dolomiti e arriva Adria Airways per Milano Malpensa


Che se c'è vento o piove non può atterrare?

Si perchè non opererebbe mai a pieno carico.
E poi secondo te Adria, membro di Star Alliance, prima di presentare proposta non legge le carte e si sputtana per questo? Siamo seri.

La verità è che l'accordo prevedeva più soldi di contributo di quelli fatti credere da chi sceglieva tra le offerte.
 
Si perchè non opererebbe mai a pieno carico.
E poi secondo te Adria, membro di Star Alliance, prima di presentare proposta non legge le carte e si sputtana per questo? Siamo seri.

La verità è che l'accordo prevedeva più soldi di contributo di quelli fatti credere da chi sceglieva tra le offerte.
Di certo comunque il CRJ non è l'aereo più indicato ad operare da QSR (ideale a garantire una regolarità di servizio). Se nella domanda quelli di Adria avevano evidenziato le loro caratteristiche tecniche di flotta, stava a chi dall'altra parte doveva scegliere decidere se poteva fare al caso loro o meno.
Poi è ovvio che cercano sempre più soldi, ma tutti quelli che hanno presentato la domanda li vogliono, altrimenti spontaneamente dubito ci sarebbero stati candidati stante la situazione attuale dell'aeroporto e della sua pista.
 
Di certo comunque il CRJ non è l'aereo più indicato ad operare da QSR (ideale a garantire una regolarità di servizio). Se nella domanda quelli di Adria avevano evidenziato le loro caratteristiche tecniche di flotta, stava a chi dall'altra parte doveva scegliere decidere se poteva fare al caso loro o meno.
Poi è ovvio che cercano sempre più soldi, ma tutti quelli che hanno presentata li vogliono altrimenti spontaneamente dubito ci sarebbero stati candidati stante la situazione attuale dell'aeroporto e della sua pista.

Non sarà certo l'aereo migliore ma non ha problemi di operatività. Ho sentito anche un mio amico pilota che me l'ha confermato.
Ripeto è un problema di soldi , e non sto dicendo che non li doveva chiedere , ma che chi doveva decidere non sa nemmeno leggere i contratti.
 
Altro articolo, del mattino...

Alitalia a Pontecagnano: ieri mattina il presidente della Provincia Edmondo Cirielli apriva un sostanziale spiraglio («se Adria non avesse tutti i requisiti richiesti accetteremmo l'offerta della compagnia seconda classificata»), nel pomeriggio il direttore generale Michele Amendola trasformava la breccia in voragine: «Ora la possibilità che sia Alitalia la compagnia prescelta per la riapertura dello scalo ai voli di linea è molto concreta». I fatti: chiusa l'esperienza Air Dolomiti, il bando proposto dalla società di gestione invitava le compagnie a prendere visione delle condizioni strutturali dell'aeroporto salernitano e a manifestare il proprio interesse per i collegamenti con Milano Malpensa attraverso l'utilizzo di aeromobili perfettamente adattabili alla limitata lunghezza della pista. Sette compagnie dichiararono interesse. La iniziale verifica dei requisiti determinò una graduatoria provvisoria. «Nella short list - dice Amendola - Adria conquistò il primo posto per una serie di fattori: appeal del marchio (è la compagnia di bandiera slovena, ndr), qualità degli aeromobili turbo jet, capacità di soddisfare le esigenze di una clientela prevalentemente di tipo business e turistica, storia e serietà aziendali». La successiva verifica finalizzata alla composizione della classifica definitiva riservò, però, sorprese: «In risposta alle nostre richieste di più dettagliate garanzie tecniche, l'organismo di sicurezza di Adria ha manifestato le problematicità di quei turbo jet in determinate condizioni ambientali. In pratica con vento e pista bagnata quegli aerei avrebbero avuto delle difficoltà ad operare». Passaggio importante: la sicurezza con ogni fattore atmosferico è requisito essenziale, imprescindibile. Ma fu davvero Adria a non comunicare preventivamente questa difficoltà o la commissione a non accorgersene? Amendola fa chiarezza: «La safety board di Adria si riunì la settimana successiva alla formalizzazione dell'offerta. Solo allora emerse il dato». La proposta di Adria sarà quindi scartata a beneficio di quella avanzata da Alitalia: domani la società di gestione dovrà convincere l'assemblea degli azionisti chiamata a decidere in una riunione che si prevede infuocata per la richiesta di ricapitalizzazione di 1 milione 180 mila euro che i piccoli Comuni non accetteranno e per la discussione sul compenso allo stesso Amendola. Il manager spinge per la soluzione tricolore: «Sostengo Alitalia: se venisse a Salerno rappresenterebbe un salto di qualità determinante per l'immagine dell'aeroporto con ripercussioni positive sul suo sviluppo. Solo all'idea mi entusiasmo». Alitalia crede davvero in Salerno? «La compagnia di bandiera ha avanzato un'offerta molto ben strutturata - spiega Amendola - ha già firmato lo schema di contratto (un anno con opzione per il secondo) e fornito tutte le migliori garanzie possibili». Perché allora è finita dietro Adria nella short list? «Adria proponeva aerei turbo jet, Alitalia dei turboelica che comunque rappresentano il massimo livello qualitativo e tecnologico». 50 posti cadauno, i turboelica assicurerebbero quattro collegamenti al giorno tra Salerno e Milano unendo i due scali in appena 90 minuti. «Inizialmente per cinque giorni a settimana, poi per sette», assicura Amendola. In mattinata il presidente Cirielli aveva anche detto: «Senza allungamento della pista l'aeroporto continuerà a vivacchiare con i soldi pubblici. In due anni o si realizzano i lavori alla pista o la Provincia uscirà da quel che resterebbe un 'carrozzone'». Amendola ascolta e non batte ciglio: «Concordo». Poi, elegantemente, non interviene in merito alle successive stoccate del Presidente alla Camera di Commercio in merito alle azioni avanzate contro il manager: «La Provincia verificherà: se fossero fondate si cautelerebbe contro gli eventuali danni patrimoniali subiti; se invece fossero temerarie nei confronti del cda sarebbero tanto gravi da spingermi ad illustrarle al presidente Caldoro
 
Immagino che i turboprop di Alitalia siano in realtà i Saab2000 di Darwin in c/s.
 
ma c'è veramente un problema con le capacità dell'aereo rispetto alla pista? l'articolo continua a calcare questa cosa.. tu ci dici di no però! :astonished:

Con il peso che si avrebbe su MXP no... sto aspettando l'analisi di un mio amico pilota di G4 e ve la posto.
 
perciò basta alleggerirlo un po' e ci va tranquillo.. ottimo

è ovvio che il problema è sicuramente il cash richiesto.. coem dicevo giorni fa avrà sicuramente chiesto più dei 200.000 di air dolomiti visto che mette una doppia frequenza con un aereo più veloce che garantirà in un'ora e mezza (forse anche un po' meno) il collegamento..
 
La pista di QSR è lunga 1654 m

MXP-QSR sono 750 km

eh si ahi voglia che ci sta tranquillo.
Il problema è nato perché hanno letto il contratto a ca**o di cane e non si sono accorti che il prezzo da pagare era un alttro.

Mo vediamo se in extremis riescono a garantire l'operatività estiva
 
Ultima modifica da un moderatore:
AEROPORTO DI SALERNO: SI CERCA L'ACCORDO
E' stata senza dubbio un'assemblea molto vivace quella dei soci del consorzio che si è tenuta ed è ancora in corso all'aeroporto di Salerno. All'ordine del giorno la ricapitalizzazione ma anche la valutazione della posizione del manager Michele Amendola nel doppio incarico di presidente e di direttore generale della società di gestione. Indubbiamente una situazione anomala la cui soluzione, senza sorta di strampalate interpretazioni, è contenuta nello statuto del consorzio e nelle leggi dello stato che regolano la materia e che prevedono per la carica di direttore generale il concorso pubblico e non l'accorpamento delle cariche. Per il resto l'assemblea, che ha vissuto molte pause durante le quali i vari schieramenti hanno anche animatamente aperto il confronto al loro interno, ha discusso anche la questione di dover diversamente affrontare le prossime sfide del futuro. I soci si sono trovati d'accordo sul pieno coinvolgimento della Camera di Commercio sia sulla questione del vertice della società di gestione che quella relativa all'imminente sospensione dei voli di Air Dolomiti dall'aeroporto di Salerno. All'ente di via Roma preseduto da Augusto Strianese, dunque, dopo svariati mesi sembra giungere il riconoscimento di avere le competenze di poter trovare una via d'uscita all'empasse. Ed a quanto pare questo avverrà con una rimodulazione delle cariche all'interno della società di gestione e del consorzio, anche alla luce delle dimissioni di Fulvio Bonavitacola per incompatibilità di carica. Nuovi equilibri dunque, con la Camera di Commercio che potrebbe tornare ad avere il timone dell'aeroporto e senza incarichi a termine. Ed alla stesso ente di via Roma è stato chiesto, dopo l'uscita di scena a questo punto di Adria Airways, di sollecitare Air Dolomiti a non lasciare Salerno ma a proseguire almeno fino a novembre quando allo scalo picentino dovrebbe approdare anche Alitalia.


Ormai questi sono allo sbando totale..
 
Ormai questi sono allo sbando totale..[/QUOTE]

...concordo pienamente! Con il senno di poi penso che con GAN si sia persa un'ottima occasione...vero è che si sono tirati indietro loro, ma chissà se gestendo meglio la situazione si serebbe potuto evitare il peggio...
 
...concordo pienamente! Con il senno di poi penso che con GAN si sia persa un'ottima occasione...vero è che si sono tirati indietro loro, ma chissà se gestendo meglio la situazione si serebbe potuto evitare il peggio...

Benvenuto.

La situazione GAN è stata impostata male e gestita peggio!
Con EN si sarebbe potuto veramente far crescere lo scalo...ma i giochi politici non lo permettono ahimè