Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"
@aless: grazie, non se ne poteva proprio più.
@aless: grazie, non se ne poteva proprio più.
Dipende da come tu definisca la convenienza.
Lavoro a 17 minuti da Gatwick, e se ci fosse un volo London Gatwick-Trapani Birgi alle 18 del Venerdì e un ritorno alle 6 del Lunedì, €260 a pax per un A/R mi sembrerebbero un prezzo molto conveniente. A €120, mi farei 15-20 weekend in Sicilia all'anno![]()
Scusami, tanto per capire meglio: ma se arriva un utente a cui non glie lo hai ancora detto, lo ripeti ancora?Comprendo come tu o altri utenti l'abbiate già letta in passato, e vi possa sembrare ripetitiva, ma ci sono altri utenti a cui non è familiare
Quanta democrazia
... E, soprattutto, dirompente...
Forse troppaQuanta democrazia
Scusami, tanto per capire meglio: ma se arriva un utente a cui non glie lo hai ancora detto, lo ripeti ancora?
Perché, sinceramente, il tuo punto di vista sulle tasse aeroportuali è chiaro, limpido, cristallino.
Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.
Ritorniamo tra l'altro in tema: in questo thread c'è un utente i cui commenti sembravano suggerire che credesse che un LCC potesse riempire a tappo un aereo dalla Sardegna, o da un qualunque aeroporto italiano, a Stoccolma con biglietti da €19,99 senza rimetterci una barca di soldi. Gli ho risposto dimostrandogli fatti alla mano, citando le fonti appropriate, che una simile opinione non aveva base fattuali, e che in realtà anche considerando i guadagni dalle entrate ancillari il break even per la più efficiente dei LCC è praticamente il triplo della cifra citata. Se in un altro thread spunta un altro utente che sembra a sua volta credere ad una cosa simile, che facciamo, non possiamo spiegargli che si sbaglia, perché io l'ho già fatto una volta a Gennaio del 2016 in questo thread? Da questo momento in poi ci dobbiamo astenere, il primo io, dal correggere quella che pare un atto di fede, sbagliato, diffuso perfino tra alcuni frequentatori di AC? Non parliamo poi di quante volte abbia notato che sia distorsivo fare sconti solo ad un determinato vettore LCC. Mai visto nessuno protestare per la mia ripetitività in quel caso. Oppure possiamo essere ripetitivi soltanto quando una determinata opinione non è controversa per un determinato gruppo di utenti di AC?
frantumante. E senza faccina.
Sinonimi sono...frantumante.
Rispondo seriamente?Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.
Non ricordo di aver mai discusso con AV CT dell'argomento.
Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.
Sta diventando una seria ossessione.
Continuo a sostenere che dobbiamo chiederci se non sia all'opera una distorsione selettiva.
Se uno stesso utente propone lo stesso argomento in diversi thread, e questo argomento è "i contributi a Ryanair sono sbagliati" oppure "i contributi a Ryanair sono iniqui", nessuno obietta sulla ripetitività di quell'argomento. C'è qualcuno che tenta di obiettare nel merito, provando a descrivere i benefici dell'espressione del traffico latente promossa da quel vettore ed altri LCC, ma nessuno protesta per la ripetitività dell'argomento. Idem con "è sbagliato dare soldi pubblici a Ryanair" oppure prendere in giro il giornalista di turno che chiama "hub" un aeroporto con 4 rotte in croce. Come nel caso di questo thread, dove ho spiegato ad un utente che €19,99 a pax per Stoccolma è sottocosto per chiunque, non trovo sbagliato né ossessionante essere ripetitivi su questi argomenti, ma non riesco a capire cosa avrebbe di diverso far notare gli effetti della imposizione fiscale aeroportuale.
Continuo a sostenere che dobbiamo chiederci se non sia all'opera una distorsione selettiva.
Se uno stesso utente propone lo stesso argomento in diversi thread, e questo argomento è "i contributi a Ryanair sono sbagliati" oppure "i contributi a Ryanair sono iniqui", nessuno obietta sulla ripetitività di quell'argomento. C'è qualcuno che tenta di obiettare nel merito, provando a descrivere i benefici dell'espressione del traffico latente promossa da quel vettore ed altri LCC, ma nessuno protesta per la ripetitività dell'argomento. Idem con "è sbagliato dare soldi pubblici a Ryanair" oppure prendere in giro il giornalista di turno che chiama "hub" un aeroporto con 4 rotte in croce. Come nel caso di questo thread, dove ho spiegato ad un utente che €19,99 a pax per Stoccolma è sottocosto per chiunque, non trovo sbagliato né ossessionante essere ripetitivi su questi argomenti, ma non riesco a capire cosa avrebbe di diverso far notare gli effetti della imposizione fiscale aeroportuale.
Un modello di business funziona? Nessun problema: tarpiamogli le ali. Il richiamo aeronautico è quanto mai opportuno visto che parliamo di Ryanair, la compagnia irlandese che si è imposta con la sua flotta aerea nel mercato internazionale low cost. E molto bene anche in Italia, riuscendo a rilanciare aeroporti che fino a ieri venivano classificati come scali satellite. Vedi Orio al Serio, in provincia di Bergamo, oggi al nono posto della classifica mondiale per la categoria dei voli economici.Ma, nel nostro Paese, anziché far tesoro e sostenere un fenomeno che ha cambiato radicalmente il modo di volare - parlerei di una vera e propria rivoluzione e democratizzazione del volo - si agisce pervicacemente depotenziandolo. Il caso dell'aeroporto di Alghero è illuminante. La mossa delle autorità di aumentare le tasse aeroportuali e di togliere i contributi regionali, ha provocato la reazione del vettore irlandese che ha annunciato di voler ridurre del 50% i propri voli. E potrebbe risultare l'anticamera dell'abbandono vero e proprio per cercare altri scali più convenienti. Vista la collocazione strategica di Alghero che serve il nord della Sardegna, si tratterebbe di una rinuncia destinata a incidere in misura notevole sull'economia territoriale, in primo luogo il turismo.Davanti a questo pericolo, imprenditori locali si sono dati da fare con una raccolta fondi affinché Ryanair si ravveda e confermi i propri investimenti sulla tratta di Alghero. Un gesto concreto e simbolico insieme. Che, oltre a denunciare la gravità del problema in una forma di solidarietà tra privati, suona soprattutto come richiamo ai decisori pubblici impegnati in un braccio di ferro miope che, ancora una volta, certifica l'oggettiva ostilità della mentalità statalista verso il mondo imprenditoriale. In Italia la sana logica di mercato non riesce mai a spiccare il volo.
Da http://www.ilgiornale.it/news/economia/sardegna-non-vola-ryanair-1212393.html