Quali impatti economici per le compagnie ?


Nube di cenere costa a compagnie aeree 200 milioni di dollari al giorno
19/04/2010 10.10


Compagnie aeree in netto ribasso sulle Borse europee a causa del blocco dello spazio aereo causato dalle ceneri trasportate dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull. Stamani l'Enac ha fatto sapere di aver disposto nuovamente e con urgenza la chiusura dello spazio aereo del Nord Italia, da quota 0 a quota 22.000 piedi, dalle 9.00 antimeridiane odierne alle 8.00 antimeridiane (ora italiana) di domani martedì 20 aprile.

I voli erano ripresi questa mattina alle 7. I titoli Lufthansa, Iberia ed Air France-Klm sono tutti in calo del 4%. Facendo quattro conti, secondo le stime di Iata, associazione che riunisce le compagnie aeree, la crisi sta costando alle compagnie aeree almeno 200 milioni di dollari al giorno in perdite e l'economia europea sta soffrendo perdite di business per miliardi di dollari.

Di fronte a queste conseguenze economiche, "è incredibile che i ministri dei trasporti europei abbiano impiegato cinque giorni per organizzare una teleconferenza", ha commentato il direttore generale e Ad, Luigi Bisignani. Questo pomeriggio i ministri europei dei trasporti parteciperanno a una teleconferenza per discutere la situazione del blocco dei voli.

La Iata ha quindi criticato nettamente i Governi Europei per la mancanza di leadership nella gestione del caos provocato dalla nube di cenere e ha sottolineato l'urgenza di un ripensamento del processo decisionale. "Noi siamo abbastanza dentro la crisi", ha aggiunto Bisignani, "per esprimere la nostra insoddisfazione sul modo in cui i Governi hanno gestito la vicenda, senza valutazione dei rischi, senza consultazione, senza coordinamento e senza leadership".

"I Governi", ha proseguito Bisignani, "devono prendere atto dell'urgenza e focalizzarsi su come e quando riaprire in sicurezza i cieli europei. Questo significa che la decisione deve basarsi sulla gestione dei rischi, sui fatti e utilizzare le procedure operative per mantenere la sicurezza".

Iata ha anche criticato il singolare metodo dell'Europa di chiudere lo spazio aereo basandosi sul modello teorico della nube di cenere. Questo significa, per Bisignani, "che i Governi non si sono presi la responsabilità di decisioni chiare basate sui fatti" e che le decisioni sono state prese senza un'adeguata consultazione con le compagnie aeree.

"Questo non è accettabile, soprattutto quando le conseguenze per la sicurezza e l'economia sono così grandi". Bisignani chiede quindi con urgenza una riunione dell'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (Icao), l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite, per definire la responsabilità dei Governi per la decisione di aprire o chiudere gli spazi aerei in modo coordinato ed efficiente basato su dati reali e speciali procedure operative.


Francesca Gerosa

- Milano Finanza -
 
dal sito della IATA, parla Bisignani

Re-Think of Volcano Measures - Governments Must Base Decisions on Fact Not Theory

Paris - The International Air Transport Association (IATA) sharply criticized European governments for their lack of leadership in handling airspace restrictions in light of the Icelandic volcano eruption and urged a re-think of the decision-making process.

“We are far enough into this crisis to express our dissatisfaction on how governments have managed it-with no risk assessment, no consultation, no coordination, and no leadership. This crisis is costing airlines at least $200 million a day in lost revenues and the European economy is suffering billions of dollars in lost business. In the face of such dire economic consequences, it is incredible that Europe’s transport ministers have taken five days to organize a teleconference,” said Giovanni Bisignani, IATA’s Director General and CEO.

“Governments must place greater urgency and focus on how and when we can safely re-open Europe’s skies. This means decisions based on risk-management, facts and utilizing operational procedures that maintain safety,” said Bisignani.

IATA criticized Europe’s unique methodology of closing airspace based on theoretical modeling of the ash cloud. “This means that governments have not taken their responsibility to make clear decisions based on facts. Instead, it has been the air navigation service providers who announced that they would not provide service. And these decisions have been taken without adequately consulting the airlines. This is not an acceptable system particularly when the consequences for safety and the economy are so large,” said Bisignani.

“Safety is our top priority. Airlines will not fly if it is not safe. I have consulted our member airlines that normally operate in the affected airspace. They report missed opportunities to fly safely. The European system results in blanket closures of airspace. I challenge governments to agree on ways to flexibly re-open airspace. Risk assessments should be able to help us re-open certain corridors, if not entire airspaces,” said Bisignani.

To assist governments in assessing risk, airlines have conducted successful test flights in several European countries. The results have not shown any irregularities or safety issues. Airlines are also exploring various operational measures to maintain safe operations. These include day flights, restrictions to specific flight corridors, special climb and descent procedures, and more frequent detailed boroscopic engine inspections to detect damage.

The scale of airspace closures currently seen in Europe is unprecedented. “We have seen volcanic activity in many parts of the world but rarely has it resulted in airspace closures—and never at this scale. When Mount St. Helens erupted in the US in 1980, we did not see large scale disruptions, because the decisions to open or close airspace were risk managed with no compromise on safety,” said Bisignani, who urged Eurocontrol to establish a volcano contingency centre capable of making coordinated decisions.

Bisignani called for an urgent meeting of the International Civil Aviation Organization (ICAO), the specialized agency of the UN, to define government responsibility for the decisions to open or close airspace in a coordinated and effective way based on real data and special operating procedures.

http://www.iata.org/pressroom/pr/Pages/2010-04-19.aspx
 
Iata: 200 milioni di dollari di perdite al giorno

E' di oltre 200 milioni di dollari al giorno il danno economico per le compagnie aeree conseguente alle perturbazioni dei cieli dovute all'eruzione del vulcano in Islanda. Lo afferma l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 aviolinee del mondo. Alitalia: per noi pochi danni

Danni per l'aviazione civile

Ginevra, 16-04-2010

E' di oltre 200 milioni di dollari al giorno il danno economico per le compagnie aeree conseguente alle perturbazioni dei cieli dovute all'eruzione del vulcano in Islanda.

Lo afferma la Iata, l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 aviolinee del mondo. La stima "iniziale e conservativa dell'impatto finanziario sulle compagnie e' di 200 milioni di dollari al giorno di mancate entrate".

Inoltre, "ai ricavi persi le compagnie dovranno aggiungere i costi di riprogrammazione dei voli, di assistenza ai passeggeri e agli aerei fermi nei vari aeroporti".



Alitalia: pochi danni
Alitalia non avra' un importante impatto economico dalla cancellazione di voli a causa della nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano in Islanda.

Fonti della compagnia spiegano che al momento non sono state fatte stime perche' si e' concentrati soprattutto sull'operativo: con 25 voli cancellati ieri e 50 oggi, Alitalia ha annullato meno del 10% dei collegamenti. Peraltro, spiegano ancora le fonti, non e' possibile quantificare l'impatto economico perche' non si sa quanti passeggeri chiederanno un rimborso.

La maggior parte di essi viene riprotetta (cioe' parte con lo stesso biglietto) su voli successivi. Alla ripresa dell'attivita' normale, e' stato spiegato, e' previsto che i voli saranno piu' pieni e quindi ci sara' maggiore redditivita'. In caso di rimborso del biglietto, sara' come non averlo venduto, quindi non una perdita


http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=139972
 
Iata: 200 milioni di dollari di perdite al giorno

E' di oltre 200 milioni di dollari al giorno il danno economico per le compagnie aeree conseguente alle perturbazioni dei cieli dovute all'eruzione del vulcano in Islanda. Lo afferma l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 aviolinee del mondo. Alitalia: per noi pochi danni

Danni per l'aviazione civile

Ginevra, 16-04-2010

E' di oltre 200 milioni di dollari al giorno il danno economico per le compagnie aeree conseguente alle perturbazioni dei cieli dovute all'eruzione del vulcano in Islanda.

Lo afferma la Iata, l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 aviolinee del mondo. La stima "iniziale e conservativa dell'impatto finanziario sulle compagnie e' di 200 milioni di dollari al giorno di mancate entrate".

Inoltre, "ai ricavi persi le compagnie dovranno aggiungere i costi di riprogrammazione dei voli, di assistenza ai passeggeri e agli aerei fermi nei vari aeroporti".



Alitalia: pochi danni
Alitalia non avra' un importante impatto economico dalla cancellazione di voli a causa della nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano in Islanda.

Fonti della compagnia spiegano che al momento non sono state fatte stime perche' si e' concentrati soprattutto sull'operativo: con 25 voli cancellati ieri e 50 oggi, Alitalia ha annullato meno del 10% dei collegamenti. Peraltro, spiegano ancora le fonti, non e' possibile quantificare l'impatto economico perche' non si sa quanti passeggeri chiederanno un rimborso.

La maggior parte di essi viene riprotetta (cioe' parte con lo stesso biglietto) su voli successivi. Alla ripresa dell'attivita' normale, e' stato spiegato, e' previsto che i voli saranno piu' pieni e quindi ci sara' maggiore redditivita'. In caso di rimborso del biglietto, sara' come non averlo venduto, quindi non una perdita


http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=139972


che forti questi di AZ manco nelle emergenze perdono soldi :cool:
 
Alitalia: pochi danni
Alitalia non avra' un importante impatto economico dalla cancellazione di voli a causa della nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano in Islanda.

Fonti della compagnia spiegano che al momento non sono state fatte stime perche' si e' concentrati soprattutto sull'operativo: con 25 voli cancellati ieri e 50 oggi, Alitalia ha annullato meno del 10% dei collegamenti.
Solo da Linate Alitalia fa certamente più di 150 movimenti al giorno, una settantina solo quelli da e per Roma.
Pubblicare dati così falsi è davvero vergognoso.
 
E ti pare.

Fino a poco tempo fa la Linate FCO su questo forum era descritta come una rotta vuota ormai sull'orlo del baratro. Che l'AV aveva contribuito a rubarne tutti i passeggeri e che Alitalia ci stava solo che perdendo.

Ora grazie alla nube la Linate-FCO è ridiventata improvvisamente piena, unica fonte di guadagno e il suo stop per AZ porterà perdite enormi.

Prendete però una decisione una santa volta.
 
E ti pare.

Fino a poco tempo fa la Linate FCO su questo forum era descritta come una rotta vuota ormai sull'orlo del baratro. Che l'AV aveva contribuito a rubarne tutti i passeggeri e che Alitalia ci stava solo che perdendo.

Ora grazie alla nube la Linate-FCO è ridiventata improvvisamente piena, unica fonte di guadagno e il suo stop per AZ porterà perdite enormi.

Prendete però una decisione una santa volta.
Forse Malpensante,mi corregga se sbaglio,parlando di falsità si riferiva al numero dei voli cancellati più che alle mancate perdite.
 
l'articolo però parlava di voli annullati, e non di cancellati.
Sono due cose diverse.
Gli annullati sono quelli che non erano stati preventivamente cancellati, ma che non sono stati operati (perchè nel frattempo, ad esempio, la destinazione è stata chiusa).
E' verosimile a questo punto che la percentuale degli annullati (non dei cancellati) si aggiri intorno al 10%.

Voglio dire succede lo stesso quando ci sono degli scioperi. Loro cancellano preventivamente dei voli (quelli che partono nella fascia oraria coinvolta dallo scipero) e poi ci sarà sicuramente qualche volo non cancellato ma che per ripercussioni legate allo scipero viene soppresso.
Su quel tipo di voli viene calcolata la percentuale.
 
E ti pare.

Fino a poco tempo fa la Linate FCO su questo forum era descritta come una rotta vuota ormai sull'orlo del baratro. Che l'AV aveva contribuito a rubarne tutti i passeggeri e che Alitalia ci stava solo che perdendo.

Ora grazie alla nube la Linate-FCO è ridiventata improvvisamente piena, unica fonte di guadagno e il suo stop per AZ porterà perdite enormi.

Prendete però una decisione una santa volta.

veniva descritta cosi' quando la situazione AZ non era chiara poi con il salvataggio dei moschettieri sappiamo cosa e' successo. la cosa buffa e' che saranno gli unici a non perdere troppi soldi, beati loro ma bravi o pantalone glieli rida' di nuovo in qualche modo creativo ? :cool:
 
secondo me tutti i numeri pubblicati sono estremamente gonfiati perchè si parla di ricavi potenziali persi solo per far pressioni sui rispettivi governi per farsi dare un po' di soldi.
 
secondo me tutti i numeri pubblicati sono estremamente gonfiati perchè si parla di ricavi potenziali persi solo per far pressioni sui rispettivi governi per farsi dare un po' di soldi.

Beh, prova a mettere tutta la flotta a terra per 5 giorni e poi mi dici quanto perdi..
 
Beh, prova a mettere tutta la flotta a terra per 5 giorni e poi mi dici quanto perdi..

però pensandoci.se un aereo sta fermo non guadagna...non che perde.nel senso non perde e non guadagna....perchè si dice perdita di tot euro?semmai di potenziali tot euro.Mi sbaglio?
 
però pensandoci.se un aereo sta fermo non guadagna...non che perde.nel senso non perde e non guadagna....perchè si dice perdita di tot euro?semmai di potenziali tot euro.Mi sbaglio?

Un aereo fermo perde e basta.

I costi fissi (personale, leasing, manutenzione, parcheggio/storage...) non puoi coprirli con entrate = 0.

A meno che : licenzi il personale, gli aerei sono di proprietà, non paghi lo stazionamento etc...