Peccato che, dopo questa lunga discussione, oggi Michael O'Leary e Stephen McNamara abbiano dichiarato, alla TV irlandese, che la compagnia no.1 per customer service in Europa pagherà solamente compensazioni ai pax appiedati con cifre equivalenti e non superiori all'importo pagato, in barba alla legislazione UE.
You get what you have paid for.
Ha cambiato idea
vulcano - Intasati i numeri verdi di Enac e consumatori. Prime multe alle aziende
«Rimborsate i viaggiatori della nube»
L’Ue invita le compagnie a pagare biglietti,
pasti e hotel. Low cost contrarie
Il vulcano - Intasati i numeri verdi di Enac e consumatori. Prime multe alle aziende
«Rimborsate i viaggiatori della nube»
L’Ue invita le compagnie a pagare biglietti,
pasti e hotel. Low cost contrarie
Passeggeri in attesa di informazioni allo scalo di Gatwick MILANO — Il commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas ieri è stato categorico: «Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi perché i diritti dei passeggeri vengano rispettati: esistono regole precise e tutte le compagnie aeree devono rispettarle». Compagnie di linea e low cost. Perché mentre «la situazione nei cieli europei sta tornando alla normalità», si allunga l’elenco di viaggiatori che denunciano di essere stati abbandonati a se stessi negli aeroporti (prima) e di aver ottenuto categorici rifiuti alla richiesta di rimborso del biglietto (poi), in violazione alla Carta dei diritti del passeggero. Per non parlare delle interminabili (e salate) attese imposte dai call center a pagamento di molti vettori low cost. L’Ente per l’aviazione civile (Enac) ha registrato 270.000 contatti a l proprio sito (
www.enac.gov.it, possibilità di inviare segnalazioni online) e ricevuto 1.100 telefonate al numero verde (800.898.121). Un bilancio delle denunce ancora non c’è, ma molte riguardano le low cost.
A Ciampino, scalo romano dei vettori a basso costo, un cartello con la scritta «ci vediamo dopo il vulcano» è stato affisso nei giorni della paralisi al bancone di Ryanair. E anche per questo sono partite le sanzioni dell’Enac: «148 sanzioni a Ryanair per "mancata assistenza", 16.660 euro ciascuna. Per un totale di oltre due milioni e mezzo».
E il Ceo di Ryanair Michael O’Leary, dopo aver annunciato che avrebbe rimborsato solo «il prezzo originale del biglietto», ha fatto marcia indietro affermando che la compagnia si adeguerà alla Carta dei diritti del passeggero («assurda e discriminatoria») e rimborserà anche «spese extra ragionevoli » sostenute per alberghi e ristoranti. L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha istituito un numero verde ad hoc (800.088.264): oltre 700 le telefonate ricevute, 230 le segnalazioni scritte.
Tra queste quelle dei passeggeri «dimenticati» da Ryanair. Lucia De Vita, ricercatrice di 33 anni, è riuscita a imbarcarsi su un volo Tam da Montevideo a Milano (via San Paolo) solo ieri: «Niente posti in economy, volevano tenerla "prigioniera" fino al 4 maggio», racconta il padre da Firenze. «I costi in più? A carico nostro. La compagnia parla di cause di forza maggiore». Maurizio Floris, volato da Malpensa a Barcellona con Lufthansa e ritornato con Iberia «ma a Fiumicino», ha posticipato di due giorni il rientro: «E ho dovuto sborsare i soldi per due notti in hotel, pasti, telefonate e un biglietto Frecciarossa Roma-Milano». Una passeggera British Airways racconta invece di essersi vista negare il rimborso garantito sul sito: «"Circostanze straordinarie", mi hanno detto al telefono ». Le «regole precise» a cui fa riferimento l’eurocommissario sono contenute nella Carta dei diritti del passeggero (Regolamento Ue 261/2004). Che dice: «In caso di cancellazione del volo, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto o in alternativa alla riprotezione il prima possibile o in una data successiva più conveniente per lui, in condizioni comparabili».
Il passeggero ha anche diritto all’assistenza a terra: «Pasti, bevande, trasferimenti da e per l’aeroporto, due telefonate o telex, fax o email, quindi a un’adeguata sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti». È questo il punto più contestato dalle compagnie. «La legge è chiara, anche più notti vanno rimborsate », taglia corto Enac. E il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello: «La cosa si impone per passeggeri in transito e di rientro. Purché la compagnia sia comunitaria o il volo sia partito dall’Ue, anche se operato da altri». Oltre 300 mila le chiamate arrivate ai call center di Alitalia (numero verde gratuito 800.650.055). «Più di 4.000 passeggeri hanno già ottenuto il rimborso del biglietto», fanno sapere dalla compagnia. «È possibile richiedere il rimborso o un cambio del biglietto senza penale fino al 31 maggio. Stesso termine per la presentazione del rimborso delle spese extra documentate». Per il 4 maggio è stata convocata a Bruxelles una riunione straordinaria dei ministri dei Trasporti europei. All’ordine del giorno: il via libera di uno spazio aereo comune e lo studio di un sistema di trasporto integrato che possa scongiurare paralisi come quella causata dalla nube nera.
Alessandra Mangiarotti
24 aprile 2010 Corriere.it