Quali impatti economici per le compagnie ?


AFAIK la normativa non fa distinzione sul prezzo pagato.
Quindi anche chi ha pagato 0,01€ ha diritto a quanto sopra.

si certo, sulla carta.

Peccato che sono cronaca di tutti i giorni gli episodi in cui un noto vettore irlandese cancella i suoi voli in qualsiasi parte d'Europa e lascia i passeggeri abbandonati a loro stessi....altro che buono pasto, albergo o altro.

Hai voglia a protestare.

In questo caso vale il vecchio adagio solve et repete :mad:
 
stai pur tranquillo che chi paga il biglietto 1 euro (ma pure 5...) col cacchio che viene assistito con pernottamenti in albergo, pasti e quant'altro!

Ma non diciamo sciocchezze. Ryanair per nebbia a BVA mi ha pagato 2 notti in albergo *** con colazione, 2 cene complete, 2 pasti in aeroporto per un totale di 223,44€. Il volo PSA-BVA-PSA lo avevo pagato 19,98€ tasse incluse.

Vedi post n. 55 a pagina precedente. Non credo di beneficiare di trattamento particolare in quanto moderatore di aviazionecivile.it .


chiello, innanzitutto mi dispiace che tu sia bloccato da qualche parte in est-europa per via del caos ceneri e spero tu possa far rientro in Italia quanto prima.

Fortunatamente sono a Pisa e non a Cluj-Napoca ;).
 
Ma non diciamo sciocchezze. Ryanair per nebbia a BVA mi ha pagato 2 notti in albergo *** con colazione, 2 cene complete, 2 pasti in aeroporto per un totale di 223,44€. Il volo PSA-BVA-PSA lo avevo pagato 19,98€ tasse incluse.

Vedi post n. 55 a pagina precedente. Non credo di beneficiare di trattamento particolare in quanto moderatore di aviazionecivile.it .




Fortunatamente sono a Pisa e non a Cluj-Napoca ;).

Ho visto infatti le tue ricevute, ma forse non hai letto bene quello ho scritto: solve et repete, che detto in italiano significa prima paghi e poi (se hai tempo, se hai ancora voglia, se ti ricordi, se la raccomandata o il fax giungono a destinazione) eventualmente ottieni il rimborso delle tue belle notti in hotel.

Chiaramente il discorso del biglietto pagato un euro vuole dire che l'assistenza non è così pronta ed immediata come con altre compagnie aeree
 
Fortunatamente sono a Pisa e non a Cluj-Napoca ;).

[SARCASMO]
Non hai fatto la spesa in previsione della partenza e ti serve avere il conto del ristorante pagato da Wizzair?
O avendo già messo l'allarme a casa e come un caveu in banca non può essere disinserito prima di un tot di ore, hai bisogno che Wizzair ti paghi l'hotel?
[/SARCASMO]
 
Ho visto infatti le tue ricevute, ma forse non hai letto bene quello ho scritto: solve et repete, che detto in italiano significa prima paghi e poi (se hai tempo, se hai ancora voglia, se ti ricordi, se la raccomandata o il fax giungono a destinazione) eventualmente ottieni il rimborso delle tue belle notti in hotel.

Chiaramente il discorso del biglietto pagato un euro vuole dire che l'assistenza non è così pronta ed immediata come con altre compagnie aeree

C'è scritto chiaro chiaro sul sito del vettore e quando volo con loro ne sono consapevole.

'Ove Ryanair non sia in grado di fornire direttamente le forme di assistenza descritte in questo paragrafo, rimborserà ai passeggeri le spese di entità ragionevole sostenute a tale titolo dietro presentazione di richiesta di rimborso corredata da ricevute al Ryanair Compensation Department, Dublin Airport, Co. Dublin, Irlanda'

www.ryanair.com/doc/faqs/EU261_IT.pdf (Pagina 2 paragrafo 3, diritto all'assistenza).Scegliersi autonomamente l'hotel e i ristoranti, in caso di repro, non è affatto una soluzione drammatica, anzi talvolta è raccomandabile.


Chielloduebis scusa ma esattamente a quale indirizzo bisogna mandare le varie ricevute?? grazie

FAQ del sito Ryanair: www.ryanair.com/it/domande/come-contattare-lassistenza-clienti

In caso di reclami per cancellazioni e ritardi (regolamento UE 261)
EU Passenger Compensation Dept
PO Box 11451
Swords
Co Dublin
Ireland
Fax +353 1 812 1676

In caso di richiesta di rimborso - voli cancellati
Ryanair Refunds Dept
PO Box 11451
Swords
Co Dublin
Ireland
Fax +353 1 812 1676
 
ci sono cause e cause la nebbia ti blocca un aeroporto la cenera sta bloccando interi paesi. ovvio che il contratto lo si fa in due ma qui chi ci rimette di piu' e' uno solo.
In proporzione non sono mica tanto convinta.

Anzi il pax ha costi molto alti anche perchè visto l'emergenze i prezzi schizzano alle stelle.
Le compagnie "sane" sopportano molto meglio l'evento straordinario, se poi parliamo di compagnie moribonde è un altro discorso ma non diamo la colpa all'eruzione vulcanica.

Poi con gli aiuti di stato che verranno autorizzati e concessi non solo recuperano le perdite ma IMHO recuperano anche perdite pregresse.
 
Io sono in linea con coloro che ritengono che la normativa vada applicata e basta. Se ci sono regole, vanno rispettate. Poi questo evento potrà servire per rivedere la norma.
In questi casi il fatto è che (ovviamente) nessuno ci vuole perdere dimenticando però che "non sempre si può vincere, bisogna saper perdere". Care compagnie, assicuratevi, fate accordi con gli alberghi (che vi avranno spennate, questa volta), compratevi alberghi, organizzatevi.
D'altronde è il rischio di impresa. O vogliamo scaricare il rischio sul cliente?
(Questo vale in tutti i settori, dall'agricoltura che per 2 grandinate raddoppia i prezzi, ecc.)

Tornando ai danni, la normativa non prevede alloggio in hotel solo per voli di ritorno? Quindi, a spanne il pagamento dell'alloggio riguarda solo metà dei passeggeri.
A livello operativo, saranno rimasti solo i costi fissi, visto che l'attività di volo è stata sospesa.

In sostanza penso che le loro perdite siano state la somma tra assistenza ai passeggeri e costi fissi.

Anzi, per assurdo, essendo i prossimi voli pieni a tappo, ci sarà un "guadagno virtuale". Mi spiego:
Supponendo che l'attività di volo ricominci oggi, se ieri c'era un volo prenotato al 50% e oggi un altro al 50%, di fatto i primi pax verranno riprotetti sul volo di oggi, quindi volerà un aereo con LF 100% invece che 2 al 50%. Penso che ci sia un risparmio operativo notevole.

Per carità il saldo sarà sempre negativo, ma bisogna valutare tutto.
 
Peccato che, dopo questa lunga discussione, oggi Michael O'Leary e Stephen McNamara abbiano dichiarato, alla TV irlandese, che la compagnia no.1 per customer service in Europa pagherà solamente compensazioni ai pax appiedati con cifre equivalenti e non superiori all'importo pagato, in barba alla legislazione UE.

You get what you have paid for.
 
Peccato che, dopo questa lunga discussione, oggi Michael O'Leary e Stephen McNamara abbiano dichiarato, alla TV irlandese, che la compagnia no.1 per customer service in Europa pagherà solamente compensazioni ai pax appiedati con cifre equivalenti e non superiori all'importo pagato, in barba alla legislazione UE.

You get what you have paid for.

Speriamo che qualche giudice faccia presto cambiare idea a queste persone! E' inconcepibile che agiscano deliberatamente contro ogni normativa vigente, a prescindere da quanto giusta o ingiusta possa essere. Finchè è in vigore si rispetta. Stop.

Poi, basterebbe fissare un tetto minimo di 5 € alle tariffe per qualche mese e riuscirebbero a compensare le perdite senza problemi. La solita pubblicità gratuita veramente deplorevole.
 
Peccato che, dopo questa lunga discussione, oggi Michael O'Leary e Stephen McNamara abbiano dichiarato, alla TV irlandese, che la compagnia no.1 per customer service in Europa pagherà solamente compensazioni ai pax appiedati con cifre equivalenti e non superiori all'importo pagato, in barba alla legislazione UE.

You get what you have paid for.

Ha cambiato idea :D

vulcano - Intasati i numeri verdi di Enac e consumatori. Prime multe alle aziende

«Rimborsate i viaggiatori della nube»

L’Ue invita le compagnie a pagare biglietti,
pasti e hotel. Low cost contrarie


Il vulcano - Intasati i numeri verdi di Enac e consumatori. Prime multe alle aziende
«Rimborsate i viaggiatori della nube»
L’Ue invita le compagnie a pagare biglietti,
pasti e hotel. Low cost contrarie
Passeggeri in attesa di informazioni allo scalo di Gatwick MILANO — Il commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas ieri è stato categorico: «Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi perché i diritti dei passeggeri vengano rispettati: esistono regole precise e tutte le compagnie aeree devono rispettarle». Compagnie di linea e low cost. Perché mentre «la situazione nei cieli europei sta tornando alla normalità», si allunga l’elenco di viaggiatori che denunciano di essere stati abbandonati a se stessi negli aeroporti (prima) e di aver ottenuto categorici rifiuti alla richiesta di rimborso del biglietto (poi), in violazione alla Carta dei diritti del passeggero. Per non parlare delle interminabili (e salate) attese imposte dai call center a pagamento di molti vettori low cost. L’Ente per l’aviazione civile (Enac) ha registrato 270.000 contatti a l proprio sito (www.enac.gov.it, possibilità di inviare segnalazioni online) e ricevuto 1.100 telefonate al numero verde (800.898.121). Un bilancio delle denunce ancora non c’è, ma molte riguardano le low cost.
A Ciampino, scalo romano dei vettori a basso costo, un cartello con la scritta «ci vediamo dopo il vulcano» è stato affisso nei giorni della paralisi al bancone di Ryanair. E anche per questo sono partite le sanzioni dell’Enac: «148 sanzioni a Ryanair per "mancata assistenza", 16.660 euro ciascuna. Per un totale di oltre due milioni e mezzo». E il Ceo di Ryanair Michael O’Leary, dopo aver annunciato che avrebbe rimborsato solo «il prezzo originale del biglietto», ha fatto marcia indietro affermando che la compagnia si adeguerà alla Carta dei diritti del passeggero («assurda e discriminatoria») e rimborserà anche «spese extra ragionevoli » sostenute per alberghi e ristoranti. L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha istituito un numero verde ad hoc (800.088.264): oltre 700 le telefonate ricevute, 230 le segnalazioni scritte.
Tra queste quelle dei passeggeri «dimenticati» da Ryanair. Lucia De Vita, ricercatrice di 33 anni, è riuscita a imbarcarsi su un volo Tam da Montevideo a Milano (via San Paolo) solo ieri: «Niente posti in economy, volevano tenerla "prigioniera" fino al 4 maggio», racconta il padre da Firenze. «I costi in più? A carico nostro. La compagnia parla di cause di forza maggiore». Maurizio Floris, volato da Malpensa a Barcellona con Lufthansa e ritornato con Iberia «ma a Fiumicino», ha posticipato di due giorni il rientro: «E ho dovuto sborsare i soldi per due notti in hotel, pasti, telefonate e un biglietto Frecciarossa Roma-Milano». Una passeggera British Airways racconta invece di essersi vista negare il rimborso garantito sul sito: «"Circostanze straordinarie", mi hanno detto al telefono ». Le «regole precise» a cui fa riferimento l’eurocommissario sono contenute nella Carta dei diritti del passeggero (Regolamento Ue 261/2004). Che dice: «In caso di cancellazione del volo, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto o in alternativa alla riprotezione il prima possibile o in una data successiva più conveniente per lui, in condizioni comparabili».
Il passeggero ha anche diritto all’assistenza a terra: «Pasti, bevande, trasferimenti da e per l’aeroporto, due telefonate o telex, fax o email, quindi a un’adeguata sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti». È questo il punto più contestato dalle compagnie. «La legge è chiara, anche più notti vanno rimborsate », taglia corto Enac. E il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello: «La cosa si impone per passeggeri in transito e di rientro. Purché la compagnia sia comunitaria o il volo sia partito dall’Ue, anche se operato da altri». Oltre 300 mila le chiamate arrivate ai call center di Alitalia (numero verde gratuito 800.650.055). «Più di 4.000 passeggeri hanno già ottenuto il rimborso del biglietto», fanno sapere dalla compagnia. «È possibile richiedere il rimborso o un cambio del biglietto senza penale fino al 31 maggio. Stesso termine per la presentazione del rimborso delle spese extra documentate». Per il 4 maggio è stata convocata a Bruxelles una riunione straordinaria dei ministri dei Trasporti europei. All’ordine del giorno: il via libera di uno spazio aereo comune e lo studio di un sistema di trasporto integrato che possa scongiurare paralisi come quella causata dalla nube nera.
Alessandra Mangiarotti
24 aprile 2010 Corriere.it
 
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Tornando ai danni, la normativa non prevede alloggio in hotel solo per voli di ritorno? Quindi, a spanne il pagamento dell'alloggio riguarda solo metà dei passeggeri.
A livello operativo, saranno rimasti solo i costi fissi, visto che l'attività di volo è stata sospesa.
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Direi più della metà dei passeggeri.
Di sicuro la metà è il minimo, ma secondo me sono di più
Qualcuno, in andata, potrebbe essere rimasto fermo a metà strada (in uno scalo): nè a casa, nè a destinazione.
Metti il caso di un residente di Shangai e fermato a Dubai verso Roma.
 
Una domanda (sicuramente argomento già trattato quindi sorry):
Se il mio volo Ryanair NON parte per nebbia ho diritto al rimborso di eventuale spese per arrivare a destinazione con mezzi alternativi????
 
Era solo una considerazione personale (forse un pò pepata) sull'elevato numero di residenti (?) cinesi in Italia...:D

Vabbè ma come ben sai il mercato del futuro è la Cina anche nel trasporto aereo. Pensa se solo un cinese su 10mila iniziasse a fare turismo in Europa, che numeri si verrebbero a creare...

Lavorando per una compagnia aerea dovresti accoglierli a braccia aperte questi nuovi pax cinesi... :)