Il resto, aria fritta unta e appiccosa!
chiello, innanzitutto mi dispiace che tu sia bloccato da qualche parte in est-europa per via del caos ceneri e spero tu possa far rientro in Italia quanto prima.
Detto questo, stando al titolo del thread, ovvero
" Quali impatti economici per le compagnie" credevo l'oggetto del discutere non fosse SE deve essere applicata la normativa. La risposta è lapalissiana.
Piuttosto, proprio per capire l'entità del danno, ragionavo su come questa legge sia, a mio modo di vedere, ingiusta verso le compagnie.
Capisco la tua oggettiva difficoltà nel trovarti in est Europa e dover affrontare un esborso non previsto, ma sei nella stessa situazione di chi ha comprato il biglietto del bus e non può scendere dalla montagna per una nevicata troppo fitta, o di chi a causa di mare grosso si deve fare un giorno in più su isole in mezzo al mediterraneo non collegate con l'aereo.
In questi casi ti viene sì permesso di riprenotare o di riavere i soldi indietro, ma non ti vengono pagati hotel, pasti e cose del genere.
Gli utilizzatori di bus, treni e navi spesso pagano un biglietto addirittura più salato di chi vola (in proporzione al costo/distanza percorsa), eppure non godono delle stesse protezioni di chi paga il biglietto aereo 1€.
Allora, e questo è il senso del mio ragionare, non c'è forse un'eccessiva tutela del pax in queste condizioni straordinarie?