l cda ha approvato il piano proposto dall'ad Massimo Chieli: la compagnia si concentra solo sui voli. Sindacati critici
Meridiana fly taglia personale e aerei
Previsti cento esuberi: sarà esternalizzato il call center
Giovedì 13 gennaio 2011
Il cda di Meridiana approva le misure proposte da Massimo Chieli e annuncia tagli a flotta e organici.
Taglio della flotta, riduzione del personale ed esternalizzazione delle attività non principali dell'azienda. È questa la ricetta con cui Meridiana fly vuole provare a risanare i conti e ritrovare nuovo slancio nel 2011. Una decisione che annuncia i contenuti del tanto atteso piano industriale e che era largamente prevista dai sindacati.
LA NOVITÀ La novità è stata comunicata ieri sera da uno scarno comunicato che la società ha diramato al termine di un consiglio di amministrazione. Comunicazione obbligata visto che la società è quotata in Borsa ma che non annuncia niente di più concreto. In generale si parla di «progetti di rafforzamento strategico e rifocalizzazione delle attività», ovvero le azioni necessarie per ritrovare la competitività «della compagnia attraverso una più precisa focalizzazione dell'attività sulle aree di maggior interesse strategico». In poche parole si vuole portare fuori dall'azienda tutto cioè che non rientra nell'attività principale della società, cioè il ramo aviazione. Il call center e molte attività amministrative, come quelle di contabilità dei biglietti, potrebbero essere gestite da una società esterna. In questo caso i lavoratori interessati dai tagli dovrebbero essere circa un centinaio, di cui 60 al call center. Ma le azioni decise dal cda, su proposta dell'amministratore delegato Massimo Chieli, prevedono anche il ridimensionamento della flotta. A farne le spese saranno i vecchi aerei, gli Md 80 che consumano più carburante delle nuove macchine. La società possiede ben 17 aerei di questo tipo (insieme a un altra quindicina di Airbus).
TEMPI Niente di certo sul numero dei lavoratori interessati né su quando saranno operative le novità. Le decisioni, secondo quanto recita il comunicato, saranno infatti «poste in essere nell'esercizio 2011 e sono finalizzate, tra l'altro, al miglioramento della struttura dei costi, al rafforzamento della posizione di mercato, nonché a una più precisa determinazione del network».
PERPLESSITÀ Molto però dipenderà da come saranno attuate. «È troppo presto per dare un giudizio», sottolinea Fabrizio Contino dell'Anpav. «C'è da capire se la parcellizzazione comporterà la costituzione di nuove società del gruppo o se le attività andranno del tutto a terzi». «Questa è stata una comunicazione per gli azionisti», aggiunge Marco Bardini della Uil trasporti, «ma adesso pretendiamo una convocazione per dare i dettagli ai dipendenti, ancora più interessati al futuro dell'azienda». «La società vuole mantenere le attività strettamente legate al suo core business ed esternalizzare le altre: esattamente quello che fanno le low cost», aggiunge Bardini. «Speriamo almeno si preveda la cassa integrazione a rotazione, e non la mobilità, per superare le difficoltà momentanee». Il taglio interesserà il personale di terra ma non è escluso che, lasciando fermi gli aeromobili, saranno colpiti anche piloti e assistenti di volo. E Olbia e Cagliari, le basi degli Md 80, potrebbero essere gli scali più penalizzati. «Sembra di intravedere tante buone intenzioni da noi sempre incoraggiate, come il network e la posizione di mercato», dice Gian Luigi Onori dell'Apm (Associazione dei piloti Meridiana fly). «Auspichiamo che alla riduzione degli Md80 “sardi” corrisponda una rapida transizione verso nuovi aeromobili. Meno chiari sono gli altri profili e temiamo che si voglia far ricadere sui lavoratori l'onere della precedente gestione fallimentare». Con cinque aerei a terra sarebbero 150 le persone da ricollocare (5 equipaggi da sei persone per ogni aereo) e che potrebbero andare incontro alla cassa integrazione o magari essere ripescati per la stagione estiva. Per Roberto Pesaresi della Filt Cgil, invece, «la decisione era attesa ma aspettiamo di conoscere i contenuti: vedremo se sarà un piano condiviso con i sindacati (e quindi senza ripercussioni violente sul personale) o un piano imposto come aveva fatto il precedente management».
SCIOPERO Tutte supposizioni in attesa della presentazione dettagliata del piano, ma nel frattempo è arrivata anche la data ufficiale dello sciopero dichiarato da Anpav e Uil dopo la mancata applicazione dell'accordo del 20 dicembre. Il 14 e 15 febbraio gli assistenti di volo si fermeranno per la prima volta 48 ore di seguito. «Ci dispiace annunciarlo in un momento drammatico ma è stata una scelta obbligata», sottolinea Bardini. «Andiamo avanti perché vogliamo anche capire che strada vuole prendere l'azienda», conclude Contino, «e la decisione di ieri non ci aiuta».
ANNALISA BERNARDINI