Odissea Pista Aeroporto di Firenze


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"Secondo me cambiano le cose sul piano del rumore, perchè la pista da 2.400 metri è meno rumorosa". La pista da 2.000 metri, prosegue "indipendentemente dalla lunghezza ha grosse limitazioni, perchè è mono direzionale".

In che senso "è meno rumorosa"? Di quanti db può abbassarsi il rumore di un turbofan, col 20% di distanza in più per decollare? Peccato non abbia esplicitato il suo pensiero, mi sembrerebbe strano se la differenza in termini di rumore fosse rilevante.

Corporacion in Sicilia è già presente, controllando l''hub di Trapani

Controllano... cosa?
 
In che senso "è meno rumorosa"? Di quanti db può abbassarsi il rumore di un turbofan, col 20% di distanza in più per decollare? Peccato non abbia esplicitato il suo pensiero, mi sembrerebbe strano se la differenza in termini di rumore fosse rilevante.
Mia personalissima interpretazione: la pista di 2.4 km allontanerebbe la testata più lontana della pista di 400m da Firenze e probabilmente permetterebbe anche i decolli in direzione della città con rapida virata appena possibile. Tutto questo renderebbe la pista bidirezionale, con ovvia diminuzione del rumore nella zona a nord ovest della pista. Ed altrettanto ovvio incremento nel fiorentino. Ma in questo modo si aumenterebbe sensibilmente il numero dei movimenti...
 
La pista più lunga ti permette, a parità di peso, di decollare con spinta ridotta e ciò si traduce in qualche Db in meno di emissione sonora.
E' una delle questioni più difficili da far capire ai no aeroporto.
 
La pista più lunga ti permette, a parità di peso, di decollare con spinta ridotta e ciò si traduce in qualche Db in meno di emissione sonora.
E' una delle questioni più difficili da far capire ai no aeroporto.

si ma a livello umano è una differenza impercettibile :)
 
La pista più lunga ti permette, a parità di peso, di decollare con spinta ridotta e ciò si traduce in qualche Db in meno di emissione sonora.
E' una delle questioni più difficili da far capire ai no aeroporto.

Il "qualche" è quantificato, nero su bianco, in qualche documento pubblicato da qualcuno competente in merito, e se sì, quale documento?
Grazie
 
Il "qualche" è quantificato, nero su bianco, in qualche documento pubblicato da qualcuno competente in merito, e se sì, quale documento?
Grazie

Ce ne sono molti. Ne ricordo uno redatto per Heathrow con tutte le procedure antirumore. Mi metto a cercarlo in rete e se lo ritrovo lo condivido qui..
 
Ricordo inoltre che su un vecchio JP4 di qualche anno fa veniva preso in esame lo scalo di Bologna che da poco aveva una pista allungata a 2.800m.
Si parlava di rumore e di centraline di monitoraggio dell'inquinamento acustico sparse quà e là. Con la pista più lunga è diminuito l'inquinamento acustico.
Pure a Pisa è previsto (quando non si sa) l'allungamento della pista principale 04R-22L a 3300 metri. Tutto questo per consentire un sorvolo del centro abitato, in caso di decollo dalla pista 04R, ad una quota leggermente superiore.
 
Aeroporto, Baratti (FI): “L’integrazione di Peretola con Pisa porterà ad un complessivo miglioramento”

“Lunedi é stato discusso in Consiglio Comunale l’odg presentato dal PD relativo all’ ipotesi di approvazione dell’ integrazione del Pit dal Consiglio Regionale della Toscana. Forza Italia ha espresso un voto contrario ritenendo che l’odg avesse solo come finalità quello di impedire il potenziamento di Peretola. Per Baratti la pista convergente all’autostrada A11 oltre che l’integrazione con l’aeroporto di Pisa porterà ad un complessivo miglioramento all’intero sistema aeroportuale toscano. “La Vas di cui parla il Pd inerente alla integrazione al Pit risulta adeguatamente approfondita solo per il livello di pianificazione cui si colloca la variante in oggetto. Le criticità ambientali dovranno essere valutate in modo piú approfondito a seguito della presentazione del masterplan di sviluppo aeroportuale, sul quale saranno attivate le procedure di VIA e VIS. Nascono dei dubbi, come ho espresso in Consiglio, sulla serie di interventi a cura e spese del proponente:la variante al Pit é cosi piena di vincoli ambientali e di tanti altri fattori che invece di rendere possibile il potenziamento, in realtà, rendono l’opera di fatto irrealizzabile. Dobbiamo renderci conto che per contare a livello nazionale ed europeo occorre mettere insieme almeno 12 milioni di passeggeri e tenendo conto che Pisa puó arrivare a 7 mentre Firenze a 4, potremmo diventare il terzo polo aeroportuale d’Italia. In caso contrario corriamo invece il rischio che Pisa diventi marginale e Firenze chiuda i battenti o per sopravvivere stabilisca un’asse con Bologna”. Daniele Baratti, Forza Itali

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Aeroporti in Toscana, a fine anno la fusione tra Firenze e Pisa

Esperti a Firenze per studiare impatto ambientale: rumore, emissioni inquinanti e spazi aerei d’accesso
Il vento ha dirottato ancora una volta i voli sullo scalo Amerigo Vespucci di Peretola, grossi disagi tra l'8 ed il 9 luglio nella piana fiorentina all'ombra del Monte Morello. "Cambia il vento ma noi no, e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi" questa la colonna sonora che accompagna il dibattito in Toscana.

Si lavora al piano di fusione delle due società che gestiscono gli scali di Firenze e Pisa in un unico soggetto per dare visibilità e accesso al sistema aeroportuale toscano, Roberto Naldi, rappresentante di Corporación America che detiene il pacchetto di maggioranza di AdF, questa mattina in commissione congiunta Territorio e ambiente e Mobilità e infrastrutture, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd): "Il piano – ha precisato Naldi - sarà pronto ad ottobre e per fine anno è prevista la fusione, se i soci di maggioranza la consentiranno, altrimenti rimarrà la holding che già esiste e che sta coordinando le attività per una gestione unitaria”.
Corporación vuole “investire in Toscana, una regione considerata dal punto di vista dello sviluppo aeroportuale, dalle molte potenzialità. Non esisterà più il problema della concorrenza tra Pisa e Firenze: Pisa continuerà ad essere caratterizzata per la sua vocazione internazionale e low cost mentre Firenze si concentrerà sulla qualità con l’obbiettivo di raggiungere 4 milioni e mezzo di passeggeri entro il 2028 mentre a Pisa 7 milioni”.

I consiglieri regionali hanno chiesto delucidazioni in merito a diverse questioni. Il presidente Mattei ha chiesto chiarimenti sulle rotte e sulle specificità dei due scali. Il consigliere regionale Nicola Nascosti (FI) ha chiesto precisazioni sul piano industriale di Corporación. Paolo Bambagioni (Pd) ha affermato: “Trovo positivo il fatto che un operatore privato abbia versato soldi dimostrando, così, un interesse concreto e che si parli di tempi di realizzazione tra i 3 e i 5 anni”.

La prossima settimana quattro esperti del MITRE, una onlus americana, il soggetto più autorevole al mondo per la modellistica di piste, saranno a Firenze per studiare l’impatto ambientale, riguardo al rumore, alle emissioni inquinanti, agli spazi aerei d’accesso.

Il consigliere Eugenio Giani (Pd) ha chiesto precisazioni sugli investimenti previsti. E’ stato chiarito che Pisa potrà accedere a finanziamenti pubblici fino al 25 per cento mentre Firenze fino al 50 per cento (percentuali stabilite in base al numero di passeggeri). “Ce la fate – ha domandato Monica Sgherri (RC-CI) - a raggiungere gli obbiettivi industriali con la pista da 2000 metri?” In merito alla lunghezza della pista Naldi ha detto di “preferire quella che farà raggiungere l’obiettivo dei 4,5 milioni di passeggeri. Sarà Enac a dare le risposte. La lunghezza della pista non è una bandiera”. Marco Carraresi (Udc) ha chiesto se ci sia già una presunta maggioranza per la fusione societaria? A questa domanda, Naldi ha risposto che al momento non ci sono certezze. Richiesta di chiarimenti sulla presenza di una linea cargo a Firenze da Marta Gazzarri (TCR) e certezze sui tempi chiesti, invece, da Paolo Marcheschi (FdI). “Per costruire la pista – ha risposto Naldi - occorrono 18 mesi, bisogna vedere poi i tempi per progetti, appalti, ricorsi, la previsione è dai 3 ai 5 anni”. Il capogruppo NCD Alberto Magnolfi ha osservato che sarebbe utile sapere in che misura questi tempi siano compatibili con il lungo e complesso elenco di opere sostanziali previste dal Pit e individuate come condizione essenziale per la realizzazione della pista.

Interviene anche il consigliere Mauro Romanelli (Sel): "Dalle comunità locali, dai sindaci dei territori coinvolti si chiede con forza di rivedere la scelta dell'allungamento della pista di Peretola. SEL Toscana non resterà indifferente a tali giuste richieste e non sarà complice di una scelta totalmente insostenibile per la sua ricaduta ambientale e sulla salute dei cittadini".

Passano con il voto di consiglieri di maggioranza le osservazioni all’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo della Piana e la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Nelle commissioni Infrastrutture e Ambiente la delibera di Giunta ottiene il parere favorevole, ma registra la non partecipazione al voto e l’abbandono della seduta dei consiglieri di opposizione, del presidente Mattei e della consigliera Monica Sgherri (Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani). Si astiene Paolo Marcheschi (FdI). Con l’approvazione del pacchetto delle osservazioni, l’atto di integrazione al Pit può ora passare all’esame dell’Aula.

Intanto Enac ha chiesto di aggiornare a giovedì 17 l’incontro con le commissioni regionali sullo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, inizialmente programmato per lunedì 14. Risposta della maggioranza: non se ne parla nemmeno.
Questo l’esito della seduta congiunta delle due commissioni, durante la quale sono state respinte anche le osservazioni di Enac già a suo tempo formalizzate: stralciare dal Pit il riferimento puntuale alla lunghezza della pista e alle strutture di supporto. "L’elemento del possibile conflitto – spiega Forza Italia - la dimensione e le strutture del nuovo aeroporto di Peretola: i duemila metri di pista, la assoluta monodirezionalità, l’esclusione della pista di rullaggio per il Pit firmato Rossi da un lato; una misura compatibile con il reale sviluppo e la sicurezza dello scalo per Enac e AdF, verosimilmente 2400 metri con pista di rullaggio e con una monodirezionalità prevalente, dall’altro. A nulla è valsa la nostra proposta di attendere il confronto con l’Ente nazionale prima di condurre il provvedimento in Consiglio regionale. Riteniamo che questo arroccamento sia un errore e soprattutto possa precludere a decisioni che, alla fine, non saranno funzionali a dare a Firenze un aeroporto davvero competitivo"

Redazione Nove da Firenze
 
varie risposte:

ADF ha sempre detto che se fosse stata autorizzata a costruire una nuova pista avrebbe anche reperito i fondi necessari. Poi è venuto fuori che potevano avere circa il 50% delle spese pagate, e visto che non sono un FATE BENE FRATELLI, hanno deciso che se gli danno 100m di prenderli. Fermo restando che l'aeroporto è dello stato e loro hanno solo una concessione trentennale e che quindi alla fine i lavori sono per la pista di proprietà dello stato italiano che potrebbe darla in concessione ad altri alla fine dei 30 anni.


per il rumore, la pista più lunga permetterebbe i decolli in FLEX invece che in TOGA e quindi, almeno dalle tabelle Airbus circa 5db in meno. Essendo i db esponenziali, un calo di 5db vuol dire un calo notevole dei rumori.

per i no aeroporto, Naldi aveva all'inizio diceva che pur di fare l'OPA gli andavano bene i 2000mt, adesso invece si parla di 2400.....

per la monodirezionalità, è confermata e vera, anche perchè una pista biderezionale permetterebbe un sensibile incremento dei voli solo se ci fosse una taxiway, ma a FLR questa non è prevista e quindi decollare verso la città obbligherebbe gli aerei al backtrack e quindi ad un calo sensibile della capacità oraria!

ciauz sky3boy
 
Ricordo inoltre che su un vecchio JP4 di qualche anno fa veniva preso in esame lo scalo di Bologna che da poco aveva una pista allungata a 2.800m.
Si parlava di rumore e di centraline di monitoraggio dell'inquinamento acustico sparse quà e là. Con la pista più lunga è diminuito l'inquinamento acustico.
Pure a Pisa è previsto (quando non si sa) l'allungamento della pista principale 04R-22L a 3300 metri. Tutto questo per consentire un sorvolo del centro abitato, in caso di decollo dalla pista 04R, ad una quota leggermente superiore.

A Pisa non e' previsto nessun allungamento a 3300m ma solo la costruzione di un ulteriore raccordo piu' a sud che colleghera' le 2 testate pista 04L e 04R proprio in fondo, in modo da permettere un involo x 04R circa 300 metri prima di dove avviene attualmente. La pista fisicamente rimarra' alla stessa lunghezza.
 
Essendo i db esponenziali

Non esageriamo. Semmai si misurano su scala inversa. :)
5dB significherebbe ridurre di oltre un terzo il rumore in quel determinato punto d'ascolto, il che sarebbe tanto. Le tabelle sono pubblicamente reperibili, in modo da approfondire questo interessante discorso?
Grazie
 
A Pisa non e' previsto nessun allungamento a 3300m ma solo la costruzione di un ulteriore raccordo piu' a sud che colleghera' le 2 testate pista 04L e 04R proprio in fondo, in modo da permettere un involo x 04R circa 300 metri prima di dove avviene attualmente. La pista fisicamente rimarra' alla stessa lunghezza.

Grazie per la correzione. Mi son spiegato male io... Per allungamento intendevo la conversione e l'utilizzo della parte di pista 04R che adesso non può essere utilizzata in decollo ;) .
Piuttosto, tempistiche sull'inizio del lavori?
 
Grazie per la correzione. Mi son spiegato male io... Per allungamento intendevo la conversione e l'utilizzo della parte di pista 04R che adesso non può essere utilizzata in decollo ;) .
Piuttosto, tempistiche sull'inizio del lavori?

I lavori sono gia' iniziati, la prossima primavera dovrebbero essere a posto.
 
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