APPROVATO IL PIT IN COMMISSIONE INFRASTRUTTURE ED AMBIENTE:
Passano con il voto di consiglieri di maggioranza le osservazioni all’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo della Piana e la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Nelle commissioni Infrastrutture e Ambiente, rispettivamente presiedute da Fabrizio Mattei e Gianfranco Venturi entrambi del Pd, la delibera di Giunta ottiene il parere favorevole, ma registra la non partecipazione al voto e l’abbandono della seduta dei consiglieri di opposizione, del presidente Mattei e della consigliera Monica Sgherri (Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani). Si astiene Paolo Marcheschi (FdI). Con l’approvazione del pacchetto delle osservazioni, l’atto di integrazione al Pit può ora passare all’esame dell’Aula. Il commento di Marcheschi (FdI) Marcheschi, (Fdi): “Un’astensione tecnica oggi n commissione (sulle numerose osservazioni) per Fratelli d’Italia che diventerà un voto favorevole sull’atto conclusivo nella prossima seduta di Consiglio” – commenta così il consigliere regionale Paolo MARCHESCHI membro della 6 commissione che oggi ha votato sul Pit. “Oggi 9 luglio è una giornata storica non solo per la città di Firenze, ma per tutta la Toscana – continua Marcheschi - E’ stato votato un atto di cui si dibatte da oltre 30 anni e che porterà 12 MILIONI di passeggeri l’anno sul nostro territorio e sarà volano sia per l’ occupazione sia per l’economia. Oggi finalmente l’integrazione fra i due scali toscani, Pisa e Firenze, è una realtà. Naldi ha illustrato bene il piano di investimenti previsti per entrambi gli aeroporti e le differenti vocazioni, e dovrà tenere conto delle prescrizioni ambientali contenute nella disciplina del Pit. Sarebbero necessari solo 18 mesi per costruire la nuova pista a Firenze, adesso non ci sono più alibi. La lunga e approfondita fase istruttoria si è conclusa, la Politica faccia la sua parte. Al momento del voto finale – conclude Marcheschi – si capirà chi davvero è favorevole o contrario allo sviluppo. Mi auguro che tutto il centro destra sia unito nello schierarsi a favore”. Il commento di Romanelli (Sel) “La richiesta inviata dai primi cittadini di Prato e della Piana al Presidente Rossi per esprimere le preoccupazioni delle comunità che rappresentano e per chiedere garanzie e tutele prima della definitiva approvazione del PIT, ci confermano della bontà della nostra posizione. L’allungamento della pista di Peretola è una scelta totalmente sbagliata, in ossequio a poteri che non hanno come priorità la valutazione della ricaduta ambientale e dell’impatto sulla salute dei cittadini di quella vasta porzione della Toscana, ma neppure di valorizzare lo sforzo che inizialmente la Giunta Toscana aveva compiuto per armonizzare il sistema aeroportuale toscano. Che tale scelta sia dirompente è chiaro anche da come il Sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, di certa fede renziana, avendo espresso un’apertura verso la variante del Pit, sia stata messa in minoranza, subito appena eletta, anche da un pezzo del proprio partito, incalzato da un’iniziativa politica della sinistra di opposizione, Sesto Bene Comune, di cui fa parte anche Sel” – dichiara Mauro Romanelli, Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia Libertà. “Vogliamo ribadire in modo chiaro la nostra netta contrarietà ad una scelta che non ci ha convinto fin dall’inizio, ma che ad oggi rischia di venir presentata in Consiglio regionale e a tutti i cittadini come una vera e propria presa di giro: sappiamo bene che ci verrà chiesto di votare l’allungamento della pista fino a 2000 metri quando invece la Società aeroporto di Firenze (ADF) ha presentato alla Regione un progetto di pista lunga due chilometri e ad Enac, invece, oltre a questa, anche un’altra ipotesi lunga 400 metri in più, quindi ancora più impattante, oltre che in grado di creare attriti politici e sovrapposizione funzionale con lo scalo di Pisa . E’ stato grazie ad un nostro ordine del giorno approvato nella fase di adozione del Pit che ADF è stata impegnata a presentare il piano economico dettagliato, dal quale è emerso che per ultimare i lavori per l’allungamento della pista di Peretola sarebbero stati necessari circa 120 milioni di euro pubblici. Avevamo sempre chiaramente detto, in accordo con il Presidente Rossi, che qualsiasi ampliamento dell’aeroporto di Firenze non avrebbe dovuto essere in nessun modo a carico delle finanze pubbliche. Per tutta risposta, qualche giorno fa, in un convegno a Prato, è stato il portavoce del socio privato di maggioranza a dire che almeno in 50% del costo dell’ ampliamento di Peretola dovrà essere a carico del pubblico. Se questo risulterà vero, i cittadini si troveranno con una tassa in più da pagare”. “Non abbiamo alcuna intenzione di prestarci a questa farsa e non condividendo nel merito e nel metodo tali scelte voteremo contro alla variante al PIT” conclude Romanelli.
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