Nuovo thread per incidente a Tripoli


Un impatto a bassa forza, in assetto da atterraggio, avrebbe riparmiato qualcosa, almeno le semiali..ed anche qualche segno sul terreno.. Almeno credo
 
Con qualche elemento in più (in particolare le foto) si può iniziare ad azzardare qualche ipotesi.
Cosa è successo?
Impatto del velivolo in corto finale con distruzione totale, parti strutturalmente molto robuste con gravi danni e coda distante dal luogo di impatto iniziale, con direzione opposta al senso di moto.
Come è successo?
Avvicinamento VOR O NDB controsole, infrazione delle minime senza pista in vista o confusione sull'effettiva posizione dell'aereo rispetto alla pista.
Tentativo di riattaccata o di riallineamento alla pista, impatto sul terreno della coda con alto angolo di assetto.
Danneggiamento della coda con successivo distacco e proiezione al di là della maggior parte dei detriti.
Immediato pitch down del velivolo, impatto della parte frontale sul terreno con elevato angolo (corrisponderebbe alla testimonianza dei colleghi AZ), l'energia in gioco (velocità dell'ordine dei 250 km/h), l'angolo di impatto ed il tipo di terreno sono compatibili con i resti rilevati.
Perchè è successo?
Ricerca dell'atterraggio ad ogni costo nonostante le condizioni richiedessero una valutazione più conservativa (cambio pista, riattaccata alle minime, dirottamento all'alternato).
Perchè? (qui le ipotesi sono molto più aleatorie, ne faccio una piccola ed incompleta summa).
Estrema familiarità con l'aeroporto, pressioni sugli equipaggi per evitare dirottamenti, senso di orgoglio malriposto che vede in una riattaccata tempestiva un fallimento, abitudini del servizio di controllo locale che utilizza una pista non ottimale per maggior comfort del fornitore del servizio stesso, inadeguata attrezzatura dell'aeroporto per fornire una capacità di utilizzo ognitempo, scarso addestramento degli equipaggi alla condotta degli avvicinamenti di non precisione in condizioni limite con i nuovi velivoli in flotta, ecc... ecc...

Direi che, rispetto alle info finora trapelate, non si possa riassumere meglio ed in modo più verosimile la probabile dinamica dell'incidente.
 
Non c'e' molto da ridere, quella che ho spiegato è la prassi in contesti dove occorre una supervisione umana sull'operato di un sistema autoamatico in contesti di elevatissimo pericolo vedi:

ambito nucleare (fasi di posizionamento barre)
ambito medico (rianimazione, chirurgia)
etc. etc.

Contesti molto ma molto diversi da quello di cui si discute,a mio parere....
 
Con qualche elemento in più (in particolare le foto) si può iniziare ad azzardare qualche ipotesi.
Cosa è successo?
Impatto del velivolo in corto finale con distruzione totale, parti strutturalmente molto robuste con gravi danni e coda distante dal luogo di impatto iniziale, con direzione opposta al senso di moto.
Come è successo?
Avvicinamento VOR O NDB controsole, infrazione delle minime senza pista in vista o confusione sull'effettiva posizione dell'aereo rispetto alla pista.
Tentativo di riattaccata o di riallineamento alla pista, impatto sul terreno della coda con alto angolo di assetto.
Danneggiamento della coda con successivo distacco e proiezione al di là della maggior parte dei detriti.
Immediato pitch down del velivolo, impatto della parte frontale sul terreno con elevato angolo (corrisponderebbe alla testimonianza dei colleghi AZ), l'energia in gioco (velocità dell'ordine dei 250 km/h), l'angolo di impatto ed il tipo di terreno sono compatibili con i resti rilevati.
Perchè è successo?
Ricerca dell'atterraggio ad ogni costo nonostante le condizioni richiedessero una valutazione più conservativa (cambio pista, riattaccata alle minime, dirottamento all'alternato).
Perchè? (qui le ipotesi sono molto più aleatorie, ne faccio una piccola ed incompleta summa).
Estrema familiarità con l'aeroporto, pressioni sugli equipaggi per evitare dirottamenti, senso di orgoglio malriposto che vede in una riattaccata tempestiva un fallimento, abitudini del servizio di controllo locale che utilizza una pista non ottimale per maggior comfort del fornitore del servizio stesso, inadeguata attrezzatura dell'aeroporto per fornire una capacità di utilizzo ognitempo, scarso addestramento degli equipaggi alla condotta degli avvicinamenti di non precisione in condizioni limite con i nuovi velivoli in flotta, ecc... ecc...
Non sappiamo se sia stato effettivamente così, però direi che la ricostruzione di I-FORD è plausibile e potrebbe avvicinarsi alla realtà...
 
Contesti molto ma molto diversi da quello di cui si discute,a mio parere....

Quello dell'aviazione è un sistema cosiddetto "a interazione complessa e a connessione stretta", così come quello nucleare o medico, cioè dove (per semplificare) può esservi imprevedibilità delle possibili risposte dei meccanismi del sistema stesso e con punti di "non ritorno", ovvero stadi oltre i quali non vi è possibilità di interrompere un processo avviato. Sono campi, questi, studiati sempre parallelamente. Infatti è proprio in aviazione (come nel nucleare) che alle volte è previsto un supervisore "silente" in caso di interventi da parte del nucleo tecnico particolarmenti delicati. Non è affatto improponibile l'associazione ipotizzata dall'amico forumista. E' l'ambiente specifico del cockpit che non ne trarrebbe particolare giovamento anzi, probabilmente proprio il contrario...
 
ok, la ricostruzione ci sta... ma, cavoli, erano in 2 (o 3) in cockpit!!! e non c'era la nebbia fitta, non è possibile un errore così grossolano..
 
Quoto in pieno I-FORD ed il suo molto probabile scenario.
Mi permetto solo di aggiungere, invece di "Ricerca dell'atterraggio ad ogni costo nonostante le condizioni richiedessero una valutazione più conservativa....." una certa rilassatezza del cockpit dato l'aereo vuoto, e veloce, sulla'pt di casa , fatto moltissime volte
quindi sottvalutazione della situazione ed intervento con tentativo di riattaccata ormai tardivo.
Sono 59 metri di cannolo che pesano 150-180 tons in quelle condizioni, e viaggiano a 150-170 kts...no bagigi
 
Con qualche elemento in più (in particolare le foto) si può iniziare ad azzardare qualche ipotesi.
Cosa è successo?
Impatto del velivolo in corto finale con distruzione totale, parti strutturalmente molto robuste con gravi danni e coda distante dal luogo di impatto iniziale, con direzione opposta al senso di moto.
Come è successo?
Avvicinamento VOR O NDB controsole, infrazione delle minime senza pista in vista o confusione sull'effettiva posizione dell'aereo rispetto alla pista.
Tentativo di riattaccata o di riallineamento alla pista, impatto sul terreno della coda con alto angolo di assetto.
Danneggiamento della coda con successivo distacco e proiezione al di là della maggior parte dei detriti.
Immediato pitch down del velivolo, impatto della parte frontale sul terreno con elevato angolo (corrisponderebbe alla testimonianza dei colleghi AZ), l'energia in gioco (velocità dell'ordine dei 250 km/h), l'angolo di impatto ed il tipo di terreno sono compatibili con i resti rilevati.
Perchè è successo?
Ricerca dell'atterraggio ad ogni costo nonostante le condizioni richiedessero una valutazione più conservativa (cambio pista, riattaccata alle minime, dirottamento all'alternato).
Perchè? (qui le ipotesi sono molto più aleatorie, ne faccio una piccola ed incompleta summa).
Estrema familiarità con l'aeroporto, pressioni sugli equipaggi per evitare dirottamenti, senso di orgoglio malriposto che vede in una riattaccata tempestiva un fallimento, abitudini del servizio di controllo locale che utilizza una pista non ottimale per maggior comfort del fornitore del servizio stesso, inadeguata attrezzatura dell'aeroporto per fornire una capacità di utilizzo ognitempo, scarso addestramento degli equipaggi alla condotta degli avvicinamenti di non precisione in condizioni limite con i nuovi velivoli in flotta, ecc... ecc...

Ottima intuizione sulla perdita della coda che ha praticamente mandato a signorine tutta la risposta aerodinamica.
Ma il, centro di gravità è sempre posizionato tra asse ali e prua?
Altrimenti il momento rotante sarebbe stato a cabrare e forse magari qualcuno avrebbe potuto salvarsi....
 
Qualche dettaglio

TIP-007.jpg


Sembra una parte del carrello

MainGearA330.jpg


Stessa foto da piú lontano
TIP-012.jpg


Ricordate che la coda punta "al contrario" rispetto alla direzione del moto
 
ok, la ricostruzione ci sta... ma, cavoli, erano in 2 (o 3) in cockpit!!! e non c'era la nebbia fitta, non è possibile un errore così grossolano..

Guarda, se vai su Google e provi a fare una ricerca inserendo "CFIT" (o per esteso, Controlled flight into terrain), scoprirai quanti errori grossolani sono stati alla base di incidenti aerei...
 

Io ammetto l'impatto non previsto contro colline, asperità naturali e non, ma non capisco come mai su un approccio su superficie piana possa essere così clamoroso l'errore.
Da qui la domanda: il GPWS, i radar altimetri ridondanti e la posizione sul ND rispetto alla soglia pista non dovrebbero essere elementi assolutamente univoci nel togliere ogni ambiguità alla percezione umana così tanto influenzabile dal contesto delle sensazioni?
Ammetto che il PF sia particolarmente preso dalla condotta fisica del velivolo, ma il PNF non deve avere in queste fasi un controllo pressocchè totale di questi parametri, più altri 3/4 vitali?
Questo incidente mi ha portato a riprendere in considerazione queste tematiche che pensavo fossero state risolte in fase di progettazione e ricerca dalle aziende e dagli enti che forniscono avionica e impongono normative sul loro utilizzo "sano".....comunque, anche se purtroppo in occasione di un evento cosi' drammatico, mi sembra che questo thread stia diventando, grazie a voi, veramente molto interessante, sia sulle evidenze che man mano affiorano, sia sugli spunti di riflessione che offrono.
 
Ci tengo a precisare che quelle che abbiamo sono tutte solo ed esclusivamente SUPPOSIZIONI, perché non sappiamo ancora niente su cosa é successo, a parte che un aereo é venuto giú

Detto questo:

La percentuale di questi accadimenti é diminuita moltissimo e continua a diminuire continuamente, grazie all'avvento della tecnología, di procedimenti sempre piú fail-safe e del situation awarness
Tuttavia puó succedere ancora che qualcosa vada storto, che i fori del gruviera si allineino

Mechanical failure, complacency, fatigue, lack of CRM... sono parole comuni e che non si riesce ad elminare in questi casi, perché parte dell'essere umano e delle sue debolezze
 
Io ammetto l'impatto non previsto contro colline, asperità naturali e non, ma non capisco come mai su un approccio su superficie piana possa essere così clamoroso l'errore.
Da qui la domanda: il GPWS, i radar altimetri ridondanti e la posizione sul ND rispetto alla soglia pista non dovrebbero essere elementi assolutamente univoci nel togliere ogni ambiguità alla percezione umana così tanto influenzabile dal contesto delle sensazioni?
Ammetto che il PF sia particolarmente preso dalla condotta fisica del velivolo, ma il PNF non deve avere in queste fasi un controllo pressocchè totale di questi parametri, più altri 3/4 vitali?
Questo incidente mi ha portato a riprendere in considerazione queste tematiche che pensavo fossero state risolte in fase di progettazione e ricerca dalle aziende e dagli enti che forniscono avionica e impongono normative sul loro utilizzo "sano".....comunque, anche se purtroppo in occasione di un evento cosi' drammatico, mi sembra che questo thread stia diventando, grazie a voi, veramente molto interessante, sia sulle evidenze che man mano affiorano, sia sugli spunti di riflessione che offrono.

http://en.wikipedia.org/wiki/Saudia_Flight_163

Old Crow
 
Questo incidente mi ha portato a riprendere in considerazione queste tematiche che pensavo fossero state risolte in fase di progettazione e ricerca dalle aziende e dagli enti che forniscono avionica e impongono normative sul loro utilizzo "sano"

Posso chiederti che lavoro fai, o comunque che formazione hai? Non è una battuta, è una mia curiosità personale, poi ti spiego perché. Thx.