Peretola, duello Comune-Regione
Botta e risposta fra il presidente della Regione Rossi e il sindaco Renzi sulla nuova pista. E sulla vertenza Meridiana il vicesindaco finisce nel mirino dei sindacati
Meridianafly e nuova pista di Peretola: un binomio capace, martedì, di dare vita a una giornata di polemiche tra Comune di Firenze, Regione Toscana, e sindacati. E una giornata interlocutoria per le partite che si giocano sullo scalo fiorentino.
Di prima mattina è il sindaco Matteo Renzi ad aprire il fuoco sul potenziamento dello scalo, intervenendo in diretta a Lady Radio: «La pista obliqua non esiste», ha affermato, ribadendo che «la pista parallela sarebbe la soluzione migliore». Un'esternazione che è piaciuta poco al governatore Enrico Rossi: «Una volta i Comuni e le Regioni non si trasmettevano messaggi a mezzo stampa, si alzava il telefono», ha detto ai cronisti poco più tardi, dopo che anche il vicesindaco Dario Nardella lunedì aveva chiamato in causa la Regione in una nota, invitando ad appurare la sua disponibilità ad uno sforzo economico per salvare la presenza di Meridianafly a Firenze.
Proprio l'incontro di ieri fra Nardella e la compagnia sarda, e in seguito con i dipendenti dell'associazione Merifly, è finito sotto il tiro dei sindacati: «Occorre un forte lavoro collegiale ed unitario tra organizzazioni sindacali ed istituzioni locali nel tutelare lavoro ed occupazione», hanno scritto in una nota i confederali con l'Ugl, sottolineando che «se invece si dovesse procedere in modo sparso e con un protagonismo personale si rischia di fare solo danni». Questo anche perché, ricordano, è già stata attivata in Provincia l'unità di crisi sulla vicenda. Ancora più duri gli autonomi di Usb Lavoro Privato, che chiedono un tavolo di confronto fra istituzioni, azienda e sindacato: «Se ciò non avvenisse - scrivono, in una lettera a Nardella - saremo costretti a valutare le esternazioni contenute nel suo comunicato stampa quale pura e semplice propaganda politica, con l'aggravante di essere fatta alla presenza di lavoratori fortemente preoccupati dalla chiusura della loro base».
Dal canto suo Rossi ha annunciato che presto incontrerà di nuovo l'amministratore delegato di Meridianafly, Giuseppe Gentile, precisando che «i problemi riguardano non la pista, ma la riorganizzazione di un'azienda che ha problemi di ristrutturazione, di mercati». Il governatore ha quindi ribadito il suo disegno per il polo aeroportuale toscano: nuova pista per Peretola («Io non sarò il presidente che farà declassare la pista di Firenze»), e integrazione Firenze-Pisa, dove «Pisa può e deve fare i volumi», mentre Firenze «può giustamente fare i margini, essere un city airport», e non avere lo sviluppo che ha avuto lo scalo di Venezia perché «non ci sono le condizioni ambientali e strutturali». Per garantire simili equilibri virtuosi, ha sottolineato Rossi, «è bene che si aiuti la Regione a raggiungere l'obiettivo di entrare nella società di Firenze, Adf». Un punto contestato dal deputato Pdl Gabriele Toccafondi, che esprime perplessità per le privatizzazioni del passato e le ripubblicizzazioni promesse: «Due sono le cose evidenti - ha dichiarato - la prima è che la sinistra ha le idee molto confuse, la seconda è che tutto vuole tranne il vero sviluppo dell'aeroporto, di Firenze e della Toscana».
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