Creo che la paura di LH sia anche quella di perdere una posizione quasi dominante nel nord-est italiano (BLQ, VCE, VRN, TRS) che usano MUC e FRA come aeroporti preferenziali sul lungo raggio.
La paura di LH riguarda innanzitutto air berlin, con cui Etihad aggira i limiti che LH vorrebbe mantenere nei voli fra Germania e UAE. Già Turkish rappresenta un'emorragia grave e imprevista, l'aggiunta di AZ rende più forte AB e più pericoloso il futuro hub berlinese, la cui apertura non può essere rimandata alle calende greche.
La previsione di 7 coppie di voli al giorno fra Linate e BER parla da sola ed è un macigno sulla strategia cinese di Lufthansa. La Cina è stata fin qui ben attenta a non farsi fregare dai vari Emiri e AZ è un aggiramento, vedi il previsto volo fra Malpensa e Shanghai.
Per tutto quanto sta a sud di Hong Kong credo che Lufthansa abbia già perso il mercato italiano da tempo, Etihad o non Etihad. A risentirne di più sarà Turkish, che vedrà concorrenza dove ora è in monopolio (Bologna, Catania e un futuro chissà).
Non una parola verso il Nordatlantico, dove apparentemente AF-KLM continuerà ad aspirare passeggeri da tutta la penisola, senza più farsi carico delle perdite di Alitalia.
O questa relazione è destinata a finire, ma davvero non vedo come la posizione geografica potrebbe consentire a Roma di canalizzare traffico europeo verso il Nordamerica oppure l'accordo Etihad-Alitalia è il preludio a uno più vasto fra Abu Dhabi e Parigi, che sì sfrutterebbe meglio il potenziale del mercato italiano, ma soprattutto avrebbe una portata strategica ben più vasta.
Per Lufthansa sarebbero dolori. BA si è in qualche modo parata il culo con Qatar, Lufthansa resterebbe zitella dopo che il fidanzamento con Turkish si è rotto perché i Turchi non vogliono essere subordinati e con il futuro aeroporto di Centopistanbul avranno una potenza di fuoco micidiale.