AEROPORTO GINO LISA: EXPLOIT CHE SA DI UN’ ILLUSIONE TIPICA FOGGIANA
Come ormai è noto a Foggia sono stati attivati dal 1° di Ottobre 2008 i voli che collegano il capoluogo dauno con Milano, Torino, Palermo e Roma. Notizia di questi ultimi giorni invece è la sostituzione del collegamento per Roma con Bologna e addirittura Ginevra. È molto divertente vedere come tutti, dai politici ai cittadini, siano impegnati a complimentarsi e a compiacersi per questi risultati che sembrano promettenti. Ma sarà giustificato tutto questo ottimismo? C’è realmente motivo di rallegrarsi? Sono davvero così rosee le aspettative?
Facciamo chiarezza una volta per tutte sulla questione Gino Lisa perché c’è troppa confusione in giro.
Iniziamo con la pista, la cui lunghezza effettiva è 1590 m e la larghezza 45 m. Su una pista di questo genere possono atterrare solamente pochi aerei di capacità chiaramente ridotta, tra i quali i Saab–2000 utilizzati dalla Myair e di proprietà della Darwin, con una capienza di 50 posti. A dire il vero ci sarebbe un altro aereo in grado di poter atterrare nel nostro scalo, ovvero il Bae –146 da 90 posti. Per ora la Myair non riesce a reperirlo ma, anche se dovesse riuscire a farlo, sarebbe comunque una situazione temporanea poiché ormai è uscito fuori produzione; quindi risulterebbe sempre più complicato trovare pezzi di ricambio e col tempo si trasformerebbe in un aereo obsoleto. Da questa analisi è chiaro che la pista del Gino Lisa nella sua lunghezza ridotta rappresenta una forte limitazione per il suo sviluppo. Per poter far atterrare aerei più grandi e convenienti come ad esempio gli A–319 c’è bisogno di una pista che sia lunga almeno 1800 metri.
Adesso passiamo a fare un’analisi sui costi di gestione del vettore utilizzati. Premettendo che i calcoli fatti sono approssimativi, ma comunque pressappoco veritieri, è noto che con le attuali tariffe anche in caso di aereo pieno la compagnia abbia bisogno di sovvenzioni da parte della società Aeroporti di Puglia perché i costi di gestione dei Saab-2000 sono davvero elevati. Quindi è logico che quando finiranno le sovvenzioni da parte della società di gestione dell’aeroporto si fermeranno immediatamente i voli.
Arriviamo a questo punto al dato dei passeggeri. Nel trimestre che va da ottobre a dicembre hanno usufruito del nostro aeroporto 10.187 passeggeri in partenza e 10.038 passeggeri in arrivo, a gennaio ne sono stati 6.101 complessivi, mentre 4.786 a Febbraio. Da una prima analisi di questi dati, pare lampante che il numero dei passeggeri comincia a calare sensibilmente. Riflettendo attentamente, su tale diminuzione pesa senza dubbio la mancanza di festività nei primi due mese dell’anno, ma anche, giorno dopo giorno, le cancellazioni e i ritardi da parte della compagnia aerea. Si sta facendo davvero preoccupante la situazione per il mese di Marzo, in quanto nonostante le raccomandazioni dei responsabili della Myair sulla limitazione dei voli annullati a soli 2 giorni, se si prova ad acquistare un biglietto ad esempio per Roma nei giorni 15, 17, 21, 22 , 24 e 26 risulta che non c’è nessun volo. Dunque è chiaro che quello di Myair è un atteggiamento quanto meno poco chiaro, se non forse un po’ sospetto.
Inoltre, fatta chiarezza su questi punti, è evidente a tutti che, in queste condizioni, posso operare solo Compagnie come la Myair (che sta dando problemi di scarsa affidabilità anche sugli altri scali in cui opera) o come la ormai defunta Clubair. Per poter operare con compagnie più affidabili che dispongo di vettori più capienti è innanzitutto necessario l’ allungamento della pista. Non a caso nel 2002 la Ryanair inviò un sollecito al comune di Foggia per far partire i lavori di adeguamento della pista perché aveva intenzione di usare la nostra città come base, e pensare che all’epoca l’aeroporto su cui operava la compagnia irlandese più a Sud era Pescara. Noi quindi saremmo stati i primi nel meridione. Chiaramente i lavori non partirono mai e – guarda un po’ il caso! - l’Adp decise di far partire i voli da Bari.
Non è un gioco, qui si rischia davvero di perdere definitivamente la possibilità di volare da e per Foggia per colpa di un comportamento poco credibile del vettore aereo.
L’aeroporto ha dimostrato di avere una sua ragione di esistere grazie ad un bacino d’utenza che effettivamente c’è, è reale. Ma come può decollare sul serio un aeroporto quando i propri utenti devono stare col patema d’animo fino all’ultimo secondo poiché c’è il rischio di presentarsi al check in e scoprire che il volo è stato annullato? Qui si rischia di perdere tutti gli sforzi fatti in questi mesi e cestinarli per via della cattiva condotta della compagnia aerea. Di questo passo i passeggeri si stancheranno dei disguidi e opteranno per altri aeroporti. E a quel punto, in un tale scenario, una probabile dichiarazione di Aeroporti di Puglia con la quale si affermerà che l’utenza foggiana non ha risposto e quindi non ci sono i presupposti per mantenere aperto lo scalo porrebbe forse definitivamente la parola “fine” alla travagliata esperienza del Gino Lisa.
In conclusione non si può dire che sia così positiva la situazione, anzi si sta ripetendo un film che già abbiamo visto troppe volte. Per una volta tanto cerchiamo di fare in modo che ciò non accada e di alzare la testa. La classe politica foggiana è vivamente pregata di farsi rispettare affrontando, se ne è il caso, la questione anche direttamente con Adp, “a viso duro” e senza paura del confronto. Dal canto suo, la cittadinanza è pregata di far sentire la propria voce in tutti i modi possibili. La terra di Capitanata è stufa di essere martoriata e stuprata, un’ aeroporto rappresenterebbe una possibilità di sviluppo per la nostra terra troppo importante per essere abbandonata a se stessa. Non facciamoci sfuggire l’ennesima occasione.
Combattiamo insieme!
Ma COMBATTIAMO!
Antonio Mancini
fonte www.foggiaweb.it
Come ormai è noto a Foggia sono stati attivati dal 1° di Ottobre 2008 i voli che collegano il capoluogo dauno con Milano, Torino, Palermo e Roma. Notizia di questi ultimi giorni invece è la sostituzione del collegamento per Roma con Bologna e addirittura Ginevra. È molto divertente vedere come tutti, dai politici ai cittadini, siano impegnati a complimentarsi e a compiacersi per questi risultati che sembrano promettenti. Ma sarà giustificato tutto questo ottimismo? C’è realmente motivo di rallegrarsi? Sono davvero così rosee le aspettative?
Facciamo chiarezza una volta per tutte sulla questione Gino Lisa perché c’è troppa confusione in giro.
Iniziamo con la pista, la cui lunghezza effettiva è 1590 m e la larghezza 45 m. Su una pista di questo genere possono atterrare solamente pochi aerei di capacità chiaramente ridotta, tra i quali i Saab–2000 utilizzati dalla Myair e di proprietà della Darwin, con una capienza di 50 posti. A dire il vero ci sarebbe un altro aereo in grado di poter atterrare nel nostro scalo, ovvero il Bae –146 da 90 posti. Per ora la Myair non riesce a reperirlo ma, anche se dovesse riuscire a farlo, sarebbe comunque una situazione temporanea poiché ormai è uscito fuori produzione; quindi risulterebbe sempre più complicato trovare pezzi di ricambio e col tempo si trasformerebbe in un aereo obsoleto. Da questa analisi è chiaro che la pista del Gino Lisa nella sua lunghezza ridotta rappresenta una forte limitazione per il suo sviluppo. Per poter far atterrare aerei più grandi e convenienti come ad esempio gli A–319 c’è bisogno di una pista che sia lunga almeno 1800 metri.
Adesso passiamo a fare un’analisi sui costi di gestione del vettore utilizzati. Premettendo che i calcoli fatti sono approssimativi, ma comunque pressappoco veritieri, è noto che con le attuali tariffe anche in caso di aereo pieno la compagnia abbia bisogno di sovvenzioni da parte della società Aeroporti di Puglia perché i costi di gestione dei Saab-2000 sono davvero elevati. Quindi è logico che quando finiranno le sovvenzioni da parte della società di gestione dell’aeroporto si fermeranno immediatamente i voli.
Arriviamo a questo punto al dato dei passeggeri. Nel trimestre che va da ottobre a dicembre hanno usufruito del nostro aeroporto 10.187 passeggeri in partenza e 10.038 passeggeri in arrivo, a gennaio ne sono stati 6.101 complessivi, mentre 4.786 a Febbraio. Da una prima analisi di questi dati, pare lampante che il numero dei passeggeri comincia a calare sensibilmente. Riflettendo attentamente, su tale diminuzione pesa senza dubbio la mancanza di festività nei primi due mese dell’anno, ma anche, giorno dopo giorno, le cancellazioni e i ritardi da parte della compagnia aerea. Si sta facendo davvero preoccupante la situazione per il mese di Marzo, in quanto nonostante le raccomandazioni dei responsabili della Myair sulla limitazione dei voli annullati a soli 2 giorni, se si prova ad acquistare un biglietto ad esempio per Roma nei giorni 15, 17, 21, 22 , 24 e 26 risulta che non c’è nessun volo. Dunque è chiaro che quello di Myair è un atteggiamento quanto meno poco chiaro, se non forse un po’ sospetto.
Inoltre, fatta chiarezza su questi punti, è evidente a tutti che, in queste condizioni, posso operare solo Compagnie come la Myair (che sta dando problemi di scarsa affidabilità anche sugli altri scali in cui opera) o come la ormai defunta Clubair. Per poter operare con compagnie più affidabili che dispongo di vettori più capienti è innanzitutto necessario l’ allungamento della pista. Non a caso nel 2002 la Ryanair inviò un sollecito al comune di Foggia per far partire i lavori di adeguamento della pista perché aveva intenzione di usare la nostra città come base, e pensare che all’epoca l’aeroporto su cui operava la compagnia irlandese più a Sud era Pescara. Noi quindi saremmo stati i primi nel meridione. Chiaramente i lavori non partirono mai e – guarda un po’ il caso! - l’Adp decise di far partire i voli da Bari.
Non è un gioco, qui si rischia davvero di perdere definitivamente la possibilità di volare da e per Foggia per colpa di un comportamento poco credibile del vettore aereo.
L’aeroporto ha dimostrato di avere una sua ragione di esistere grazie ad un bacino d’utenza che effettivamente c’è, è reale. Ma come può decollare sul serio un aeroporto quando i propri utenti devono stare col patema d’animo fino all’ultimo secondo poiché c’è il rischio di presentarsi al check in e scoprire che il volo è stato annullato? Qui si rischia di perdere tutti gli sforzi fatti in questi mesi e cestinarli per via della cattiva condotta della compagnia aerea. Di questo passo i passeggeri si stancheranno dei disguidi e opteranno per altri aeroporti. E a quel punto, in un tale scenario, una probabile dichiarazione di Aeroporti di Puglia con la quale si affermerà che l’utenza foggiana non ha risposto e quindi non ci sono i presupposti per mantenere aperto lo scalo porrebbe forse definitivamente la parola “fine” alla travagliata esperienza del Gino Lisa.
In conclusione non si può dire che sia così positiva la situazione, anzi si sta ripetendo un film che già abbiamo visto troppe volte. Per una volta tanto cerchiamo di fare in modo che ciò non accada e di alzare la testa. La classe politica foggiana è vivamente pregata di farsi rispettare affrontando, se ne è il caso, la questione anche direttamente con Adp, “a viso duro” e senza paura del confronto. Dal canto suo, la cittadinanza è pregata di far sentire la propria voce in tutti i modi possibili. La terra di Capitanata è stufa di essere martoriata e stuprata, un’ aeroporto rappresenterebbe una possibilità di sviluppo per la nostra terra troppo importante per essere abbandonata a se stessa. Non facciamoci sfuggire l’ennesima occasione.
Combattiamo insieme!
Ma COMBATTIAMO!
Antonio Mancini
fonte www.foggiaweb.it