La “vacanza” infinita dei cassintegrati Alitalia


Stato
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dire che l'obolo dei 2,85 Euro non sia un contributo a carico della collettivita' e' una menzogna bella e buona, cosi' come dire che i 4+3 sono "normalmente" dati alle grandi aziende...
 
la risposta all' articolo dell' LINKIESTA " LA VACANZA INFINITA DEI CASSA INTEGRATI"

Signora Baratta,

Appartengo a quelle 10.000 persone che nel 2008 sono state licenziate dalla vecchia compagnia di bandiera, un piccolo paese, di lavoratori e precari, uomini e donne, ma anche famiglie e speranze.
Licenziati, senza nessun criterio oggettivo di legge, considerati come " materiale umano " da utilizzare secondo necessità, nella più grande privatizzazione della storia recente del nostro paese.
Recentemente sono state accertate le gravi responsabilità della ex dirigenza Alitalia, da Cimoli a Mengozzi, che per incapacità, speculazioni e interessi personali, hanno portato alla rovina la compagnia di bandiera. E il conto salato delle scelte scellerate di quella dirigenza l'hanno pagato i lavoratori .
A partire da coloro che sono stati espulsi perché pensionabili e molti, soprattutto donne, non lo sono più, a coloro che sono stati lasciati a casa senza nessuna prospettiva perché discriminati.

Lei sa che cosa si provi ad alzarsi una mattina e perdere tutto?
Il lavoro , il futuro, l’identità.
Essere accompagnati alla porta, perché da quel momento non servi più all’azienda per cui hai lavorato per vent'anni, trent'anni ?

Lei sa che cosa voglia dire essere una donna di quaranta, cinquant’anni e avere la preoccupazione di non riuscire più a rientrare nel mondo del lavoro perché troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchia per trovare lavoro.

E come si senta un padre di famiglia nel guardare il proprio figlio sapendo di non essere più in grado di provvedere al suo futuro.

Quello che lei definisce vacanza, io la chiamo purgatorio, un periodo di attesa prima di essere definitivamente disoccupati.

Quella che lei definisce vacanza è un sistema fatto di discriminazioni, abusi , indifferenza, in cui i lavoratori sono stati lasciati soli, non solo dall’azienda, ma dalle istituzioni e da una parte del sindacato molto più impegnato a non disturbare il conduttore che a farsi garante dei diritti dei lavoratori.
Peccato che la nuova dirigenza dal 2008 non è stata capace, di dimostrare altro che perdere più soldi di quello che ha fatto la precedente compagnia di Bandiera in trent'anni di storia.

Questa vacanza è il risultato delle grandi privatizzazioni in cui a fronte degli interessi di pochi si sta minando la tenuta stessa della società.

E’ vero che quella di Alitalia ha rappresentato una grande campagna elettorale insieme alla mondezza di Napoli .
E’ vero anche che la cassa integrazione e il dispendio economico di risorse della collettività, in tutta questa storia sono una bestemmia per la società stessa.

Ma se pensa che è stato proprio l’ex premier Letta a dichiarare, un anno fa, che il salvataggio di AirOne ha causato il fallimento di Alitalia, nel silenzio generale, converrà con me che le responsabilità sono molto lontane dai lavoratori.

Perché quei soldi della cassa integrazione si sarebbero potuti investire per dare occupazione .
Perché dentro una compagnia aerea, gli aerei sono le fabbriche e noi vogliamo più fabbriche e più occupazione.

Vorremmo anche un piano in cui chi ci governa tuteli quegli interessi collettivi di cui parla lei. Non fosse altro perché per molti, troppi, quella vacanza rappresenta la fine di una storia lavorativa importante e l’angoscia di non trovare più un posto nella società.

Quella di Alitalia è una storia, fatta di bad company e good company , di salvataggi di banche e distruzioni di migliaia di posti di lavoro. La storia di una gloriosa azienda, che erano e sono le persone che ne portano l'immagine nel mondo.
Anche questa storia come molte altre, é fatta, di ricordi e di passione, ma anche di dolore, personale e collettivo.

Credo sia giusto raccontare questi anni bui perché, la memoria ci restituisca la dignità e quello che e' accaduto a noi non accada più a nessuno.

Grazie della sua cortese attenzione
susi ciolella
ex lavoratrice Alitalia in mobilità
 
Scusa ma hai capito la spiegazione?

Ripetiamo , i lavoratori del trasporto aereo percepiscono la stessa quantità di CIGS di qualsiasi lavoratore Italiano ( mi pare 900€ ) più una integrazione fornita dal fondo Speciale costituito dalle Aziende del settore e da una tassa( 2,85€) per ogni biglietto emesso.

Lo Stato addirittura ci guadagna perché paga 900 € ma applica una IRPEF al totale con l'integrazione del Fondo ( fondo a cui non mette un centesimo), quindi tassa uno stipendio di 2.000€ ( e più )
...
I soldi in più sul biglietto aereo hanno un nome preciso si chiamano: tasse!!!

Invece di cederli ai cassaintegrati, lo Stato potrebbe benissimo usare i soldi per altro o abolire la tassa.

Questa storia che lo Stato ci guadagna non si puó proprio sentire!!!
 
Quoto sarebbe stato esattamente cosi. Mareg, senza polemica, ma stai confendo un costo, con un mancato introito che peraltro è totalmente ipotetico in quanto pochi in percentuale avrebbero trovato un nuovo lavoro con quelle retribuzioni.
Conosco persone che ci hanno provato in tutti modi a "reciclarsi", proponendosi per vari lavori completamente differenti ma niente....purtroppo questo è un paese dove a 30 anni sei troppo giovane a 50 troppo vecchio col piccolo particolare che devi lavorare 40 anni per maturare la pensione....


Sul fatto che non tutti possono accedere alla CIGS hai ragione ma di certo non è colpa di quei 10000 che sono stati scaravantati fuori dall'oggi al domani dall' azienda nella quale lavoravano......
Inoltre, a questo mondo nessuno ti regala nulla e se quello dei 3+4 ti pare un regalo.....beh per dirla alla marzullo fatti una domanda e datti una risposta....sara mica che faceva comodo a qualcuno tenere buoni i lavoratori cosi da agire indisturbati???
la butta là così....


Sui cassintegrati FIAT per assurdo si potrebbe fare.... in fondo preferisco pagare una tassa per dare soldi a loro piuttosto che farli mangiare a quattro ladroni......

Costo, o mancato introito, comunque sono soldi che mancano, dalla tua analisi iniziale sembrava che lo stato (la collettivita') ci guadagnasse, e non e' cosi'.
Lungi da me il dare la colpa ai dipendenti, cosi' come penso che non sia giusto considerarli in vacanza.
E' proprio tutto il sistema che non funziona, e' basato su eccezioni e piccoli (o grandi) privilegi, ognuno ha il suo. Tu preferisci pagare la tassa per darla ai dipendenti di un'azienda in crisi piuttosto che farli mangiare ai quattro ladroni. Il problema e' l'azienda e' stata ridotta cosi' proprio dai quattro ladroni, credo che questo qui sia chiaro a tutti...
 
I soldi in più sul biglietto aereo hanno un nome preciso si chiamano: tasse!!!

Invece di cederli ai cassaintegrati, lo Stato potrebbe benissimo usare i soldi per altro o abolire la tassa.

Questa storia che lo Stato ci guadagna non si puó proprio sentire!!!


matteoc il calcolo matematico dice quanto sopra e ti posso assicurare che è così....

quello che si intende non è che lo stato ci guadagni ma che di certo il bilancio tra stato/inps non è negativo. I soldi come dicevi vengono presi dalla vendità dei biglietti quindi sono i viaggiatori a pagare e non la collettività, e le due cose sono formalmente diverse.
In tutto questo quello che però mi da fastidio ( per rimanere educato) è che sembra che i ciggati siano loro gli artefici e non le vittime......
I 3+4 lo ha stabilito il governo con i sindacati perchè ad entrambi faceva comodo così in quel momento.... poi hanno iniziato a sparare ed hanno beccato 10000 persone da escludere...
La lettere riportata sopra spiega molto bene quale siano stati i loro sentimenti, poi qualcuno sarà stato anche contento ma di certo non erano/sono la maggior parte...

Se per voi questi sono i privelegi e le vacanze....beh non vi auguro mai di essere privilegiati e ne vacanzieri
 
Costo, o mancato introito, comunque sono soldi che mancano, dalla tua analisi iniziale sembrava che lo stato (la collettivita') ci guadagnasse, e non e' cosi'.
guarda calcolo a parte , non sono un ragioniere, ma ci devi mettere che una persona che non ha reddito non spende non paga tasse e tanti altri servizi quindi alla fine non saprei se ci si guadagna o meno, cmq questo è più un aspetto di politica sociale. Di certo non è un costo cosi per come è strutturata!!

Lungi da me il dare la colpa ai dipendenti, cosi' come penso che non sia giusto considerarli in vacanza.
E' proprio tutto il sistema che non funziona, e' basato su eccezioni e piccoli (o grandi) privilegi, ognuno ha il suo. Tu preferisci pagare la tassa per darla ai dipendenti di un'azienda in crisi piuttosto che farli mangiare ai quattro ladroni. Il problema e' l'azienda e' stata ridotta cosi' proprio dai quattro ladroni, credo che questo qui sia chiaro a tutti...

Su questo sono d'accordo con te, il sistema è malato a causa di tanti motivi , uno su tutti è che il bene collettivo viene sempre soprafatto dagli interessi di pochi. Sono quei pochi che pur di arrivare al loro obiettivo hanno creato delle invenzioni ragionieristiche per fare in modo di non far pesare sulle casse dello stato un qualcosa che serviva a calmare la massa e ad agire indisturbati o quasi.
 
I soldi in più sul biglietto aereo hanno un nome preciso si chiamano: tasse!!!

Invece di cederli ai cassaintegrati, lo Stato potrebbe benissimo usare i soldi per altro o abolire la tassa.

Questa storia che lo Stato ci guadagna non si puó proprio sentire!!!

Se non la vuoi sentire tappati le orecchie ma le cose stanno così, se sei scandalizzato per i 2'85€ sul biglietto, sappi che sulla benzina paghi ancora le accise relative alla guerra in Africa Orientale italiana alias guerra di Abissinia del 1935 poi paghi anche la crisi di Suez del 1956, anche il vajont del 1963 nonché l'alluvione di Firenze del 1966 per cui , niente scandali please.
Lo Stato con la CIGS ci guadagna, eventualmente ci perde con la cassa in deroga , se poi mi chiedi se il sistema è giusto o malato! allora la risposta è un'altra ma non siamo qui a parlare di questo.
 
Se non la vuoi sentire tappati le orecchie ma le cose stanno così, se sei scandalizzato per i 2'85€ sul biglietto, sappi che sulla benzina paghi ancora le accise relative alla guerra in Africa Orientale italiana alias guerra di Abissinia del 1935 poi paghi anche la crisi di Suez del 1956, anche il vajont del 1963 nonché l'alluvione di Firenze del 1966 per cui , niente scandali please.
Lo Stato con la CIGS ci guadagna, eventualmente ci perde con la cassa in deroga , se poi mi chiedi se il sistema è giusto o malato! allora la risposta è un'altra ma non siamo qui a parlare di questo.

Paghi pure le mutande/libri/cene/matrimoni/fuoristrada nei rimborsi spese.
E questo è solo quello che esce nei giornali.
 
Susi, in questi oltre 6 anni, cosa hai fatto?
Ti danno un calcio nel sedere, obbligano le donne ad uscire dalla cigs per la pensione 5 anni prima degli uomini (guarda caso hanno vinto alcune cause), e devi pure sentirti in colpa come se ti fossi approfittato di qualcosa?
 
Ti danno un calcio nel sedere, obbligano le donne ad uscire dalla cigs per la pensione 5 anni prima degli uomini (guarda caso hanno vinto alcune cause), e devi pure sentirti in colpa come se ti fossi approfittato di qualcosa?

Una delle cose che non ti vietano di fare, è di usare quei sei anni (in cui hai l'80% dello stipendio ed una relativa tranquillità, a differenza di chi perde il lavoro in altri settori), per darti da fare a cercare un nuovo impiego, in Italia e all'estero. Sempre che i gravosi impegni con l'USB te lo consentano, ovviamente.

No, leggi meglio, rispondevo a questo dove scriveva di tasse che ancora paghi.

come già detto nel 3ad dello sciopero LH, tutto chiarissimo.
 
quello che si intende non è che lo stato ci guadagni ma che di certo il bilancio tra stato/inps non è negativo. I soldi come dicevi vengono presi dalla vendità dei biglietti quindi sono i viaggiatori a pagare e non la collettività, e le due cose sono formalmente diverse.

Anche le accise sulla benzina, c'e' sempre la bici no?
Ah e l'iva? Si puo' sempre non pagarla, basta non acquistare beni e servizi ed andare avanti con il baratto, nessuno ti obbliga a pagare l'iva.
 
Una delle cose che non ti vietano di fare, è di usare quei sei anni (in cui hai l'80% dello stipendio ed una relativa tranquillità, a differenza di chi perde il lavoro in altri settori), per darti da fare a cercare un nuovo impiego, in Italia e all'estero. Sempre che i gravosi impegni con l'USB te lo consentano, ovviamente.



come già detto nel 3ad dello sciopero LH, tutto chiarissimo.

Appunto, giuridicamente obbligo e facoltà sono due presupposti del tutto diversi. Ma quello che è singolare e per alcuni versi decisamente curioso, è che l'imprenditore sia legittimato a fare i propri interessi applicando alla lettera i patti che gli consentono di escludere una fascia di lavoratori, mentre invece quando è il lavoratore ad applicare i patti, il forumista perbenista grida allo scandalo.

Mi fa piacere tu capisca tutto, forse il mix di aria di mare e sveglie ti fa bene.
 
Appunto, giuridicamente obbligo e facoltà sono due presupposti del tutto diversi. Ma quello che è singolare e per alcuni versi decisamente curioso, è che l'imprenditore sia legittimato a fare i propri interessi applicando alla lettera i patti che gli consentono di escludere una fascia di lavoratori, mentre invece quando è il lavoratore ad applicare i patti, il forumista perbenista grida allo scandalo.

Mi fa piacere tu capisca tutto, forse il mix di aria di mare e sveglie ti fa bene.

Herzog, il punto è un altro: seguendo il tuo ragionamento, il lavoratore ha sì applicato i patti, molto ma molto favorevoli peraltro, ma ora si lamenta pure, poiché i patti stanno per scadere e si ritrova col di dietro per terra.
Quello che in molti scrivevano, e che è condivisibile, è che anziché lamentarsi il lavoratore poteva e avrebbe dovuto reinventarsi per costruire il suo futuro, anzoché attendere la fine dei 7 anni per poi piangere, in modo da ottenere (forse) nuovi sussidi per campare.
 
Una delle cose che non ti vietano di fare, è di usare quei sei anni (in cui hai l'80% dello stipendio ed una relativa tranquillità, a differenza di chi perde il lavoro in altri settori), per darti da fare a cercare un nuovo impiego, in Italia e all'estero. Sempre che i gravosi impegni con l'USB te lo consentano, ovviamente.


Questa Sig.ra e' un caso, ma personalmente ne conosco parecchi che, pur di rientrare nel mondo del lavoro, hanno accettato contatti con stipendi molto inferiori alla cig che percepivano.

Onestamente non li definirei " privilegiati". Sicuramente piu fortunati di lavoratori di altri settori, ma non certo privilegiati.
 
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