No. Me l'hai gia' data senza rendertene conto.
In realta' hai ragione, per permettere a CAI di nascere sono state modificate tante leggi, non tutte per privilegiare i lavoratori...
Lo stato per primo ha voluto che quel 45enne fosse a carico della collettivita. Io ti parlo da pilota, ovviamente. Ad esempio non ci fu nessun accordo specifico per la riqualificazione del personale ingiustamente (lo ricordo sempre nel caso qualcuno lo dimenticasse) lasciato sul mercato con una eta' critica ed una macchina obsoleta. LE persone vennero lasciate a casa perche' non in possesso del giusto TR, per risparmiare si disse, mentre ad altri gliene fecero due o addirittura tre piu' un command upgrade, in caso di nomi celebri che e' vietato fare nel forum. Non ci fu nemmeno un controllo sul totale delle persone che CAI si impegno' ad assumere, nero su bianco, con Letta garante (un nome, una garanzia). Un controllo dei requisiti pensionistici. Niente di niente, a parte la CIGS. Ovvero la soluzione piu' semplice, ti pago, anzi ti pagano i passeggeri italiani e non, ricordiamolo, e per il resto me ne lavo le mani. Sette anni sono tanti, e' vero. Ma le possibilita' di trovare lavoro in Italia sono nulle e non tutti possono spostarsi troppo lontano per lavorare perche' alcune volte le situazioni familiari sono complicate. E chi lo fa, ed e' stato cosi fortunato da trovare un impiego anche senza le qualifiche necessarie, lo fa a fronte di immensi sacrifici, credimi.
Francamente, se mi dovessi indignare per qualcosa, al posto tuo mi indignerei per come lo stato ed il governo di centrodestra di allora gestirono la vicenda.