Bombatutto, ti ripropongo il ragionamento in altri termini, ben consapevole che tu fai parte di coloro che si sono sbattuti ed hanno trovato lavoro altrove, pur portando dentro di te ancora oggi un'immane sofferenza ed una rabbia che fa fatica ad estinguersi:
Flyboy, posso affermare con ragionevole certezza che io non ti conosco e nemmeno mi importa nulla di conoscerti, quindi, se mantieni la discussione su di un piano generale senza scendere sul personale, possibilmente lasciando la psicoanalisi da settimana enigmistica fuori dal 3ad, andremo d'accordo e continueremo a scambiarci opinioni, altrimenti la finiamo qui. Discussione che, ti ricordo, non ho aperto io ma Mauro., in un momento in cui non aveva nulla da fare, ben consapevole delle reazioni che avrebbe provocato.
Quello che faccio io, come lo faccio, dove lo faccio e quando lo faccio semplicemente non ti riguarda. Sai che faccio il pilota perche' mi sono presentato quando me lo chiesero i moderatori. Fattelo bastare.
esiste una minoranza di lavoratori che si lamenta di essere stato abbandonato. Le dichiarazioni hanno il tenore di coloro che denunciano con forza uno Stato ed una Società che li ha fatti marcire per 7 anni senza dar loro la possibilità di riavere il loro originario posto di lavoro.
In realta' non mi sembra proprio. Mi pare che le parole testuali del signor Giuseppe siano "dobbiamo ringraziare Berluska" perche' gli ha fatto fare sette anni di vacanze prima della pensione. E qui vedi subito che ci sono due tipi di persone, chi raggiunge la pensione e chi invece non la raggiungera' mai.
Glielo ha concesso a termini di legge, e pertanto si assume che nessuno abbia rubato nulla. Tali lavoratori hanno usufruito dei benefici di una legge. Punto. Non mi interessa discutere se sia giusto o sbagliato ( e credo abbia anche poco senso per molte ragioni: la legge è legge).
Sono d'accordo. E' cosi, punto. Se poi vogliamo discutere se sia giusto o meno possiamo anche farlo, consapevoli che sara' un puro esercizio, dal momento che per adesso le cose non cambieranno.
Quello che vorrei capire però da te è la seguente cosa: se un cristiano si incaxxa e gli girano ad elica i cosiddetti nel leggere dichiarazioni di chi ha giustamente e senza rubare nulla usufruito per s-e-t-t-e anni di una garanzia economica, ed ora se ne lamenta perché i 7 anni stanno scadendo e si ritrova a piedi, essendo ancora anagraficamente giovane per poter riscuotere la pensione, ha ragione o no tale cristiano ad adirarsi e pensare che in quei 7 anni questa MINORANZA di lavoratori poteva sbattersi a trovarsi una sistemazione alternativa?
Ci sono dei fattori che vanno considerati per capire appieno la questione.
Lo stato, complici i sindacati, non ha applicato nessun criterio sociale per determinare gli esuberi, ma ha assecondato in tutto e per tutto i desideri della proprieta'. In pratica, come ripetuto piu' volte, vatti a rileggere i post precedenti, ci sono delle storture che hanno messo in difficolta' enormi le persone coinvolte. Pensa solo ad un 45/50 enne con famiglia che perde il lavoro, in un settore in grave crisi, pensi che lo ritrovi facilmente?
Ti sembra giusto che un pensionabile lavori mentre un 45enne no? Ora, visto che in questa vicenda lo stato e' il principale responsabile , e' chiaro che le persone lo accusino di non aver messo le persone in condizione di poter trovare un nuovo lavoro o, piu' semplicemente, di mantenere quello vecchio. Trovo la reazione assolutamente normale per chi non ha voluto, o potuto, ricordiamolo, trovare un altro impiego.
Quindi, se me lo chiedi, al risposta alla tua domanda e' no. Quel cristiano non ha ragione perche' non sa di cosa si sta parlando e non conosce i risvolti della questione.