La gestione della cabina sulle rotte sensibili


il pax ubriaco rientra però nella gestione ordinaria degli unruly. ed è forse tra quelli più prevedibili (dove quindi l'equipaggio può cercare di adottare soluzioni ad hoc e progressive in base alle evenienze).
 
un pax non sale unruly, lo diventa. e a volte non c'è bisogno di alcool o politica
la vuoi sapere una che m'è capitata? un signore di mezz'età, italiano, ha cominciato ad andare in escandescenze quando su una LOS-ACC è iniziata la proiezione di "L'alba del pianeta delle scimmie", insinuando che la pellicola sarebbe stata un affronto razzista verso i passeggeri presenti a bordo.... di che vogliamo parlare? dell'installazione a bordo di "fast ejecting pax seat" ??? magari.... :D
 
Il mio era un confronto fra il nostro modo di gestire le ricorrenze e quello di altre religioni, in relazione all'episodio raccontato. Ricordo, comunque, che la polemica è partita dal messaggio sulle vittime palestinesi e non mi sembra molto più inerente alla condotta su rotte sensibili.

il thread ha subito un cambiamento di titolo perché la mera notizia iniziale in se aveva esaurito il suo interesse e poteva scatenare flames inutili. Credo che se manteniamo in topic la discussione possa essere molto interessante.
 
TUTTI I COMMENTI OT O GIUDICATI DALL'AMMINISTRAZIONE COME POSSIBILI INTERVENTI DI FLAMES SARANNO CANCELLATI
 
scusa, effettivamente sono stato un po' generico. quello che intendo è un effettivo addestramento non tanto alla gestione ordinaria di pax che potrebbero risentirsi per qualcosa, quanto alla gestione di problemi concreti che potrebbero verificarsi in cabina. come nell'esempio di prima della JAT.

Le linee guida in genere vengono date per gli unruly passengers.
 
Quello che mi chiedo è se viene per esempio dato nei corsi di addestramento un vademecum sugli argomenti da non trattare : si accennava prima per esempio a fede religiosa, politica etc... e vorrei capire se sono diciamo variabili a seconda della compagnia (o anche della tratta magari) o invece esiste solo uno standard generico che viene diramato agli AV
 
Quello che mi chiedo è se viene per esempio dato nei corsi di addestramento un vademecum sugli argomenti da non trattare : si accennava prima per esempio a fede religiosa, politica etc... e vorrei capire se sono diciamo variabili a seconda della compagnia (o anche della tratta magari) o invece esiste solo uno standard generico che viene diramato agli AV

Per quanto ne sappia no.
 
Le linee guida in genere vengono date per gli unruly passengers.

La mia sensazione è che, in generale, non ci sia ancora una particolare attenzione verso questa tipologia di rischio. Lasciando al buon senso (e alla fortuna) del personale di condotta la gestione degli eventuali problemi.

Il problema potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto. Faccio un esempio. Alcuni anni fa, intorno alla fine degli anni '90, un aereo indiano venne dirottato sull'Afghanistan, atterrando in una Herat sotto completo controllo talebano. Tra i passeggeri, due rischiavano (per ragioni x che evito di riportare qui) di essere prelevati dai talebani ed essere utilizzati come ostaggi "privilegiati". Non accadde nulla grazie al buon senso dei "due", che riuscirono a non tradire la loro identità, venendo liberati con gli altri nel momento in cui si arrese il dirottatore.
Le leggi sulla privacy, oggi, mi impediscono - giustamente, nella gran parte dei casi - di conoscere dati sensibili sulle persone, come il loro credo religioso o politico, o come l'orientamento sessuale. Questi dati, tuttavia, si rivelerebbero preziosi per l'incolumità dei passeggeri in alcune tipologie di rischio. Se un comandante, ad esempio, si trovasse costretto ad operare un atterraggio imprevisto e - avendo margine di scelta - potesse optare tra più destinazioni, conoscendo le caratteristiche dei pax potrebbe evitare ad alcuni di questi di correre rischi potenzialmente gravissimi.
 
Se un comandante, ad esempio, si trovasse costretto ad operare un atterraggio imprevisto e - avendo margine di scelta - potesse optare tra più destinazioni, conoscendo le caratteristiche dei pax potrebbe evitare ad alcuni di questi di correre rischi potenzialmente gravissimi.
Questa secondo me è un'osservazione molto interessante. Ammettiamo che un aereo si trovi costretto ad atterrare in emergenza su un dato aeroporto e su quel volo c'è un passeggero che per 1000 differenti ragioni potrebbe essere potenzialmente in pericolo se fosse costretto a sbarcare.
Come funziona in questo caso? Il passeggero può rifiutarsi di scendere dall'aereo? E nel caso rimanga sull'aereo qual'è la legge che prevale in quel caso? Quella della compagnia aerea, del paese dov'è immatricolato o dello stato in cui è atterrato?
 
Questa secondo me è un'osservazione molto interessante. Ammettiamo che un aereo si trovi costretto ad atterrare in emergenza su un dato aeroporto e su quel volo c'è un passeggero che per 1000 differenti ragioni potrebbe essere potenzialmente in pericolo se fosse costretto a sbarcare.
Come funziona in questo caso? Il passeggero può rifiutarsi di scendere dall'aereo? E nel caso rimanga sull'aereo qual'è la legge che prevale in quel caso? Quella della compagnia aerea, del paese dov'è immatricolato o dello stato in cui è atterrato?

esempio pratico cosa succederebbe a un pax israeliano costretto a un atterraggio in emergenza in Iran? Rimane in aeroporto? Magari sono casi limite ma esistono delle procedure?
 
esempio pratico cosa succederebbe a un pax israeliano costretto a un atterraggio in emergenza in Iran? Rimane in aeroporto? Magari sono casi limite ma esistono delle procedure?

un israeliano, se chiede il visto, può entrare in Iran. poco spesso, ma accade. stesso dicasi per un iraniano in Israele.
L'Iran è uno dei pochi paesi della regione a non impedire l'ingresso a chi ha un visto israeliano sul passaporto.

in caso di atterraggio di emergenza, quindi, verrebbe trattato come gli altri pax.
 
un israeliano, se chiede il visto, può entrare in Iran. poco spesso, ma accade. stesso dicasi per un iraniano in Israele.
L'Iran è uno dei pochi paesi della regione a non impedire l'ingresso a chi ha un visto israeliano sul passaporto.

in caso di atterraggio di emergenza, quindi, verrebbe trattato come gli altri pax.

ho detto Iran citando a caso, supponiamo invece che il Paese sia Arabia Saudita?
 
Questa secondo me è un'osservazione molto interessante. Ammettiamo che un aereo si trovi costretto ad atterrare in emergenza su un dato aeroporto e su quel volo c'è un passeggero che per 1000 differenti ragioni potrebbe essere potenzialmente in pericolo se fosse costretto a sbarcare.
Come funziona in questo caso? Il passeggero può rifiutarsi di scendere dall'aereo? E nel caso rimanga sull'aereo qual'è la legge che prevale in quel caso? Quella della compagnia aerea, del paese dov'è immatricolato o dello stato in cui è atterrato?

Il passeggero potrebbe rifiutarsi di lasciare l'aereo, in casi normali. Ma a me viene in mente un caso più grave, e cioè quando le autorità più o meno ufficiali di un paese non rispettano alcuna convenzione internazionale. Come accaduto negli aeroporti di Phnom Penh e Kigali nel passato più o meno recente.
 
un israeliano, se chiede il visto, può entrare in Iran. poco spesso, ma accade. stesso dicasi per un iraniano in Israele.
L'Iran è uno dei pochi paesi della regione a non impedire l'ingresso a chi ha un visto israeliano sul passaporto.

in caso di atterraggio di emergenza, quindi, verrebbe trattato come gli altri pax.
C'è da chiedersi cosa sarebbe successo ad un pax israeliano in Libia ai tempi di Gheddafi.
 
ho detto Iran citando a caso, supponiamo invece che il Paese sia Arabia Saudita?

per quanto ostili ad Israele, non credo che rischierebbero l'incidente diplomatico. i rischi veri si corrono con autorità istituzionali di tipo rivoluzionario o provvisorio. come quelle talebane di un tempo, o quelle che oggi trovi nel nord del Mali, o se atterri in aree fuori dal controllo governativo in Yemen, o Siria.
 
C'è da chiedersi cosa sarebbe successo ad un pax israeliano in Libia ai tempi di Gheddafi.

Ecco, questo è un esempio ottimo. Il regime di Gheddafi era notoriamente molto irrazionale e assolutamente propenso a commettere abusi anche gravissimi. Non ci scordiamo che rapirono ed assassinarono nel 1978 Musa al-Sadr, massima autorità sciita libanese.
E se non sbaglio, durante un dirottamento negli anni '70, sparì da un volo un cittadino di religione ebraica di cui non si seppe più nulla. Stessa sorte toccò ad uno degli ostaggi israeliani dell'A300 Air France ad Entebbe. Era stato ricoverato in ospedale, e dopo il blitz israeliano non se ne seppe più nulla.
 
beh, nei casi che citate sopra penso che ci sia poco da fare se non intervenire a livello diplomatico governativo.

io posso, su delega del comandante, esercitare l'autorità a bordo quando si tratta di scontri tra passeggeri, ma se intervengono fattori esterni (in particolare fattori violenti) che vanno oltre la mia possibilità di intervento sono costretto anche io a subirne le conseguenze.
 
beh, nei casi che citate sopra penso che ci sia poco da fare se non intervenire a livello diplomatico governativo.

Quello che intendevo dire io è però diverso. Supponiamo che tu sia il comandante di un aeroplano che si trova a dover gestire una emergenza (di varia natura), tale tuttavia da permetterti di scegliere l'alternato più conveniente e non necessariamente quello più vicino. Sapere chi hai a bordo ti consentirebbe di fare scelte più oculate per la salvaguardia dei tuoi passeggeri, bilanciando quindi il rischio connesso alla condotta dell'aeromobile con quello della eventuale incolumità dei passeggeri a terra.
 
Ecco, questo è un esempio ottimo. Il regime di Gheddafi era notoriamente molto irrazionale e assolutamente propenso a commettere abusi anche gravissimi. Non ci scordiamo che rapirono ed assassinarono nel 1978 Musa al-Sadr, massima autorità sciita libanese.
E se non sbaglio, durante un dirottamento negli anni '70, sparì da un volo un cittadino di religione ebraica di cui non si seppe più nulla. Stessa sorte toccò ad uno degli ostaggi israeliani dell'A300 Air France ad Entebbe. Era stato ricoverato in ospedale, e dopo il blitz israeliano non se ne seppe più nulla.
Nel caso dell'A300 Air France anche Idi Amin potrebbe aver svolto un ruolo significativo nella faccenda.