Il "Piano Rutelli":"MALPENSA TALLONE DI ACHILLE"


Linate
1° max 7 ml pax
2° No dogana
3° No collegamenti con hubs EU
4° NO nuovi slots
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Dato che lo tirate in ballo:

Da settimana scorsa, per la prima volta, Sia il Comune di Milano, Provincia e Regione LO si e' convenuto nel modificare l'asset di LIN che in un'ottica di supporto a Malpensa questo dovra' divenire un city airport utilizzabile per voli point to point ad uso di chi parte da Milano e vi rientra in giornata (e non viceversa).

Su quanto presentato all'Enac lo scorso Ottobre 2005 al momento si sta' lavorando sui seguenti punti:

1) Tetto massimo di 7,5 Pax Anno come gia' indicato.
2) Eliminazione della dogana
3) Eliminazione dei voli in continuita' territoriale (modifica decreto)
4) Omissis
5) Omissis

Lo scalo di Linate dovra' diventare uno scalo dedicato al Biz in termini di servizi r non uno pseudo scalo al soldo di interessi che vanno contro a quelli di Milano

Che si dassero una mossa i nostri bei politici, così AZ verrebbe spiazzata prima di qualsiasi decisione politica romana
 
Con una lettera aperta al Corriere della Sera, Rutelli fa parziale (e furba) ammenda alle sparate di domenica:

Non sono il nemico di Malpensa
«Nessuno si nasconda dietro il campanile, ora serve una svolta»

Caro direttore, riproporre un derby Milano- Roma, una contesa per chi debba esercitare il predominio nel cuore e nelle strategie di Alitalia, tra Fiumicino e Malpensa, è antistorico e sbagliato. Presentare le proposte che ho avanzato come «anti Malpensa» è semplicemente non vero. Cerco di riassumere l'analisi del Dipartimento per il turismo e le proposte che ho trasmesso a Romano Prodi in vista della decisione che il presidente del Consiglio e il governo prenderanno entro gennaio sul futuro di Alitalia.
Il 10 ottobre, infatti, Governo e parti sociali hanno constatato che l’Alitalia vive il momento più difficile della sua storia e hanno convenuto una moratoria di tre mesi per cercare di evitare il fallimento. L’Italia infatti, pur potendo contare su dati statistici ed economici (in termini di popolazione, pil, potere d’acquisto, volumi di passeggeri) comparabili, è l’unico grande Paese europeo che non dispone di un maggiore vettore aereo nazionale e, cosa ancor più grave, non ha una strategia di sistema. Gli altri Paesi l’hanno adottata dalla fine anni ’80, quando ha preso avvio il processo di liberalizzazione nel trasporto aereo e nei servizi aeroportuali, accumulando su di noi un vantaggio pressoché incolmabile.
Io ho posto tre questioni serie su cui conto di ricevere risposte, e non nascondimenti dietro questioni vecchie di dieci anni. 1. Dalla strategia degli hub, è meglio puntare sul network «point to point». Ovvero, dalla concentrazione di voli al servizio in risposta alle domande. I due maggiori aeroporti possono crescere in base alle rispettive principali vocazioni (business per Malpensa, al servizio di un mercato più ricco; turistica per Fiumicino). È una strategia necessaria: tra non molto l’Alta velocità ferroviaria competerà in termini di tempo e non solo di costi con la tratta Milano-Roma. E una crescente liberalizzazione nei cieli è solo questione di tempo. Dunque, il protezionismo è destinato a cedere il passo a una spietata concorrenza, che si è già manifestata con l’irruzione dei voli low cost.
Oggi Alitalia copre appena il 34 per cento delle tratte domestiche e il 17 di quelle europee. Sul «punto a punto» perdiamo continuamente posizioni e occorre intervenire. 2. Bisogna risanare Alitalia con scelte impegnative, non con rinvii. Il mercato è in robusta crescita, e dunque potremo riassorbire senza drammi gli effetti di esternalizzazioni di funzioni che oggi pesano troppo sui conti dell’azienda. È materia per il confronto con le parti sociali. Solo dopo la definizione di un piano industriale si potrà decidere sul management. E sarà possibile aprire una gara per l’ingresso di soci privati. 3. Va scelto, infine, il partner operativo. Sono convinto che convenga puntare sull’Asia (dal Golfo all’Estremo Oriente).
Alitalia ha perso negli ultimi 15 anni fior di occasioni per allearsi con inglesi, olandesi, francesi. Oggi, un’integrazione europea sarebbe vincente, o spingerebbe sugli hub di altri Paesi la clientela cinese, indiana e di altri paesi emergenti? Anziché favoleggiare di «questione settentrionale» o di scontro Roma-Milano con riferimento agli aeroporti, conviene osservare che la concorrenza a Malpensa viene innanzitutto da Milano Linate e da Bergamo Orio al Serio, come dimostrano i dati. Oltre che dal successo di tutti gli aeroporti del Nord, da Torino a Venezia. E poiché le compagnie aeree producono servizi, nel momento in cui l’attuale management sembra aver ammainato la bandiera («Alitalia più vola più perde») non c’è certo bisogno di polemiche di parte ma di comportamenti collaborativi e consapevoli.
Nel primo semestre di quest’anno, le compagnie aeree sono cresciute in media del 13% mentre Alitalia solo dell’ 1,4 %. Secondo alcuni, converrebbe lasciare Alitalia al suo destino, come Sabena e Swissair: fallimento e rinascita su basi nuove. Per i cittadini, le imprese, il turismo abbiamo il dovere di tentare, l’ultima volta. Ma con una strategia nuova e coraggiosa. Per favore, senza che nessuno si nasconda dietro al campanile.

Corriere della Sera
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Gli interventi di Sebastiani tre settimane fa e quello di Rutelli alla fine possono portare ad dei clamorosi autogoals.

Se sino ad ora l'Hub italiano per i pax ed il cargo e' MXP gia' si sa (da almeno un mese) che AZ aprira' una base charter su MXP (Alitalia charter Hub MXP il nome) che si avvantaggera' del federaggio nazionale del T1 un po' come ai tempi di Eurofly dove i pax potevano transitare (e guadagnare miglia)....

Se questo e' il dismettersi da MXP...;)

speriamo...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

ROMA - ''Il rilancio di Alitalia non puo' non passare anche su Fiumicino. Non e' una guerra di bandiera ma il nostro obiettivo deve essere la crescita del sistema Italia''. Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha sottolineato l'importanza dello scalo romano sulla risoluzione della vicenda Alitalia, dichiarandosi d'accordo con quanto affermato ieri da Francesco Rutelli. ''Cio' che ha detto Rutelli - ha aggiunto Marrazzo - mi e' sembrato equilibrato e lungimirante''. Marrazzo ha poi ribadito l'importanza del ruolo di Fiumicino ''fondamentale per il turismo verso l'Oriente e il Medio Oriente''. ''Solo diversificando gli obiettivi - ha concluso Marrazzo - si puo' dare un futuro a Fiumicino e Malpensa''.
Noto un certo cambio di rotta nelle dichiarazioni :D
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

ROMA - ''Il rilancio di Alitalia non puo' non passare anche su Fiumicino. Non e' una guerra di bandiera ma il nostro obiettivo deve essere la crescita del sistema Italia''. Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha sottolineato l'importanza dello scalo romano sulla risoluzione della vicenda Alitalia, dichiarandosi d'accordo con quanto affermato ieri da Francesco Rutelli. ''Cio' che ha detto Rutelli - ha aggiunto Marrazzo - mi e' sembrato equilibrato e lungimirante''. Marrazzo ha poi ribadito l'importanza del ruolo di Fiumicino ''fondamentale per il turismo verso l'Oriente e il Medio Oriente''. ''Solo diversificando gli obiettivi - ha concluso Marrazzo - si puo' dare un futuro a Fiumicino e Malpensa''.

Rutelli e MArrazzo ci avete proprio rotto il cXXXo [:308][:305]


Le parole sui quotidiani odierni di Rutelli non sono poi così delicate come quelle di Marrazzo per una trattativa della questione...
Per Rutelli pare che Malpensa sia solo merda e Fiumicino tutto oro [:0]
 
oggi Rutells ha scritto una lettera al Corriere..
ci vorrebbe un ottima penna ( [:301] [:301] [:301]) per fare alcune considerazioni a riguardo...
 
(ANSA)14.54 - ROMA - ''Alitalia non si salva spostando artificiosamente il traffico da Fiumicino a Malpensa o viceversa ma con un nuovo progetto industriale a cui stiamo cercando di lavorare e con la trasformazione del business dell'azienda dalla concentrazione su un aeroporto o un aeroporto e mezzo, ad una impostazione di network'' anche perche' ''la logica degli hub e' superata''. Lo ha detto il vicepremier Francesco Rutelli, intervenendo al convegno promosso dall'Osservatorio Parlamentare sul turismo. ''Vi pare possibile - si e' chiesto Rutelli - che non vi siano collegamenti Torino-Londra o Bologna-Madrid? E credete che il problema di Malpensa sia Fiumicino? Il primo concorrente di Malpensa e' Linate come e' cresciuto l'aeroporto di Oro al Serio''. Rutelli, che ha aggiunto che ''la liberalizzazione del mercato e' inevitabile e arrivera''', ha chiesto di uscire da una discussione ''campanilista. Togliamo di mezzo la polemica Nord-Sud. Io continuo a dire anche - ha ricordato - che il servizio taxi da Roma a Fiumicino e' tuttora inadeguato: dobbiamo migliorare la nostra offerta di servizi''. Infine, ha ricordato che le due tratte Roma-Milano e Fiumicino-Linate, nel giro di pochi anni subiranno un colpo severo con l'avanzata dell'alta velocita'. ''Prepariamoci a questi cambiamenti - ha concluso - non guardando solo all'oggi''.(ANSA). VR
 
Vettori che hanno espresso interesse ad avviare/ripristinare collegamenti su Mxp:

IY - Sana'a;
LN - Tripoli;
JJ - San Paolo;
SA - Johannesburg;
EY - Abu Dhabi;
ET - Addis Abeba;
MH - Kuala Lumpur;
HY - Taskent;
HM - Mahè Seychelles;
Viva Macao - Macao;
Oasis Air Hong Kong/CX - Hong Kong SAR (qui il discorso è complicato);
Sata Air Accores - Ponta Delgada, Azzorre.

nel medio/lungo termine ci sarebbero:

VN - Hanoi/Ho Tchi Minh;
AC - Toronto;
AI - Delhi/Mumbay;
AA - Jkf e Ord (rumors).

Richiesta/intenzioni di incrementi di frequenze di vettori che già operano sullo scalo:

EK; TG; QR; SQ; MK.

Per le specifiche (e dettagli sulle fonti), sono a disposizione di chiunque per chiarimenti.;)

Dato che Rutelli dice che i vettori importanti hanno scelto altri scali, farebbe bene a fare il calcolo di quante e quali nuove compagnie sono arrivate a Mxp nell'ultimo anno...

[:306]
 
Pure l'Australia tirano in ballo....[V]

Dietro la proposta di Rutelli pro-Fiumicino per il rilancio di Alitalia potrebbe esserci una "pista australiana", secondo quanto riporta oggi Finanza & Mercati. Nel senso che la mossa di Rutelli sembra aprire la strada a quelli che sono i piani di espansione di Macquarie Bank in Italia. La banca d'affari australiana è in possesso del 44,74% delle azioni di Aeroporti di Roma e advisor del gruppo Ferrovial, scrive F&M, nella scalata al gestore aeroportuale britannico Baa che si è conclusa con un'Opa da 15mld di euro. Al vaglio della realtà australiana ci sarebbe l'ipotesi di anticipare le eventuali mire di Goldman Sachs, che potrebbe "presentarsi come cavaliere bianco nell'affaire Alitalia-Malpensa", riporta F&M, e trattare con Ferrovial anche l'ingresso nel capitale dello scalo di Capodichino. Tale concentrazione di potere porterebbe Macquarie a controllare gran parte del business aeroportuale, Fiumicino e lo scalo napoletano. Secondo un'altra ipotesi, riportata dal quotidiano finanziario, la mossa pro-Fiumicino si potrebbe leggere come finalizzata al depotenziamento di Malpensa a seguito del quale Macquarie Bank tenterebbe l'assalto con un'Opa ostile sulla totalità di Sea.

da guidaviaggi.it