I pirati dei cieli


La mia impressione è che questo articolo sia stato scritto per un motivo ben preciso: un qualche personaggio che lavora per la nostra compagnia di bandiera (forse un sindacalista) ha contattato un giornalista e gli ha raccontato le vicende che si verificano negli altri vettori nazionali allo scopo di screditarli. Secondo me la maggior parte degli eventi raccontati corrisponde comunque a realtà, peccato però che il giornalista non abbia indagato anche su quello che succede all'interno di AZ, sono sicuro che avrebbe trovato elementi altrettanto interessanti. Vogliamo parlare ad esempio di assunzioni di personale navigante esclusivamente in base a raccomandazioni? incarichi di istruttore e controllore assegnati in base a pressioni sindacali e non in base alle capacità professionali? Se poi vogliamo parlare di fatti accaduti basta ricordare l'A321 finito fuori pista a Napoli, dove per un'avaria banale si è rischiata la tragedia per colpa dell'imperizia dell'equipaggio. I giornali poi però hanno raccontato il contrario: "la bravura del pilota ha evitato una tragedia".
Oppure andando un po più indietro nel tempo vogliamo parlarlare di quell'embraer che è atterrato a FCO su una pista che era chiusa per lavori? Il cpt era pure istruttore se non sbaglio.
 
Ultima modifica:
Pur non lavorando nel settore devo fare delle grosse analogie con il mio, dove precarietà, assunzione di personale inesperto, extracomunitario e magari clandestino, pressioni carie ecc... ecc.. sono all'ordine del giorno e sono una delle principali cause di infortunio, quando va bene, o quando va male di errori di costruzione che possono costare la vita a molta più gente di quanta ce ne stia su un 747.
Purtroppo
Una statistica dice che la quasi totalità degli infortuni riguarda operai alle prime armi, che spesso questi accadono la mattina presto o la sera tardi quando la mente è meno lucida.
La stessa statistica dice che l'infortunio colpisce più chi non parla l'italiano bene piuttosto che si si esprima correttamente.
Io, però, devo dire che, almeno nel mio settore, la causa di questo precariato è dovuta alla reazione delle imprese alle difficoltà che i dipendenti causavano con le loro rivendicazioni, a volte giuste ed a volte esagerate, non il contrario.
Da un po' di anni siamo all'aopoteosi del subappalto perchè la variabilità del lavoro è tale e i rischi di avre troppi dipendenti sono tali da rendere preferibile questa scelta anche se economicamente svantaggiosa, perchè fare le cose in casa costa sempre meno che darle fuori.
Ora tornando da profano all'aviazione: non è che la situazione descritat nell'articolo dipenda da quei regolamenti ch eha citato I-FORD che forse sono frutto di esperienze maturate nel settore dell'AC in tempi in cui il trasporto aereo era ben altra cosa che adesso?
non è che i regolamenti, i contratti e le restrizioni sono rimaste fuori data?
Non è pilotare un DC8 negli anni 70 sia diverso che pilotare un 320 oggi?
Io resto convinto che la degenerazione del settore con tutti i problemi che ne derivano (non nascondiamoli sono tanti, sono veri, e sono molto di più di quanto scritto nell'articolo) sia dovuta ad una reazione (purtroppo sempre spropositata) del mondo delle compagnie riespetto al personale che ha la brutta nomea di sguazzarci, sebbene lo sguazzo sia roba di pochi?
Per una piccola compagnia come BLP (solo per fare il solito nome) un eccesso di sindacalizzazione da parte del personale in stile AZ porterebbe la compagnia fuori business, ed ecco, allora, una cura peggiore della malattia: mettiamo tutti sotto tiro e guai a chi sgarra.
 
Parliamone,
comincia a fare qualche nome e magari anche qualche cognome dei raccomandati.
Se poi mi puoi postare il risultato dell'inchiesta sull'incidente di Napoli dove si parla dell'imperizia dell'equipaggio te ne sarei grato.
Più sopra qualcuno parlava dell'incidente di NYC paragonandolo a quello di AF a YYZ.
La differenza è che nel primo caso un evento tecnico (mai capitato prima su quel modello di velivolo) ha fatto sì che un equipaggio abbia dovuto dimostrare la sua perizia portando a terra un aereo in condizioni davvero critiche senza fare male a nessuno e senza danni, nel secondo un A340 in perfette condizioni è stato buttato fuori pista da un equipaggio che ha mal valutato le condizioni in cui stava atterrando, distruggendolo e facendo sbucciare le ginocchia a quasi 300 passeggeri.
Non mi è mai piaciuto fare paragoni tra le capacità degli equipaggi delle varie compagnie, quando però i miei colleghi di azienda ed io veniamo tirati in ballo a sproposito mi sento in dovere di rispondere.
L'articolo ha riportato degli eventi reali, avrebbe potuto riportarne anche di AZ?
Può essere, ma non l'ha fatto, evidentemente non era interessato o più probabilmente non ne ha trovati.
Se ci limitassimo a commentare quello che il giornalista ha scritto e non quello che pensiamo avrebbe potuto scrivere faremmo meno fantaviazione.

Complimenti per queste tue righe molto chiare.
Grazie.
 
..l'incidente di Napoli? grazie a Dio nessuno si è fatto male e fino a che nessuno si fa male si possono insabbiare facilmente tutte le responsabilità.
Il giorno dopo l'incidente un Cpt AZ è stato invitato ad un telegiornale ed ha dichiarato che l'aereo è stato interessato da "un'avaria totale al sistema frenante". Non mi pare che una simile "avaria" si sia mai verificata in tutta la storia del 320, comunque se una cosa simile si verifica la casa costruttrice invia subito un telex a tutti gli operatori affinchè vengano intraprese le azioni necessarie nell'attesa che venga fatta chiarezza sulle cause dell'incidente. Nè Airbus nè EASA hanno fatto niente di tutto questo, quindi la conclusione è una sola: ERRORE UMANO

Tornando sul tema: i giornalisti dovrebbero rappresentare la realtà, non solo quello che fa comodo a loro e/o ai loro "amici"
 
...se fosse esistita anche la minima possibilità che l'incidente si sia verificato per colpa di un'avaria imputabile ad un difetto costruttivo o roba del genere, sarebbe stata l'EASA stessa ad allertare gli operatori, prima ancora di Airbus. Al di là di questo, il fatto che il risultato dell'inchiesta non si riesce a trovare da nessuna parte la dice lunga, non credi?
Dici che non ho elementi oggettivi per provarlo? perchè quel giornalista che elementi oggettivi aveva per provare tutto quello che ha detto su Eurofly e sulle altre compagnie?
 
Bene, se sei il presidente della commissione di inchiesta la conclusione è valida, se sei, come me, un quaquraqà qualunque la tua conclusione vale come il due di coppe quando regna denari.
Anche negli errori umani ci possono essere cause sistemiche, ad esempio un checklist sbagliato o una modifica non comunicata in tempo all'operatore o agli equipaggi possono portare a compiere azioni che invece di risolvere le situazioni portano a peggiorarle.
Airbus Industries non è famosa per fare immediatamente interventi di modifica a seguito di eventi, neanche quando questi sono molto gravi, figuriamoci quando, grazie alla prontezza dell'equipaggio, non hanno fatto nessun danno.
dopo l'incidente di tolosa dove un 330 precipitò durante dei voli di collaudo,la prima cosa detta da airbus fu ERRORE UMANO
dopo qualche anno il presidente di airbus riconobbe alcuni errori di progettazione della macchina e si DIMISE
si fa presto a dire ERRORE UMANO soprattutto quando dietro ci sono interessi economici quantificabili in centinaia di milioni di euro
 
Più sopra qualcuno parlava dell'incidente di NYC paragonandolo a quello di AF a YYZ.
La differenza è che nel primo caso un evento tecnico (mai capitato prima su quel modello di velivolo) ha fatto sì che un equipaggio abbia dovuto dimostrare la sua perizia portando a terra un aereo in condizioni davvero critiche senza fare male a nessuno e senza danni, nel secondo un A340 in perfette condizioni è stato buttato fuori pista da un equipaggio che ha mal valutato le condizioni in cui stava atterrando, distruggendolo e facendo sbucciare le ginocchia a quasi 300 passeggeri.
Non mi è mai piaciuto fare paragoni tra le capacità degli equipaggi delle varie compagnie, quando però i miei colleghi di azienda ed io veniamo tirati in ballo a sproposito mi sento in dovere di rispondere.
Caro I-FORD,
se rileggi bene i miei interventi, non ho certo paragonato i due incidenti di AF e AZ né tantomeno (e questo l'ho pure detto esplicitamente, perché in queste discussioni si rischiano molti fraintendimenti) ho messo in discussione la capacità e la professionalità degli equipaggi AZ. Ribadisco, tutti i piloti AZ hanno (avete) la mia massima ammirazione e stima. ;)
Avevo scritto altrettanto esplicitamente che la causa dell'incidente era stata la perdita di acqua da un condotto della toilette: mi pare evidente che l'equipaggio non c'entri proprio nulla.:)

La mia critica era rivolta esclusivamente all'articolo e al suo palese sensazionalismo a senso unico.

In particolare, la critica era rivolta a questo passo dell'articolo:
Il 16 luglio 2004, due settimane prima, sempre a Fiumicino, un B767 per Cuba rientra con il motore destro in fiamme. La licenza di Blue Panorama non viene sospesa. La causa del fuoco questa volta è la foratura di un condotto del carburante.
In questo passo si sottolinea, evidentemente con malizia dato che era inutile scriverlo, il fatto che "la licenza di Blue Panorama non viene sospesa", come se questa mancata sospensione rappresenti uno scandalo.
Per dimostrare la malizia di questa affermazione, ho preso ad esempio il caso JFK: stesso tipo di incidente (banalissima perdita da un condotto), stessa potenziale gravità, stessa ottima gestione dell'incidente da parte dell'equipaggio.

Dunque? Se capita a Blue Panorama, secondo il giornalista andrebbe sospesa la licenza, se capita ad Alitalia non vale nemmeno la pena di riportarla... perché AZ è brava, buona, forte, fedele e coraggiosa.

Ribadisco ancora poi un altro episodio, quello della WindJet citato in fondo all'articolo. Il giornalista vorrebbe usare questo episodio per screditare WindJet, ma da come lo riporta è evidente che l'equipaggio ha preso le decisioni avendo come parametro principale la sicurezza, anche a scapito dei soldi rimessi per il carburante e l'assistenza dei passeggeri. Insomma, ha fallito clamorosamente il bersaglio.

Può essere, ma non l'ha fatto, evidentemente non era interessato o più probabilmente non ne ha trovati.
Come ti ho dimostrato con il caso Blue Panorama/Alitalia, è valida la prima, non la seconda.

Dunque, non sentirti chiamato in causa: tu e i tuoi colleghi non c'entrate proprio niente con le mie considerazioni.:)

Buona domenica!
Pier
 
pierluigi, con tutto il rispetto possibile...

non possiamo proprio paragonare bp ad az.
non si sospende un certificato ad una compagnia per un "semplice" inconveniente, per carita`, ma bp........
e' proprio l'ultimo esempio che dovevi fare.

sempre con il massimo rispetto delle altrui opinioni.

ciao ali ce


p.s. quell'episodio, gestito benissimo da un Pilota con la P maiuscola, e' stato l'ultimo di una lunga serie di episodi che seppur tenuti nascosti, fecero e fanno grande scalpore.

forse in quel caso, un intervento sulla licenza (o su una certo modo di agire da parte della dirigenza)non avrebbe fatto poi cosi' male..

senza nulla togliere alle molte persone brave e preparate che ci lavorano
 
Studio Aperto?:D

Non sia mai! Quella era la scaletta del Tg1/Tg2/Tg4/Tg5/Tg7… quella di Studio Aperto è:
1) fa caldo;
2) mai così caldo dagli anni 40;
3) afa record a Milano ( o altra città, ndr) con viados brasiliani che si bagnano alle fontane;
4) intervista a una ex pornostar redenta che, mentre mostra la tetta, invita a non abbandonare i pitoni all’autogrill
5) servizio su code, caselli, incidenti, cantieri… e sulle piazzole più interessanti per lo scambio di coppie, sulle gallerie non illuminate dove è possibile accoppiarsi selvaggiamente, sui cessi degli autogrill dove si trovano gli annunci più “convincenti”;
6) servizio su Melita Toniolo che si struscia contro un mottarello ai check in di Malpensa
7) servizio su una banda di inglesi che ha rapinato una coppia di femminielli napoletani
8) servizio sul Papa che scende dall'elicottero in montagna ( o dove andrà Ratzinger), preceduto dalle foto di Marina Ripa di Mena nuda e seguito dallo strip di Costantino;
9) servizio sulla puntata speciale di Veline a “villa Certosa” in costa Smeralda, giuria presieduta dall’Amor Nostro…
10) mappa della Maremma con freccine che indicano le case delle Vip più maiale;
11) servizio sul “pesce siluro” di un politico difensore della virtù, sorpreso a strusciarsi alla concubina su una barca avvistata al largo di Otranto…
 
Ho sentito nominare quel comandante Liotta. Se ho capito bene, ascoltando una conversazione di piloti seduti al tavolo vicino al mio in un ristorante dello Sheraton di Francoforte, è andato prima in Ocean e poi in Phuket Air - che cura da tempo servizi di wet lease per Saudi. E poi storie di rivalità intestine fra piloti di Phuket Air: Liotta, altri comandanti (un capopilota e il suo successore iraniano), dei primi ufficiali oggi sparsi per il mondo: un po' in Blue Panorama, un po' in Etihad, uno in Midex International...
Non ne so molto e mi interessa ancora meno, ma l'impressione è che ci siano molta politica interna e antipatie reciproche in giro per le linee aeree. Non è una notizia confortante quando ci si affida a una linea aerea con l'aspettativa di professionalità, meritocrazia, e rigore procedurale.
Tocca fidarsi, e confidare nel fatto che la maggioranza dei piloti sono comunque professionisti altamente qualificati - talvolta vittime di un sistema di controlli spesso incapace di vigilare con la dovuta efficacia.
 
Parliamone,
comincia a fare qualche nome e magari anche qualche cognome dei raccomandati.
Se poi mi puoi postare il risultato dell'inchiesta sull'incidente di Napoli dove si parla dell'imperizia dell'equipaggio te ne sarei grato.
Più sopra qualcuno parlava dell'incidente di NYC paragonandolo a quello di AF a YYZ.
La differenza è che nel primo caso un evento tecnico (mai capitato prima su quel modello di velivolo) ha fatto sì che un equipaggio abbia dovuto dimostrare la sua perizia portando a terra un aereo in condizioni davvero critiche senza fare male a nessuno e senza danni, nel secondo un A340 in perfette condizioni è stato buttato fuori pista da un equipaggio che ha mal valutato le condizioni in cui stava atterrando, distruggendolo e facendo sbucciare le ginocchia a quasi 300 passeggeri.
Non mi è mai piaciuto fare paragoni tra le capacità degli equipaggi delle varie compagnie, quando però i miei colleghi di azienda ed io veniamo tirati in ballo a sproposito mi sento in dovere di rispondere.
L'articolo ha riportato degli eventi reali, avrebbe potuto riportarne anche di AZ?
Può essere, ma non l'ha fatto, evidentemente non era interessato o più probabilmente non ne ha trovati.
Se ci limitassimo a commentare quello che il giornalista ha scritto e non quello che pensiamo avrebbe potuto scrivere faremmo meno fantaviazione.

Condivido in pieno !
 
dopo l'incidente di tolosa dove un 330 precipitò durante dei voli di collaudo,la prima cosa detta da airbus fu ERRORE UMANO
dopo qualche anno il presidente di airbus riconobbe alcuni errori di progettazione della macchina e si DIMISE
si fa presto a dire ERRORE UMANO soprattutto quando dietro ci sono interessi economici quantificabili in centinaia di milioni di euro

Beh, ti posso assicurare che in fase di progettazione il primo criterio sono le certificazioni e i requisiti di sicurezza. Se non soddisfi quelli, non voli. Credimi, le macchine che escono da Boeing e Airbus (così come altri grandi costruttori) sfiorano la perfezione. Mi dispiace, ma l'ERRORE UMANO è il solo fattore che fa nascere un incidente.
 
Beh, ti posso assicurare che in fase di progettazione il primo criterio sono le certificazioni e i requisiti di sicurezza. Se non soddisfi quelli, non voli. Credimi, le macchine che escono da Boeing e Airbus (così come altri grandi costruttori) sfiorano la perfezione. Mi dispiace, ma l'ERRORE UMANO è il solo fattore che fa nascere un incidente.
la perfezione non esiste
la perfezione in campo aeronautico si chiama presunzione

piccolo aneddoto
all'inizio della sua avventura il 320 ebbe diversi incidenti,che portarono la casa costruttrice a modificare alcuni componenti dello stesso velivolo,evidenziando l'ammissione che probabilmente qualcosa nell'interazione ingegnere-pilota non aveva funzionato
all'inizio il 320 aveva il readout del vertical speed formato da sole due cifre,quindi se il pilota selezionava 3000 piedi di variometro a scendere leggeva -30,facilmente confondibile con il flight path angle di 3.0°,altra modalità di discesa dell'airbus
3,0° di flight path angle in finale corrisponde alla metà della GSx10 ovvero a circa -750 piedi al minuto di variometro,ovvero molto meno dei 3000(-30)
quindi è ben diverso in finale leggere -30 o -3,0°,infatti nell'incidente di cui ti sto parlando quell'a/m impatto il suolo con un variometro negativo di 3000 piedi al minuto,in quanto il pilota pensò di avere selezionato -3,0° di flight path angle,in realtà era -30(ovvero 3000 piedi a scendere invece di 750)
la differenza stava tutta in un ° (simbolo posto affianco al readout,secondo la modalità selezionata fpa o vsi)
quì penso proprio che l'errore umano sia stato indotto dai principi costruttivi della macchina,e sfido chiunque in mezzo ai temporali,magari alla quarta tratta,con turbolenza moderata e 11 ore di servizio a non farsi sfuggire quel °

l'incidente si sarebbe evitato se fosse stato installato sul velivolo un GPWS,che airbus,pensando di esser eperfetta,come tu hai scritto,o quanto meno di rasentare la perfezione,non aveva installato sulv elivolo
oggi ce l'hanno tutti compresi airbus e boeing

fatto sta che l'airbus,ammettendo l'errore di progettazione(alla faccia della tua percezione) modificò l'impianto aggiungendo le altre due cifre e così oggi leggi -3000 o -3,0 che è ben diverso e di più immediata lettura e comprensione

caro mio te lo ripeto la perfezione non esiste e nemmeno airbus e boeing ne sono ancora dotate

poi se per te quando esplode un motore o una pompa del carburante o dei vapori dello stesso (TWA800),è sempre errore umano,spero tu non faccia il progettista
 
Ariecco....

Ariecco la moda preferita di noi italiani , darci addosso.
Ma per una volta che qualcuno prova a portare alla luce il vero tarlo di questo sistema , ecco subito l'osteria : tu sei AZ io ex ATI quelli sono BV noi con GJ non ci parliamo.
Se gli alunni (le compagnie) sono indisciplinati , la colpa e' della maestra (enac) che e' incapace di stabilire regole e farle rispettare .
Chi si puo' stupire dell'articolo sono i non addetti ai lavori , chi e' nell'ambiente delle cose descritte ne e' a conoscenza fin troppo bene.
Qui il problema non e' questa o quella compagnia , il problema e' che in italia non esiste l' ente che dovrebbe vigilare sulle compagnie .
Prima si siedono a tavolino con i dirigenti e stabilisco i limiti di servizio piu' comodi (per loro) e poi concedono a raffica estensioni a tali limiti che di perse' erano gia' uno scandalo .
Questa e' la vera vergogna.
Provassero a fare 14 ore di volo , 4 tratte nei temporali , e magari alla fine o ,se sei forunato all'inizio , due ore di pulmino .
Non puo' essere tutto basato sul profitto , sullo stirare ogni cosa al massimo consentito , tanto gli aerei vanno sempre bene e non si rompono mai .
I limiti sono limiti , dovrebbero essere raramente raggiungibili per cause eccezionali , non la norma .
La professionalita' va pagata non svilita , se uno vuole mettere su una compagnia con la stessa filosofia dell'hard discount , si tenesse l'hard discount , con i dipendenti saldamente a terra e le cassiere sedute in poltrona ,che in caso di errori , fanno uno storno e il problema e' risolto .

Saluti.
 
Ariecco la moda preferita di noi italiani , darci addosso.
Ma per una volta che qualcuno prova a portare alla luce il vero tarlo di questo sistema , ecco subito l'osteria : tu sei AZ io ex ATI quelli sono BV noi con GJ non ci parliamo.
Se gli alunni (le compagnie) sono indisciplinati , la colpa e' della maestra (enac) che e' incapace di stabilire regole e farle rispettare .
Chi si puo' stupire dell'articolo sono i non addetti ai lavori , chi e' nell'ambiente delle cose descritte ne e' a conoscenza fin troppo bene.
Qui il problema non e' questa o quella compagnia , il problema e' che in italia non esiste l' ente che dovrebbe vigilare sulle compagnie .
Prima si siedono a tavolino con i dirigenti e stabilisco i limiti di servizio piu' comodi (per loro) e poi concedono a raffica estensioni a tali limiti che di perse' erano gia' uno scandalo .
Questa e' la vera vergogna.
Provassero a fare 14 ore di volo , 4 tratte nei temporali , e magari alla fine o ,se sei forunato all'inizio , due ore di pulmino .
Non puo' essere tutto basato sul profitto , sullo stirare ogni cosa al massimo consentito , tanto gli aerei vanno sempre bene e non si rompono mai .
I limiti sono limiti , dovrebbero essere raramente raggiungibili per cause eccezionali , non la norma .
La professionalita' va pagata non svilita , se uno vuole mettere su una compagnia con la stessa filosofia dell'hard discount , si tenesse l'hard discount , con i dipendenti saldamente a terra e le cassiere sedute in poltrona ,che in caso di errori , fanno uno storno e il problema e' risolto .

Saluti.

condivido pieno il tuo pensiero.... tutti noi dovremmo darci 1 bella svegliata ! scioperare, scioperare , scioperare!!!! non lamentarci sepre e non agire mai!!!! purtroppo pero' mi sa tanto che il cancro in gj= ig sia ormai troppo diffuso....
 
condivido pieno il tuo pensiero.... tutti noi dovremmo darci 1 bella svegliata ! scioperare, scioperare , scioperare!!!! non lamentarci sepre e non agire mai!!!! purtroppo pero' mi sa tanto che il cancro in gj= ig sia ormai troppo diffuso....
facciamo pure però che si pagano le effettive capacità professionali, visto che si ha paura a chiedere un bicchiere d'acqua a bordo, pena maltrattamenti...
perchè va bene tutto, ma forse c'è, anche, un bel problema di professionalità in giro.
la gavetta non è più di moda...