Mi sembra non ci siano limiti per le WCHR a bordo, si potrebbe risolvere parzialmente la questione mettendo un limite anche a loro?
I furbetti della carrozzina: boom di finte assistenze per sfruttarne i vantaggi in aeroporto
- Autore Discussione Cesare.Caldi
- Data d'inizio
Teoricamente il numero di assistenza non dovrebbe superare il numero di "able bodied papssengers", cioè di passeggeri che in caso di emergenza potrebbero dare una mano nell'evacuazione dei passeggeri con ridotta mobilità.
Però mettere un limite è tecnicamente oltre che umanamente molto difficile. Soprattutto perché tu puoi manifestare la necessità di avere assistenza anche quando ti presenti al banco check in il giorno del volo.
La risposta che si deve trovare non è la limitazione a chi ne ha diritto, ma l'individuazione ed il rifiuto di chi il diritto non lo ha.
Si potrebbe mettere una regola che l'assistenza va richiesta in precedenza alla compagnia, al momento della prenotazione del volo o comunque prima dell' apertura del check-in. Cosi la compagnia può sapere in anticipo quante assistenze dovrà gestire su ogni volo.
Tecnicamente dovresti chiederla in anticipo. Ma ci sono eccezioni comprensibili per chi ha incidenti il giorno del volo o patologie che si sono accuite il giorno del volo. Il WCHC mi sembra abbia un limite che è dato dalla quantità di posti col bracciolo rimovibile per consentire al passeggero che non può camminare di scivolare dalla sedia al sedile. Non mi sembra ci siano limiti per i WCHS o per gli R
Per carità, lo davo per scontato, ma quindi le limitazioni per le WCHS e WCHC sono limitazioni di un diritto? Oppure devo capire che le compagnie aeree per non perdere clienti non rispettano la regola del numero di WCHR in relazione al numero degli ABP?
Quindi tecnicamente se sbloccassimo tutti i braccioli si potrebbe aumentare il numero delle WCHC? Credo il limite sia dovuto ad altro
Le limitazioni servono a garantire la sicurezza di tutti, nei limiti del possibile.
Ripeto, nelle compagnie in cui ho lavorato (4 di diversi paesi e tipologie) la quantità di PRM a bordo dipende dal numero di passeggeri in grado di poter dare aiuto in caso di emergenza. Per farla semplice, per ogni passeggero WCH ci vuole almeno un altro pax in grado di sollevarlo/aiutarlo ad evacuare. Il problema non è tanto che prenotando assistenza su un volo sto togliendo il posto fisicamente sull'aereo a chi ne ha bisogno; il problema è che con troppi PRM le operazioni sono molto rallentate e il personale non riesce a garantire il servizio in modo efficiente e professionale. Ogni persona in più che chiede assistenza in un certo senso rallenta le operazioni, dato che ha bisogno di imbarco e sbarco dedicato, così come controlli di sicurezza, trasporto e briefing... E se qualcuno se ne approfitta rende il processo molto più lungo per tutti, anche per chi dell'assistenza ne ha bisogno davvero.
Probabilmente un minimo di certificazione medica potrebbe aiutare se ci fosse un modo per scoraggiare le false prescrizioni. Magari imporre una procedura che in seguito ad una verifica conceda il diritto per un periodo definito o indefinito.
Chi ha difficolta nel muoversi nei grandi aeroporti andrebbe anche aiutato ma non collassando un servizio necessario a chi ha ben altri problemi.
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Chi ha difficolta nel muoversi nei grandi aeroporti andrebbe anche aiutato ma non collassando un servizio necessario a chi ha ben altri problemi.
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