Critiche anche da Casini. I sindacati chiedono al governo un incontro «urgentissimo»
Berlusconi: «Piano francese irricevibile
AirOne? E' una soluzione possibile»
Il leader del Pdl: «Trattativa gestita male». Prodi: «Dia un'alternativa». Bersani: «Irresponsabile»
ROMA - La proposta di Air France-Klm per l'acquisizione di Alitalia, nell'ambito di un piano che il presidente del gruppo franco-olandese Jean-Cyril Spinetta ha definito non modificabile, non piace al leader del Pdl, Silvio Berlusconi. Che parla di una trattativa condotta in modo dilettantistico e che definisce l'offerta dei transalpini come «irricevibile». Non solo: per il leader del centrodestra ci potrebbero essere nuovi margini per una riapertura dei giochi e per questo lancia un appello al mondo delle imprese italiane, affinché si facciano avanti con una propria proposta per salvare il vettore nazionale.
LO «SCATTO D'ORGOGLIO» - «Io dico che se esistono in Italia degli imprenditori con un minimo di orgoglio - ha detto il Cavaliere in un'intervista al Tg5 - si devono fare avanti con un'offerta e un progetto industriale per evitare una fine così ingloriosa della nostra compagnia di bandiera. Ricordo che c'è in gioco anche Malpensa. Io credo che la vicenda sia stata portata avanti in modo dilettantistico». Berlusconi ricorda le tappe della vicenda: «Prima c'è stata un'asta opaca poi la trattativa solo con Air France che francamente credo sia irricevibile».
«AIR ONE? SOLUZIONE POSSIBILE» - Air One? «E perché no?», ha osservato Silvio Berlusconi. Si può pensare alla compagnia italiana per quanto riguarda la partita Alitalia? «Sì, certamente. È una delle soluzioni possibili, anche perché avrebbe delle sinergie e anche perché ha il sostegno, che è importante, di imprenditori solidi (tra cui la banca Intesa Sanpaolo, ndr) che vogliono fare qualcosa per il nostro paese».
LA REPLICA DEL PREMIER - Poco prima il premier Romano Prodi aveva replicato a muso duro alla presa di posizione del Cavaliere: «Quella di Air France è l'unica proposta concreta per Alitalia - ha ribadito il presidente del Consiglio - Se Berlusconi non è d'accordo, presenti un'altra soluzione. Se qualcuno vuole fare un'Opa su Alitalia e presentare un piano, si faccia avanti e il Tesoro valuterà questa nuova iniziativa». Più duro il commento del ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani: «Non si tratta di auspicare soluzioni o cordate alternative perché, se ci sono, queste hanno ancora oggi tutta la possibilità di presentarsi e fare una proposta. Quanto alla responsabilità sullo stato dell`azienda - conclude Bersani - Berlusconi vada a vedersi i conti di Alitalia nel momento in cui nel 2001 la consegnammo al suo governo e di come ce la ridiede cinque anni dopo. Si vedrà chi è il responsabile di questa situazione».
«LA CORDATA? E' TARDI» - Forti critiche sono state espresse anche dal leader centrista Pier Ferdinando Casini, che bacchetta sia Berlusconi sia Veltroni chiedendo loro di «dire con chiarezza agli italiani se preferiscono Air France o la strada che non ha alternative se non quella del fallimento». «Non si può essere statalisti e liberisti a giorni alterni - ha aggiunto - a seconda delle convenienze e neanche si può parlare di una proposta di una cordata italiana perché bisognava farlo sei mesi fa».
IL FRONTE SINDACALE - Intanto cresce la protesta del fronte sindacale di fronte alla risolutezza con cui Spinetta ha ribadito che non vi siano troppi margini di trattativa sul piano industriale presentato a sostegno dell'acquisizione della compagnia. I segretari generali di Cgil e Cisl, Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni, hanno chiesto al presidente del consiglio «un incontro urgentissimo ritenendo improponibile l’alternativa tra un accordo capestro e il fallimento di Alitalia». Per Bonanni ed Epifani, «deve essere compiuto ogni sforzo per concretizzare soluzioni alternative che evitino diktat o il fallimento garantendo altresì il tempo necessario affinché possa esprimersi anche il nuovo governo, come peraltro richiesto dallo stesso Spinetta».
19 marzo 2008