Finanziamenti alle Low-cost: bassi i prezzi dei biglietti, altissimo il costo sociale

  • Autore Discussione Autore Discussione gioAZ
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io sono contrario ai finanziamenti alle LCC inquanto in linea teorica le spostano su un piano diverso dalle altre compagnie aeree.

detto questo, guardate quanti posti di lavoro queste compagnie danno, guardate quanti milioni di passeggeri in più volano, mentre se avessimo avuto solo le compagnie full-service il numero di viaggiatori sarebbe stato inferiori. viaggiare non significa solo prendere l'aereo, significa anche usare hotel, ristoranti, etc. etc. Se io posso ospitare un paio di amici stranieri all'anno e portarli quindi a spendere, è perché esistono queste compagnie.

non vuole essere una apologia delle LCC, ma solo proporre un punto di osservazione.
 
flyboy, ho preso questo pezzo qui:

.."Proprie dalle “Carte”, in questo caso la Legge Regionale 13 aprile 2010, n.10 della Regione autonoma Sardegna, apprendiamo che nell’anno 2010 la Regione ha stanziato 10 milioni di Euro per l’acquisizione di quote Sogeaal (Società di gestione dell’aeroporto di Alghero), 32 milioni di Euro in quattro anni per finanziare la continuità territoriale e 93,2 milioni di Euro, sempre in quattro anni, per la “Destagionalizzazione dei collegamenti aerei isolani”..

I dati dei 32+93,2 presuppongo facciano riferimento a tutti gli aeroporti sardi
 
Faccio una considerazione: cosa si puo fare con 31 milioni di euro in Sardegna ogni anno? La cifra sembra importante ma non è cosi grande. Ci si potrebbe fare 500 metri di TAV oppure qualche manciata di km di strada. I sardi sono 1639942 (fonte wikipedia) suddivisi in 377 comuni. Praticamente sarebbero mediamente 82000 euro a comune o 18 euro e spiccioli a testa. Penso che con 31 mln di euro si possa fare poco per la totalita dei sardi (è una mia opinione vedendo i dati).
Quello che mi preoccupa di più del sistema delle LC non sono i finanziamenti pubblici che stanno a cuore a tanti ma tutto quello che creano e che è molto più pesante. Faccio un'altra considerazione e non me ne vogliano i sostenitori degli aeroporti che nominerò: FR anni fa comincio ad utilizzare aeroporto militari o poco utilizzati dalle major tipo Bergamo , Ciampino , Pisa creando in questi aeroporti un indotto non indifferente. A Pisa (caso che conosco di più) il traffico era simile per movimenti e passeggeri a FLR. L'arrivo di FR ha fatto si che i passeggeri raddoppiassero (e anche di più) e che quindi venisse creata una struttura commisurata (aerostazione e personale assunto dalla società di gestione). Lo stesso è successo negli altri scali che hanno visto aumentare ricavi , traffico e passeggeri. Però il traffico sviluppato è quasi esclusivamente FR ( sicuramente più del 50%) e questo secondo me è molto pericoloso. Infatti cosa succederebbe se FR decidesse di andare via per un motivo X? Le major non aprono e chiudono facilmente come ha fatto in passato FR ( vedi il caso FRL). Le major tendenzialmente vanno dove c'è domanda di passeggeri...FR la crea la domanda. Cosa significa? Un esempio: a FLR ISS ha ridotto i voli fino a chiudere la base ( in estate 24 movimenti su un centinaio giornalieri) ma le tratte sono state sostituite nell'arco di due anni con altre compagnie (AZ,VLG,VOE) perchè la domanda di traffico c'è. Ma in un aeroporto dove solo FR crea la domanda con prezzi bassi e nessun altra compagnia investe su quella tratta cosa succede se FR va via o fallisce? I lavoratori e le strutture create che fine fanno? E' li che si genera il danno sociale maggiore.In un aeroporto piccolo come PEG o PMF FR produce la stessa cosa ma in scala molto ridotta dato che i voli e passeggeri movimentati sono relativamente pochi rispetto PSA,CIA,BGY,TSF ecc e quindi ben riassorbibili o perlomeno di minor impatto. I voli di FR non verrebbero riassorbiti da altre compagnie e quindi non ci sarebbe il fenomeno MXP che ha avuto una flessione con l'addio di AZ ma poi piano piano si è ripresa (anche se non del tutto). Quindi le società di gestione sarebbero costrette a mettere le persone in mobilità e quindi sul groppone di tutti noi. E qui parliamo di MLD di euro l'anno e non MLN. Secondo me è questo il vero pericolo.
 
Faccio una considerazione: cosa si puo fare con 31 milioni di euro in Sardegna ogni anno? La cifra sembra importante ma non è cosi grande. Ci si potrebbe fare 500 metri di TAV oppure qualche manciata di km di strada. I sardi sono 1639942 (fonte wikipedia) suddivisi in 377 comuni. Praticamente sarebbero mediamente 82000 euro a comune o 18 euro e spiccioli a testa. Penso che con 31 mln di euro si possa fare poco per la totalita dei sardi (è una mia opinione vedendo i dati)....

La Sardegna ha 2 miliardi di debiti, così già ne avrebbe 1'969.
Apparte le battute sai quanto fornitori aspettano i pagamenti regionali con ritardi oltre i 90 giorni?

Ti cito un passaggio tratto dalla nuova Sardegna:

" La Regione non ha certificato i debiti che ha verso il sistema delle imprese ed è stata esclusa dal decreto con cui il Ministero dell’Economia ha stanziato le risorse per allinearsi alle richieste dell’Europa. Nell’isola arriveranno soltanto 86 milioni di euro, ripartiti nel decreto che riguarda i Comuni, anche questo sottostimato rispetto alle reale portata dei debiti. Un’occasione persa, a giudizio degli industriali e degli artigiani, che contavano su quelle risorse per rilanciare l’impresa nell’isola"

Questo e' un esempio di come si potevano spendere quei 31 milioni con un immediato ritorno sul territorio.
 
La Sardegna ha 2 miliardi di debiti, così già ne avrebbe 1'969.
Apparte le battute sai quanto fornitori aspettano i pagamenti regionali con ritardi oltre i 90 giorni?

Ti cito un passaggio tratto dalla nuova Sardegna:

" La Regione non ha certificato i debiti che ha verso il sistema delle imprese ed è stata esclusa dal decreto con cui il Ministero dell’Economia ha stanziato le risorse per allinearsi alle richieste dell’Europa. Nell’isola arriveranno soltanto 86 milioni di euro, ripartiti nel decreto che riguarda i Comuni, anche questo sottostimato rispetto alle reale portata dei debiti. Un’occasione persa, a giudizio degli industriali e degli artigiani, che contavano su quelle risorse per rilanciare l’impresa nell’isola"

Questo e' un esempio di come si potevano spendere quei 31 milioni con un immediato ritorno sul territorio.

http://www.sardiniapost.it/economia...regione-i-debiti-alle-imprese-saranno-pagati/

Da quest'articolo sembra che i debiti siano 16 milioni di euro...basta non pagare FR per 6 mesi e sei apposto....
Cmq la coperta è sempre corta e forse senza FR fallirebbero altre tipi di imprese. Purtroppo non c'è un dato su cui riflettere che mette in relazione i benefici portati dai passeggeri di FR e quanto FR costa al territorio e fino a quando non ci sarà, sarà vero tutto e il contrario di tutto. Io sono convinto che il sistema FR (oltre a non piacermi )alla lunga sarà deleterio per il territorio italiano e per la nostra aviazione però fin quando non ci saranno dei dati certi è difficile sbilanciarci.
 
Roma, Italia - Negli ultimi anni sui vettori "Low-cost" si è riversato un fiume di danaro dei contribuenti italiani.

Mentre la recente notizia dell'accordo di solidarietà sottoscritto dall'Alitalia con i suoi dipendenti al fine di evitare al ricorso alla mobilità, con le inevitabili drammatiche conseguenze, è forse venuto il momento di passare ad un esame critico complessivo delle condizioni di mercato del trasporto aereo in Italia in cui si trovano ad operare i nostri operatori.

L’Italia non può continuare ad essere una colonia aeronautica aperta alle incursioni di chiunque riesca a confezionare attraenti (per l’offerente) ed indigesti (per coloro che accettano) “Pacchetti”, contrabbandati come le uniche soluzioni possibili, per tenere in vita aeroporti su cui non atterrerebbe nemmeno una cicogna.

Un aeroporto, ci dicono i testi di economia, è una infrastruttura che ha il vantaggio di essere un monopolio naturale, non potendosi in linea di massima immaginare di costruire due aeroporti vicini, per metterli in concorrenza fra di loro.

In Italia poi, dove si ha la tendenza ad affidare alle medesime società la gestione di aeroporti che insistono su di una medesima area, di concorrenza neanche a parlarne.

Quando poi le società di gestione sono diverse, spesso la compagine azionaria vede nomi ricorrenti. Conclusione: se ci aspettiamo, come dicono gli anglosassoni, una “Fair competition” dal fronte degli aeroporti, possiamo anche scordarcelo.

Sul fronte degli operatori, le cose non vanno poi tanto meglio...

Purtroppo noi di AVIONEWS, abbiamo la pessima abitudine di andarci a leggere le carte.

Proprie dalle “Carte”, in questo caso la Legge Regionale 13 aprile 2010, n.10 della Regione autonoma Sardegna, apprendiamo che nell’anno 2010 la Regione ha stanziato 10 milioni di Euro per l’acquisizione di quote Sogeaal (Società di gestione dell’aeroporto di Alghero), 32 milioni di Euro in quattro anni per finanziare la continuità territoriale e 93,2 milioni di Euro, sempre in quattro anni, per la “Destagionalizzazione dei collegamenti aerei isolani”.

Un fiume di soldi che si è riversato principalmente sulle compagnie “Low-cost” che con lo specchietto delle allodole dei bassi prezzi dei biglietti, in effetti fanno pagare un prezzo salatissimo al contribuente italiano.

Prezzo salato, non solo per il fiume di contributi di cui hanno beneficiato, garantiti nella maggior parte dei casi da enti o istituzioni pubbliche, ma anche per il costo sociale di personale che lavora in Italia ma a cui vengono fatti contratti di lavoro esteri, socialmente poco tutelati e per il dissanguamento di società di gestione aeroportuale che in numerosi casi hanno dovuto gettare la spugna di fronte all’esosità delle richieste delle “Low-cost”.

Altro aspetto di cui poco si parla, è che i contributi erogati, a prezzo di grandi sacrifici, non servono a creare un mercato autonomo, in grado nel tempo di reggersi sulle proprie gambe, ma un flusso opportunistico sempre sotto il ricatto del “Se non paghi me ne vado e porto via gli aerei”.

La Sardegna, si badi bene, è solo uno dei possibili esempi che si potrebbero fare. Rimuoviamo quindi risolutamente tutti quegli aspetti, come li ha chiamati in una recente dichiarazione il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, di “Concorrenza asimmetrica”, che offrendo apparentemente ai passeggeri italiani biglietti a “Basso prezzo” nascondono però un alto “Costo” sia sociale che monetario a carico di tutta la collettività, impedendo ai nostri operatori di lavorare in ambiti concorrenziali corretti.

Se dovessimo fare un esempio, ci vengono in mente, chissà perché, i famosi contratti derivati offerti da molte banche ad enti territoriali, che si sono poi ritrovati con prodotti finanziari per loro ingestibili ed estremamente svantaggiosi. (Avionews)
http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1152920&pagina_chiamante=index.php

leggo che è un approfondimento e lo apprezzo
ecco allora ci dicano questo fiume di soldi nelle tasche di chi sia rimasto
forse nelle tasche dei cittadini/viaggiatori che spendano per i bliglietti delle low cost per arrivare in sardegna ?
se proprio dovevano fare un esempio era meglio che la sardegna proprio non la toccassero visto gli oceani di denaro che oramai da decenni versiamo nelle casse della amata meridiana e alitalia per volare su aerei finanziati vuoti per pieni a tariffe da capitan uncino

approfondiamo per favore , no demagogia e numeri certi
 
Il turista lo fidelizzi anche fornendo Servizi decenti. Ti posso assicurare che chi arriva con Ryan in Sardegna non ci torna. E' uno dei grossi problemi che si sta dibattendo in Regione a livello politico.

Questo perché, appunto, ammesso che costi poco arrivarci, poi costa esageratamente vitto e alloggio. Ed i Servizi sono scarsi.
Esempio pratico: chi arriva con Ryan si aspetta, ad esempio, una rete di autobus, treni e strade per raggiungere la propria destinazione.

Prova ad atterrare ad Alghero alla sera: il bus per la città parte spesso 5 minuti dopo che l'autista vede il volo in pista. Peccato che chi deve salirci deve anche aspettare i bagagli. Lo perde e deve cercare un taxi. Il numero dei taxi, al di là del costo, non è sufficiente. E non c'è un numero unico da chiamare per farlo arrivare. Ti sembra normale?
Quindi arrivi spendendo pochi cents, ma appena tocchi terra già iniziano le difficoltà.
Vogliamo parlare della rete dei treni? Su alcune tratte girano ancora le littorine del 900.

Bene. Andiamo in spiaggia. Sì, ma come ci arrivo se non ho prenotato una macchina a noleggio? perché io turista volo Ryan perché voglio spendere poco, e quindi mi aspetto che mi ci porti un bus in spiaggia.

Insomma, siamo seri: con 31 milioni annui (posto che sia corretta la cifra che posti), i turisti li fai sì arrivare, ma anche scappare.
Iniziamo a usare quei 31 milioni per incrementare i trasporti pubblici, ad esempio. Oppure per spesare manifestazioni culturali degne di questo nome, in modo che il turista alla sera possa avere un minimo di proposte per non dover andare a dormire come le galline perché dopo aver fatto 4 volte su e giù per il lungomare non sa cosa fare.
Oppure investiamoli nelle stade: la 131, dorsale nord sud, è in condizioni indecenti.

Non so dove sei stato in Sardegna ma in parte la situazione non è così catastrofica come la descrivi:

- i voli FR viaggiano sempre pieni (se aumentassero la capacità degli aeromobili, riempirebbero pure quelli ahimè)

- ad Alghero sarà come dici (ma non posso confermare) ma Alghero non è l'unico posto in Sardegna dove c'è un aeroporto e soprattutto dove opera FR (per farti un esempio da CAG Aeroporto al centro città c'è pure il treno e costa 1.25€)

- le littorine cui fai riferimento sono presenti sono su limitate tratte a scartamento ridotto come si trovano in molte altre Regioni del centro sud Italia am operano per lo più a livello turistico stagionale.

- che mi risulti i bus esistono per andare verso la spiaggia

- l'unica cosa che è sicura sono le strade oscene
 
Faccio una considerazione: cosa si puo fare con 31 milioni di euro in Sardegna ogni anno? La cifra sembra importante ma non è cosi grande. Ci si potrebbe fare 500 metri di TAV oppure qualche manciata di km di strada. I sardi sono 1639942 (fonte wikipedia) suddivisi in 377 comuni. Praticamente sarebbero mediamente 82000 euro a comune o 18 euro e spiccioli a testa. Penso che con 31 mln di euro si possa fare poco per la totalita dei sardi (è una mia opinione vedendo i dati).
Quello che mi preoccupa di più del sistema delle LC non sono i finanziamenti pubblici che stanno a cuore a tanti ma tutto quello che creano e che è molto più pesante. Faccio un'altra considerazione e non me ne vogliano i sostenitori degli aeroporti che nominerò: FR anni fa comincio ad utilizzare aeroporto militari o poco utilizzati dalle major tipo Bergamo , Ciampino , Pisa creando in questi aeroporti un indotto non indifferente. A Pisa (caso che conosco di più) il traffico era simile per movimenti e passeggeri a FLR. L'arrivo di FR ha fatto si che i passeggeri raddoppiassero (e anche di più) e che quindi venisse creata una struttura commisurata (aerostazione e personale assunto dalla società di gestione). Lo stesso è successo negli altri scali che hanno visto aumentare ricavi , traffico e passeggeri. Però il traffico sviluppato è quasi esclusivamente FR ( sicuramente più del 50%) e questo secondo me è molto pericoloso. Infatti cosa succederebbe se FR decidesse di andare via per un motivo X? Le major non aprono e chiudono facilmente come ha fatto in passato FR ( vedi il caso FRL). Le major tendenzialmente vanno dove c'è domanda di passeggeri...FR la crea la domanda. Cosa significa? Un esempio: a FLR ISS ha ridotto i voli fino a chiudere la base ( in estate 24 movimenti su un centinaio giornalieri) ma le tratte sono state sostituite nell'arco di due anni con altre compagnie (AZ,VLG,VOE) perchè la domanda di traffico c'è. Ma in un aeroporto dove solo FR crea la domanda con prezzi bassi e nessun altra compagnia investe su quella tratta cosa succede se FR va via o fallisce? I lavoratori e le strutture create che fine fanno? E' li che si genera il danno sociale maggiore.In un aeroporto piccolo come PEG o PMF FR produce la stessa cosa ma in scala molto ridotta dato che i voli e passeggeri movimentati sono relativamente pochi rispetto PSA,CIA,BGY,TSF ecc e quindi ben riassorbibili o perlomeno di minor impatto. I voli di FR non verrebbero riassorbiti da altre compagnie e quindi non ci sarebbe il fenomeno MXP che ha avuto una flessione con l'addio di AZ ma poi piano piano si è ripresa (anche se non del tutto). Quindi le società di gestione sarebbero costrette a mettere le persone in mobilità e quindi sul groppone di tutti noi. E qui parliamo di MLD di euro l'anno e non MLN. Secondo me è questo il vero pericolo.

Tralascio il discorso TAV, perché questo post conferma ancora una volta come in Italia cosa sia la TAV, a cosa serva, quali benefici porti e dove debba essere realizzata non l'abbiamo capito.
Tutto potremmo scrivere sulle infrastrutture in Sardegna, ma non che dobbiamo farci 500m di TAV. Perché lì la TAV davvero non ha senso.
Invece, relativamente al discorso dei lavoratori che andrebbero a casa e sarebbero a carico della collettività, se lo applichiamo al Settore Aeroportuale, applichiamolo in modo ecumenico a tutti gli altri settori in crisi (praticamente a tutta l'Italia).
In base al tuo ragionamento, vanno dati soldi alla Fiat, alla siderurgia, al petrolchimico ecc ecc. Altrimenti chiudono e ci troviamo i lavoratori sul groppone.
E' sostenibile?
Infine, si potrà certo far poco per la totalità dei sardi con 31 mln, ma sai, da qualche parte bisogna pur inizare. Altrimenti continuiamo così e andiamo a rotoli.
 
Non so dove sei stato in Sardegna ma in parte la situazione non è così catastrofica come la descrivi:

- i voli FR viaggiano sempre pieni (se aumentassero la capacità degli aeromobili, riempirebbero pure quelli ahimè)

- ad Alghero sarà come dici (ma non posso confermare) ma Alghero non è l'unico posto in Sardegna dove c'è un aeroporto e soprattutto dove opera FR (per farti un esempio da CAG Aeroporto al centro città c'è pure il treno e costa 1.25€)

- le littorine cui fai riferimento sono presenti sono su limitate tratte a scartamento ridotto come si trovano in molte altre Regioni del centro sud Italia am operano per lo più a livello turistico stagionale.

- che mi risulti i bus esistono per andare verso la spiaggia

- l'unica cosa che è sicura sono le strade oscene

In Sardegna ci sono solo nato e cresciuto, e ci torno circa una volta al mese (d'estate un pò di più nei we).
Mi fa piacere che tu descriva una situazione splendida. Bene faccio una proposta: qui 31 mln di € ridiamoli alla fiscalità nazionale, visto che da quanto scrivi in Sardegna non servono proprio.
 
In Sardegna ci sono solo nato e cresciuto, e ci torno circa una volta al mese (d'estate un pò di più nei we).
Mi fa piacere che tu descriva una situazione splendida. Bene faccio una proposta: qui 31 mln di € ridiamoli alla fiscalità nazionale, visto che da quanto scrivi in Sardegna non servono proprio.

Io credo sia meglio darli alla Sardegna in generale piuttosto che a FR, non pensi?
 
Per maggiore chiarezza e realtà i bus dall'aeroporto di Alghero al centro ci sono e ci sono sempre stati, partono ad orari prestabiliti, come nella maggior parte degli aeroporti europei, e precisamente ogni ora a partire dalle 6.00, quindi 7.00, 8.00, 9.00......22.00, 23.00! Così accade a Girona, Eindhoven ecc., l'unico fatto negativo è che l'ultimo parte alle 23.00 e alcuni voli arrivano dopo, ma questo pultroppo è un problema burocratico della Regione Sardegna! Nel nord Europa se arrivi 20 secondi di ritardo rispetto l'orario di partenza l'autista nel 95% dei casi parte e non ti fa salire nel Bus!

Riguardo i bus per le spiagge, questi esistono dagli anni 50, (anche d'inverno!) dal centro, dalle 7.00 alle 22.30 ne trovi uno ogni 35-45 min!
Basta informarsi!:)
 
basta prendere i bilanci degli aeroporti sopra citati; c'è una voce promozione pubblicità, non me la sono mica inventata io

aeroporti base ryanair