Citazione:Messaggio inserito da BAlorMXP
Vorrei spendere alcune parole anch'io su questo argomento, visto che vengto da un Liceo classico ad indirizzo linguistico e di ore di lingua ne so qualcosa.
Bene bene... Da dove incomincio?
Nel mio iter scolastico studiavo contemporaneamente 3 lingue: Inglese, francese e tedesco in maniera, come si dice gergalmente, scolastica e poco interessata alla praticità della lingua stessa.
In Italia non si sanno insegnare le lingue, o meglio, non vengono insegnate per lo scopo primario, cioè comunicare, bensì il fine primo è quello di conoscere approfonditamente la lettreratura dei paesi esteri in cui si parlano le lingue studiate.
La critica è forte perchè l'Italia rimane tra i paesi con il minor numero di persone che parlano lingue straniere e non è solo per pigrizia mentale, ma è proprio soprattutto per il metodo con il quale viene insegnata. Io proporrei un vero e proprio dimezzamento dello studio della letteratura perchè inutile ed insensata ad una scuola che ha lo scopo primario di fornire un diploma a persone, che hanno intenzione di raffrontarsi in prima persona con l'estero. Questo non implica che non venga studiata, ma che abbia un'importanza marginale e meno asfissiante. Pensate che gli ultimi due anni di liceo, rispettivamente 4° e 5° sono dedicati solo allo studio esclusivo della letteratura in tutte e tre le lingue. Non è una vergogna?
Importante sarebbe guardare l'estero e capire che il metodo Olandese, tedesco, svedese ecc, sono vincenti proprio per la praticità e la finalità con il quale vengono insegnate cioè guardando BBC news e leggendo giornali esteri e non dedicare un'ora a settimana a colloqui con il madrelingua di turno.