Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
E' invece difficile incontrare Italiani che abbiano il vero comando di più di una lingua straniera, anche se è vero che solo l' inglese è necessario e sufficiente.
La underclass di badanti e manovali, le serve conoscono le lingue meglio delle padrone e non c' è bisogno di citare Hegel per capire che molti dei loro figli sorpasseranno quelli delle signore.
Una cosa mi agghiaccia, chiacchierando con alcune frustratissime amiche professoresse d' inglese: gli allievi non mostrano interesse alcuno alla materia, nonostante vi siano immersi tutto il giorno. Non c' è nemmeno la curiosità di capire i testi delle canzoni che ascoltano da mane a sera, di essere in grado di leggere i manualetti dei videogames in lingua.
Non è solo un problema di insegnamento, quanto di far capire che bisogna anche sgobbare, non solo vivere per darsi arie.
Hai detto una cosa santa...la necessita' acuisce l'ingegno, ecco perche' trovi le badanti e manovali, e le serve che conoscono le lingue meglio delle padrone.
Io invece penso che il problema sia nell'insegnamento. Come diceva Giorgio, quelli che insegnano l'Inglese nelle scuole, non tutti ma una gran parte, non sono mai usciti dall'Italia. I ragazzi sono annoiati dalla monotonia, non ci si diverte. Ma chi ha detto che lo studio deve essere pesante e monotono? Facciamolo diventare "FUN", facciamo piu' conversazione e meno grammatica. Si imparano le regole, si studia la grammatica, cose sante, ma se non fai conversazione e come se non lo conoscessi. Ho dei cari amici con i quali mi vedo a Boston ogni anno, professionisti che conoscono l'inglese, che purtoppo hanno problemi "seri" di conversazione. Le regole le sanno benissimo ma nessuno li capisce.
Io le superiori le ho fatte negli anni 80', ad un liceo classico dove il Greco era piu' "fun" dell'Inglese...se le cose stanno ancora cosi, non mi meraviglio che i giovani di oggi non siano attratti dalle lingue straniere.