«Blue Air punta su Alghero, a breve anche nuove rotte»
Uno dei quattro proprietari della low cost spiega le strategie di mercato:*«Il Riviera del Corallo diventerà un hub centrale nello sviluppo dei collegamenti»
SASSARI. La speranza è blu. Il filo tra l’abisso dell’isolamento e il rilancio dello scalo passa dalla rampante compagnia low cost Blue Air. Nelle sue mani il destino dei collegamenti nel Nord Ovest dell’isola. La società con sede a Bucarest, ma ali sempre più italiane punta su Alghero e promette nuove rotte, e posti di lavoro. Dopo la ritirata di Ryanair, e il lento collasso di Alitalia nei cieli dell’isola si è aperta una voragine.
Ma Blue air vuole fare del Riviera del Corallo il suo hub italiano. Una base da cui far partire voli per nuove destinazioni verso l’Italia e l’Europa. I nostalgici di Alitalia, compagnia decotta e in fuga, e quelli di Ryanair, compagnia quasi fuggita dal Riviera del Corallo, guardano con diffidenza verso Blue Air. Ma la società romena è l’unica per ora che garantisce i voli in continuità per Roma. I suoi Boeing 737 sono identici a quelli utilizzati da Ryanair o EasyJet, ma per molti sono più piccoli, sporchi e scomodi. E ancora critiche perché Blue Air, come altre 149 compagnie, tra cui Meridiana e EasyJet, atterra a Fiumicino al T3 e non al T1, riservato ad Alitalia. Difficoltà nel navigare sul sito, complicazioni per avere la continuità territoriale per i bagagli e per prendere le coincidenze con altre rotte. Critiche a cui i vertici di Blue Air rispondono.
Cristian Rada è uno dei quattro soci proprietari della compagnia aerea che fattura 450 milioni di euro e dà lavoro a 1500 persone. Dopo il collasso della Blue air transport aerian, compagnia di Stato romena, la società è stata privatizzata. Presa in mano da quattro manager che in pochi anni l’hanno fatta decollare e diventare una delle low cost più rampanti d’Europa. Subito Blue Air ha messo gli occhi, e le ruote, su Torino. Ha sostituito Alitalia, che travolta dai debiti ha progressivamente abbandonato tutte le rotte da Caselle verso il sud. Poi l’arrivo ad Alghero, prima con una rotta con Caselle attiva tutto l’anno, poi con la vittoria del bando di gara sulla continuità e la proroga ottenuta dalla Regione. Rada ora spiega progetti e idee di Blue Air. E racconta come le strategie di espansione della compagnia abbiano come perno il Riviera del Corallo.
Non sente un po’ di ostilità nei confronti della sua compagnia?
«Devo essere sincero anche a Torino all’inizio c’era stata la stessa diffidenza. La capisco. Siamo una giovane compagnia straniera. Sono certo che conquisteremo anche i sardi. Così come è successo in Piemonte. A Torino ora abbiamo sostituito del tutto Alitalia in tutte le rotte che collegano con il Sud Italia. Capisco che quando si è abituati a una compagnia il cambio non sia semplice. Ma questa diffidenza la vedo più come una sfida per noi. Convincere i clienti della qualità del nostro servizio ci darà ancora di più soddisfazione. Anche su Alghero abbiamo grandi progetti vogliamo incrementare la nostra presenza. Abbiamo già assunto alcuni sardi nella compagnia, proprio per gestire i voli con la Sardegna. E assumeremo altri sardi. Vogliamo mettere radici ad Alghero».
Perché Alghero?
«Perché avevamo una rotta da Torino che ha dato ottimi risultati per tutto l’anno. Crediamo in questo territorio e siamo convinti abbia delle potenzialità non solo nei mesi estivi. Lavoriamo per progetti a lungo termine e non solo sulla continuità. Vogliamo che Alghero diventi la nostra casa. A Torino abbiamo iniziato allo stesso modo. Ora abbiamo 5 Boeing che hanno base a Caselle e colleghiamo diverse destinazioni in Italia e all’estero».
Presenterete offerte per il nuovo bando su Roma e Milano? E solo da Alghero?
«A noi non interessano altri scali sardi. Crediamo nel Riviera del Corallo e parteciperemo a entrambe le gare per Roma e Milano. Vogliamo vincerle. Ma non solo. Vogliamo anche aprire nuove rotte. Per noi Alghero diventerà il nostro hub italiano. Per ora abbiamo posizionato un aereo sul Riviera del Corallo, ma siamo pronti a incrementare. Dialoghiamo con la società di gestione e con la Regione. Per ora abbiamo una macchina perché facciamo tre voli su Roma e riusciamo a coprirla. Ma siamo pronti a incrementare. Per Natale e Capodanno metteremo un altro aereo».
Ma ci sono ancora delle difficoltà segnalate dagli utenti
«Lo so, lavoriamo in modo incessante per trovare una soluzione. Per prima cosa siamo vicini a un accordo con Alitalia per la continuità dei bagagli anche per chi ha voli con una destinazione diversa da Roma, ma con lo scalo a Fiumicino. Lavoriamo anche sulle coincidenze. Nel settore T3 atterrano 149 compagnie, anche Meridiana e EasyJet. Al T1 solo Alitalia. Ma cerchiamo di risolvere l’inconveniente anche sui voli in coincidenza. Non mi voglio sbilanciare, ma credo che entro la metà di dicembre avremo novità. Da parte nostra abbiamo fatto tutto, attendiamo le ultime notizie da Alitalia. Non è una cosa che si risolve in un attimo, ma sono ottimista».
Sì, ma esistono criticità ancora sul sito internet e sulla difficoltà con il call center. Pesa anche la mancanza di uno sportello per i clienti in aeroporto.
«Un passo per volta. Lavoriamo per migliorare anche su questi aspetti. Lo sportello sarà aperto a breve, appena il nostro impegno sarà maggiore nello scalo. Abbiamo iniziato da qualche settimana a gestire un servizio complesso e per noi nuovo come quello della continuità territoriale. Lavoriamo per migliorare giorno dopo giorno e per eliminare tutte le criticità che ci vengono segnalate».
Farete nuove assunzioni?
«Abbiamo 1500 dipendenti per ora, ma puntiamo a crescere ancora. E anche i posti di lavoro aumenteranno se Alghero si rivelerà una scelta giusta. Io di questo sono convinto. La nostra politica da sempre è assumere personale locale. Loro sono gli unici che conoscono il territorio e le esigenze dei nostri clienti».