se la tua considerazione si riduce a questa risposta..deduco che la "Continuità Territoriale" è un campo dove non sei molto preparato....mi è sempre stato insegnato che prima di scrivere in un forum pubblico è opportuno specificare se trattasi di considerazione personale, quindi passabile o meno di accettazione da parte degli altri forumisti, o se trattasi di fonte giustificata dalle conoscenze delle carte e degli atti posti in essere....questa mi sembra una tua considerazione personale...ma molto personale..... [V]
Ciampino, MXP e BGY liberi dalla continuita' sarda
- Autore Discussione Josh_LIEE
- Data d'inizio
se la tua considerazione si riduce a questa risposta..deduco che la "Continuità Territoriale" è un campo dove non sei molto preparato....mi è sempre stato insegnato che prima di scrivere in un forum pubblico è opportuno specificare se trattasi di considerazione personale, quindi passabile o meno di accettazione da parte degli altri forumisti, o se trattasi di fonte giustificata dalle conoscenze delle carte e degli atti posti in essere....questa mi sembra una tua considerazione personale...ma molto personale..... [V]
goafan
Utente Registrato
COLLEGAMENTI AEREI SARDEGNA, OK UE CON CONDIZIONI
(ANSA) - BRUXELLES - La Commissione Ue ha autorizzato l'introduzione da parte dell'Italia di oneri di servizio pubblico su 16 rotte che collegano tre aeroporti della Sardegna con i principali scali italiani, applicando tuttavia alcune condizioni per evitare restrizioni all'avvio di nuovi collegamenti aerei. Lo ha reso noto l'euroesecutivo, sottolineando che spetta all'Italia valutare le esigenze di mobilita' dei residenti in Sardegna, tenendo conto della necessita' di eventuali oneri, ma Bruxelles chiede anche all'Italia di modificare alcuni aspetti di quelli attualmente in vigore ricordando ''i principi guida per la loro applicazione da parte degli Stati membri''. ''Gli oneri di servizio pubblico possono essere una garanzia di mobilita' per gli abitanti delle regioni periferiche, e in particolare delle isole, quando il mercato non riesce a garantire da solo le frequenze e le capacita' ritenute necessarie'', ha spiegato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti. ''Tuttavia, gli oneri di servizio pubblico in questione non devono chiudere abusivamente il mercato e proteggere dalla concorrenza un mercato redditizio: e' fondamentale - ha osservato Barrot - che permettano al maggior numero possibile di compagnie aeree di effettuare voli e ai residenti di beneficiare dell'offerta migliore al prezzo minore''. Il primo agosto 2006 la Commissione aveva avviato un'indagine formale sugli oneri di servizio pubblico imposti dall'Italia su diverse rotte fra il continente e la Sardegna. La Commissione ha deciso di non mettere in discussione il principio degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti in questione, ma ne autorizza l'applicazione soltanto se diverse condizioni imposte dai decreti che li introducono sono soppresse o modificate. In particolare, la Commissione ha precisato che ''la prima fase degli oneri di servizio pubblico deve rimanere aperta a qualsiasi operatore rispetti le condizioni previste; la durata fissata per assicurare la continuita' di servizio deve essere ragionevole e non superiore a un anno; le autorita' non devono impedire ai vettori aerei di prestare servizi sulle linee interessate al di la' dei requisiti minimi; le autorita' non possono subordinare il diritto dei vettori aerei di prestare servizi su una rotta fra due citta' all'obbligo di operare su un'altra rotta fra due citta'; la necessita' di mantenere l'imposizione di oneri di servizio pubblico su ogni rotta e il livello di tali oneri dovrebbero essere riesaminati almeno una volta all'anno e ogni volta che un nuovo vettore inizia a effettuare o notifica l'intenzione di effettuare voli sulla rotta in questione''. L'Italia dovra' notificare alla Commissione le misure adottate per applicarle entro il primo agosto prossimo.(ANSA). PUC
CIAO
_goa
(ANSA) - BRUXELLES - La Commissione Ue ha autorizzato l'introduzione da parte dell'Italia di oneri di servizio pubblico su 16 rotte che collegano tre aeroporti della Sardegna con i principali scali italiani, applicando tuttavia alcune condizioni per evitare restrizioni all'avvio di nuovi collegamenti aerei. Lo ha reso noto l'euroesecutivo, sottolineando che spetta all'Italia valutare le esigenze di mobilita' dei residenti in Sardegna, tenendo conto della necessita' di eventuali oneri, ma Bruxelles chiede anche all'Italia di modificare alcuni aspetti di quelli attualmente in vigore ricordando ''i principi guida per la loro applicazione da parte degli Stati membri''. ''Gli oneri di servizio pubblico possono essere una garanzia di mobilita' per gli abitanti delle regioni periferiche, e in particolare delle isole, quando il mercato non riesce a garantire da solo le frequenze e le capacita' ritenute necessarie'', ha spiegato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti. ''Tuttavia, gli oneri di servizio pubblico in questione non devono chiudere abusivamente il mercato e proteggere dalla concorrenza un mercato redditizio: e' fondamentale - ha osservato Barrot - che permettano al maggior numero possibile di compagnie aeree di effettuare voli e ai residenti di beneficiare dell'offerta migliore al prezzo minore''. Il primo agosto 2006 la Commissione aveva avviato un'indagine formale sugli oneri di servizio pubblico imposti dall'Italia su diverse rotte fra il continente e la Sardegna. La Commissione ha deciso di non mettere in discussione il principio degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti in questione, ma ne autorizza l'applicazione soltanto se diverse condizioni imposte dai decreti che li introducono sono soppresse o modificate. In particolare, la Commissione ha precisato che ''la prima fase degli oneri di servizio pubblico deve rimanere aperta a qualsiasi operatore rispetti le condizioni previste; la durata fissata per assicurare la continuita' di servizio deve essere ragionevole e non superiore a un anno; le autorita' non devono impedire ai vettori aerei di prestare servizi sulle linee interessate al di la' dei requisiti minimi; le autorita' non possono subordinare il diritto dei vettori aerei di prestare servizi su una rotta fra due citta' all'obbligo di operare su un'altra rotta fra due citta'; la necessita' di mantenere l'imposizione di oneri di servizio pubblico su ogni rotta e il livello di tali oneri dovrebbero essere riesaminati almeno una volta all'anno e ogni volta che un nuovo vettore inizia a effettuare o notifica l'intenzione di effettuare voli sulla rotta in questione''. L'Italia dovra' notificare alla Commissione le misure adottate per applicarle entro il primo agosto prossimo.(ANSA). PUC
CIAO
_goa
Diciamo che la continuità Sarda, escluso le rotte onerate (BLQ-AHO, TRN-AHO e altre 4/5 credo), ha il vantaggio di non costare nulla direttamente allo Stato/Regione.
Per i Sardi è sicuramente una ottima cosa per la certezza di poter avere un numero minimo di collegamenti tutto l'anno e a un prezzo fisso (che non è certo economico, ma mi sembra giusto per la flessibilità offerta dalla tariffe).
Per i non Sardi che desiderano recarsi in Sardegna in aereo dall'Italia continentale con la formula del fai da te (senza quindi il pacchetto con un volo charter) tuttavia le tariffe previste risultano essere molto onerose, al punto che sia IG che AP hanno spesso messo in vendita per i non residenti delle tariffe speciali con restrizioni al pari di altre rotte dei rispettivi network, dato che la tariffa non residenti è un Y piena in flessibilità e di prezzo quindi ragguardevole.
Il fattore dell'esclusività è tuttavia dettato dal fatto che la continuità impone obblighi di frequenza e di aeromobile, che in inverno causano perdite ai vettori, ma la consapevolezza dei guadagni estivi fa si che accettino di operare regolarmente tutto l'anno.
E' indubbio che il metodo migliore di agevolazione per i residenti in un isola è il modello Baleari/Canarie. Tuttavia in un simile modello lo Stato dovrebbe sborsare decine di milioni di Euro all'anno, e siamo realisti, oggi come oggi di soldi nelle casse pubbliche ce ne stanno pochi.
Per i Sardi è sicuramente una ottima cosa per la certezza di poter avere un numero minimo di collegamenti tutto l'anno e a un prezzo fisso (che non è certo economico, ma mi sembra giusto per la flessibilità offerta dalla tariffe).
Per i non Sardi che desiderano recarsi in Sardegna in aereo dall'Italia continentale con la formula del fai da te (senza quindi il pacchetto con un volo charter) tuttavia le tariffe previste risultano essere molto onerose, al punto che sia IG che AP hanno spesso messo in vendita per i non residenti delle tariffe speciali con restrizioni al pari di altre rotte dei rispettivi network, dato che la tariffa non residenti è un Y piena in flessibilità e di prezzo quindi ragguardevole.
Il fattore dell'esclusività è tuttavia dettato dal fatto che la continuità impone obblighi di frequenza e di aeromobile, che in inverno causano perdite ai vettori, ma la consapevolezza dei guadagni estivi fa si che accettino di operare regolarmente tutto l'anno.
E' indubbio che il metodo migliore di agevolazione per i residenti in un isola è il modello Baleari/Canarie. Tuttavia in un simile modello lo Stato dovrebbe sborsare decine di milioni di Euro all'anno, e siamo realisti, oggi come oggi di soldi nelle casse pubbliche ce ne stanno pochi.
La gente va comunque in Sardegna, costi quel che costi. Alla fine anche Formentera è su quei prezzi se non più cara, eppure è una delle mete in assoluto più gettonate dai turisti italiani.
Va anche detto che gli arrivi turistici in Sardegna sono in costante aumento, anche dall'estero, sinonimo che continuità o no, i turisti la scelgono comunque (molti vi hanno anche la seconda casa o casa di amici).
mi chiedo come può un moderatore di un forum come questo esprimersi in questo modo....: sconcertante!
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
Le opinioni sono personali e come tali vanno rispettate
Ok, ma viste le insinuazioni che vengono fatte andrebbero anche sostanziate IMHO!
finalmente....qualcuno che ha centrato il vero problema: prendo l'aereo 3 volte la settimana per fiume e linate....da quando esiste la continuità territoriale spendo 110,00 Euro tasse incluse con IG parto alle 7.00 e rientro alle 22.30...prima ne spendevo esattamente 290,00...ah..mi sposto per lavoro..non per farmi la vacanza!
ma che ignoranti che siamo noi sardi....non capiamo l'importanza della continuità territoriale.....del monopolio ecc....ecc.....
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
Le opinioni sono personali e come tali vanno rispettate
Opinioni personali? chiedo venia se no ho capito il senso del messaggio del Moderatore...ma credo che di personale ci sia solo un accusa nei confronti di una Società..tra l'altro fatta da una persona che, come ha dimostrato, non è proprio conoscente del problema "continuità territoriale" in quanto non sono le vacanze e i turisti i veri problemi degli spostamenti in Sardegna....
goafan
Utente Registrato
E uno che parte da Bolzano piuttosto che da Linate deve invece pagarsi il prezzo pieno (o meglio, di mercato)? Va a lavorare pure lui...
CIAO
_goa
la solita guerra sulla continuità territoriale: riassumendo a grandi linee... sardi a favore, continentali contro
e qui possiamo discuterne ma allora si va oltre la "Continuità Territoriale" e oltre le motivazioni per cui essa è nata..il problema allora è molto più ampio..il problema allora sarebbe il trasporto aereo in Italia....
Semplice perchè io sono residente.....e usufruisco della tariffa in continuità territoriale...quando da Roma vado a Milano pago lo stesso importo che paga tutto il resto delle persone in Italia..mi scelgo la compagnia che offre il biglietto meno costoso..però se io non ho i soldi perchè il viaggio in aereo mi costa troppo, ho anche altre possibilità, il taxi, il treno, l'autonoleggio...anche volendolo fare da Olbia mi viene un pò in salita....anche perchè ci sta una piccola pozzanghera d'acqua che divide i due entroterra....
A me piace badare ai numeri.
I miei numeri sono un biglietto LIN-CAG comprato due anni fa, per il ponte del 2 giugno. Allora non c' era la continuità territoriale e pagai 112.29 euro, meno di di quanto paga adesso un residente.
Ora non è mai possibile spendere meno di 268.91 euro, anche volando nei giorni e nelle ore meno richieste.
Quest' anno a giugno vado a Lisbona e a Copenhagen, spendendo molto meno, per tratte ben più lunghe. E' chiaro che tutto l' attuale sistema è fatto per ciucciare soldi e infilarli nelle tasche di Meridiana, la quale si accontenterebbe di 147.81 euro per portarmi a Catania. Già, perché lì c' è la concorrenza.
I miei numeri sono un biglietto LIN-CAG comprato due anni fa, per il ponte del 2 giugno. Allora non c' era la continuità territoriale e pagai 112.29 euro, meno di di quanto paga adesso un residente.
Ora non è mai possibile spendere meno di 268.91 euro, anche volando nei giorni e nelle ore meno richieste.
Quest' anno a giugno vado a Lisbona e a Copenhagen, spendendo molto meno, per tratte ben più lunghe. E' chiaro che tutto l' attuale sistema è fatto per ciucciare soldi e infilarli nelle tasche di Meridiana, la quale si accontenterebbe di 147.81 euro per portarmi a Catania. Già, perché lì c' è la concorrenza.
Ma mi (ci) spieghi perché questa "pozzanghera d'acqua" separa solo i sardi dal continente e non i continentali dalla Sardegna???
Perché le agevolazioni debbano essere unicamente one-way?
Io sono a favore della continuità territoriale se questa aiuta ad abbattere i problemi di collegamento tra varie zone del paese, non se discrimina cittadini italiani e cittadini italiani...
Per il resto quoto anch'io Marcogiov.