CargoItalia sospende le operazioni, compagnia in liquidazione


Ora lo so che è Natale e siamo tutti più buoni, ma non raccontiamoci storielle di realtà rosee tra di noi.

Se dopo 2 anni e mezzo di operazioni e con una flotta relativamente piccola (3 aerei) si sono accumulate perdite da bilancio 2009/2010 e previsionale 2011, superiori ai 25 milioni di Euro (giusto per confronto nel 2010 le perdite erano state 10,8 milioni, mentre la società ha chiuso i sette mesi del 2011 con un fatturato di 53,4 milioni e una perdita di 10,2 milioni (fonte: Milano Finanza)), ed essendo necessario metterci altri 18 milioni, in un contesto economico negativo e con dati di gestione con un trend negativo, evidentemente c'era qualcosa che non andava.

I soci e le banche non sono enti di beneficenza, se il capitale investito non viene remunerato, ma bruciato, cosa mai avrebbero dovuto fare?
 
Io oggi ho visto EI-EMS a FRA parcheggiato dove di solito mettono i wb in sosta lunga dal lato opposto dei terminal. Stava tra un A343 e un altro M11 LH.

Esatto! io ieri ne ho visti due in quella zona. Uno vicino alla testata della pista, un altro più vicino alla zona LH Cityline
 
I due MD11 si trovano a FRA perche' li' il lessor puo usufruire dei servizi di manutenzione e storage di Lufthansa Technik per questo tipo di macchina.
Inoltre CargoItalia non ha lasciato pendenze in giro, quindi non c'e' ragione per portarlo in un posto..."sicuro" ( = dove un giudice non potrebbe bloccarlo seguendo l'istanza di un creditore).
 
MF-Dow Jones News

Cargoitalia: Leali chiede risarcimento 30 mln a Enac (MF)
MILANO (MF-DJ)

--Oltre all'azione nei confronti del competitor Cargo lux,
Alcide Leali, proprietario e fondatore di Cargoitalia ha fatto ricorso
contro l'ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) chiedendo un
risarcimento di 30 milioni.

Cargoitalia, spiega MF, non e' riuscita a fronteggiare la concorrenza
("decisamente sleale" la definisce Leali nella causa legale) di Cargolux,
il colosso del trasporto merci lussemburghese che negli ultimi due anni ha
di fatto sabotato gli operatori che volavano da Milano Malpensa, come
Cargoitalia.

La denuncia di Cargoitalia si fonda su due pilastri: la vera natura
societaria di Cargolux Italia e la rapidita' con la quale l'Enac, nel
2009, le ha concesso la licenza di volo in Italia. Cargolux, secondo
quanto scrivono nel ricorso i legali di Leali, e' invece di fatto
un'azienda straniera, visto che ha solo un socio di minoranza italiano,
Francesco Rebaudo (2%). Per di piu', fanno notare Pierallini e Clarizia,
il concorrente non sarebbe adeguatamente strutturato avendo un organico di
soli 12 dipendenti e un capitale sociale minimo (6 mln) contro i 28,9 mln
di Cargoitalia (ai quali si sommano i 38,9 mln di investimenti in conto
capitale). Inoltre, Cargolux Italia, che dal 2009 non ha depositato
all'Enac un business plan (se non sotto forma di bozza), non ha
un'attivita' indipendente dato che i ricavi (78,76 mln) sono interamente
maturati a favore della capogruppo Cargolux Sa.
red/vit

(fine)


http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201112290940101745&chkAgenzie=PMFNW
 
Potrebbero riprendere cambiando nome CargoItaliaLux....

Magari sto giro gli va bene...... peccato che dalle ceneri di Ocean nessuno ha capito ancora nulla in Italia...... stessi errori stessi Italiani stessa Fine.....

Ciao Buonanno...
 
Un vero peccato.. era una bella sfida ma, come sempre, in Italia non si sa fare sistema, ognuno pensa al suo tornaconto e rimaniamo sempre "l'Italietta" ... :(
 
MALPENSA Cargoitalia, altro dramma consumato a Malpensa. Dalla mobilità, alla cassa integrazione.

L'azienda si occupava di traffico aereo merci, rimessa in pista da Alcide Leali di Alis nel 2009 dopo il taglio dei voli cargo di Alitalia: il 21 dicembre la sospensione delle operazioni di volo e la messa in liquidazione della società, hanno portato all'incontro di ieri con le organizzazioni sindacali per aprire la procedura di mobilità e mettere sul tavolo i licenziamenti collettivi. «Presupposto», ha commentato la stessa Cargoitalia «per non dichiarare il fallimento».

Da parte sindacale, il rigetto della procedura e la richiesta di cassa integrazione straordinaria a zero ore per i prossimi due anni per i 64 dipendenti ancora in forze in azienda: 10 comandanti, tre primi ufficiali, 10 secondi ufficiali, 11 quadri e 30 impiegati. La cassa partirà dal 1 febbraio e, grazie al fondo del trasporto aereo, arriverà a garantire circa l'80 per cento della retribuzione. «Si tratta di persone che non sono vicine alla pensione e che si spera possano spendere la loro alta professionalità in altre realtà», auspica Dario Grilanda, segretario generale della Fit Cisl di Varese. «Dinanzi a una società che non ha più un futuro perché ha chiuso le proprie attività nel mercato italiano, abbiamo potuto soltanto allungare "l'agonia"».

Il sindacato ha chiesto piani di formazione per il personale.
«Non abbiamo iscritti in Cargoitalia e abbiamo dovuto conoscere dinamiche

«Ci dispiace e ci pesa che il nostro ruolo sia ormai soltanto quello di gestire procedure di cassa e di mobilità. Malpensa, fonte di occupazione per anni e principale azienda della provincia, non offre speranze lavorative per il futuro», commenta amareggiato Grilanda. «Siamo come davanti a un cimitero».

Intanto altro dramma, Globe Ground. Martedì un incontro con Lufthansa.

"La Provincia di Varese"