perchè da quando esiste il WEB/MOBILE check in, a BGY per FR viene accettato solo il MOBILE sul telefono...e fino ad ora nessuno si è lamentato di ciò...il passeggero ha millemila canali per informarsi autonomamente e il gestore aeroportuale non è tenuto a fare da balia
Pello, il tuo post mostra come vi sia da noi un problema culturale, ancor prima che teconolgico o burocratico: da noi si fa così, nessuno si è lamentato e quindi va bene così.
Il post è nato con l'intento di segnalare una procedura sbagliata, e può essere un utile spunto per far emergere quanto viene fatto altrove, dove sono molto più avanti, e per mettere a fattor comune esperienze e innovazioni che altrove sono già realtà consolidate.
Guardiamo altrove allora e proviamo a copiare ciò che di positivo si sono inventati. E poi capiamo quali sono i motivi ostativi che impediscono in Italia di attuare queste best practice, ed infine capiamo anche chi deve fare cosa per metterle in campo. Il fine non è quello di dare colpe, ma di suggerire cambi di marcia.
Tutto ciò perché il mondo sta evolvendo verso l'internet of things, ovvero verso l'estensione e l'utilizzo di Internet nel mondo degli oggetti concreti. Ovviamente il settore dei trasporti in generale è uno dei settori più importanti, e che può aiutare tantissimo a sveltire i tempi, diminuire il numero degli addetti e risparmiare un sacco di soldi. E noi in Italia siamo indietrissimo su questo.
Ieri ho fatto un volo con SAS: la partenza era prevista per le 16.10. Alle 15.50 ancora nulla si muoveva, benché il volo fosse quasi pieno. All'imbarco un solo addetto. Alle 15.50 si inizia: ogni passeggero inserisce in modo autonomo la carta d'imbarco nel lettore; l'addetto verifica solo che non sia cambiato il posto. In 10 minuti viene imbarcato, da una sola persona, un 737-800 quasi pieno. Viene accettata qualsiasi tipo di carta d'imbarco, fisica o su cellulare.
Da noi non si potrebbe fare?
Certo che sì! Da noi c'è la sostanziale variante che è necessario esibire il documento d'identità. Io me la immagino così: il passeggero inserisce la carta d'imbarco e porge il documento; l'addetto visualizza il nome a schermo a caratteri cubitali e guarda il nome.
Non è difficile. Basta
formare gli addetti ed
educare i viaggiatori. Se altri lo fanno, possiamo, con fatica, farlo anche noi. Bisogna volerlo, e bisogna avere il coraggio di mettere in discussione ciò che non va.