AZ/CAI: ipotesi su futuro network e flotta


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chiedo lumi...ma consideravo cio'...
perche' in generale l'america latina o meglio centrale...è quasi del tutto assente... normalmente e nn solo i voli charter...sono pieni zeppi..
 
chiedo lumi...ma consideravo cio'...
perche' in generale l'america latina o meglio centrale...è quasi del tutto assente... normalmente e nn solo i voli charter...sono pieni zeppi..

Io, come molti forumisti, sono sempre stato dell'idea che AZ avrebbe dovuto specializzarsi nel Sud/Centro America (yield molto alti e coefficienti di riempimento sopra la media) e rotte come le attuali CCS/EZE/GRU e potenziali GIG/BOG/LIM/GYD/UIO sarebbero ottime destinazioni, ma purtroppo AZ ha voluto fare la gobal carrier con poco successo, pochi aerei e due "hub", per la serie chi vuole la botte piena e la moglie ubriaca...

Secondo me si deve aspettare un attimo prima di pianificare il network; in primis lo studierei in base alla propria alleanza insieme alle primarie esigenze di mercato, o meglio cosa "tira" dal mio paese, come del resto fanno le medie/piccole compagnie (della quale fa parte Alitalia, le grandi sono cose da 220 e più aeromobili) poi in base ad altro. Sparare rotte senza senso tanto perché se non operi su Pechino o Shanghai sei uno sfigato mi sembra stupido, tanto più nel momento in cui si pianificano collegamenti con frequenze del tutto inappropriate ed aeromobili inadatti. Insomma si è chiusa una porta e si sta spalancando un portone per cui vediamo di metterci testa questa volta.
 
allo stato attuale se fossi l'AD di CAI è una cosa che fare. Consolido FCO e quando è chiara la divisione LIN/MXP sposto i voli.

Nel frattempo punterei a razionalizzate le frequenze domestiche AP/AZ su LIN per aumentare le frequenze sulle destinazioni Europee, sempre da LIN.

Questa operazione, seppur impopolare tra i frequentatori del forum, sarebbe ben apprezzata dal mio CFO e dai soci poichè limiterei il drenaggio dalla dote finanziaria iniziale di CAI e mi garantirebbe da subito un costante flusso di cassa.

A livello startegico mi posizionerei su FCO in modo tale da fare capire ai miei competitors che quella è casa mia e di non venire a "rompere". Su Milano finchè LIN è aperto qualunque investimento su MXP (LH incluso) sarà sempre zoppo e mi lascierà aperte le porte per poter fare il mio ingresso in gran stile su Milano in un secondo tempo, quando LIN sarà ridotto.


Quoto te ma e' un discorso generale.

Cosa rispondere a Pelush sul fatto che mettere l'hub sul 41° parallelo invece che sul 45° costa 400 mln/anno di solo carburante?

Le rotte europee sono evidentemente in prevalenza verso nord, o al massimo est e ovest, quasi mai a sud.

Le rotte intercontinentali che contano tendono ad essere molto settentrionali, e per lo stesso sudamerica non ci sono molte differenze.

Le rotte domestiche pesano per il numero di pax, ma tendono ad essere molto brevi, inoltre sono destinate ad essere significativamente erose dall'alta velocita'.

Poi Pelush calcola solo il carburante (ripeto, non ho idea di quanto accurata sia la stima, ma penso che sappia far di conto), ma tenere gli aerei piu' tempo per aria significa spendere di piu' anche per ammortamento dei mezzi e personale, voci che incidono parecchio anche loro.

Non sono bruscolini.

Merita una risposta.
 
AZ ha mollato mxp perchè, a loro dire, procurava delle perdite.
Ora, mi chiedo, tali perdite sono diminuite o aumentate dopo lo spostamento?

Vista la fine fatta non credo siano diminuite, anzi...
Scusa ma potrei dirti... e come fai a dire che a MXP non siano peggiori? La fine che ha fatto Alitalia non è certo dipesa dallo spostamento... era un processo senza ritorno.
Messo così è un discorso senza soluzione.
presa singolarmente ogni possibile concausa della debacle finanziaria-economica-gestionale di AZ è solo minima, ininfluente e di solito si aggiunge "sono ben altre le cause".
Piuttosto singolare.
Si citano gli stipendi perchè solitamente la vice stipendi è sempre rilevatne per un'azienda, ma alla fine si scopre che se i dipedenti anche lavorassero a gratis, AZ perderebbe.
Si cita MXP e il eprsonale "navettato" su e giù per la penisola, ma poi non sembra essere cosi costoso.
Si cita l'eccessivo consumo degli MD80 e poi si scopre che essendo ammortizzati....
Ogni tanto salta fuori che certi privilegi sarebbero la rovina aziendale e poi si dice che va bene così.
Insomma..... dove diavolo è sto buco che succhia(va?) 2 mil di euro al giorno??
 
Nel frattempo punterei a razionalizzate le frequenze domestiche AP/AZ su LIN per aumentare le frequenze sulle destinazioni Europee, sempre da LIN.
Una mossa del genere, sebbene sensata in un'ottica di generazione di cassa, renderebbe ancora più difficile il ridimensionamento di LIN in futuro.

In un'ottica di lungo periodo il dente va tolto subito: creare l'hub a MXP e spingere per il ridimensionamento di LIN.
 
Forse il ridimensionamento di LIn è cosa tuttaltro che remota ... ci trrei a precisare che fa parte dell'accordo CAI-Governo, pertanto se stavolta LIN non crolla il governo paga.

Il conto che ho fatto io è semplicemente stato fatto attracerso un foglio xls con cui ho schiaffato le rotte nel great circle mapper, mettendo 3 frequenze/day per i medi raggi ed una per i lunghi (un po' a spanne, ma dovrebbe essere realistico). Ne è venuta fuori una differenza di miglia percorse spaventosamente grande!
SU tutte le destinazioni che offriva AZ nel 2007 (sono quelle che avevo) ne viene fuori che solo 18 rotte sono sensibilmente convenienti da FCO (risparmio > 100 miglia) mentre tutto il resto convieneda MXP (quella peggiore è la LHR con 300 miglia di differenza).
Il totale miglia di difefrenza tra MXP e FCO è di circa il 27%.

SUl fatto che restare a FCO produca flusso di cassa utile all'istante avrei quache dubbio vista la povertà di mercato di riferimento, consideriamo che l'Hubbe riempiva quest'estate in piena stagione turistica, nella staghione invernale a FCO riempiono bene i nazionali il resto dell'LF peggiora parecchio.
 
Forse il ridimensionamento di LIn è cosa tuttaltro che remota ... ci trrei a precisare che fa parte dell'accordo CAI-Governo, pertanto se stavolta LIN non crolla il governo paga.

Il conto che ho fatto io è semplicemente stato fatto attracerso un foglio xls con cui ho schiaffato le rotte nel great circle mapper, mettendo 3 frequenze/day per i medi raggi ed una per i lunghi (un po' a spanne, ma dovrebbe essere realistico). Ne è venuta fuori una differenza di miglia percorse spaventosamente grande!
SU tutte le destinazioni che offriva AZ nel 2007 (sono quelle che avevo) ne viene fuori che solo 18 rotte sono sensibilmente convenienti da FCO (risparmio > 100 miglia) mentre tutto il resto convieneda MXP (quella peggiore è la LHR con 300 miglia di differenza).
Il totale miglia di difefrenza tra MXP e FCO è di circa il 27%.

SUl fatto che restare a FCO produca flusso di cassa utile all'istante avrei quache dubbio vista la povertà di mercato di riferimento, consideriamo che l'Hubbe riempiva quest'estate in piena stagione turistica, nella staghione invernale a FCO riempiono bene i nazionali il resto dell'LF peggiora parecchio.

Concordo.
Secondo me per dare un taglio col passato, sarebbe ottimo puntare e bene solo su MXP. Non lo dico per questioni fanta-politiche.
Ma FCO è ormai troppo congestionato, la qualità ne risente, invece su Malpensa ci si può ancora lavorare e i lavori che si prevedono per l'Expo 2015 ne accellereranno la crescita (intendo quindi maggiore capacità, servizi infrastrutturali etc...).
 
Il thread aperto da Billypaul è molto interessante ma finché non sarà chiaro il futuro partner di CAI, le discussioni su Network e flotta saranno inevitabilmente da prendere per quello che sono.

Io mi auguro che nei prossimi giorni questo thread possa vivere una "seconda vita" partendo, nelle nostre analisi, dal dato di fatto rappresentato dal nuovo partner internazionale, che mi auguro venga presto svelato.

Fino a quel momento, basi, composizione della flotta, rotte, ecc... restano entità fin troppo astratte.
 
Rotte sono 137
Intercontinentali 18, di cui 5 nuove: Rio, Dakar, Pechino, Shanghai e Seoul, rispetto alle 16 servite da AZ (le destinazioni passeranno dalle 12 coperte oggi da AZ alle 16 previste dal piano). Internazionali 64 che copriranno 41 destinazioni, sostanzialmente in linea con le destinazioni coperte oggi da AZ Domestiche 55 (44 servite oggi da AZ) con una quota di mercato che passa dal 30% di Alitalia al 55% della Nuova Compagnia (destinazioni coperte invariate a 24).

Crescita dei passeggeri al 2013
La crescita stimata pari a circa 2 milioni di passeggeri a partire dal 2009 (circa 28 milioni di passeggeri, sostanzialmente in linea con il 2008); maggiori destinazioni intercontinentali comporteranno più aerei di lungo raggio e circa 500.000 passeggeri in più su tali rotte (impatto sulla crescita dei ricavi pari a circa 400 mln di euro).

Flotta
Rinnovo di tutta la flotta in 3/4 anni 60 nuovi aerei entro il 2013 (16 nel 2009 e 44 al 2013) Alitalia ha un’età media della flotta pari a 12,4 anni, nel 2013 l’età media della Nuova Alitalia scenderà ad 8 anni (8,6 anni nel 2009) Razionalizzazione da 9 a 4 famiglie di aerei Investimenti industriali sulla flotta pari a circa 1,7 mld di euro Valore della flotta pari a circa 4,2 mld di euro.

I numeri
Alitalia e AirOne oggi conterebbero una flotta di 202 aerei (dei 239 complessivi 37 sono già fermi per «anzianità di servizio») Grazie al piano Fenice e all’aggregazione dei 2 vettori si verificheranno significative sinergie derivanti da: non sovrapposizione di rotte tra AZ e AirOne (circa 15 aerei risparmiati), non duplicazione di voli tra Malpensa e Linate (circa 12 aerei risparmiati), maggior utilizzo degli aerei in uso (circa 25 aerei risparmiati). Considerando da ora tali miglioramenti la flotta conterebbe circa 150 apparecchi. La Nuova Alitalia nel 2009 conterà 153 aerei e 158 nel 2013 considerando un ricambio continuo di aerei obsoleti con nuovi apparecchi.

Aerei lungo raggio
Nel 2013 aumenterà il numero degli aerei per il lungo raggio dagli attuali 21 a 27. Dei 21 attuali verranno fermati - nel periodo 2009/2013 - 9 aerei a fronte di 15 aerei di nuova generazione destinati alle rotte intercontinentali.


Network «point-to-point»
L’attuale modello operativo di Alitalia è focalizzato sulle connessioni per le rotte intercontinentali (a fronte di una domanda prevalentemente di breve-medio raggio) ed è caratterizzato dalla frammentazione dell’offerta su due Hub (Malpensa/Fiumicino), entrambi nettamente sotto massa critica e alimentati «forzatamente» da tutte le principali città italiane ed europee con costi estremamente elevati.

Il Piano Fenice nasce quindi da una precisa necessità di discontinuità rispetto al passato e prevede l’adozione di un modello operativo basato su un network «punto-a-punto» sul breve-medio raggio, con quote dominanti nei principali aeroporti serviti mediante un decentramento delle attività su 6 «basi operative».

Le 6 basi operative previste sono: Venezia, Milano (Linate/Malpensa), Torino, Roma (Fiumicino), Napoli e Catania. Le «basi operative» sono state individuate tra quelle che offrono: a) un significativo bacino di passeggeri b) una presenza continuativa di aeromobili della stessa famiglia con sosta notturna (min. 3 per base); c) membri di equipaggio dislocati nelle singole basi con inizio e fine turno in base; d) manutenzione di linea eseguita in notturna presso la base; e) Fenice quale operatore di riferimento sia come frequenze che come quota di mercato; f) voli diretti domestici e internazionali giustificati dai traffici punto-punto; g) forte visibilità locale in termini commerciali e di marketing

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200809articoli/36838girata.asp
 
@Mati777 io non credo piu' alle favole da un po'...

Ripeto il mio pensiero...e' assolutamente inutile parlare di rotte oggi che non c'e' ancora neanche una compagnia aerea ma solo una srl messa in piedi da 16 furbetti dell'aria/armata brancaleone/cordata italiana ognuno scelga il termine che per lui meglio li rappresenta.
 
Risparmi di flotta:
-15 = non sovrapposizione di rotte tra AZ e AirOne
-12 = non duplicazione di voli tra Malpensa e Linate
-25 = maggior utilizzo degli aerei in uso
tot 52: larga parte degli MD80

Consegna nuovi aerei:
16 nel 2009: quindi per la fine del 2009 ciao ciao maddog
44 2010-2013 fuori i B737 e B767

4 Familie di aerei: A32X, A330/340, B777, CRJ.

Lungo raggio:
si parte con 21. Quindi con 9 767-300ER? Ora si le rotte annunciate possono essere coperte decentemente...
 
@Mati777 io non credo piu' alle favole da un po'...

Ripeto il mio pensiero...e' assolutamente inutile parlare di rotte oggi che non c'e' ancora neanche una compagnia aerea ma solo una srl messa in piedi da 16 furbetti dell'aria/armata brancaleone/cordata italiana ognuno scelga il termine che per lui meglio li rappresenta.

Saranno anche furbetti dell'aria ma è già un buon punto di inizio vederli sborsare tutti quei quattrini e che, sopratutto, non provengono dalle nostre tasche.
Per ulteriori giudizi aspettiamo la realizzazione del MasterPlan e 3/4 anni di gestione. Se è vero come dicono entro il 2013 si dovrebbero già vedere i primi risultati e il pareggio di bilancio.
 
Ma scusate sento sempre parlare dei 340, però non ho mai avuto riscontro reale, da dove arrivano le news sui 340? Si sa se seconda mano o nuovi? e se di seconda mano da che compagnia? e di che tipo 200/300/500/600?
 
Ma scusate sento sempre parlare dei 340, però non ho mai avuto riscontro reale, da dove arrivano le news sui 340? Si sa se seconda mano o nuovi? e se di seconda mano da che compagnia? e di che tipo 200/300/500/600?

Di A340 non ne ha mai parlato nessuno. Di reale ci sono solo le opzioni di Toto per i 12 330 e 12 350X....che poi vengano riscattati tutti ho i miei dubbi.
Sicuramente la speranza è vedere quei 24 aerei nuovi fiammanti con livrea "italiana" sfrecciare per i cieli dei 5 continenti...ma per ora resta tutto sul piano dei sogni.
 
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