Citazione:Messaggio inserito da Pelush
Martedì sera mi è arrivata una interessante busta da parte del Politecnico che conteneva un fascicolo redatto da alcuni docenti, ricercatori, e da un paio di vecchie e note faccie del panorama SEA che ora lavorano per SACBO (morghen et alii)
arlavano di deu senari relativi all'incremento di domanda voli sugli aeroporti del nord italia ....
con mia massima sorpresa ci leggo che MXP arriverà al 100% della capacità teorica tra tre anni ed avrà un carico insostenibile tra cinque.
Mi sono spaventato, ho chiamto il mio vecchio conoscente che mi ha detto che quelli indicati sono scenari di minima, che nonostante una possibile dipartenza di AZ da MXP c'è una tale pressione per l'apertura di collegamenti da MXP sia merci che passeggeri, anche a lungo raggio, che l'aeroporto con le infrastrutture attuali non ce la farà.
La terza pista non è un opzione, è un obbligo!
la ricostruzione del T2 sarà necessaria a brevissimo termine.
si dovranno trovare spazi e piazzole per i cargo che sono attesi in cinque anni con volumi tripli degli attuali.
Diciamo che come scusa per fare la terza pista è sempre valida

Però facendo 2 conti viene fuori che oggi il traffico o/d su Milano è di 10 + 15 ml di pax. Se i transiti andranno persi con la dipartita di AZ di spazio ce ne sarà parecchio. Considerando un tetto di 14ml di pax a Linate e 22 a MXP si hanno ancora 9ml di pax da guadagnare. Con il terzo satellite MXP salirà a 30, quindi direi che rinunciando all'hub e riaprendo LIN si potrebbe essere a posto per ancora più di un decennio. Ovviamente è masochistico però temo che lo scenario che valuta il poli sia in qualche modo legato allo stato attuale in cui c'è una vacca grassa da mungere...