Alitalia, decolla il piano Fenice


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
con il passare del tempo tutto sembra più bello, i ricordi migliorano, ma il piano AF era tutt'altro che un piano di rilancio e investimenti.

e chi ha parlato del piano AF??? io voglio sapere dov'è finito l'imprenditore del futuro alias l'abruzzese. questa farsa era iniziata come ASTA PER LA VENDITA DI ALITALIA, non di AirOne!
 
e chi ha parlato del piano AF??? io voglio sapere dov'è finito l'imprenditore del futuro alias l'abruzzese. questa farsa era iniziata come ASTA PER LA VENDITA DI ALITALIA, non di AirOne!

Non era una farsa. Lui ha fatto a suo tempo la sua proposta d'acquisto ed è stata bocciata. Allora, visto il mutare della situazione dell'aviazione civile mondiale ha cambiato le carte in tavola e si è detto pronto a conferire la sua azienda nella NewCo nascitura.
Sono valutazioni aziendali, se vogliamo parlare di farsa allora pensiamo a come è stata gestita in tutti questi anni.
 
perche' questo progetto cosa e' serio ? a me sembra un bel regalone a tutti i partecipanti
 
Questa parte mi fa imbestialire: perche' i managers (o presunti o sedicenti tali) delle aziende pubbliche, strapagati in genere per far sfoggio di incompetenza, devono anche godere di questi salvagente legali ?

Sei un dirigente, rappresenti l'azienda: ti prendi la responsabilita' delle tue azioni; se non te la senti voti contro o ti dimetti. Punto !
sante parole! ma come sempre succede (e i non amnati della dietrologia sopportino la frase) è sempre stato così dalle nostre parti. Fanno il gioco dei quattro cantoni, ma sono in 3, così sono sicuri di avere un posto (e il fortunato due!)
Cadono sempre in piedi.
Non arrivano mai alla fine del loro mandato così si beccano anche le penali per anticipato termine del rapporto di lavoro.
Lasciano le Ferrovie e vanno a Alitalia, lasciano Alitalia e vanno all'Enel, poi all'Eni e quello dell'Eni va alle ferrovie per poi spostarsi all'Enel...altro che i girotondi di Moretti...questa è una giostra a più piani!

il contro è che al momento non c'è all'orizzonte un management di stampo aeronautico portato in dote dai compratori.
Già..altro piccolo dettaglio....:(

Per Alitalia si fa avanti Equinox

Il patron Mancuso: è vero,c'è interesse

Equinox annuncia la propria volontà a partecipare alla cordata... .......
Salvatore Mancuso, numero uno del fondo del Granducato,.....

.....a chi gli chiedeva se avrebbe preso parte alla cordata per salvare il vettore con Equinox, la società lussemburghese di private equity da lui fondata.

Un cognome che conferma secoli e secoli di appartenenza al granducato!
Come mai questa compagnia di bandiera italiana, che sarebbe stata salvata da una cordata italiana, vede arrivare capitali (di ritorno??) dall'estero?
E' questo "l'estero" di cui si citava l'interesse per AZ?
Così poi gli eventuali utili..torneranno in Lussembrugo?
 
Ultima modifica da un moderatore:
da appassionato di finanza e di aviazione mi spiace leggere tutta questa negativita' sul piano elaborato da banca intesa. Ci sono alcuni imprenditori che non ricevono alcun regalo diretto ma investono circa 1 miliardo di euro. Ap viene valutata 300 milioni, e 100milioni Toto li reinveste nel nuovo gruppo e diventa vicepresidente (AP ha le call per acqustare i vari 320 ed altro..) - Colaninno dovrebbe investire 150-200mln di eure diventare presidente con Sabelli ad - entrambi buoni manager. Mi sembra una scommessa forte, destinata a rivoluzionare il traballante settore aereo italiano. Chiaramente non e' piacevole lasciare a casa migliaia di persone con ammortizzatori sociali..un pilota che oggi guadagna 5-7 mila eur trovarsi in cassa..o gli A/v - auguro a loro di trovare presto una nuova sistemazione. Con AF all'Italia cosa restava? regalava ai francesi il mercato italiano...pagando tutti gli esuberi..e malpensa bse delle navette per CDG. Seguo Alitalia dai tempi della mancata fusione con Klm, speriamo questa sia la volta buona!
 
La procedura di s-vendita del pseudo-mimistro TPS era una buffonata .... AirOne non ha avuto modo di fare una contro-proposta ... magari da bocciare .. ma andava esaminata .... a chi si scandalizza sulla storia degli amici ricordo mesi e mesi concessi ad AF per fare una due-diligence di una società nel cui CdA sedeva DA ANNI un certo Spinetta ..... la verità è che Prodi e TPS hanno portato AZ alla canna del gas per poter dire "ci dispiace o AF o morte" .... i francesi , che stupidi non sono , volevano approfittare di cotanto omaggio sterilizzando il nord con la storia dei bilaterali per portare tutti a CDG .... così AZ basata a Roma sarebbe diventata Aliterronia ...... beh W la Fenice allora e vaffa ai cugini transalpini... anche loro ben felici di scaricare n-milaesuberi a Fintecna ( = NOI cittadini ) ...
 
appunto, e poi vi meravigliate se vi dico che in un certo senso AZ salva Toto (più del viceversa secondo me)... ne riparleremo.....comunque credo che entrerà nella newco anche se con un ruolo marginale
Infatti...si era partiti dal piano Fenice per salvare Alitalia e si finisce per comperare un'altra compagnia!
Peggio che a Monopoli!

Temo che sia solo il mandolino a mancare.
lo porta Apicella! e poi ci fa anche una bella cantata.

no, si comprano ciò che di buono ha. il punto di partenza di questa newAZ è proprio quello di avere un mercato libero da concorrenti interni per poi trovare qualcuno che si compri questo mercato. un po' quello sche fanno adesso con airOne sperano lo faccia qualcheduno (LH, AF, BA) domani. i furbetti non fanno la Croce Rossa, ma stanno giocando a monopoli: compro AZ con tutto il suo patrimonio mobile (aerei) ed immobile (palazzi e terreni), il governo me la da vergine e l'operazione per ricostruire la verginità la paga lui. inoltre mi compreo il mio primo concorrente interno e mi prendo mercato ed aerei. se l'operazione riesce ( e riesce) nel giro di qualche anno ho un bel bocconcino che nel frattempo vale bei piccioli da rivendere a chi offre di più. in tutta questa operazione la politica si sbrodola che ha salvato la compagnia di bandiera dai barbari gallo-celto-germanici; tra qualche anno dirà che le esigenze di mercato e la necessità di continuare a ricoprire un ruolo da protagonista rendono necessaria l'entrata in un grande gruppo aeronautico mondiale etc etc etc etc etc.....che bello!

fosse andato in porto l'accordo con AF (pieno di punti oscuri e non proprio buoni, ma si poteva trattare ancora) i debiti li pagavan loro, la politica avrebbe perso un protettorato, il mercato interno nazionale avrebbe due players a farsi concorrenza e noi potevamo scegliere con chi volare! ma tant'è! w la fenice!
questo post andrebbe stampato, chiuso in una busta sigillata e riaperta fra 4-5 anni.
Apparirà come il resoconto di ciò che "è appena successo" piuttosto che di una ipotesi sul futuro.

Il pezzo sulla causa SEA era da brivido giuridico poi....
.

Mi vengono altrettanti brividi al pensiero di cosa si escogiterà per la cosiddetta "manleva", anche se di leggi ad personam siamo specialisti.
 
Ultima modifica da un moderatore:
[size=+2]Alitalia: ecco la cordata per il salvataggio[/size]

Alla Ca' de Sass in via Monte di Pietà, sede storica milanese della banca scelta dal Governo come advisor per trovare una soluzione alla delicata situazione della compagnia di bandiera, si è tenuta dunque la prima riunione formale degli imprenditori che si sono detti disponibili ad entrare nella cordata. A loro è stato illustrato - dall'ad in pectore Rocco Sabelli - il piano «Fenice», messo a punto dall'advisor nel corso dell'estate. Secondo le indiscrezioni, il piano prevede un'offerta per la parte sana della compagnia di bandiera e per il pacchetto di controllo di Air One con un numero ancora imprecisato di esuberi. Si tratterà comunque di alcune migliaia: nelle scorse settimane le ipotesi peggiori parlavano di 6mila dipendenti di troppo, secondo il piano. Ma queste indiscrezioni finora non hanno trovato conferme. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, interpellato al Meeting di CL in corso a Rimini, ha rinviato a dopo l'approvazione del piano il momento in cui dovrà occuparsi dello scottante dossier.

Il gruppo dei dieci investitori che hanno preso parte all'incontro - spiegano fonti finanziarie - rappresenta il nuclo principale del capitale della nuova società che rileverebbe le attività di Alitalia. La lista resta comunque aperta a ulteriori contributi. Prima di procedere, a questo punto, sono necessari alcuni passaggi formali a cominciare dalla modifica della Legge Marzano che potrebbe andare in Consiglio dei Ministri giovedì 28 agosto in forma di decreto legge: la modifica consentirebbe di separare in tempi rapidi Alitalia in due società: una "bad company" con le attività in perdita e una "new company" che dovrebbe passare alla nuova cordata. Il giorno successivo è già convocata una riunione del cda Alitalia.

L'incontro si è concluso dopo oltre tre ore. All'uscita nessuno dei partecipanti all'incontro ha rilasciato dichiarazioni, contrariamente a quanto era avvenuto all'entrata. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, il patron di Equinox, Salvatore Mancuso, l'amministratore delegato di Atlantia e di Autostrade Giovanni Castellucci (gruppo Benetton), il patron di Air One Carlo Toto, l'armatore Gianluigi Aponte, Fausto Marchionni del gruppo Ligresti, l'industriale siderurgico Emilio Riva (che però all'ingresso, come Castellucci) ha negato di essere in Intesa Sanpaolo per parlare di Alitalia). Il piano «Fenice» prevede che nel capitale della nuova Alitalia entrino anche Marcellino Gavio, il Fondo Clessidra (rappresentato all'incontro da Sandro Grimaldi) l'imprenditore Marco Fossati (della famiglia cha ha fondato al Star), e il gruppo fiorentino Fingen, fondato dai fratelli Fratini e attivo nell'immobiliare e nell'abbigliamento.

Alla riunione ha preso parte anche Roberto Colaninno, intercettato al termine dell'incontro nella veranda del centralissimo Caffè Trussardi assieme a Sabelli. «Alitalia? Io sono a Milano per vedere il Duomo. Chiedete a Banca Intesa», ha detto Colaninno. Alla riunione hanno partecipato anche il responsabile corporate di Intesa Sanpaolo Gaetano Miccichè e il consulente del Governo, Bruno Ermolli. (Gi.C.)

Estratto da Il Sole 24 Ore Online
 
Non era una farsa. Lui ha fatto a suo tempo la sua proposta d'acquisto ed è stata bocciata. Allora, visto il mutare della situazione dell'aviazione civile mondiale ha cambiato le carte in tavola e si è detto pronto a conferire la sua azienda nella NewCo nascitura.
Sono valutazioni aziendali, se vogliamo parlare di farsa allora pensiamo a come è stata gestita in tutti questi anni.
Allora se entro in un negozio per comperare qualcosa e ne esco avendo invece venduto qualcosa, io sono un furbacchione e il negoziante che era lì per vendere un po' fesso!

Lascio a voi mettere i nomi alle caselle "acquirente" "venditore"


Occorrerà prestare particolare attenzione alla selezione delle future hostess, per tenere fede al nome della nuova compagnia... :D

Queste saranno assunte solo se nel CV potranno dimostrare di aver lavorato almeno 2 anni nel long haul di FR

(AP ha le call per acqustare i vari 320 ed altro..)
...guarda caso...ha deciso di investire su quegli aerei e ora è pronto a privarsene ancor prima di riceverli...
Come la definiscono una cosa del genere, "futures"?
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ricapitolando, i presenti rappresentavano:

Aponte
Benetton
Colaninno
Fossati
Fratini
Fondo Clessidra
Fondo Equinox
Ligresti
Gavio
Riva
Toto

Direi che come "massa" di capitali potenziali disponibili non ci dovrebbero essere problemi.

Personalmente mi dispiace vedere coinvolta gente come Colaninno, Gavio e Ligresti, che non godono della mia stima come imprenditori.
 
il granducato non sono le isole Cayman tipiche della truffa parmalat o cirio - i fondi di private equity vengono aperti in lussemburgo per motii meramente fiscali e non per "ripulire" capitali - dietro il fondo ci sono banche italiane ed investitori istituzionali esteri. E'un fondo di grosse dimensioni, esistente da anni e proprietario di grossi gruppi industriali. Illussemburgo fà parte dell' Unione Europea.

...guarda caso...ha deciso di investire su quegli aerei e ora è pronto a privarsene ancor prima di riceverli...
Come la definiscono una cosa del genere, "futures"?

sono opzioni che ha acquistato in anni non sospetti..forse nel 2001 quandoil settore era in grossa crisi? le opzioni le potrebbe rivendere ad altra compagnia incassando una buona plusvalenza
 
Ultima modifica da un moderatore:
il granducato non sono le isole Cayman tipiche della truffa parmalat o cirio - i fondi di private equity vengono aperti in lussemburgo per motii meramente fiscali e non per "ripulire" capitali - dietro il fondo ci sono banche italiane ed investitori istituzionali esteri. E' un fondo di grosse dimensioni, esistente da anni e proprietario di grossi gruppi industriali. Illussemburgo fà parte dell' Unione Europea.
Lo so che in Lussemburgo ci sono tutti...e che fa parte dell'UE... sono i vantaggi "meramente" fiscali che attraggono la mia attenzione quando si parla di cordata italiana, necvessità di mantenere la compagnia di bandiera in Italia perchè è un bene italiano e via dicendo.
I vantaggi fiscali però vanno altrove.... ad un altro paese...
tutto lì! Normalissimo! Mi sembra giusto che succeda così.
Se solo non si parlasse di italianità ed annessi e connessi.
Visto che sino a prova contraria nei bilanci del paese mancano sempre soldi e si fa l'impossibile per estrarli dalle nostre tasche.
Logico che una società all'estero non paga le tasse qui (nè poche nè tante).


Sulla pulizia di capitali ero tra l'ironico e il suppositivo, ma sappiamo che un sacco di capitali nazionali sono finiti oltre i nostri confini e non sono ritornati nonostante qualche timido tentativo per farli riapparire qui
 
Ultima modifica:
Il tesoro principale azionista di AirOne?
AirOne acquista valore perchè ha fatto una promessa d'acquisto di 320 un po' di tempo fa?

guarda che un'opzione non è una promessa...paghi milioni di eur per avere un diritto di acquisto - per il 320 avevano opzioni per 90 velivoli -
 
guarda che un'opzione non è una promessa...paghi milioni di eur per avere un diritto di acquisto - per il 320 avevano opzioni per 90 velivoli -

non è polemica ma un tentativo di osservare i fatti:
quelle opzioni pagate con versamenti (questo non i era sfuggito, usai il termine "promessa" in modo ironico anche per dire: li prendo, non so se mi servono,poi vedremo) se non erro sono avvenute tramite una controllata irlandese di Toto (con l'intervento di Intesa?).
Giustamente si incasserà la plusvalenza!

In tutto questo non sto criticando il business di Toto (tranne avere dubbi sulla manfrina "entro o non entro")
Mi sto chiedendo (come altri) il senso per cui "siamo" partiti dal salvare AZ per finire di acquistare un'altra compagnia
Forse AZ non era ricca di macchine adatte.
Ma per dargliele serve acquistare una compagnia?
Pagandola e poi sicuramente pagare la "commissione" o cresta che Toto (businessman) farà? O girerà i contratti alla pari, dando così un vantaggio temporale ad una nuova compagnia che avrebbe gli aerei "subito" ed a costo "zero"?
Tutto qui.
 
Mi sto chiedendo (come altri) il senso per cui "siamo" partiti dal salvare AZ per finire di acquistare un'altra compagnia

Una volta tanto che forse c'è un progetto che preveda la creazione di una specie di campione nazionale (voi dite monopolista), con un fetta considerevole del mercato domestico, ordinativi per nuovi aeromobili e, si spera, capace di raggiungere l'utile di bilancio entro 3-4 anni...

o forse era meglio tenere l'Alitalietta con i suoi MD80, nessun ordinativo, una quota di mercato in costante calo?
 
Lo so che in Lussemburgo ci sono tutti...e che fa parte dell'UE... sono i vantaggi "meramente" fiscali che attraggono la mia attenzione quando si parla di cordata italiana, necvessità di mantenere la compagnia di bandiera in Italia perchè è un bene italiano e via dicendo.

non speculiamo sulle sedi dei fondi di Private Equity legati a capitali Italiani, che da sempre hanno sedi a Lussemburgo e Lugano e solo di recente si stanno sviluppando direttamente a Milano. Non c'è nessuna truffa o inganno.
 
Una volta tanto che forse c'è un progetto che preveda la creazione di una specie di campione nazionale (voi dite monopolista), con un fetta considerevole del mercato domestico, ordinativi per nuovi aeromobili e, si spera, capace di raggiungere l'utile di bilancio entro 3-4 anni...
o forse era meglio tenere l'Alitalietta con i suoi MD80, nessun ordinativo, una quota di mercato in costante calo?

La mia perplessità era ed è un'altra:
partiti per salvare AZ e trovarci con l'acquisto di AP, il che significa anche acquisire, per lo meno, il personale di AP, più certe infrastrutture e attività di AP.
Tutto questo per avere accesso a nuovi aeromobili.
Cosa ne sarà di quelle infrastrutture di AP?
Cosa ne sarà di quel personale di AP visto che già c'è esubero in AZ?
Cosa ne sarà di quegli uffici che oggi entrambe le compagnie hanno in certi aereoporti e che sarebbero ridondanti?
Cito più o meno a caso: servizi a terra per check-in, imbarchi, commerciale, marketing, operativi, senza spingermi oltre a ciò che riguarda servizi più tecnici quali manutenzione e via dicendo.
Ammetto di non conoscere il mondo dell'acquisto degli a/m e posso anche prendere in considerazione che la domanda superi l'offerta, soprattutto se li si vuole "subito".
Ma nons arebbe stato meglio tentare altre vie, magari costose sul momento, ma meno impegnative sul medio e lungo termine.
Credo ci sia una comunanza di opinioni sul fatto che AZ vada snellita. Acquisire una compagnia come AP non mi sembra la soluzione.
Si snellirà poi anche AP?
O quest'operazione è solo l'anticipazione di un qualcosa che avrebbe potutto succedere di qui a qualche mese o qualche anno perchè ci saremmo ritrovati con un nuovo caso nazionale con AP? (per la serie "sarebbe successo, oeprando così oggi mescoliamo le carte ed evitiamo che succeda in modo palese")
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.