Re: Thread Alitalia da febbraio 2015
Ci mancherebbe pure l'indennità di trasferta...
Il mestiere del navigante prevede delle soste nell'erogazione della tua prestazione. Così come tanti altri mestieri. Esistono mestieri con soste molto corte e altre con soste molto lunghe (come ad esempio per i naviganti).
Sta di fatto che quando sei in sosta a Tokyo, a Parigi o a Palermo, stai comunque lavorando per AZ, perché questo il contratto prevede. Per farla breve, quando non sei a casa, stai lavorando, anche se stai dormendo.
Non è come per chi ha un lavoro d'ufficio 9-18 che se è all'aperitivo alle 19 non sta lavorando per l'azienda anche se il giorno dopo ricomincia alle 9. In tal caso non stai interrompendo la tua prestazione per l'azienda.
Sono concetti base non difficili da comprendere.
Errore di interpretazione. Assimilare il navigante ad altri rapporti di lavoro vuol dire non conoscere la materia. Nessun contratto di lavoro in Italia, ad eccezione di quelli del personale di volo, non prevede specifiche indennità retributive per le prestazioni eccedenti l'ordinaria mansione: si va ad es. dalle più note indennità di trasferta, maneggio denaro, utilizzo strumenti pericolosi, passando per le più particolari indennità contributive per i distaccati in paesi non convenzionati, e alle più classiche indennità di straordinario, di lavoro supplementare, fino a prevederne alcune di incredibili come l'indennità pioggia o rischio epidemico etc.; ora, il concetto che tu esprimi e valuti come normale e quindi "non difficile da comprendere", e' che la voce retributiva fissa dovrebbe compensare tutto ciò che il navigante e' costretto a "vivere" per contratto oltre il volato.
Quindi il fisso (ridotto da CAI del 40% rispetto a LAI) dovrebbe compensare a forfait tutte le voci retributive che gli altri contratti invece prevedono con apposite voci retributive a cedolino come ad es.:
-lo straordinario che per i volanti non esiste (se la 605 schedulata 7h dura 8,30 per slot intruppato al JFK o vento contrario ad es., il compenso sarà in ogni caso solo per lo schedulato;
-le festività e le domeniche lavorate;
-l'indennita' per lavoro notturno;
-l'indennita' di turno;
-i limiti alla disponibilità ferie: non più di 10 giorni tra giugno e settembre;
-il duty time eccedente il flight time, ovvero il tempo di servizio pre/post/infra volo;
-eventuali colazioni, pranzi e cene non coperte con i 42 euro (vedi giusto TYO con yen a 106);
-i must go che possono essere anche di 12/14 ore a tratta;
-tutto ciò che i 5 euro corrisposti per ogni turno di riserva di 12 ore (ne capitano da 3 a 6 ore mediamente al mese) non coprono (vitto e magari pure alloggio);
-le scarpe della divisa, i trolley.
Nella realtà il fisso dovrebbe compensare soprattutto i disagi di una vita un po' particolare che prevede di lasciare mariti/mogli e figli a casa senza vederli per 240 giorni l'anno a turni consecutivi di 3/4, di non avere sabato e domenica, di poter non sapere cosa siano Natale, capodanno, Pasqua, compleanni, feste e festivita', cene e pranzi con amici etc. ovvero tutte quelle occasioni che per noi pare normale decidere liberamente di vivere o meno; oltre i disagi fisici legati alle problematiche metaboliche derivanti da orari di inizio/fine turno che si susseguono senza ritualità e che subiscono scompensi a causa dell'alternarsi di fusi spesso molto diversi.
Se a conclusione, dopo avergli tolto la 13ma, mi confini "ste bestie" per 20 giorni al mese in aeroporto tra un volo e l'altro, io non mi aspetterei così facilmente il tanto bramato sorriso all'imbarco. Poi per carità, tra qualche anno staremo a discutere di un comunicato sindacale che preannuncia scioperi perché da Narita la sosta e' stata trasferita nel crew bunk, però non credo che il giudizio sempre severo sui contratti "degli altri" renda onore a intelligenza, dovuta comprensione e soprattutto alla realtà dei fatti.
No. Capisco il tuo punto di vista.
Grazie
Vorrei commentare, ma non ho parole.
Siamo veramente alle comiche.
Anzi, solo una cosa: sostenere che dopo un intercontinentale sia "meglio" farsi un'ora/un'ora e mezzo di trasferimento piuttosto che buttarsi subito a letto mi pare delirante.
Per le mutande ed il sushi ha già risolto belumosi.
Sostenere, senza aver vissuto quel tipo di esperienza, di sapere quello che sia meglio per gli "altri" quando sembra proprio che agli "altri" non vada bene, cos'è invece?
Quoto 13900 al 100%. Non farò il navigante, ma parlare di Narita (senza nemmeno considerare l'area aeroportuale) come posto sperduto e dimenticato significa non sapere di cosa si sta parlando.
--
Warwick77
...
Visto che si parla di ciò che succede in AZ non ci vedo nulla di strano.
"Stuzzicare il can che dorme"? Quando si parla di incapacità dei Dirigenti tutti in prima linea a discutere e disquisire e quando invece viene fuori una notizia che addossa la colpa di parte degli sprechi sprechi ai paladini dei lavoratori e ai loro complici, parte degli stessi dipendenti, perché di ciò si parla (prova a moltiplicare 5 semplici euri per notte per il numero di naviganti che trascorre la notte fuori e moltiplicalo per 365) dovrebbero stare tutti zitti?
Guarda che stare in posti extra lusso fa piacere a tutti, soprattutto se qualcun altro paga per te, e farlo se la situazione economica lo rende possibile non penso che crei scandali né sia spunto per commenti sarcastici da parte di chicchessia, ma non si può negare che sembra, quando fa comodo, che le colpe siano solo da una parte, ed in tale caso se ne può parlare senza mai smettere.
Credo che coloro che urlavano e si strappavano i capelli alle manifestazioni e negli studi televisivi (e coloro che li seguono tuttora) lanciando strali contro i "padroni" dovrebbero invece rispondere dell'essere complici di tali sprechi quando la mera realtà che era sotto gli occhi di tutti imponeva (e impone) sacrifici da parte di tutti per poter risparmiare quanto possibile e specifico, senza nulla togliere a quanto previsto dai requisiti minimi concordati che non mi sembra vengano affatto disattesi. Se a San Paolo, un esempio a caso che dovresti conoscere, invece che stare al Marriott a 3 chilometri e mezzo dall'aeroporto (vera terra di nessuno) gli equipaggi si sorbiscono a volte 2 ore di bus per arrivare all'hotel in città ci sarà pure un motivo (più che legittimo).
Capisco però che un bell'hotel in centro città, dovunque, ed indipendentemente da quanto questo sia lontano dall'aeroporto, non si deve negare a nessuno, senza badare ai costi. Se poi la proprietà e i paladini avevano stabilito che nei requisiti minimi degli hotels dovesse esserci anche la distanza dal palazzo del Comune, beh... allora è un'altra storia.
Mettendo AZ da un parte sembra che i coglioni siano soltanto gli altri, intendo le Società, Compagnie, Multinazionali che in virtù della situazione di crisi attuale hanno stretto i cordoni lavorando (anche) sulle classi di viaggio e sulle sistemazioni dei propri dipendenti quando questi si recano in trasferta.
Diciamo che i tempi d'oro - che ci piaccia o no - in qualche modo volgono al termine ( se non sono già finiti), è più o meno voler negare che qualche decennio fa si è dovuti passare dallo stato di boom economico all'austerity, se il tuo stato anagrafico ti permette di ricordarlo.
Ma si, mai lamentarsi dei peggioramenti delle condizioni di lavoro qualunque essi siano e anche quando possono essere evitati o concordati. Testa bassa e ringraziare sempre e comunque.
Se non la si pensa così si è sindacalari (aggiungo "dei miei coxxoni " che ci sta sempre bene con quel tipo di parassita

).