Air Vallée interessata al Gino Lisa di Foggia?
Così sembrerebbe.
Ne parlano i giornali locali Foggiani.
Clamoroso. Aeroporto Lisa, forse riprenderanno i voli
La fonte è di quelle attendibili anche se vista la delicatezza della questione preferisce restare anonima. La notizia è di quelle sensazionali: l'aeroporto Gino Lisa si appresterebbe infatti a risorgere, grazie ad una compagnia aerea che sarebbe disposta a riprendere i voli nelle rotte lasciate libere dalla Darwin, e non solo. La voce rimbalzava insistentemente ieri mattina, nella City foggiana, ovvero il triangolo di strade compreso tra piazza XX settembre, via Valentini e via Dante, dove hanno la loro sede rispettivamente la Provincia, l'Associazione degli Industriali e la Camera di Commercio.
Lo spiraglio si sarebbe riaperto proprio grazie ad una sinergia messa in atto dalle tre istituzioni. Non si conoscono i termini della trattativa, né chi sarebbe la compagnia interessata, ma la notizia è comunque importante, perché smentisce la tesi dei detrattori dello scalo foggiano, che sostengono che l'aeroporto foggiano non ha mercato.
Se compagnie private pensano di ripristinare i collegamenti anche senza i contributi regionali, vuol dire che opportunamente attrezzato e rilanciato, il Lisa può rivelarsi un affare. Stando alle pochissime notizie che trapelano, non si ci sarebbe ancora una trattativa vera e propria, ma un semplice pour parleur, dal quale sarebbe emerso l'interesse della compagnia - che non sarebbe italiana - alla gestione dei voli, e non solo, come si diceva prima.
L'aspetto più clamoroso della vicenda è che la compagnia sarebbe interessata non soltanto ai collegamenti, ma anche alla gestione dello scalo, che rappresenterebbe in un certo senso il core business della società aerea. Se le voci verranno confermate, saremmo di fronte ad una prospettiva del tutto nuova, non soltanto per l'aeroporto foggiano, ma per l'intero sistema aeroportuale pugliese, attualmente tutto in mano di AdP.
Mettiamola in questi termini: cosa accadrebbe se domani o dopodomani, la società aeroportuale pugliese dovesse trovarsi di fronte non soltanto ad una richiesta di gestione dei collegamenti che riguarda l'aeroporto Lisa, ma anche ad una richiesta di gestione dello scalo? Di fatto ci creerebbe una prospettiva per una privatizzazione - totale o parziale - dell'aeroporto foggiano che potrebbe anche essere il minor male, visti i risultati certamente poco lusinghieri che fino ad oggi hanno caratterizzato la gestione dello scalo affidata alla società aeroportuale regionale.
L'ipotesi di una privatizzazione sarebbe da prendere in considerazione, perché consentirebbe di trattenere in loco tutto il valore aggiunto prodotto dallo scalo: non soltanto quello che si riferisce alle attività aeree in senso stretto ma anche, per esempio, quello che si ricaverebbe dalla gestione del parco fotovoltaico di cui si sono ormai perse le tracce. Va ricordato che il Lisa di Foggia è, tra gli aeroporti pugliesi, quello che possiede il più consistente sedime aeroportuale.
Adp aveva messo in gara la concessione di circa 28 ettari del sedime per la realizzazione di un parco fotovoltaico, di cui avrebbe incassato le royalties per vent'anni ed avrebbe tratto l'energia elettrica per alimentare tutti gli aeroporti pugliesi. Un bell'affare, di cui al Lisa sarebbero toccate le briciole. Usiamo il condizionale perché la società che si era aggiudicata l'asta (per un importo di 40 milioni di euro, da versare in vent'anni nelle casse di Adp), la Solon di Berlino si sarebbe tirata indietro e da allora nulla si è saputo circa il possibile affidamento dell'appalto alla società seconda classificata o all'indizione di una nuova gara. L'episodio dice però che il sedime aeroportuale è una ricchezza che può tornare molto utile al futuro del Lisa a due condizioni: la prima è che il valore aggiunto prodotto resti totalmente in loco; la seconda è che lo sfruttamento di questa risorsa avvenga nella cornice di un credibile piano aziendale, che finora è del tutto mancato, anche se spettava chiaramente ad Adp elaborarlo e metterlo in pratica. Vi provvederà, adesso, la misteriosa compagnia interessata all'aeroporto Lisa? Non abbiamo elementi per rispondere all'interrogativo, ma l'interesse che sarebbe stato manifestato da parte della società sia ai voli come tali che alla gestione dello scalo, lascia presagire un'attenzione diversa, e forse anche una prospettiva d'impresa e di marketing più incisive di quanto non sia stato fino ad oggi.
Del resto, far quadrare i conti dell'aeroporto di Foggia senza le provvidenze regionali non è impresa da poco e, come abbiamo scritto spesso su queste colonne, può sperare di avere successo soltanto in una prospettiva imprenditoriale vera.
Chissà che non possa essere questa la volta buona.
Fonte Quotidiano di Foggia del 10.11.2011
http://www.quotidianodifoggia.it/cr...eroporto-lisa-forse-riprenderanno-i-voli.html