Abolita la continutà territoriale sarda sulle rotte minori


Stato
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Verissimo ciò che dici ma hanno un potere contrattuale molto forte. Un potere che, come vedi, esercitano fino in fondo, attraverso la minaccia di non portare più a Torp orde di sardi all'equo prezzo di 40€. Il politicante di turno "ci casca" e sgancia i soldi e... avanti Savoia. Vuoi mettere doversi sbattere per contattare Alitalia, Air France, KLM, Iberia, Lufthansa, Air Europa e cercare di costruire un network veramente utile agli spostamenti? Naaaa!
Peggio ancora: il politico onesto come l'assessore attuale dice che giustamente non si possono più dare incentivi alle compagnie perché lo vieta la UE e se la regione lo facesse poi andrebbe incontro a una procedura di infrazione e dovrebbe restituire tutto con gli interessi, e gli altri politicanti lo attaccano perché "fa scappare le low cost, perdiamo turisti, perdiamo posti di lavoro, aaaaargh!"
 
Io trovo assurdo che non si applichi il sistema spagnolo , tariffe scontate ai residenti (solo ai residenti) e libera concorrenza su tutte le rotte.
Questo sarebbe il modello da adottare. Per ora però dobbiamo tenerci fino a scadenza non solo l'impostazione base con tutti i suoi limiti, ma anche le vaccate aggiunte dal sig. Cappellacci, come l'estensione dei prezzi scontati anche ai non residenti e l'idiozia dei prodotti sardi, ecc.
 
Questo sarebbe il modello da adottare. Per ora però dobbiamo tenerci fino a scadenza non solo l'impostazione base con tutti i suoi limiti, ma anche le vaccate aggiunte dal sig. Cappellacci, come l'estensione dei prezzi scontati anche ai non residenti e l'idiozia dei prodotti sardi, ecc.

Con la speranza che l'ipotesi di modello che vorrebbero adottare non sia l'ennesimo discorso propagandistico
 
Peggio ancora: il politico onesto come l'assessore attuale dice che giustamente non si possono più dare incentivi alle compagnie perché lo vieta la UE e se la regione lo facesse poi andrebbe incontro a una procedura di infrazione e dovrebbe restituire tutto con gli interessi, e gli altri politicanti lo attaccano perché "fa scappare le low cost, perdiamo turisti, perdiamo posti di lavoro, aaaaargh!"

Quoto.

purtroppo, come ho detto qualche post addietro, in Sardegna paga difendere la CT (intesa come il volare ovunque a tariffe superscontate grazie a pantalone).....è tutta la pletora di disonesti, trombati e politicanti finiti ed alla canna del gas si butta in picchiata sull'argomento....per cercare di recuperare consensi facili.

Sta a noi, elettori sardi, non farci infinocchiare.
 
Si può essere o meno d'accordo sull'importanza di FR in Sardegna, ma a mio modesto parere la Legge deve essere uguale per tutti.

Intervista che dimostra realismo e competenza a mio modo di vedere: www.castedduonline.it/cagliari/cent...ia-cagliari-e-vuole-subito-dieci-milioni.html

La Regione: "Ryanair taglia Cagliari e vuole subito dieci milioni"
Intervista all'assessore ai Trasporti Massimo Deiana

Abbiamo intervistato l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana sul fatto che Ryanair potrebbe tagliare il 50 percento delle tratte per l’estate da Cagliari (ma anche da Alghero) per l’estero.

Finora infatti i voli per l’estate 2016, che partono da marzo, non sono confermati in quanto, nonostante siano in elenco nel sito, non è possibile prenotare per Madrid, Girona, Baden Baden, Marsiglia e Kaunas. Tutto ok invece per le altre rotte che per questo sembrano confermate: Parigi, Cracovia, Francoforte, Dusseldorf, Bruxelles. Ryanair ha confermato invece praticamente tutte le rotte nazionali, in quanto appunto prenotabili, all’infuori di Perugia perché evidentemente non è redditizia.

Se le cose stessero così, come appare ormai certo, per Cagliari (ma anche per Alghero) il danno sarebbe incalcolabile e i flussi turistici ne risentirebbero in modo pesante come l’indotto cittadino con gli hotel e ristoranti in prima fila.

La Regione, come ci dirà l’assessore Deiana, non può dare direttamente i contributi alla compagnia irlandese, perchè vietato tassativamente dall’Unione Europea, ma solo attraverso delle gare pubbliche e trasparenti. Cosa che la compagnie Low cost in questione non gradisce e per questo il taglio delle tratte appare così inevitabile.

Assessore Deiana, il possibile taglio delle rotte Ryanair da Cagliari preoccupa un po’ tutti, semplici cittadini e adetti ai lavori.

“È un notizia non notizia perché Ryanair ha programmato i voli per l’estate solo parzialmente”.

Ma non lo faceva mai, prima i voli si potevano prenotare per tutte le tratte quest’anno invece no?

“Lo ha fatto diverse altre volte e lo ha fatto anche da altre parti. Ha messo in vendita solo una parte di voli valutando il completamento, su una base di parametri che dovrà prendere in considerazione, per vedere su quanto possono contare in termini di sostegno”.

Insomma stiamo parlando di contributi che la compagnia irlandese vorrebbe: la Regione cosa può dare?

“Il sistema è tarato per prevedere una sostanziale illegittimità di interventi di aiuto a favore delle compagnie aeree. Ci sono in alcun casi eccezionali delle deroghe che comunque si devono ispirare a principi di trasparenza senza discriminazione: cioè vuol dire gare”.

Non c’è una via d’uscita allora, alcuni dicono che si potrebbe dare qual contributo con delle sponsorizzazioni o comprando pubblicità, per esempio.

“Sa, le compagnie erano abituate a modi diversi con quei sistemi prima previsti per i contributi, anche dalla Regione Sardegna, questi sono oggetto di procedure di infrazione molto pesanti che ci stiamo portando dietro: i danni si pagano a distanza di anni”.

Da quando Ryanair non riceve contributi?

“Questa legge 10 ha funzionato nel 2010, 2011 e 2013 poi è stata aperta la procedura di infrazione e noi da quel momento in poi non abbiamo più dato un euro”.

Assessore, ipotizziamo che Ryanair tagli le tratte di cui s parla per l’estero perché non riceve contributi, la Regione Sardegna rimane passiva e non interviene: non si può aggirare il problema in qualche modo?

“Ci sono 23 procedure di infrazione perché gli aggiramenti sono molto rischiosi in quanto la Commissione europea chiaramente li conosce. Personalmente non voglio esporre la Regione Sardegna a nessuna ulteriore procedura di infrazione. Voglio sottolineare che un aeroporto gravato da una procedura di infrazione è sostanzialmente bloccato in una serie di attività”.

Allora come si può intervenire?

“Stiamo cercando di trovare la compatibilità comunitaria sottoponendola al vaglio della Commissione Europea, alcune nostre ipotesi di interventi che devono essere sostenibili. In ogni caso qualunque strada si trovi non può andare più sui contratti “one to one” ma solo con delle gare”.

La Regione e lei personalmente sentite il vettore irlandese?

“Ryanair è un importante interlocutore al pari di altri e ci siamo confrontati, abbiamo percepito le loro perplessità e abbiamo spiegato le nostre ipotesi di intervento. Dopo di che spetta alla compagnia la valutazione”.

Quali sarebbero le ipotesi di intervento?

“Una è stata messa in campo dalla Regione, non da me, sono ipotesi di pubblicità istituzionale per la quale l’assessore Morandi ha fatto un regolare gara. Gare rivolte a agenzie di pubblicità che dovevano poi coinvolge le compagnie aeree. Son tutti pannicelli caldi per evitare procedure di infrazione.

L’altra possibilità?

“Sono i collegamenti internazionali destagionalizzati con sei paesi obiettivo che sono Spagna, Francia Inghilterra, Germania, Svizzera e Paesi Bassi”.

E questo l’Unione Europea lo permette?

“Stiamo cercando di rendere il meccanismo compatibile con le ultime linee guida europee dell’aprile del 2014 che sono molto più restrittive”.

Ryanair intanto come si comporta al tavolo delle discussioni?.

“È piuttosto nervosa perché da due anni non prende un euro. Il problema non è solo nostro, ma di tutti: i contributi diretti non li dà più nessuno”.

Per Cagliari le risulta il dimezzamento delle tratte estere?.

“Si parla di un 30 per cento per Cagliari, mentre per Alghero i tagli dovrebbero essere più pesanti”.

Lei quindi sta cercando di intervenire nei modi leciti quindi che vuol dire gare pubbliche?

“Ovviamente il nostro percorso è quello e nel più breve tempo possibile”.

Per finire qual è l’importo che chiede Ryanair?

“Guardi si parla di almeno 10 milioni per i tre aeroporti. Il problema non è l’entità del finanziamento ma come metterli a disposizione: questo è un grande limite"
 
Si può essere o meno d'accordo sull'importanza di FR in Sardegna, ma a mio modesto parere la Legge deve essere uguale per tutti.

Intervista che dimostra realismo e competenza a mio modo di vedere: www.castedduonline.it/cagliari/cent...ia-cagliari-e-vuole-subito-dieci-milioni.html

La Regione: "Ryanair taglia Cagliari e vuole subito dieci milioni"
Intervista all'assessore ai Trasporti Massimo Deiana

Abbiamo intervistato l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana sul fatto che Ryanair potrebbe tagliare il 50 percento delle tratte per l’estate da Cagliari (ma anche da Alghero) per l’estero.

Finora infatti i voli per l’estate 2016, che partono da marzo, non sono confermati in quanto, nonostante siano in elenco nel sito, non è possibile prenotare per Madrid, Girona, Baden Baden, Marsiglia e Kaunas. Tutto ok invece per le altre rotte che per questo sembrano confermate: Parigi, Cracovia, Francoforte, Dusseldorf, Bruxelles. Ryanair ha confermato invece praticamente tutte le rotte nazionali, in quanto appunto prenotabili, all’infuori di Perugia perché evidentemente non è redditizia.

Se le cose stessero così, come appare ormai certo, per Cagliari (ma anche per Alghero) il danno sarebbe incalcolabile e i flussi turistici ne risentirebbero in modo pesante come l’indotto cittadino con gli hotel e ristoranti in prima fila.

La Regione, come ci dirà l’assessore Deiana, non può dare direttamente i contributi alla compagnia irlandese, perchè vietato tassativamente dall’Unione Europea, ma solo attraverso delle gare pubbliche e trasparenti. Cosa che la compagnie Low cost in questione non gradisce e per questo il taglio delle tratte appare così inevitabile.

Assessore Deiana, il possibile taglio delle rotte Ryanair da Cagliari preoccupa un po’ tutti, semplici cittadini e adetti ai lavori.

“È un notizia non notizia perché Ryanair ha programmato i voli per l’estate solo parzialmente”.

Ma non lo faceva mai, prima i voli si potevano prenotare per tutte le tratte quest’anno invece no?

“Lo ha fatto diverse altre volte e lo ha fatto anche da altre parti. Ha messo in vendita solo una parte di voli valutando il completamento, su una base di parametri che dovrà prendere in considerazione, per vedere su quanto possono contare in termini di sostegno”.

Insomma stiamo parlando di contributi che la compagnia irlandese vorrebbe: la Regione cosa può dare?

“Il sistema è tarato per prevedere una sostanziale illegittimità di interventi di aiuto a favore delle compagnie aeree. Ci sono in alcun casi eccezionali delle deroghe che comunque si devono ispirare a principi di trasparenza senza discriminazione: cioè vuol dire gare”.

Non c’è una via d’uscita allora, alcuni dicono che si potrebbe dare qual contributo con delle sponsorizzazioni o comprando pubblicità, per esempio.

“Sa, le compagnie erano abituate a modi diversi con quei sistemi prima previsti per i contributi, anche dalla Regione Sardegna, questi sono oggetto di procedure di infrazione molto pesanti che ci stiamo portando dietro: i danni si pagano a distanza di anni”.

Da quando Ryanair non riceve contributi?

“Questa legge 10 ha funzionato nel 2010, 2011 e 2013 poi è stata aperta la procedura di infrazione e noi da quel momento in poi non abbiamo più dato un euro”.

Assessore, ipotizziamo che Ryanair tagli le tratte di cui s parla per l’estero perché non riceve contributi, la Regione Sardegna rimane passiva e non interviene: non si può aggirare il problema in qualche modo?

“Ci sono 23 procedure di infrazione perché gli aggiramenti sono molto rischiosi in quanto la Commissione europea chiaramente li conosce. Personalmente non voglio esporre la Regione Sardegna a nessuna ulteriore procedura di infrazione. Voglio sottolineare che un aeroporto gravato da una procedura di infrazione è sostanzialmente bloccato in una serie di attività”.

Allora come si può intervenire?

“Stiamo cercando di trovare la compatibilità comunitaria sottoponendola al vaglio della Commissione Europea, alcune nostre ipotesi di interventi che devono essere sostenibili. In ogni caso qualunque strada si trovi non può andare più sui contratti “one to one” ma solo con delle gare”.

La Regione e lei personalmente sentite il vettore irlandese?

“Ryanair è un importante interlocutore al pari di altri e ci siamo confrontati, abbiamo percepito le loro perplessità e abbiamo spiegato le nostre ipotesi di intervento. Dopo di che spetta alla compagnia la valutazione”.

Quali sarebbero le ipotesi di intervento?

“Una è stata messa in campo dalla Regione, non da me, sono ipotesi di pubblicità istituzionale per la quale l’assessore Morandi ha fatto un regolare gara. Gare rivolte a agenzie di pubblicità che dovevano poi coinvolge le compagnie aeree. Son tutti pannicelli caldi per evitare procedure di infrazione.

L’altra possibilità?

“Sono i collegamenti internazionali destagionalizzati con sei paesi obiettivo che sono Spagna, Francia Inghilterra, Germania, Svizzera e Paesi Bassi”.

E questo l’Unione Europea lo permette?

“Stiamo cercando di rendere il meccanismo compatibile con le ultime linee guida europee dell’aprile del 2014 che sono molto più restrittive”.

Ryanair intanto come si comporta al tavolo delle discussioni?.

“È piuttosto nervosa perché da due anni non prende un euro. Il problema non è solo nostro, ma di tutti: i contributi diretti non li dà più nessuno”.

Per Cagliari le risulta il dimezzamento delle tratte estere?.

“Si parla di un 30 per cento per Cagliari, mentre per Alghero i tagli dovrebbero essere più pesanti”.

Lei quindi sta cercando di intervenire nei modi leciti quindi che vuol dire gare pubbliche?

“Ovviamente il nostro percorso è quello e nel più breve tempo possibile”.

Per finire qual è l’importo che chiede Ryanair?

“Guardi si parla di almeno 10 milioni per i tre aeroporti. Il problema non è l’entità del finanziamento ma come metterli a disposizione: questo è un grande limite"

Più chiaro di così...Ryanair se ne farà una ragione, soprattutto se tutte le regioni italiane (e quegli stati sotto la lente europea) si comporteranno allo stesso modo. I ricatti di Ryanair devono cessare. Se non sarà lei, ci sarà un'altra compagnia a subentrare.
 
Il fatto di sospendere determinati voli per mancato rilascio dei contributi?

Non so tu, ma io se lavoro voglio essere pagato. Se non mi paghi, non lavoro gratis. Possiamo non trovarci d'accordo sul compenso, ed in quel caso ognuno trarrà le proprie conclusioni, ma se ti fornisco un servizio e ti dico quanto voglio per fornirtelo, o troviamo un accordo, o io vado dove il denaro mi arriva in tasca e non devo patire per vederlo. Del tuo territorio, personalmente, me ne frega molto poco: se mi genera i ricavi che mi aspetto, buon per entrambi, viceversa se a staminkjeborg mi danno più soldi, saluto le assolate spiagge e porto la gente a vedere una discarica.
In tutto ciò, dove sarebbe il ricatto?
 
Il fatto di sospendere determinati voli per mancato rilascio dei contributi?
Ti faccio una domanda molto generale e semplice che forse ti puo' far capire: se tu non mi paghi quello che abbiamo pattuito in un contratto che io ho onorato, per quale motivo oscuro io dovrei continuare ad erogarti il servizio?
Inoltre, sempre per rimanere in tema di paragoni semplici semplici, se non mi puoi/vuoi pagare allora trovati un altro che ti offre il servizio alle condizioni che tu credi.
Il ricatto esiste solo nella testa di chi crede che sia un diritto sancito dalla Costituzione imporre a Ryanair di continuare a far volare gli aerei in Sardegna offrendo tariffe stracciate anche controvoglia.
 
Il termine ricatto non è adeguato, in quanto presuppone un "colpevole" e una "vittima". Invece si tratta di un gioco sporco fra due complici che approfittano della fiscalità generale (quindi anche dei soldi che tutti noi versiamo mensilmente allo stato) per un'attività che, così come attualmente svolta, non rientra nelle regole riguardanti gli aiuti di stato.
Il punto, come sempre, è che se gli aeroporti fossero privati potrebbero fare sostanzialmente quello che vogliono, ma essendo nella maggior parte gestiti da società a prevalente partecipazione pubblica devono prestare particolare attenzione al rispetto delle norme.
E non venitemi a dire che il problema è "ben altro"; perché lo stesso potrebbe dire il finto cieco che corre la maratona (notizia letta ieri) o l'impiegato statale che timbra il cartellino e va a lavorare da un'altra parte, o il funzionario pubblico che gonfia un rimborso spese.
 
Non so tu, ma io se lavoro voglio essere pagato. Se non mi paghi, non lavoro gratis. Possiamo non trovarci d'accordo sul compenso, ed in quel caso ognuno trarrà le proprie conclusioni, ma se ti fornisco un servizio e ti dico quanto voglio per fornirtelo, o troviamo un accordo, o io vado dove il denaro mi arriva in tasca e non devo patire per vederlo. Del tuo territorio, personalmente, me ne frega molto poco: se mi genera i ricavi che mi aspetto, buon per entrambi, viceversa se a staminkjeborg mi danno più soldi, saluto le assolate spiagge e porto la gente a vedere una discarica.
In tutto ciò, dove sarebbe il ricatto?

Ti faccio una domanda molto generale e semplice che forse ti puo' far capire: se tu non mi paghi quello che abbiamo pattuito in un contratto che io ho onorato, per quale motivo oscuro io dovrei continuare ad erogarti il servizio?
Inoltre, sempre per rimanere in tema di paragoni semplici semplici, se non mi puoi/vuoi pagare allora trovati un altro che ti offre il servizio alle condizioni che tu credi.
Il ricatto esiste solo nella testa di chi crede che sia un diritto sancito dalla Costituzione imporre a Ryanair di continuare a far volare gli aerei in Sardegna offrendo tariffe stracciate anche controvoglia.

Ok passi che c'era un contratto tra RAS e FR, capestro a mio avviso ma qui poco conta il mio personale giudizio...se è vero che da due anni FR sta operando in assenza di questi contributi regionali, vuoi perché soldi ve ne sono pochi, vuoi perché il tutto rasenta, a detta della Commissione Europea, un illecito aiuto di Stato... allora ecco che mi viene da scrivere ricatto seppur impropriamente. In sostanza FR Ryanair deve accettare la norma europea e non fare tanto di testa sua pretendendo soldi che non potranno più essere erogati se non attraverso una gara aperta a qualunque compagnia vi voglia partecipare
 
Ok passi che c'era un contratto tra RAS e FR, capestro a mio avviso ma qui poco conta il mio personale giudizio...se è vero che da due anni FR sta operando in assenza di questi contributi regionali, vuoi perché soldi ve ne sono pochi, vuoi perché il tutto rasenta, a detta della Commissione Europea, un illecito aiuto di Stato... allora ecco che mi viene da scrivere ricatto seppur impropriamente. In sostanza FR Ryanair deve accettare la norma europea e non fare tanto di testa sua pretendendo soldi che non potranno più essere erogati se non attraverso una gara aperta a qualunque compagnia vi voglia partecipare

Ti sbagli, o meglio, sbagli la declinazione dei "doveri" di un imprenditore: anzitutto, se a FR i quattrini sono dovuti in forza di un contratto, quel contratto deve essere onorato. Punto.
Secondariamente, io sono libero di chiedere quattrini per muovere i miei aerei verso il tuo scalo: se accetti, bene, viceversa non puoi obbligarmi a volare da te alle cifre che vuoi tu. Questa è la solfa. FR non vuole sentire parlare di gare? Libera di dirlo e, se le conviene, di non partecipare. Così come è libera ogni compagnia. La realtà, però, è ben diversa, e lo sappiamo tutti: il modello di business di FR è difficilmente replicabile da altri, nel senso che se FR ti dice che ti porta 1/2/3/x milioni di passeggeri sa perfettamente che, di riffa o di raffa, quei numeri te li fa fare, moltiplicando di conseguenza i quattrini che vuole.
In tutto ciò, la CT in ogni caso non ci azzecca la famosa e celebrata beneamata fava.
 
Ti sbagli, o meglio, sbagli la declinazione dei "doveri" di un imprenditore: anzitutto, se a FR i quattrini sono dovuti in forza di un contratto, quel contratto deve essere onorato. Punto.
Secondariamente, io sono libero di chiedere quattrini per muovere i miei aerei verso il tuo scalo: se accetti, bene, viceversa non puoi obbligarmi a volare da te alle cifre che vuoi tu. Questa è la solfa. FR non vuole sentire parlare di gare? Libera di dirlo e, se le conviene, di non partecipare. Così come è libera ogni compagnia. La realtà, però, è ben diversa, e lo sappiamo tutti: il modello di business di FR è difficilmente replicabile da altri, nel senso che se FR ti dice che ti porta 1/2/3/x milioni di passeggeri sa perfettamente che, di riffa o di raffa, quei numeri te li fa fare, moltiplicando di conseguenza i quattrini che vuole.
In tutto ciò, la CT in ogni caso non ci azzecca la famosa e celebrata beneamata fava.
Quoto tutto, ma se un contratto ha un oggetto illecito è automaticamente nullo. Se la non liceità è intervenuta (cioè è successiva alla stipula del contratto) eventualmente al giudice spetterà stabilire quali prestazioni sono già state effettuate, se sono ripetibili (cioè restituibili) o se devono essere remunerate.
 
Quoto tutto, ma se un contratto ha un oggetto illecito è automaticamente nullo. Se la non liceità è intervenuta (cioè è successiva alla stipula del contratto) eventualmente al giudice spetterà stabilire quali prestazioni sono già state effettuate, se sono ripetibili (cioè restituibili) o se devono essere remunerate.
Anche secondo me...dopotutto se sono state aperte procedure di infrazione voglio proprio vedere come FR si comporterà
 
...dopotutto se sono state aperte procedure di infrazione voglio proprio vedere come FR si comporterà
Si comporta come ha sempre fatto. Per far volare i suoi aerei sullo scalo chiede soldi e/o determinate condizioni favorevoli per poter farci gli utili che servono al gruppo in linea con il raggiungimento degli obiettivi annuali.
Se quest'anno decidesse che ha bisogno di X€ in piu' per volare su determinate tratte, ha i suoi buoni motivi per farlo.
Mi sembra di capire che le procedure d'infrazione riguardano chi i soldi li ha cacciati, non Ryanair.

Aggiungo che il coltello dalla parte del manico ce l'hanno gli irlandesi, perche' alla fine gli aerei che usa su Alghero e Cagliari li puo' mettere (a titolo esemplificativo) su MXP e FCO, facendoci probabilmente anche piu' soldi.
E' ai politici ed alle societa' di gestione di AHO e CAG a cui serve Ryanair, e non viceversa.

Detto questo, come suggerito da Dancrane tornerei a parlare della CT.
 
Stato
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