Il punto di oggi.
Economia
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Previsto per oggi un presidio presso il varco equipaggi dell'aeroporto di Fiumicino
Assemblea dei soci per ratificare intesa con AF
(Adnkronos/Ign) - Roma. Nel giorno del via libera degli azionisti di Alitalia all'accordo con Air France-Klm si terrà il primo sciopero dell'era Cai. Ad indirlo dalle ore 10 alle 14 il Sindacato dei lavoratori (Sdl) intercategoriale che, dal sito ufficiale, invita ''tutti i lavoratori assunti, cassaintegrati e precari'' a partecipare al presidio che si terrà a partire dalle ore 9.30 presso il varco equipaggi dell'aeroporto di Fiumicino.
E' invece convocata a Milano, alle ore 15, presso la sede di Banca Intesa, l'assemblea dei soci della compagnia chiamati a ratificare l'intesa, che ha ricevuto disco verde all'unanimità dal consiglio di amministrazione il 12 gennaio scorso, e a deliberare le conseguenti modifiche statutarie della società. Modifiche che dovranno, tra l'altro, consentire l'ingresso nel board dei rappresentati del nuovo azionista, elevando da 16 a 19 il numero dei consiglieri. A entrare nel cda dovrebbero essere il presidente di Air France-Klm, Jean Cyril-Spinetta, il cfo Philippe Calavia, e in rappresentanza degli olandesi Peter Hartman.
Con il passaggio assembleare, entra nel vivo il percorso per la piena operatività dell'accordo, che, tra i vari step, prevede l'ingresso nella compagine azionaria di Alitalia attraverso un aumento di capitale riservato, tra febbraio e marzo. I francesi salgono a bordo della nuova compagnia con una quota del 25%, grazie a un investimento di 323 mln. Nei prossimi tre anni sono previste sinergie per 720 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla governance, l'impianto dell'intesa assicura che la compagnia resti in mano italiana per i prossimi quattro anni, periodo per il quale varrà il lock up per le azioni di categoria A, quelle sottoscritte dagli investitori Cai. In questo periodo, i socii italiani potranno cedere le proprie azioni agli altri soci italiani. Al termine dei quattro anni, Air France avrà, a sua volta, un diritto di prelazione sulle quote eventualmente cedute dai soci italiani.
Tutto questo viene rivisto nel caso in cui si procederà alla quotazione in borsa della compagnia, possibile a partire dal terzo anno. L'accordo prevede anche una clausola di recesso a favore di Alitalia che scatta nel caso in cui le sinergie dovessero essere inferiori al 50% dei 720 mln previsti per i prossimi tre anni. E prevista è anche una clausola di riscatto a favore della compagnia francese, se al termine degli otto anni di accordo Alitalia decidesse di non rinnovarlo. Ad Air France, che paga un sovrapprezzo di 40 mln per l'acquisto delle sue azioni di categoria B, spetteranno tre dei diciannove consiglieri che comporranno il board della Nuova Alitalia e due membri del comitato esecutivo, che si aggiungeranno ai cinque di nomina italiana, e al presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, e all'amministratore delegato, Rocco Sabelli.
E i vertici di Alitalia, oltre all'assemblea degli azionisti, hanno nell'agenda della loro giornata milanese un appuntamento su uno dei temi più caldi di tutta questa vicenda: il 'dossier Malpensa'. Sabelli e Colaninno incontreranno i rappresentanti del sistema economico produttivo milanese. Al centro dell'incontro, convocato presso la sede della Camera di Commercio di Milano, ci sarà, appunto, il nodo della valorizzazione del sistema aeroportuale milanese e le scelte strategiche e di sviluppo che Alitalia intende operare riguardo agli aeroporti di Linate e Malpensa.
Un chiarimento richiesto con forza e urgenza dal sistema imprenditoriale milanese. ''E' necessario uscire al più presto dall' incertezza - ha ribadito nei giorni scorsi Diana Bracco, vice presidente della Camera di Commercio e presidente di Assolombarda - è a rischio infatti la connettivitità del nostro territorio con i mercati di tutto il mondo''. E questo soprattutto in vista dell'appuntamento dell'Expo 2015.