Parigi – Airbus e il governo iraniano stanno per finalizzare l’ordine per 100 aerei in corso di negoziazione dall’inizio dell’anno: il costruttore potrebbe consegnare il primo aereo (forse un A321) ad Iran Air già nel mese di gennaio prossimo venturo. Stando a Reuters, che ha lanciato la notizia, l’ordine comprenderà aerei delle famiglie A320, A330 e A350; rimarrebbe invece escluso l’A380, nonostante l’interesse (per 12 esemplari) espresso in precedenza dagli iraniani.
Una settimana fa Boeing aveva annunciato un ordine da parte di Iran Air per 80 aerei: 50 737 MAX8, 15 777-300ER e 15 787-9. Bocciato anche il quadrimotore Boeing, il 747-8.
Ambedue gli ordini sono tuttavia in pericolo: il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, è stato ampiamente critico – come molti nel Partito repubblicano – degli accordi di pace con l’Iran e la contestuale apertura al commercio col paese dopo decenni di embargo. Per difendersi dal rischio di perdere l’autorizzazione del Commerce Department a esportare gli aerei, Boeing ha avviato una campagna di comunicazione incentrata sulla difesa dei posti di lavoro americani. Il colosso di Seattle, che ha già dovuto programmare la riduzione del rateo di produzione del 777 (e il taglio di centinaia di posti di lavoro), vuole evitare ulteriori riduzioni in caso di annullamento dell’ordine iraniano.
Il governo iraniano ha invece dichiarato che, se l’ordine non dovesse concretizzarsi, chiederà il risarcimento (con interessi e danni) degli importi cauzionali già versati.
Airbus, infine, punta sulla rapidità di esecuzione: spera che la consegna del primo aereo prima dell’insediamento di Trump costituisca un fait accompli difficilmente reversibile.