Comandante Ryanair tenta di far scendere passeggero "non gradito"

  • Autore Discussione Autore Discussione Quirino
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Se ti sembra poco da parte di persone che dovrebbero essere anche "professioniste della comunicazione"... CRM insegna quanto male significhi non saper comunicare adeguatamente, e guarda che il rapporto con il passeggero è estremamente indicativo...

non dico assolutamente che è poco...ma resta comunque tutto da capire cosa si sono detti pax e capocabina che poi hanno spinto a parlare con il comandante...
 
ti do ragione sull'ultima considerazione.....per il resto proprio perchè non ero io in cabina non dico che l'equipaggio ha ragione al cento per cento,come tu non puoi dire cha abbia torto al cento per cento o eri in cabina?

ecco. questo mi sembra gia´una posizione meno pregiudiziale. piu´neutra.

che puo´aiutare meglio a capire assieme.
 
leggendo questo topic mi sento una persona molto fortunata. Personalmente ho sempre incontrato personale di volo gentile, anche con FR con la quale ho effettuato una decina di voli.

Di contro non posso dire lo stesso dei passeggeri: spesso mi è capitato di assistere a delle scene di maleducazione tali da ritenere quei pax persone non meritevoli di vivere in una società civile; in questi casi una risposta sgarbata è il minimo che quelle persone si meritano (forse per me gli avrei presi per le orecchie e buttati giù dall'aereo a calci nel culo....)

Detto questo, le eccezioni ci sono sempre e non saprei dire se sia questo il caso....
 
tutte le colpe no,solo la colpa di non aver saputo risolvere la questione in maniera dipomatica e con un certo savoir-faire a bordo,seessere una ci deve colpa...

qui ritorniamo ad uno delle considerazioni. ti risottopongo un´altra domanda secca:

e´possibile, o ti senti di escludere, che il modello "operativo" di FR possa avere la sua % di concausa?

per spiegarmi meglio dovrei andare a riprendere un messaggio scritto ieri :)
 
non dico assolutamente che è poco...ma resta comunque tutto da capire cosa si sono detti pax e capocabina che poi hanno spinto a parlare con il comandante...

Che resti da capire , questo senz'altro, ma tutto questo thread è fondato sulle nostre supposizioni, giusto? Allora, le mie considerazioni sono che nessuno degli altri passeggeri (a favore o contro l'atteggiamento del pap PRM) ha sostenuto che questi abbia urlato o avuto atteggiamenti verbali (tanto meno fisici) inammissibili, e poi, un comandante che in una situazione talmente grave da dover chiamare la Polizia neanche fa vedere la sua faccina non è all'altezza del suo ruolo e il suo atteggiamento da "kazzi della cabina" è molto discutibile.
Poi è pieno di gente cafona, ma questo mi sembra uno di quei casi che l'equipaggio poteva certamente gestire diversamente.
 
questo qui sotto

appunto. quindi il ping pong tra pubbliche accusa (molto pubblica visto che siamo su internet) :) e il difensore d'ufficio, d'ufficio in tutti i sensi visto che per FR ci lavora, che senso puo'avere?

alcune cosiderazioni generali invece credo possano essere fatte, ma sono basate su impressioni raccolte viaggiando regolarmente sia su compagie "normali" :) che su FR

FR e'basata su un modello operativo, che per filare liscio, ha bisogno di un requisito fondamentale:
- ii viaggiatori devono conoscere, devono avere un' alta dimestichezza con il modus operandi di FR

viaggia bene con FR e non avra'mai problemi con FR
- chi conosce le regole, sa che i suoi a/v , a differenza degli a/v di un carico di lavoro, e seguono modello di lavoro diverso (processi, obiettivi a parte una base comune, hanno delle peculiarita')
- chi conosce bene oltre l'italiano l'inglese. dopodiche piu'lingue si conoscono meglio ci si trova
- chi e'abituato a viaggiarci

per complementarieta' a quanto sopra, si trovera'malissimo a viaggiare con FR, il viaggiatore occasionale. o che non conosce FR

e' con questa tipologia di utenza che nasce il 99% dei problemi che FR nel rapporto con il cliente

inoltre il rapporto A/V passeggero su FR e'basato su paradigmi diversi da quelli che vigono nel caso delle major

e per chi e'abituato a volare, la differenza nei comportamenti, nel modo di porsi verso il viaggiatore, tra un a/V FR e uno di una major, e'evidente.

come del resto e' diversa anche l'utenza.

ma quello che sublima il tutto, nel modello FR, non sono i suoi A/V e i suoi passeggeri. a loro modo entrambi ditati di peculiarita'visibili. A sublimare tutto interviene un fattore "terzo"

Per FR fattore "tempo" ha un valore diverso rispetto a a quello che puo'avere sulle major.

e inevitabilmente questo si riflette sul modus operandi. incluso quello di AV e comandanti. e oltre che nel modello operativo anche in quello dei comportamenti.

tutti il resto, le varie e variegate casistiche che si raccolgono su Internet, sono delle "conseguenze" tutte in un modo o nell'altro originate da questo elemento "fattuale"

analisi un po' amatoriale... sottoposta al vaglio del forum
 
qui ritorniamo ad uno delle considerazioni. ti risottopongo un´altra domanda secca:

e´possibile, o ti senti di escludere, che il modello "operativo" di FR possa avere la sua % di concausa?

per spiegarmi meglio dovrei andare a riprendere un messaggio scritto ieri :)

no no,ho capito e ti dico che è possibile!
 
Che resti da capire , questo senz'altro, ma tutto questo thread è fondato sulle nostre supposizioni, giusto? Allora, le mie considerazioni sono che nessuno degli altri passeggeri (a favore o contro l'atteggiamento del pap PRM) ha sostenuto che questi abbia urlato o avuto atteggiamenti verbali (tanto meno fisici) inammissibili, e poi, un comandante che in una situazione talmente grave da dover chiamare la Polizia neanche fa vedere la sua faccina non è all'altezza del suo ruolo e il suo atteggiamento da "kazzi della cabina" è molto discutibile.
Poi è pieno di gente cafona, ma questo mi sembra uno di quei casi che l'equipaggio poteva certamente gestire diversamente.

tu sapessi quanti ce ne sono di comandanti che ti dicono"c...tuoi sei te il capocabina"......l'ho detto ieri e lo ripeto.io capocabina se si crea una situazione di malinteso di tensione,cerco sempre di mediare,ci vuole sempre maturità e quel"common sense"che si siente tanto dire ai CRM questo però deve essere contraccambiato dall'altra parte....giusto?
 
tu sapessi quanti ce ne sono di comandanti che ti dicono"c...tuoi sei te il capocabina"......l'ho detto ieri e lo ripeto.io capocabina se si crea una situazione di malinteso di tensione,cerco sempre di mediare,ci vuole sempre maturità e quel"common sense"che si siente tanto dire ai CRM questo però deve essere contraccambiato dall'altra parte....giusto?

Quello che posso dirti è che spesso, troppo spesso, mi sono letteralmente vergognata delle risposte che alcuni colleghi hanno dato a dei passeggeri, sia per i contenuti che per i modi. Per cui vado cauta nel difendere a priori entrambe le categorie. Di volta in volta cerco di farmi un'idea delle situazioni, ma partendo comunque dal presupposto che da un equipaggio, una rampa, o un addetto check-in, mi aspetto "una marcia in più".
 
se ha fagliato il comandate, faglia la compagnia. il comandante comanda sull´aereo , ma e´responsabile (accountable) degli effetti del suo operato. dopiche se ha fagliato lui, lui ne risponde nei cnnfronti della sua compagnia, il passeggero invece non viene eventualmente risarcito dal comandante. ma da FR

Su questo non ci sono dubbi la responsabilità cade anche sull' aerolinea, il punto è che la decisone l'ha presa il comandante. Tale osceno comportamento è ripetibile sempre in qualsiasi aspetto della sua vita. Rimango sempre dell' opinione che una persona che ricopre un incarico di responsabilità deve rispondere in prima persona delle decisioni prese. Anche per i militari oggi esiste la regola del buon senso, a prescindere dall' ordine ricevuto.
Per Ryan, mi sembra di ricordare e non vorrei sbagliarmi su questo, che tempo addietro anche qualcun altro non fu imbarcato perchè aveva problemi di deambulazione e quella volta in Italia. Mi sembra addirittura fosse un esponente di qualche associazione per i diritti dei diversamente abili italiani. Anche allora alcuni commenti infelici furono spesi in difesa della Ryan. Fatto sta che il deretano difronte alla cloche è sempre di qualcuno che oltre ad avere un culo appaggiato al sedile dovrebbe avere anche una testolina che gli dia la possibilità di fare dei ragionamenti, ne convieni?
 
Su questo non ci sono dubbi la responsabilità cade anche sull' aerolinea, il punto è che la decisone l'ha presa il comandante. Tale osceno comportamento è ripetibile sempre in qualsiasi aspetto della sua vita. Rimango sempre dell' opinione che una persona che ricopre un incarico di responsabilità deve rispondere in prima persona delle decisioni prese. Anche per i militari oggi esiste la regola del buon senso, a prescindere dall' ordine ricevuto.
Per Ryan, mi sembra di ricordare e non vorrei sbagliarmi su questo, che tempo addietro anche qualcun altro non fu imbarcato perchè aveva problemi di deambulazione e quella volta in Italia. Mi sembra addirittura fosse un esponente di qualche associazione per i diritti dei diversamente abili italiani. Anche allora alcuni commenti infelici furono spesi in difesa della Ryan. Fatto sta che il deretano difronte alla cloche è sempre di qualcuno che oltre ad avere un culo appaggiato al sedile dovrebbe avere anche una testolina che gli dia la possibilità di fare dei ragionamenti, ne convieni?

certo che ne convengo,ci mancherebbe altro!
 
Per Ryan, mi sembra di ricordare e non vorrei sbagliarmi su questo, che tempo addietro anche qualcun altro non fu imbarcato perchè aveva problemi di deambulazione e quella volta in Italia. Mi sembra addirittura fosse un esponente di qualche associazione per i diritti dei diversamente abili italiani. Anche allora alcuni commenti infelici furono spesi in difesa della Ryan. Fatto sta che il deretano difronte alla cloche è sempre di qualcuno che oltre ad avere un culo appaggiato al sedile dovrebbe avere anche una testolina che gli dia la possibilità di fare dei ragionamenti, ne convieni?

era Easyjet a Malpensa credo.
ma come dici tu, fu un mancato imbarco e non un sbarco con forze dell'ordine e, sempre se non ricordo male, l'assitenza non era stata segnalata.
mi scuso preventivamente per eventuali imprecisioni.
 
tu sapessi quanti ce ne sono di comandanti che ti dicono"c...tuoi sei te il capocabina"......l'ho detto ieri e lo ripeto.io capocabina se si crea una situazione di malinteso di tensione,cerco sempre di mediare,ci vuole sempre maturità e quel"common sense"che si siente tanto dire ai CRM questo però deve essere contraccambiato dall'altra parte....giusto?

non funziona esattamente cosi´:)
 
Dunque, qui tutti citano le direttive interne di Ryanair, il buon senso, il CRM, etc...

Mi permetto invece di rfocalizzare l'attenzione sulle normative europee in materie recepite dai vari enti nazionali per l'avazione civile.

Premetto che originariamente Ryanair si è trovata a scontrarsi con le autorità nazionali di aviazione civile, con le istituzioni europee e con le stesse associazioni rappresentative dei disabili per aver disatteso le materie in tal senso. Una delle prime e più conosciute vicende nasceva dal far pagare un supplemento sul servizio di assistenza al disabile (invece che spalmarlo sul costo globale di tutti i biglietti aerei).


Io chiedo ai dipendenti di Ryanair presenti sul sito: conoscete il regolamento europeo di cui sopra? Ne conoscete i contenuti? Conoscete le circolari dei vari enti preposti all'aviazione civile nei paesi in cui operate (in Italia Enac)?

Se li conosceste capireste che, a prescindere da tutto quanto si è detto (finendo anche a parlare della maleducazione dei passeggeri, che non c'entra nulla con l'oggetto del presente thread), sono state certamente violate nel caso di specie molte fra le norme imposte dal regolamento europeo. Infatti al passeggero non è stata fornita l'assistenza necessaria a conoscere, sin dal suo arrivo in aeroporto, con esattezza tutti i passaggi che lo avrebbero condotto al posto "assegnato" (cito testualmente) sull'aeromobile.

Il passeggero, infatti, riporta con stupore la circostanza di essere stato imbarcato per ultimo (evidentemente nessuno gli ha spiegato che per ragioni di sicurezza doveva aspettare il completamento della procedura di rifornimento carburante), inoltre è parso totalmente ignaro del posto assegnatogli dalla compagnia (la fila 32): evidentemente la circostanza gli è stata resa nota solo nel momento in cui si è seduto nella fila errata.

Ancor più evidente pare la circostanza che gli assistenti di volo e gli agenti di polizia non conoscessero le gravi menomazioni della malattia (altro requisito richiesto dal regolamento).

Nessuno mette in dubbio che per favorire un passeggero disabile debba essere posta in pericolo la sicurezza del volo; tuttavia non si possono addurre ragioni di fretta per giustificare non una violazione del "senso comune", bensì di normative cui Ryanair, come qualsiasi altro vettore, deve attenersi.

D'altronde la vostra compagnia è sempre la prima a piagnucolare dinanzi all'opinione pubblica ogni qual volta le autorità competenti pretendono che anche Ryanair debba uniformarsi agli standard imposti dalla legge.

Nella vostra compagnia vige un solo principio e cioè il profitto massimo ad ogni costo (ben inteso, non a detrimento della sicurezza del volo, almeno spero) e questo ha, quale conseguenza, episodi come quelli descritti ad inizio post.

Questi ed altri i motivi per cui io non volo più Ryanair. Curiosa la risposta dell'assitente di volo, che mi chiede come possa giudicare una compagnia sulla base di due voli.
Anzitutto ho viaggiato decine di volte ed in due occasioni ho assistito ad episodi spiacevoli (cosa che, dopo un centinaio di voli su Easyjet, non mi è mai capitato di vedere.).

Ti ribalto la domanda: se tu vai in un ristorante e per due volte ti portano pietanze dal sapore poco gradevole, che fai? ci torni?
 
Dunque, qui tutti citano le direttive interne di Ryanair, il buon senso, il CRM, etc...

Mi permetto invece di rfocalizzare l'attenzione sulle normative europee in materie recepite dai vari enti nazionali per l'avazione civile.

Premetto che originariamente Ryanair si è trovata a scontrarsi con le autorità nazionali di aviazione civile, con le istituzioni europee e con le stesse associazioni rappresentative dei disabili per aver disatteso le materie in tal senso. Una delle prime e più conosciute vicende nasceva dal far pagare un supplemento sul servizio di assistenza al disabile (invece che spalmarlo sul costo globale di tutti i biglietti aerei).


Io chiedo ai dipendenti di Ryanair presenti sul sito: conoscete il regolamento europeo di cui sopra? Ne conoscete i contenuti? Conoscete le circolari dei vari enti preposti all'aviazione civile nei paesi in cui operate (in Italia Enac)?

Se li conosceste capireste che, a prescindere da tutto quanto si è detto (finendo anche a parlare della maleducazione dei passeggeri, che non c'entra nulla con l'oggetto del presente thread), sono state certamente violate nel caso di specie molte fra le norme imposte dal regolamento europeo. Infatti al passeggero non è stata fornita l'assistenza necessaria a conoscere, sin dal suo arrivo in aeroporto, con esattezza tutti i passaggi che lo avrebbero condotto al posto "assegnato" (cito testualmente) sull'aeromobile.

Il passeggero, infatti, riporta con stupore la circostanza di essere stato imbarcato per ultimo (evidentemente nessuno gli ha spiegato che per ragioni di sicurezza doveva aspettare il completamento della procedura di rifornimento carburante), inoltre è parso totalmente ignaro del posto assegnatogli dalla compagnia (la fila 32): evidentemente la circostanza gli è stata resa nota solo nel momento in cui si è seduto nella fila errata.

Ancor più evidente pare la circostanza che gli assistenti di volo e gli agenti di polizia non conoscessero le gravi menomazioni della malattia (altro requisito richiesto dal regolamento).

Nessuno mette in dubbio che per favorire un passeggero disabile debba essere posta in pericolo la sicurezza del volo; tuttavia non si possono addurre ragioni di fretta per giustificare non una violazione del "senso comune", bensì di normative cui Ryanair, come qualsiasi altro vettore, deve attenersi.

D'altronde la vostra compagnia è sempre la prima a piagnucolare dinanzi all'opinione pubblica ogni qual volta le autorità competenti pretendono che anche Ryanair debba uniformarsi agli standard imposti dalla legge.

Nella vostra compagnia vige un solo principio e cioè il profitto massimo ad ogni costo (ben inteso, non a detrimento della sicurezza del volo, almeno spero) e questo ha, quale conseguenza, episodi come quelli descritti ad inizio post.

Questi ed altri i motivi per cui io non volo più Ryanair. Curiosa la risposta dell'assitente di volo, che mi chiede come possa giudicare una compagnia sulla base di due voli.
Anzitutto ho viaggiato decine di volte ed in due occasioni ho assistito ad episodi spiacevoli (cosa che, dopo un centinaio di voli su Easyjet, non mi è mai capitato di vedere.).

Ti ribalto la domanda: se tu vai in un ristorante e per due volte ti portano pietanze dal sapore poco gradevole, che fai? ci torni?

Quanto meno sul fatto che il passeggero non avesse ricevuto debita informativa guarda che eravamo d'accordo tutti. Si parlava proprio di come, solo una volta a bordo, sia stata (mal) gestita la circostanza. Magari ti sei perso qualcosa...
 
Stato
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