Comandante Ryanair tenta di far scendere passeggero "non gradito"

  • Autore Discussione Autore Discussione Quirino
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si?perchè tu lavori in ryan?hai fatto un corso in ryan che puoi affermare con certezza queste cose?puoi affermare che il 90% dei "ragazzini"sono incompetenti e schiavi?
 
A questo punto verrebbe facile obbiettare al passeggero disabile che ci sono tante altre compagnie da poter scegliere e nessuno è obbligato a viaggiare Ryanair, ma allo stesso tempo io risponderei che anche Ryanair non è obbligata a mettere in piedi una compagnia aerea se poi non è in grado di gestire in maniera "smart" una situazione assolutamente normale e ricorrente come quella del volo di un passeggero con mobilità ridotta.

Questa frase è insostenibile.

Ryanair ha sempre cercato, in ogni modo, di aggirare le normative in materia di trasporto aereo (potrei citare decine di esempi) per massimizzare il profitto. Fra queste ha cercato anche, come osservavo precedentemente, di far pagare ai passeggeri disabili l'assistenza fornita in aeroporto al fine di disincentivare la loro presenza sugli aeromobili.

Dopo una causa intentata da una passeggera disabile, Ryanair fu costretta, come tutte le altre compagnie e come previsto dal regolamento UE sopra citato, a non far pagare supplementi ai disabili, ma spalmare il costo aggiuntivo derivante dai servizi a loro dedicati su tutti i biglietti.

Ryanair non può sottrarsi al rispetto delle regole, solo per massimizzare i profitti. Non voglio fare una lezione di politica economica e giuridca, ma il mercato può funzionare solo se chi vi entra è disposto a rispettare le regole.

In definitiva non si può affrontare il tema della disabilità al pari di uno snack a pagamento. Non si può dire, in altre parole, il disabile scelga altra compagnia se non gli sta bene il trattamento a lui riservato. Perché nessuno di noi ha diritto allo snack gratuito, ma il disabile ha diritto ad essere trattato in conformità alle normative vigenti ed ai diritti a lui attribuiti.

Quoto ogni parola di Florio in merito al modello gestionale di RYR. Sicuramente molti di voi avranno letto l'interessantissimo testo Ryanair. Il prezzo del low cost. In quella sede è spiegato molto bene tutto.

Francamente, e qui concludo, l'atteggiarsi dei dipendenti Ryanair presenti sul forum palesa scarso rispetto verso la disabilità. Non mi stupisce pertanto che possano accadere certi episodi.

PS A prescindere da questo episodio, non voglio inimicarmi la categoria degli AV. Mi rendo conto quanto sia difficile relazionarsi con il passeggero occasionale, che li considera ancora come degli pseudo camerieri. E' evidente che se non si percepisce la funzione dell'av è difficile anche accettare ammonimenti, spesso dettati per la sicurezza del volo. Se le stesse cose le dicesse direttamente il CPT o anche il FO molti passeggeri si adeguerebbero senza batter ciglio.
 
In merito all'episodio dell'avvocato siciliano, immagino che gli av Ryanair conoscano alla perfezione il regolamento ENAC sull'utilizzo della lingua italiana per i vettori che operano in Italia. Altro che "la compagnia è irlandese, quindi lei è tenuto a conosere la lingua inglese".

Se qualcuno non lo rammentasse, posto il link:
http://www.enac-italia.it/repository/ContentManagement/node/N756372012/Reg-Lingua_Italiana.pdf

PS Ricorda tanto quell'episodio in cui il figlio del fondatore di Ryanair il CPT Ryan, chiamato a fornire le proprie generalità ad un addetto di terra, innervosito per non essere stato riconosciuto, rispose: "lo vada a leggere sulla fusoliera il mio nome!"
 
ho viaggiato molto con FR e ogni qual volta si è verificata la necessità di assistere un pax con mobilità ridotta, il crew si è sempre verificato pronto e all'altezza della situazione, gestendo il tutto con grande professionalità. Allo stesso modo non posso dire dei passeggeri, indisciplinati e "ignoranti".. che si sentono leggittimati nell'usare arroganza e quantaltro per il semplice fatto di viaggiare su una low cost. Ho visto scene che se succedessero su un LH o un BA mezzo aereo verrebbe accompagnato alla porta..
 
Questa frase è insostenibile.

Ryanair ha sempre cercato, in ogni modo, di aggirare le normative in materia di trasporto aereo (potrei citare decine di esempi) per massimizzare il profitto. Fra queste ha cercato anche, come osservavo precedentemente, di far pagare ai passeggeri disabili l'assistenza fornita in aeroporto al fine di disincentivare la loro presenza sugli aeromobili.

Dopo una causa intentata da una passeggera disabile, Ryanair fu costretta, come tutte le altre compagnie e come previsto dal regolamento UE sopra citato, a non far pagare supplementi ai disabili, ma spalmare il costo aggiuntivo derivante dai servizi a loro dedicati su tutti i biglietti.

Ryanair non può sottrarsi al rispetto delle regole, solo per massimizzare i profitti. Non voglio fare una lezione di politica economica e giuridca, ma il mercato può funzionare solo se chi vi entra è disposto a rispettare le regole.

In definitiva non si può affrontare il tema della disabilità al pari di uno snack a pagamento. Non si può dire, in altre parole, il disabile scelga altra compagnia se non gli sta bene il trattamento a lui riservato. Perché nessuno di noi ha diritto allo snack gratuito, ma il disabile ha diritto ad essere trattato in conformità alle normative vigenti ed ai diritti a lui attribuiti.

Quoto ogni parola di Florio in merito al modello gestionale di RYR. Sicuramente molti di voi avranno letto l'interessantissimo testo Ryanair. Il prezzo del low cost. In quella sede è spiegato molto bene tutto.

Francamente, e qui concludo, l'atteggiarsi dei dipendenti Ryanair presenti sul forum palesa scarso rispetto verso la disabilità. Non mi stupisce pertanto che possano accadere certi episodi.

PS A prescindere da questo episodio, non voglio inimicarmi la categoria degli AV. Mi rendo conto quanto sia difficile relazionarsi con il passeggero occasionale, che li considera ancora come degli pseudo camerieri. E' evidente che se non si percepisce la funzione dell'av è difficile anche accettare ammonimenti, spesso dettati per la sicurezza del volo. Se le stesse cose le dicesse direttamente il CPT o anche il FO molti passeggeri si adeguerebbero senza batter ciglio.

ti assicuro che i dipendenti ryanair sul forum,me compreso hanno molto rispetto verso la disabilità,quello che sto dicendo è solo che non si può dare a prescindere torto a una parte senza sapere la verità,questo non mi sfinirò mai di dirlo...
 
Questa frase è insostenibile.

Ryanair ha sempre cercato, in ogni modo, di aggirare le normative in materia di trasporto aereo (potrei citare decine di esempi) per massimizzare il profitto. Fra queste ha cercato anche, come osservavo precedentemente, di far pagare ai passeggeri disabili l'assistenza fornita in aeroporto al fine di disincentivare la loro presenza sugli aeromobili.

Dopo una causa intentata da una passeggera disabile, Ryanair fu costretta, come tutte le altre compagnie e come previsto dal regolamento UE sopra citato, a non far pagare supplementi ai disabili, ma spalmare il costo aggiuntivo derivante dai servizi a loro dedicati su tutti i biglietti.

Ryanair non può sottrarsi al rispetto delle regole, solo per massimizzare i profitti. Non voglio fare una lezione di politica economica e giuridca, ma il mercato può funzionare solo se chi vi entra è disposto a rispettare le regole.

In definitiva non si può affrontare il tema della disabilità al pari di uno snack a pagamento. Non si può dire, in altre parole, il disabile scelga altra compagnia se non gli sta bene il trattamento a lui riservato. Perché nessuno di noi ha diritto allo snack gratuito, ma il disabile ha diritto ad essere trattato in conformità alle normative vigenti ed ai diritti a lui attribuiti.

Quoto ogni parola di Florio in merito al modello gestionale di RYR. Sicuramente molti di voi avranno letto l'interessantissimo testo Ryanair. Il prezzo del low cost. In quella sede è spiegato molto bene tutto.

Francamente, e qui concludo, l'atteggiarsi dei dipendenti Ryanair presenti sul forum palesa scarso rispetto verso la disabilità. Non mi stupisce pertanto che possano accadere certi episodi.

PS A prescindere da questo episodio, non voglio inimicarmi la categoria degli AV. Mi rendo conto quanto sia difficile relazionarsi con il passeggero occasionale, che li considera ancora come degli pseudo camerieri. E' evidente che se non si percepisce la funzione dell'av è difficile anche accettare ammonimenti, spesso dettati per la sicurezza del volo. Se le stesse cose le dicesse direttamente il CPT o anche il FO molti passeggeri si adeguerebbero senza batter ciglio.

In merito all'episodio dell'avvocato siciliano, immagino che gli av Ryanair conoscano alla perfezione il regolamento ENAC sull'utilizzo della lingua italiana per i vettori che operano in Italia. Altro che "la compagnia è irlandese, quindi lei è tenuto a conosere la lingua inglese".

Se qualcuno non lo rammentasse, posto il link:
http://www.enac-italia.it/repository/ContentManagement/node/N756372012/Reg-Lingua_Italiana.pdf

si,e in base alla normativa basta che ci sia un madrelingua a bordo fra i membri dell'equipaggio....e quel giorno,di sei membri,5 erano italiani....
 
La discussione è esaurita. Nonostante i continui richiami sia pubblici che privati, dell'amministrazione del forum, questo 3ad si è trasformato in una discussione, lunga 12 pagine, dal sapore processuale.
Non avendo la possibilità di invitare alla discussione i protagonisti della vicenda é inutile continuare un processo accusatorio e denigratorio nei confronti del crew del volo FR 9186 GRO-CIA, di Aena, e delle forze dell'ordine in servizio a Girona.

Chielloduebis
per l'amministrazione
 
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