Economia e Finanza
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ALITALIA: SABELLI, 2010 SARA' DURO
03 Dicembre 2009 | Archiviato in: Economia e Finanza
Alitalia archivia un 2009 “accettabile visto il contesto, ma ci aspetta un 2010 difficilissimo e complicato”. Non si fa illusioni l’amministratore delegato Rocco Sabelli, la strada che attende la compagnia è ancora in salita. Ma a distanza di quasi un anno dal decollo, il bilancio della nuova Alitalia mostra “un trend incoraggiante”. L’occasione per fare il punto, è un convegno sul trasporto aereo promosso dalla Cgil. Ed è scontro con il leader Guglielmo Epifani, tacciato di “ingenerosità”. “Alitalia è in partita: abbiamo avuto una partenza difficile con risultati non incoraggianti perché perdiamo, ma il nostro trend è incoraggiante. I conti reggono, la posizione finanziaria è solida, possiamo giocare la partita fino in fondo”, ha affermato Sabelli rivendicando la validità del piano industriale scritto un anno fa.”Il nostro piano industriale era corretto, lo rifarei esattamente uguale - ha scandito - così come la scelta di dominio sul mercato domestico e la focalizzazione sul core business. Dio solo sa - ha aggiunto - dove saremmo oggi se avessimo ancora in carico la manutenzione e il cargo. L’anno che è passato ha confermato la necessità di questo piano industriale”. Poco prima, Epifani aveva bacchettato Alitalia. Se vuole avere un futuro e una prospettiva “non può vivere alla giornata. Ci vuole un piano di investimenti, di rilancio, un piano più attento alle esigenze dei consumatori” ha detto il segretario Cgil aggiungendo che resta sul tappeto anche “il grande tema delle alleanze internazionali dove il problema non é allearsi ma allearsi e contare”, non quindi essere succubi di Air France. Insomma, per Epifani, Alitalia “é piccola, rispetto ai grandi competitori, può sopravvivere in una nicchia se ha una strategia ma questa oggi manca. E’ un po’, partiamo e poi vediamo”. Parole che non vanno giù a Sabelli il quale replica duramente: “nella situazione così critica e complessa del trasporto aereo, le affermazioni infondate e fuorvianti fatte oggi da Epifani sull’Alitalia sono stupefacenti”.
“Credo che Epifani, prima di rilasciare certe dichiarazioni, dovrebbe informarsi sugli investimenti già realizzati e pianificati - ha detto ancora - sul lavoro svolto e sui risultati ottenuti finora. Quanto alla presunta mancanza di un piano industriale e di una strategia di medio-lungo termine, ricordo a Epifani che esistono e sono gli stessi da lui condivisi e sottoscritti poco più di un anno fa”. Ma il top manager di Alitalia ha scagliato frecce anche all’indirizzo dei concorrenti più temibili, come Ryanair. Citando dati di fonte Aea (l’associazione europea del trasporto aereo), Sabelli ha detto nel bilancio 2009 chiuso il 31 marzo scorso, la regina delle low cost evidenzia un profitto operativo per 92 milioni e 190 milioni di contributi dichiarati, provenienti da scali aeroportuali ed enti territoriali.
“Non abbiamo notizie dei contributi non notificati”, ha aggiunto sottolineando la “fortissima asimmetria competitiva” che si viene così a creare. Aperture rispetto ai sindacati rispetto a relazioni sindacali che vanno migliorate, “non ho paura del consociativismo”. Con un ‘paletto’: al tavolo di confronto si deve discutere anche della disciplina dello sciopero. “Sarò velleitario, ma un filo di follia chi mette un piede in Alitalia ce lo deve avere. Alitalia è stato anche il luogo delle colpe sindacali - ha detto Sabelli in casa Cgil, auspicando per la compagnia “una sfida innovativa, l’approvazione di un regolamento sullo sciopero in un’azienda di servizi”.
ansa.it