FR: cosa pensate della loro politica normativa??


Non per voi, ma per il vostro padrone sì. E' evidente il suo infinito disprezzo per i clienti, una cosa che lo accomuna a papponi, biscazzieri e spacciatori, con la differenza che quelli non hanno tutti i torti.
Per MO'L i clienti sono dei pezzenti che non sanno resistere al desiderio di volare/viaggiare, li può trattare male quanto vuole, non sono capaci di smettere.

se è per quello anche noi dato che ha detto"gli assistenti di volo sono come le arance,vanno spremuti e poi buttati"....il suo problema è che pensa di essere più furbo di tutti..ma se sapesse...:D
 
Quello che mi domando è: perché? Non guadagnava lo stesso prima di cercare di fornire un servizio sempre peggiore e più odioso?

MO'L non ha inventato le LCC, ha copiato Southwest e poi secondo me è uscito di testa, forse per differenziarsi da easyJet, che ha un comportamento più normale... ma guadagna meno.

L' attuale business model di Ryanair non si basa nemmeno sul fornire un servizio al costo più basso, si basa sul mobbing degli aeroporti, dei passeggeri e, come dici tu, dei dipendenti. Verrà pure il momento in cui si stancheranno.
 
MOL ha un solo obiettivo nella vita: poter presentare il prezzo BASE del viaggio bassissimo o addiritttura nullo. Tutto il resto è funzionale a questo principio di base, comprese le situazioni limite di cui sopra. Evidentemente visto che nemmeno FR campa d' aria, i soldi che non introita dai biglietti deve trovarli altrove (oltre ai sussidi pubblici...). E allora via con tutta la serie di "supplementi" per qualsiasi cosa. Immagino che FR abbia fatto le ricerche del caso e che sia risultato più redditizio stra-tassare ogni extra (se di extra si può parlare...) piuttosto che aumentare anche di poco il prezzo del biglietto. Non è una politica molto elegante, ma finora ha pagato e bene. In parole povere, il passeggero tipo che vuole FR ha solo il bagaglio a mano, prenota con largo anticipo, fa il check-in online e siccome paga poco accetta ogni tanto qualche disservizio. Gli "altri" strapagano tutto, anche perchè devono pagare parte del viaggio del passeggero tipo... E' tutto piuttosto antipatico, ma bisogna ammettere che fino ad oggi ha avuto ragione MOL. E a mio avviso, specie con questi chiari di luna, MOL continuerà ad avere ragione...
 
Da qualche tempo sul sito ENAC ha indicato che salvo più restrittivi o salvo tipo che la compagnia lo preveda. A quanto pare la compagnia può anche decidere che non hai più diritto al bagaglio a mano.
E' vero quello che dici, tuttavia l 'ENAC smentisce se stessa perchè nella circolare APT09 (http://www.enac-italia.it/repository/ContentManagement/node/N968930132/APT_09.pdf)
che disciplina l' argomento, all' articolo 3 è specificato chiaramente quanto segue:

3. APPLICABILITA'
La presente circolare si applica a tutti gli operatori che effettuano attività di trasporto
aereo commerciale. (.....)

Sarebbe interessante sapere quale fonte legale ha l' affermazione "salvo particolari restrizioni della compagnia aerea" che si trova qui,
http://www.enac-italia.it/I_Diritti_dei_Passeggeri/Cosa_portare_a_bordo/info-306815056.html, visto che smentisce un documento ufficiale ENAC.
 
E' vero quello che dici, tuttavia l 'ENAC smentisce se stessa perchè nella circolare APT09 (http://www.enac-italia.it/repository/ContentManagement/node/N968930132/APT_09.pdf)
che disciplina l' argomento, all' articolo 3 è specificato chiaramente quanto segue:

3. APPLICABILITA'
La presente circolare si applica a tutti gli operatori che effettuano attività di trasporto
aereo commerciale. (.....)

Sarebbe interessante sapere quale fonte legale ha l' affermazione "salvo particolari restrizioni della compagnia aerea" che si trova qui,
http://www.enac-italia.it/I_Diritti_dei_Passeggeri/Cosa_portare_a_bordo/info-306815056.html, visto che smentisce un documento ufficiale ENAC.





Quale fonte non ha particolare forza normativa (la circolare è un atto interno di tipo organizzativo, contenente indicazioni non vincolanti nemmeno per gli "uffici" subordinati rispetto a quello che l'ha emanata) e generalmente reca indicazioni interpretative di altre disposizioni.
Dovrebbe essere il D.M. a precisare cosa si può portare in cabina insieme al bagaglio a mano, non il provvedimento attuativo.
Mi chiedo come mai hanno chiamato il provvedimento attuativo "circolare". ENAC non ha anche un potere regolamentare? Non avrebbero potuto esercitare questo potere con maggiore chiarezza?
A ben vedere, poi, la circolare è scritta veramente male. Che significato ha autorizzare l'imbarco in cabina di articoli acquistati nel d.f. facendo riferimento alle dimensioni consentite. Quali sono le dimensioni consentite? Quelle del bagaglio a mano? In caso affermativo, dovrebbe significare che gli oggetti acquistati al duty free vanno messi nel bagaglio.

Insomma, occorrerebbe che l'ENAC facesse le cose per bene e non questi provvedimenti che, per come sono impostati, sono sostanzialmente inutili.

Aggiungo che, probabilmente, i destinatari di questo provvedimento sono le sedi dell'ENAC presso gli aereoporti o i gestori degli stessi, al fine di organizzare le operazioni di imbarco e di controllo.

Credo, invece, che le limitazioni che FR richiede siano contrattate direttamente con i gestori dell'aereoporto, con i quali è stabilita una disciplina delle attività di imbarco.
Da questa prospettiva, bisognerebbe indagare se il gestore ha il potere di concludere con la compagnia accordi in ipotesi contrari a norme di regolamento emanate dagli enti di controllo.

Ancora una postilla sui contratti: le società di gestione, se sono organismi di diritto pubblico (società a capitale maggioritario pubblico, per semplificare) sono sottoposte alla disciplina sull'accesso agli atti. Compresi i contratti, ad esclusione delle parti contenenti segreti industriali.
C'è consolidata giurisprudenza che ritiene accessibili i contratti stipulati tra società pubblica e "clienti" o "fornitori".
 
Quale fonte non ha particolare forza normativa (la circolare è un atto interno di tipo organizzativo, contenente indicazioni non vincolanti nemmeno per gli "uffici" subordinati rispetto a quello che l'ha emanata) e generalmente reca indicazioni interpretative di altre disposizioni.
Dovrebbe essere il D.M. a precisare cosa si può portare in cabina insieme al bagaglio a mano, non il provvedimento attuativo.
Mi chiedo come mai hanno chiamato il provvedimento attuativo "circolare". ENAC non ha anche un potere regolamentare? Non avrebbero potuto esercitare questo potere con maggiore chiarezza?
A ben vedere, poi, la circolare è scritta veramente male. Che significato ha autorizzare l'imbarco in cabina di articoli acquistati nel d.f. facendo riferimento alle dimensioni consentite. Quali sono le dimensioni consentite? Quelle del bagaglio a mano? In caso affermativo, dovrebbe significare che gli oggetti acquistati al duty free vanno messi nel bagaglio.

Insomma, occorrerebbe che l'ENAC facesse le cose per bene e non questi provvedimenti che, per come sono impostati, sono sostanzialmente inutili.

Aggiungo che, probabilmente, i destinatari di questo provvedimento sono le sedi dell'ENAC presso gli aereoporti o i gestori degli stessi, al fine di organizzare le operazioni di imbarco e di controllo.

Credo, invece, che le limitazioni che FR richiede siano contrattate direttamente con i gestori dell'aereoporto, con i quali è stabilita una disciplina delle attività di imbarco.
Da questa prospettiva, bisognerebbe indagare se il gestore ha il potere di concludere con la compagnia accordi in ipotesi contrari a norme di regolamento emanate dagli enti di controllo.

Ancora una postilla sui contratti: le società di gestione, se sono organismi di diritto pubblico (società a capitale maggioritario pubblico, per semplificare) sono sottoposte alla disciplina sull'accesso agli atti. Compresi i contratti, ad esclusione delle parti contenenti segreti industriali.
C'è consolidata giurisprudenza che ritiene accessibili i contratti stipulati tra società pubblica e "clienti" o "fornitori".

L'analisi giuridica sulle circolari è corretta, ma se applicata cade tutto il sistema normativo, vedi APT, EAL, SEC, NAV ecc.. che in gran parte emettono disposizioni valide anche per terzi.
L'accesso agli atti per le società di gestione aeroportuali è controversa, così come l'applicabilità di tutta la disciplina dettata per il settore pubblico, vedi nomine, assunzioni per concorso, ecc... Qualcuno mi sa dire di un gestore che sceglie il proprio Presidente o AD o Dir Gen mediante selezione pubblica? Eppure con la finanziaria 2008 sarebbe previsto per legge. Inoltre per l'accesso occorre dimostrare di avere un interesse e non è per niente facile come si pensa. Alla fine loro negano e bisogna portarli in giudizio e allora in genere si lascia perdere. Poi loro sostengono che la parte relativa a tariffe, modalità delle prestazioni, incentivi ecc...costituisce segreto industriale: addio! Per quanto ne so, in alcuni casi nemmeno l'ENAC è riuscita a venirne a capo, di qui alcuni contenziosi.
 
forse per differenziarsi da easyJet, che ha un comportamento più normale... ma guadagna meno.
Per onor di verità devo dire che recentemente ho assistito anche con U2 a due scene quantomeno "alla Ryan": A Orly al gate si è materializzato un addetto con la famigerata gabbietta porta trolley,e per quelli che avevano un bagaglio che anche per pochissimi centimetri eccedeva le dimensioni standard era già armato di fascette con codice a barre per imbarco in stiva, e relativo surcharge.
A MXP invece stessa procedura, ma direttamente alla sicurezza. Anche lì messe di respinti al check in dato che non solo si richiedeva che il bagaglio stesse nella malefica gabbietta, ma anche che vi entrasse senza spingercelo dentro a forza.
 
L'analisi giuridica sulle circolari è corretta, ma se applicata cade tutto il sistema normativo, vedi APT, EAL, SEC, NAV ecc.. che in gran parte emettono disposizioni valide anche per terzi.
L'accesso agli atti per le società di gestione aeroportuali è controversa, così come l'applicabilità di tutta la disciplina dettata per il settore pubblico, vedi nomine, assunzioni per concorso, ecc... Qualcuno mi sa dire di un gestore che sceglie il proprio Presidente o AD o Dir Gen mediante selezione pubblica? Eppure con la finanziaria 2008 sarebbe previsto per legge. Inoltre per l'accesso occorre dimostrare di avere un interesse e non è per niente facile come si pensa. Alla fine loro negano e bisogna portarli in giudizio e allora in genere si lascia perdere. Poi loro sostengono che la parte relativa a tariffe, modalità delle prestazioni, incentivi ecc...costituisce segreto industriale: addio! Per quanto ne so, in alcuni casi nemmeno l'ENAC è riuscita a venirne a capo, di qui alcuni contenziosi.

1) Circolari: concordo, ma mi domando perchè non adottano provvedimenti regolamentari chiamandoli come tali, altrimenti si genera solo consusione.

2) Il Presidente è nominato dal Cda, generalmente, o dall'assemblea direttamente, quindi dai soci pubblici. Il Cda (o il presidente o direttamente l'assemblea) nominano i direttori generali. Si tratta di nomine fiduciarie, al pari di quelle che il Sindaco adotta per scegliere i responsabili dei servizi. Il problema è il resto delle funzioni, fino all'addetto allo scarico dei bagagli. I concorsi non si fanno e che li fa è una mosca bianca. Norma disapplicata. Interessi troppo forti in gioco.

3) Le società di gestione vogliono essere pubbliche quando gli fa comodo e private alla bisogna. Si veda, solo a titolo esemplificativo, la nota e annosa (per chi ci mette la testa) vicenda degli spazi per le attività commerciali. Non vogliono i contratti di locazione commerciale ma non fanno i concorsi per le assegnazioni. No comment.
So di una società di gestione (ovviamente non dirò mai il nome) che ha commissionato tre diversi studi fino a che non ha avuto ciò che voleva sentirsi dire.

4) Il segreto industriale non è la tariffa. Ci mancherebbe. Certo che l'uomo qualunque non può chiedere copia del contratto, occorre, come si dice, un ente esponenziale oppure un organismo di controllo, oppure, cosa ancor più semplice, un concorrente del mercato.
 
1) Circolari: concordo, ma mi domando perchè non adottano provvedimenti regolamentari chiamandoli come tali, altrimenti si genera solo consusione.

2) Il Presidente è nominato dal Cda, generalmente, o dall'assemblea direttamente, quindi dai soci pubblici. Il Cda (o il presidente o direttamente l'assemblea) nominano i direttori generali. Si tratta di nomine fiduciarie, al pari di quelle che il Sindaco adotta per scegliere i responsabili dei servizi. Il problema è il resto delle funzioni, fino all'addetto allo scarico dei bagagli. I concorsi non si fanno e che li fa è una mosca bianca. Norma disapplicata. Interessi troppo forti in gioco.

3) Le società di gestione vogliono essere pubbliche quando gli fa comodo e private alla bisogna. Si veda, solo a titolo esemplificativo, la nota e annosa (per chi ci mette la testa) vicenda degli spazi per le attività commerciali. Non vogliono i contratti di locazione commerciale ma non fanno i concorsi per le assegnazioni. No comment.
So di una società di gestione (ovviamente non dirò mai il nome) che ha commissionato tre diversi studi fino a che non ha avuto ciò che voleva sentirsi dire.

4) Il segreto industriale non è la tariffa. Ci mancherebbe. Certo che l'uomo qualunque non può chiedere copia del contratto, occorre, come si dice, un ente esponenziale oppure un organismo di controllo, oppure, cosa ancor più semplice, un concorrente del mercato.

Concordo con alcune precisazioni: la legge (non ho sottomano numero e articoli) non parla di nomine fiduciarie; dice che tutte le società partecipate totalmente da enti pubblici devono ecc..Le altre parzialmente pubbliche devono adottare regole di trasparenza nelle nomine; la fiduciarietà è un comodo alibi (a mio parere non previsto dalla legge) per nomine partitiche (già politiche sarebbe qualcosa).

Figurati se a un concorrente danno il contratto con FR: chiedere a AZ e AP (quando c'erano) su AHO. Ma se non l'hanno dato manco a ENAC proprio per tutelare la riservatezza di tariffe e sussidi!
 
Non riesco a trovare in rete il testo del D.M. 001/36 del 28 gennaio 1987, cui fa riferimento la circolare enac di cui sopra. Qualcuno sa dove reperirlo?
Grazie.
 
sei sicuro che non si attengano alle normative europee?sai che se non lo facessero sarebbero già stati troncati non da mesi,ma da anni!!non so cosa è successo a bgy,però ti posso dire che a pisa,i primi tempi della base qualche problema c'è stato,perchè?perchè l'aeroporto scaricava i ritardi su ryan e non dava assistenza,quando invece ryan paga l'aeroporto di pisa perchè assista i pax in caso di ritardi e cancellazioni dovuti a fattore imputabile!

Ma ne sei così sicuro?Scusa ma è capitato a moltissimi non per ultimo ad un gruppo di miei amici che doveva andare ad Edimburgo. Risultato volo cancellato hanno richiesto la riprotezione gli hanno risposto "certo da Bologna, sul nostro volo se volete dovete andare la". Quel dovete significava che il mezzo per poter arrivare a Bologna era a carico del passeggero.
Quindi lasciamo perdere quando diciamo " sarebbero già stati troncati da anni....."
 
In linea di principio ti dico che hai ragione.
In questo caso però ho il sospetto che finchè FR riesce a far viaggiare il suo passeggero "medio" con 10 kg di bagaglio a mano e il biglietto acquistato con largo anticipo a 10€, un futuro ce l' ha eccome. Semmai mette a rischio il futuro di altri...
Il pax medio di FR non viaggia con con 10€, con 10€ ci viaggia una minima parte che ha trovato le offerte sottocosto.

A occhio un pax medio spende a tratta sui 50-60€ se non ha nessun supplemento, poi ci sono un po' di posti venduti in offerta ma anche diversi che arrivano vicini o passano di slancio i 100€ a tratta.

Con prezzi simili siamo già a livelli di concorrenza da parte delle Major, la soddisfazione del cliente è tutto perchè il cliente medio di FR non è quello che vola con le offerte sottocosto e basta e chi spende dai 50€ ai 100€ a tratta ormai può scegliere le varie Major e se va male spende poco di più.

Senza contare il confronto con Easyjet, che è sempre LC ma applica una politica diversa dalla spremitura applicata da FR.
 
L' attuale business model di Ryanair non si basa nemmeno sul fornire un servizio al costo più basso, si basa sul mobbing degli aeroporti, dei passeggeri e, come dici tu, dei dipendenti. Verrà pure il momento in cui si stancheranno.
Questo modello non può continuare per due motivi, primo si spargerà la voce e i pax diventeranno molto più attenti alle scelte del vettore aereo, secondo prima o poi la UE metterà dei freni.

Certi freni dovrebbero metterli i vari Stati invece di farsi sbeffeggiare e taglieggiare da FR come l'Italia per avere un aeroporto ogni 50km, ma non osiamo sperare tanto, almeno in Italia.
Sulla UE ho già più fiducia.
 
Ma ne sei così sicuro?Scusa ma è capitato a moltissimi non per ultimo ad un gruppo di miei amici che doveva andare ad Edimburgo. Risultato volo cancellato hanno richiesto la riprotezione gli hanno risposto "certo da Bologna, sul nostro volo se volete dovete andare la". Quel dovete significava che il mezzo per poter arrivare a Bologna era a carico del passeggero.
Quindi lasciamo perdere quando diciamo " sarebbero già stati troncati da anni....."
Quando è stata inserito il volo Roma Edimburgo, l’ho subito acquistato così come riportato negli orari, circa un mese prima di partire, ricevo un’email dalla Rayanair dove si anticipava la partenza da EDI dalle 6.30 alle 6.10 e con richiesta se volevo accettare il nuovo orario o chiedere il rimborso.

Sono poche volte che la prendo, è non mi sembra che ci sono tutti questi problemi il più delle volte gonfiati, ma come in tutto ci deve essere il buon senso in tutti, sia da parte della compagnia (non ha importanza quale) e sia dei passeggeri ( che quando devono imbarcarsi, si alzano molto prima per fare la fila, come per dire che chi arriva ultimo non trova più posto, ma i posti sono quelli)

Non si parla mai di Jet2 altra lowcost, non si riesce ad avere ottenere i prezzi pubblicizzati nella pagina iniziale ma nessuno si lamenta come mai, anche lei fa una politica sua.
 
@Farfallina

Fermando l' attenzione a quel che vedo nell' area milanese, Ryanair ha anche l' esclusiva dei voli diretti verso moltissime destinazioni, spesso con basse frequenze, ma comunque in grado di affrontare diversamente la concorrenza dei voli con scalo dei vettori tradizionali, quasi sempre molto costosi.