claro que no. ma avere determinati orari o non averli può fare la sua bella differenza?
domandina che probabilmente ha già avuto risposta mille volte...
MA..se AZ non vola su quegli slots (in un aeroporto non intasato, come sappiamo), devono stare lì, inesorabilmente vuoti in attesa che un giorno bontà sua AZ voglia usarli, farne qualcosa, fare partire l'aeroplanino di carta del figlio del caposcalo?
Mi sembrava di aver letto che gli slots hanno una valenza in aeroporti affollati, dove non c'è più spazio e a meno che uno non liberi uno slot, nessuno riesce a infilarcisi in mezzo.
Mi spiego: AZ ha lo slot delle 07.00 per FCO? Posso io, AirGivo, mettere un volo per FCO alle 07.05 o alle 06.55? (Sempre che siano liberi, ma mi sembra di capire che qualche spazio di manovra ci sia...)
Franchini sta li da 8 anni, giusto ora si lamenta degli slot di Alitalia? Ha avuto campo libero fino a 6 mesi fa e non mi sembra abbia fatto molto se non finanziare Myair. Quali compagnie ha attirato in questi 8 anni? Molto poche. Non è credibile, anzi è buffo e ridicolo. Ma mi faccia il piacere!!
Io credo che sempre e comunque e
ovunque una compagnia dovrebbe essere attirata in un aeroporto dalla quantità di pax che sono pronti a volare via verso X destinazioni che tale compagnia già offre di suo da altri scali (e che cquindi conosce e vi è conosciuta, che non guasta mai) o potrà offrire in base alla domanda.
POI un aeroporto potrà far sì che questa compagnia abbia servizi adeguati, a prezzi congrui, gli metta a disposizione qualche facilitazione per invitarla, qualche assaggino per veder se il "matrimonio" funziona.
Nella sua banalità potrebbe anche essere 1 mese o 2 o 3 di servizi aggggratis.
Ma la compagnia deve trarre il suo sostentamento (e i voli di conseguenza) dal traffico remunerativo che attira lei (in quanto brava e buona compagnia), che attira il territorio (in quanto a domanda), e dalla destinazione che deve essere parimenti appetibile.
Il gioco perverso di certi soloni di managers pubblici, è stato quello di iniziare con certi finanziamenti e ora tutte le compagnie giocano al gatto e al topo... Aspettano che esca (il finanziamento) e poi di dichiarano pronte, interessate.
A stare ferme, in attesa, non costa loro tanto, tra precariati, CIGS, chiusure fallimentari e riaperture di lì a qualche settimana, contratti a termine, pseudo corsi di addestramento, aerei che non hanno quindi non costano, poi li prendono a prestito da qualcuno e via dicendo. Se poi aggiungiamo che certi collegamenti sono messi in piedi in modo ancor più ambiguo con charters o TO che paiono compagnie ma non lo sono, che si improvvisano gestori di collegamenti aerei... ed aggiungiamo pure la mania di protagonismo (elettorale, tanto un'elezione locale ogni tanto c'è) dei politici ignoranti su certe materie... les jeuxs sont faits....
Questo, IMHO, dovrebbe essere l'ABC.....