Alitalia/ Tajani:Nuova compagnia vuol dire nuovi contratti lavoro
"Deve essere tutto diverso, e trasparente". Compiaciuti da Letta
Bruxelles, 7 ott. (Apcom) - Una nuova compagnia aerea può nascere dalle ceneri di Alitalia solo se tutto sarà fato con grande trasparenza, con acquisto di assets a prezzi di mercato e con nuovi contratti di lavoro per i dipendenti, non ci potrà essere una passaggio "automatico" dalla vecchi alla nuova società. Lo spiega il vice presidente della Commissione europea con delega ai Trasporti Antonio Tajani. "La nuova compagnia che nascerà dovrà essere più piccola, dovrà comprare gli asset a prezzi di mercato, dovrà fare tutto con la massima trasparenza e dovrà stipulare dei nuovi contratti di lavoro", spiega il commissario. "Non possono essere assunti gli ex dipendenti di Alitalia nella nuova compagnia tout court - spiega Tajani incontrando i giornalisti a Bruxelles -, servono nuovi contratti e le assunzioni non possono essere vincolanti alla nascita della nuova compagnia". Serve insomma, ribadisce Tajani, "discontinuità", che è anche l'unica garanzia perchè al nuova società non si trovi sulle spalle i 300 milioni elargiti dallo Stato italiano ad Alitalia "sui quali grava il forte sospetto che possa trattarsi di aiuti di Stato illegittimi - dice Tajani -. Se si dimostrerà che lo sono ALitalia dovrà restituirli allo Stato e se la nuova compagnia fosse una semplice 'continuazione' della precedente il carico toccherebbe a lei, se invece c'è discontinuità no". Il commissario dice poi che "con l'Italia c'è un dialogo costante, e da Roma c'è grande volontà di collaborare con noi", in particolare "con il sottosegretario Gianni Letta, che si mostra estremamente sensibile alle tematiche comunitarie e questo ci fa piacere". Il giudizio sull'operazione la Commissione "lo esprimerà alla fine del processo, e l'esame - assicura Tajani - sarà condotto senza nè benevolenza nè acrimonia, solo con giustizia". Lor 07-OTT-08
"Deve essere tutto diverso, e trasparente". Compiaciuti da Letta
Bruxelles, 7 ott. (Apcom) - Una nuova compagnia aerea può nascere dalle ceneri di Alitalia solo se tutto sarà fato con grande trasparenza, con acquisto di assets a prezzi di mercato e con nuovi contratti di lavoro per i dipendenti, non ci potrà essere una passaggio "automatico" dalla vecchi alla nuova società. Lo spiega il vice presidente della Commissione europea con delega ai Trasporti Antonio Tajani. "La nuova compagnia che nascerà dovrà essere più piccola, dovrà comprare gli asset a prezzi di mercato, dovrà fare tutto con la massima trasparenza e dovrà stipulare dei nuovi contratti di lavoro", spiega il commissario. "Non possono essere assunti gli ex dipendenti di Alitalia nella nuova compagnia tout court - spiega Tajani incontrando i giornalisti a Bruxelles -, servono nuovi contratti e le assunzioni non possono essere vincolanti alla nascita della nuova compagnia". Serve insomma, ribadisce Tajani, "discontinuità", che è anche l'unica garanzia perchè al nuova società non si trovi sulle spalle i 300 milioni elargiti dallo Stato italiano ad Alitalia "sui quali grava il forte sospetto che possa trattarsi di aiuti di Stato illegittimi - dice Tajani -. Se si dimostrerà che lo sono ALitalia dovrà restituirli allo Stato e se la nuova compagnia fosse una semplice 'continuazione' della precedente il carico toccherebbe a lei, se invece c'è discontinuità no". Il commissario dice poi che "con l'Italia c'è un dialogo costante, e da Roma c'è grande volontà di collaborare con noi", in particolare "con il sottosegretario Gianni Letta, che si mostra estremamente sensibile alle tematiche comunitarie e questo ci fa piacere". Il giudizio sull'operazione la Commissione "lo esprimerà alla fine del processo, e l'esame - assicura Tajani - sarà condotto senza nè benevolenza nè acrimonia, solo con giustizia". Lor 07-OTT-08