Alitalia-CAI: ANPAC e UP firmano l'accordo


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
ecco i punti in comune tra il contratto dirigente/comandante cai e il contratto pilota cai

-previdenza integrativa
-assistenza sanitaria
-normativa sull'utilizzo in volo
-normativa addestramento
-tutela e indipendenza di gestione del contratto per tutta la categoria PNT

ulteriori news quando disponibili...


-Mantenimento arroganza tipica di granparte dei piloti AZ
 
Ma che bella cosa che hanno fatto.....
Vanno a negoziare degli esuberi , gente che rimarra' a casa o con gli ammortizzatori , e se ne escono col contratto da dirigenti , solo per loro , e quasi tutta una categoria faesteggia.
Mi sembra come quando A.A. proclamo' che avevano dato le azioni AZ ai piloti.
Ma poi quelli che avanzano tipo sull' 80 cosa fanno ?
Li abilitano alla Mercedes e li assumono come autisti dirigenziali ?
Un sindacato che fa gli interessi della categoria avrebbe non solo rinunciato alla qualifica da dirigente , ma anche a parte dello stipendio o di alcuni benefit , per ridurre il numero di colleghi da lasciare a casa,colleghi tutti piloti e comandanti .
Io la vedo cosi' .
AFD non disturbarti a rispondermi , se voi me lo dico da solo che non capisco un .....

P.S. Nemmeno ai tempi di aquila selvaggia erano riusciti a farsi inquadrare nel contratto dirigenziale.

Ciao.
Old Crow
il contratto dirigenti,dal momento che non apporta migliorie al già forte status di comandante,è solamente un escamotage per uscire dalla morsa del contratto unico
di fatti pur rimanendo i copiloti nel contratto unico,è stato siglato l'altra notte,che normativa,addestramento,sanità e previdenza,saranno legati imprescindibilmente al contratto dirigenti comandanti
quest'ultimo non vedrà nella discussione la partecipazione dei confederali,mentre nella rsu del contratto unico siederanno oltre ai confederali anche rappresentanti anpac e up,risulta evidente come anpac e up "invadono" il campo dei confederali,mentre questi ultimi non invadono quello del contratto dirigenti,la cui normativa sarà trascinata sul contratto rsu dei piloti
non sò se sono riuscito a spiegarmi
 
Old Crow
Te lo spiego io.
Bonanni/Angeletti/Epifani/Polverini in accordo con i CAImani hanno preso la palla al balzo per liberarsi di un paio di fastidiosi piccoli concorrenti nella rappresentanza dei lavoratori, partendo oggi da AZ per arrivare domani a tutte le altre realtà (scuola, ferrovie, marittimi ed altri) dove i rappresentanti autonomi "disturbano" il quieto contrattare di sindacalisti professionisti con politici sempre professionisti e managers pure professionisti.
Hanno scelto però il bersaglio sbagliato nell'attaccare i piloti che si menano tra di loro sempre e per futili motivi, ma grazie a questo sono molto allenati e quando arriva un nemico esterno fanno quadrato, come i samurai, e come i samurai fanno anche cose che sembrano stupide ma all'aggessore fanno molto male.
Epifani, che è il più furbo della banda, si è subito accorto di questo e si è messo in scia ai piloti, ottenendo così la sacrosanta salvaguardia dei precari, che dubito che seguiranno mai più gli altri, dato il modo in cui erano stati immediatamente cancellati dalla trattativa.
Gli altri invece hanno perseverato fino a che gli è arrivato questo accordo piloti che, anche se pare sacrificare metà della categoria a favore dell'altra metà, è in realtà un modo per dire: "per i piloti trattano i piloti e voi fuori dalle scatole".
La metà "sacrificata" poi otterrà di riflesso tutto quanto i piloti dirigenti hanno ottenuto per sè grazie a due paroline magiche: ADEGUATA COERENZA.
Se poi i piloti dirigenti non sapranno adeguatamente rappresentare le istanze della categoria TUTTA, si fa sempre in tempo a tornare da Bonanni/Angeletti/Polverini, che al momento non mi sembra riscuotano grande popolarità in categoria.
 
Old Crow
Te lo spiego io.
Bonanni/Angeletti/Epifani/Polverini in accordo con i CAImani hanno preso la palla al balzo per liberarsi di un paio di fastidiosi piccoli concorrenti nella rappresentanza dei lavoratori, partendo oggi da AZ per arrivare domani a tutte le altre realtà (scuola, ferrovie, marittimi ed altri) dove i rappresentanti autonomi "disturbano" il quieto contrattare di sindacalisti professionisti con politici sempre professionisti e managers pure professionisti.
Hanno scelto però il bersaglio sbagliato nell'attaccare i piloti che si menano tra di loro sempre e per futili motivi, ma grazie a questo sono molto allenati e quando arriva un nemico esterno fanno quadrato, come i samurai, e come i samurai fanno anche cose che sembrano stupide ma all'aggessore fanno molto male.
Epifani, che è il più furbo della banda, si è subito accorto di questo e si è messo in scia ai piloti, ottenendo così la sacrosanta salvaguardia dei precari, che dubito che seguiranno mai più gli altri, dato il modo in cui erano stati immediatamente cancellati dalla trattativa.
Gli altri invece hanno perseverato fino a che gli è arrivato questo accordo piloti che, anche se pare sacrificare metà della categoria a favore dell'altra metà, è in realtà un modo per dire: "per i piloti trattano i piloti e voi fuori dalle scatole".
La metà "sacrificata" poi otterrà di riflesso tutto quanto i piloti dirigenti hanno ottenuto per sè grazie a due paroline magiche: ADEGUATA COERENZA.
Se poi i piloti dirigenti non sapranno adeguatamente rappresentare le istanze della categoria TUTTA, si fa sempre in tempo a tornare da Bonanni/Angeletti/Polverini, che al momento non mi sembra riscuotano grande popolarità in categoria.

mi sei sempre parso più ragionevole del tuo collega..
qui sei di molto fuori strada.
ad esempio su Epifani che non ha seguito i piloti per i precari ma ha fatto una pantomima per ritagliare un ruolo nella vicenda a Veltroni.
questo si evince, ad esempio, dal fatto che , a riguardo della prima mancata firma, la CGIL ne ha fatta una questione di "rappresentatività".. legittima direi.. ma vogliamo credere che tra la prima "non firma" e la seconda firma la CGIL ha fatto 10.000 iscritti per guadagnarsi la rappresentatività che non aveva?
poi dell'inquadramento nella categoria di dirigenti se ne parlava già prima: la ca****a l'ha fatta CAI a tenervi fuori.. senza di voi non aveva senso buttarla dentro... e inoltre con questo giochino dei dirigenti ha spezzato le reni all'associazione perchè quelli che sono comandanti, al tavolo sindacale non ci potranno più andare.
la salvaguardia dei precari era scontata: si usa l'espressione "ALLEGATO A CHIARIMENTO" quando c'è da chiarire e non da integrare.

Ancora: il trio che citi te aveva la responsabilità di salvaguardare un numero di persone molto più ampio di quello di Berti e Notaro, per cui la sedia scottava di più e la consapevolezza di dovere rendere conto anche ad altre categorie ha portato a firmare prima.
nel caso di Bonanni poi, se non firmava lui, si andava a casa subito.

ancora : si chiedevano più aeroplani per più piloti, si sono ottenuti i piloti "part time"..
questa è l'unica integrazione ma mi pare eccessivamente sbandierata in relazione alla richiesta
chi vivrà vedrà..
in bocca al lupo a tutti voi.

Pantalone è morto ieri sera, adesso ci sono i CAImani... in fondo hanno vinto tutti.
 
Capito.

Ho capito.
Non mi risulta pero' che i condottieri Samurai mandassero al massacro le truppe , mentre nella tenda decidevano se aumentarsi il grado.
Erano i primi a cadere sul campo.
Davano l'esempio.
Paragonare poi questi nobili e valorosi guerrieri all' anpac mi sembra un po eccessivo.
Per quando rigurda poi la questione dei piloti che non possono essere rappresentati da chi non e' un pilota...non mi pronuncio , ti ricordo solo.....angioletti, buzzi,gentile,soddu....
devo continuare ?

Old Crow
 
Gran parte di queste gatte da pelare Padoa-Schioppa, ai suoi tempi, le aveva evitate: la gara internazionale ci fu, la proposta di Air France non prevedeva che lo Stato si accollasse i debiti, non c'era dunque bisogno di alcun prestito se si fosse firmato quell'accordo. Eppure ancora oggi Tremonti svillaneggia il suo predecessore perché secondo lui condusse malissimo quel negoziato il cui fallimento - è bene ripeterlo - fu dovuto all'azione congiunta del personale di volo e di Berlusconi.

Questo è quanto e questo rimarrà agli atti.

indipentemente dall'identità di pensiero di ognuno, Scalfari ha avuto un ruolo non secondario nel raccontare storie imporatnti della nostra repubblica.
leggere queste cose, fa male anche a chi non la pensa come lui.
se qualcuno gli vuole bene, gli tolga la penna dalle mani.
 
Ancora assemblee a Fiumicino per il personale di volo
Consultazioni aperte in tutti gli aeroporti italiani

Hostess e steward verso il sì
Cai in volo dal primo novembre

Avia e Sdl, l'80% del personale di volo: "Domani a palazzo Chigi con una risposta unica"
Il premier: "Concluso anche questo impegno, adesso pensiamo al resto"


ROMA - "Domani hostess e steward iscritti a Avia e Sdl, che sono l'80 per cento degli assistenti di volo, andranno a palazzo Chigi con un'unica risposta". Antonio Divietri, presidente di Avia, sovrintende l'ennesima assemblea a Fiumicino, varco equipaggi. Nove ore ieri, oggi si ricomincia, a oltranza. C'è anche Sdl, si alternano al megafono per rispondere alle domande dei lavoratori che vogliono conoscere i dettagli dell'offerta Cai per quello che riguarda la loro categoria. Manca solo la loro firma per chiudere il dossier Cai-Alitalia. Almeno sul fronte sindacale, della pax sociale dei dipendenti, punto di partenza irrinunciabile per il presidente Colaninno che poi dovrà passare alla fase operativa, anche quella piena di questioni delicate.

Hostess e steward in assemblea non stop. "Dalle 14.30 di ieri - spiega il numero uno dell'Avia - è in corso la consultazione dei nostri iscritti che si concluderà domani mattina alle 8. Per ora registriamo un atteggiamento omogeneo del 93% dei nostri iscritti ma non possiamo anticipare in quale direzione vada".
"Oggi pomeriggio avremo un incontro con i colleghi dello Sdl con i quali siamo in contatto diretto. L'unica cosa certa - conclude Divietri - è che domani daremo un'unica risposta". Divietri non lo dice ma quel 93% di indicazioni sarebbe per il sì all'accordo, firmare, tornare a lavorare con un briciolo di serenità in più e mettere alle spalle questo mese di battaglie.

Un po' più problematico l'atteggiamento di Sdl, sindacato che politicamente si colloca a sinistra del Pd.

"Non siamo in grado di anticipare nulla, vedremo, per ora l'indicazione emersa dai lavoratori è quella di proseguire la trattativa" dice il coordinatore nazionale Fabrizio Tomaselli. Dibattiti e assemblee con gli iscritti ieri e ancora oggi con presidi negli scali di tutta Italia per tastare il polso ai dipendenti di Alitalia.

Cai in volo dal primo novembre. Anche se manca ancora il via libera di una categoria importante, ma non decisiva per la trattativa come i piloti, la politica dà per chiusa la prima fase del dossier e comincia a pensare alla fase 2, quella operativa. Per Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, advisor e azionista di Cai, "il primo novembre Cai può alzarsi in volo". Scadenze, appuntamenti e problemi operativi da risolvere entro ottobre "sono ancora parecchi", però Cai "ce la può fare".

Sul nodo del partner straniero, decisivo anche per risolvere lo stallo con i sindacati, Cai sta lavorando con contatti intensi ma non si pronuncia ancora. "Sceglieremo il partner che potrà dare il maggior contributo allo sviluppo della nuova compagnia" dice Passera. Sicuramente il presidente Colaninno e soci "venderanno" al meglio l'ingresso dello straniero ("in quota minoritaria", assicura l'ad Sabelli) in una società che è stata ripulita di tutti i debiti, passività e rami secchi.

Pd: "Alitalia, il nostro modello di fare opposizione". Maggioranza e opposizione continuano a contendersi i meriti della soluzione della vicenda. Berlusconi, ancora in Umbria a fare i fanghi causa sciatica, quasi archivia la pratica Alitalia. "Abbiamo concluso anche questo impegno" dice spuntando l'agenda del programma di governo e guardando "alle altre cose che dobbiamo fare", ad esempio riforma della giustizia e federalismo. Certo, mancano ancora un paio di firme di peso come Avia e Sdl, ma il premier è fiducioso che "alla fine ci sarà il via libera di tutti".

Il Pd - grazie al determinante aiuto della Cgil, alleanza da cui potrebbero passare altri e ulteriori sviluppi per la sinistra italiana - fa proprio un metodo, un modello e un motto: "Duri con il governo, responsabili verso il paese". E' la frase che ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani giovedì subito dopo la firma sul piano Cai. E' la frase che ripete oggi Giorgio Tonini, responsabile formazione del Pd e vicino al segretario Veltroni."La vicenda Alitalia è l'esempio di come si può essere duri con il governo e responsabili con il paese. Questo atteggiamento dobbiamo ripeterlo anche sugli altri dossier. E' democrazia poter dire al governo quando sbaglia".

(28 settembre 2008)
la Repubblica
 
ILSOLE24ORE.COM

Alitalia, il rebus del socio estero

di Gianni Dragoni

27 SETTEMBRE 2008

La scelta del socio estero francese o tedesco è in primo piano nel cantiere per la costruzione della nuova Alitalia. L'adesione dei piloti al nuovo contratto di lavoro proposto dalla Cai, la cordata italiana guidata da Roberto Colaninno e Intesa Sanpaolo, ha notevolmente ridotto la tensione sindacale. Mancano le adesioni di Avia e Sdl, il sindacato più rappresentativo tra gli assistenti di volo. Oggi sono in corso assemblee di hostess e steward a Fiumicno, i voli sono regolari, domattina le due sigle saranno a Palazzo Chigi e potrebbe così concludersi il capitolo del controverso contratto, che taglia le buste paga e aumenta la produttività.

L'attenzione dei futuri proprietari della polpa buona di Alitalia (sommata alle attività di Air One) ormai va oltre il contratto, è diretta alla ricerca della miglior combinazione con un partner del mestiere che coniughi un valido apporto industriale, commerciale e capacità di gestione e non intacchi il vincolo posto dal Governo alla base di questa operazione, la cosiddetta "italianità". Non sarà facile rispettare questo principio, perché chiunque sia il partner, è evidente che, nella sostanza, vorrà avere una responsabilità diretta nella gestione ed essere coinvolto nelle scelte più delicate.

Air France accetta Malpensa
Air France-Klm, legata ad Alitalia da un'alleanza che risale al luglio 2001, si accontenterebbe in questa fase di avere il 20% della società, corrispondente a un investimento di circa 200 milioni di euro. Per superare le obiezioni del Pdl di voler puntare su Fiumicino, Air France ha fatto sapere al Governo che non ha preferenze tra Roma o Malpensa: "la scelta la facciano pure il Governo o la Cai, è il messaggio di Jean-Cyril Spinetta, purché l'hub per i voli intercontinentali sia solo uno e le attività non siano frammentate tra due aeroporti, il che sarebbe antieconomico". In caso di rottura dell'alleanza con i francesi, che hanno fatto entrare Alitalia nel raggrupamento SkyTeam, Alitalia dovrebbe pagare una penale di 120 milioni complessivi. Un onere da valutare nelle trattative, anche se è probabile che, in caso di sciogliemnto degli accordi con Parigi, a pagare non siano i soci della Cai ma la vecchia Alitalia, la bad company, che resta a carico degli azionisti, dei creditori e dello Stato.

Lufthansa vuole il 40%
Lufthansa, preferita dalla Lega Nord, da buona parte dei politici del Nord e della Pdl perché ha sempre detto che il mercato che vuole sviluppare è quello intorno a Malpensa, aspira però ad avere oltre il 40% della società. E questa è una quota che le assegnerebbe chiaramente uno schiacciante ruolo guida, fin dal primo momento.

E' ciò che non vuole il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che il 15 settembre ha indicato Lufthansa come il partner ideale, ma che tuttavia continua a insistere sul ruolo "minoritario" del futuro partner estero. "C'è una clausola che impone ai partecipanti di non cedere la maggioranza per un periodo di almeno cinque anni. Io escludo, perché questo è stato proprio il significato della nostra azione di Governo su Alitalia, che la nostra compagnia di bandiera possa essere detenuta in maggioranza da gruppi o compagnie straniere", ha detto il premier. "Il partner lo sceglierà la Cai", secondo Berlusconi. Ma sarà decisivo il gradimento del Governo, come dimostrano i colloqui avuti dal sottosegretario Gianni Letta sia con l'ambasciatore dei Francesi, Francesco Mengozzi, sia con il numero uno di Lufthansa, l'austriaco Mayrhuber.

Sabelli al doppio negoziato
«Il controllo resterà in mani italiane e l'alleato avrà una partecipazione di minoranza», ha affermato l'amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli. «Dopo l'accordo con i sindacati, possiamo occuparci della partership con più tranquillità e maggior forza negoziale. Faremo in ogni caso una scelta industriale tra Air France e Lufthansa».

I tempi saranno «brevi, ma non posso dare un termine. Dalla prossima settimana potremmo sederci attorno ad un tavolo con l'uno e con l'altro per definire rotte, sinergie, vantaggi: si farà l'interesse della clientela e degli azionisti». Parlando dell'accordo raggiunto con i piloti, l'amministratore delegato di Cai spiega che «è stato calibrato tutto per soddisfare le controparti senza incidere sui costi. Alla fine il conto del piano Fenice sarà più alto solo di 2,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni per il trattamento economico e 1,3 milioni per la nuova qualifica degli assistenti di volo avr e di secondo».

Secondo Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, la nuova compagnia "sarà pronta a volare dal primo novembre. Sceglieremo il partner che potrà apportare il maggior contributo allo sviluppo della nuova compagnia".
 
Una cosa che mi trova in profondo disaccordo e' che lo stato si accolli costi, dopodiche' non abbia voce in capitolo nel decidere a che partner vendere, quindi i soci CAI sono autorizzati ad ottenere le massime plusvalenze senza nessuna attenzione per gli interessi generali.

Non so se e' cosi' e non sono in grado di capire le implicazioni di questo metodo, ma come principio non mi piace.

Io accollerei costi alla collettivita' solo se si fanno gli interessi della collettivita'.

Non mi piace neanche che AP sia conferita a CAI prima di sapere non solo che fine faranno le persone che ne fanno parte, ma anche le sue partership.

Far fuori la concorrenza interna, derogando anche ai principi dell'antitrust, per dare modo ai suddetti di contrattare meglio e ottenere piu' delle suddette plusvalenze mi piace ancora di meno.
 
Ultima modifica:
Da tutta questa storia esce con le ossa rotte l'utente del servizio di trasporto aereo perchè:

1) è chiamato come contribuente a ripianare i debiti confluiti nella bad
company;

2) le condizioni di monopolio concesse a CAI sul mercato interno non faranno
certo migliorare la qualità del servizio ed abbassare i suoi prezzi;

La soluzione migliore (per il contribuente) era cedere tutto ad Air France. Non capisco questa difesa ad oltranza della necessità di avere una compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse stata comprata dai Air France, i francesi avrebbero forse portato i turisti anzichè a Parigi anzichè a Roma ?
Comunque questa situazione è il frutto della abitudine tutta italiana di rimandare la necessità di prendere decisioni dolorose. Se Alitalia fosse stata ristrutturata venti anni fa sarebbe stata lei a comprare Air France e non viceversa.
Teniamoci le nove sigle sindacali, il rispetto dei ruoli, la alta professionalità delle categorie e tutto il resto.
Cai è già alla ricerca di un partner straniero, quindi prepariamoci al fatto che lo straniero cacciato dalla porta rientri dalla finestra.
Al comune cittadino, spettatore di questa commedia, non resterà altro da fare che continuare a pagare.
 
Alitalia, assistenti volo verso firma accordo (Reuters)

Avia e Sdl hanno ricevuto dai loro iscritti un mandato a trattare e probabilmente oggi in giornata sottoscriveranno anche loro i protocolli di intesa con il governo e con la Cai, la compagnia aerea italiana che si è offerta di rilevare gli asset di Alitalia.

Lo riferisce una fonte sindacale.

"Non ci sono ancora i risultati definitivi della consultazione, ma quella che emerge è un'indicazione ad andare avanti con la trattativa", dice un sindacalista che chiede di restare anonimo.

Del resto nelle due organizzazioni che hanno ancora la trattativa aperta si sta facendo largo la sensazione che "rimasti soli" gli spazi per contrattare sia siano assottigliati specie dopo che i piloti hanno trovato l'intesa venerdì notte.

Ciò nonostante Avia ed Sdl si recheranno questa mattina a palazzo Chigi chiedendo qualche concessione, in termini di condizioni di impiego (riposi, orari) e di garanzia per i dipendenti ancora senza futuro: "vogliamo avere impegni sul destino delle attività e dei lavoratori che andranno in outsourcing", dice ancora la stessa fonte..
 
La soluzione migliore (per il contribuente) era cedere tutto ad Air France.
Ancora andiamo avanti con sta menata di AirFrance?
Ci ostiniamo sulle posizioni di certi politicanti che dicono solo il bene di AF e non il megacetriolone con salsa piccante che sarebbe arrivato al posteriore degli italiani?
Dai su sveglia che è tardi
 
Un punto: chi ha detto che lo Stato pagherà i debiti di AZ (1,2 mld)? AZ è un SpA.

e quindi? cosa intendi dire?
Che i soci di una SpA hanno una responsabilità limitata al capitale conferito. Lo Stato non ha un obbligo legale di pagare i debiti che resteranno dopo la vendita della "good company", così come non ce l' ha nessun altro socio.
Quella di rimborsare gli obbligazionisti e altri creditori è esclusivamente una scelta politica, in parte giustificata dal maggior costo di rifinanziamento del debito pubblico che inevitabilmente si presenterebbe se AZ saltasse come Parmalat.
 
e quindi? cosa intendi dire?

Te l'ha scritto Malpensante.

Lo Stato non ha nessun OBBLIGO di pagare, ad esempio, i debiti di AZ verso i fornitori. Se poi deciderà di farlo, lo farà magari per proteggere l'indotto, ma sarà una SCELTA. Dire che i 1,2 mld di debiti di AZ saranno pagati dallo Stato non è esatto.
 
Mitica Claudia!

Lunedì 29 Settembre 2008, 11:05

Alitalia: Lufthansa, continuiamo a osservare situazione da vicino

(ASCA) - Roma, 29 set - Lufthansa continua a seguire gli sviluppi della vicenda Alitalia da vicino. Lo conferma la portavoce della compagnia aerea tedesca, Claudia Lange, ribadendo l'interesse per il mercato del trasporto aereo italiano. ''Il mercato italiano e' per noi molto importante - ha riferito la Lange -. Continuiamo a seguire la situazione molto da vicino''
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.